Un giorno.
Solo un giorno, e poi sarei stata finalmente libera da tutto e tutti.
Ciao suore rompi coglioni, ciao orfanotrofio, ciao brutti ricordi!
Ero arrivata al St.Joseph Centre quando avevo solo tre anni.
Della mia infanzia non ricordo molto, so solo che sono stata abbandonata dai miei genitori quando ero molto piccola, e sono cresciuta qui.
Sono una specie di capo per tutti i bambini che sono qui, una "mamma" se così mi posso definire, ma anche una persona che alle volte si sente in imbarazzo.
Il motivo? Sono l'unica diciassettenne in tutto il collegio.
Per molti anni ho condiviso la stanza con Beth e Emily, due dolcissime bambine a cui ho fatto anche da madre.
Beth ha cinque anni, e dopo la morte di entrambi i genitori è stata affidata qui dalla zia.
Emily invece ha perso il padre, e la madre si è risposata dimenticandola in un orfanotrofio.
Domani finalmente per mia gioia me ne andrò, e sono davvero molto esaltata.
L'unica cosa che mi dispiace è appunto abbandonare le piccole.
Dopo essermi fatta una doccia, mi stesi sul letto, e come di consuetudine iniziai a giocare con Beth e Emily.
Bussarono alla porta.
-Si?- chiesi.
-Grace, scendi un attimo? Io e suor Amelia vogliamo parlarti.- rispose suor Anne.
Legai i capelli in una crocchia e scesi di corsa.
-Bene signorina Fateless, oggi pomeriggio dopo pranzo può fare le valigie- disse Amelia.
-Evviva!- dissi esaltata -Finalmente me ne vado, ma posso uscire anche se i diciotto anni li compio domani?
Le due suore si scambiarono un'occhiata maliziosa.
-No,- rise Anne -Tu pomeriggio verrai adottata!
Rimasi sbigottita.
-Ahaha, che divertenti!- dissi sarcastica.
-Signorina, qui non stiamo scherzando!- mi interruppe una.
-Pomeriggio verrà la signora Mallette, e tu andrai via con lei! Queste sono le tue carte, buona fortuna, e ora corri a preparare le tue cose!- aggiunse l'altra.
Stavano scherzando, vero?
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