- I Felt -

Quando mi trascina in disparte durante questo noiosissimo Ballo organizzato dal Ministero al quale entrambi siamo stati obbligati a partecipare insieme a metà dei nostri compagni di scuola per celebrare una ricorrenza per non so cosa lo ammetto, non oppongo poi tanta resistenza. Ad essere totalmente sincero con quello smocking è davvero bellissimo, tanto da essere rimasto a fissarlo per tutta la serata. Me ne rendo conto subito, senza nemmeno avere il tempo di mentire a me stesso :lo amo, nonostante quello che ho visto due settimane fa, lo amo ancora.

Lo amo da impazzire e mi odio per questo. Riesce ancora a farmi sudare le mani e a mettermi a disagio :sono ancora suo, come se avesse bruciato il suo nome sulla mia carne. Sono suo, completamente e totalmente suo. Però l'immagine di lui, del suo corpo attaccato a quello di Zabini, il solo ricordo di loro due che fanno sesso- Il solo tornare a quel maledetto giorno di due settimane fa, mi fa ribollire il sangue nelle vene. Lo odio per quello che mi ha fatto. Per lui probabilmente non è stato niente, ma cazzo, mi ha fatto innamorare di lui, ha conquistato la mia fiducia, mi ha fatto credere ciecamente in lui e poi-

Poi mi ha tradito.

Il giorno dopo che gli ho detto "Ti amo, Draco", lui mi ha tradito e ha fatto sesso con Zabini. Come ha potuto?

"Dobbiamo parlare" Sibila lui, mentre finalmente mi fa entrare in una stanza adiacente e si chiude la porta alle spalle. La stanza in cui mi ha guidato è sicuramente stata arredata da qualche pomposo magnate pieno di soldi, con tutti questi quadri e chincaglierie.

"Non credo ci sia molto da dire. Suppongo tu mi abbia detto tutto quello che potevi dire per giustificarti nelle lettere che mi hai mandato"

"Alle quali non hai risposto" Mi riprende seccato. Mi guarda dritto negli occhi, con aspettativa e forse un tantino di arroganza.

Rido amaramente di fronte a questa sua considerazione assolutamente fuori luogo.

"Cosa avrei dovuto rispondere, scusa? Hai scopato con Blaise Zabini il giorno dopo che ti ho rivelato che ti amo. Quanto cazzo credi me ne importi di replicare alle tue stupide lettere?"

La rabbia sorda che credevo di aver sotterrato ricompare con tutta la sua prorompenza. Focalizzo solo dopo qualche secondo che sto tremando.

"Ti ho già detto che mi dispiace. So di aver fatto una vera cazzata, lo so e non sai come mi sento di merda!" E' un attimo, dopo il quale mi sento afferrare per le spalle. Ha sempre avuto una presa forte, ma questa volta è come se si aggrappasse a me "E' solo che avevo paura. Io-"

Con un movimento secco mi libero delle sue mani e sento chiaramente la pelle bruciare nel punto esatto in cui quest'ultime mi stavano stringendo. I nosti sguardi si perdono nell'intensità della nostra reciproca determinazione.

"Non m'interessa perchè l'hai fatto. Quel cazzo di ricordi di te che- "Mi blocco " Rimane, quel ricordo, quell'immagine è scolpita nella mia testa"Sbotto chiudendo gli occhi e massaggiandomi le tempie "Merlino, Draco. Come hai potuto?" La domanda mi scivola fuori dalle labbra prima che possa fermarmi. Sono così patetico che quasi mi faccio pena.

So benissimo le ragioni che l'hanno spinto a farlo, non sono scemo, ma nonostante le sue paure, le sue insicurezze io pensavo di bastargli. E' chiaro che si sentisse spaventato da quello che provava, lui così abituato a non sentire nulla se non se stesso, ma a dispetto di tutto credevo che io e tutto il mio amore potessimo essere abbastanza per farlo sentire bene.Ovvio che mi sbagliavo di grosso.

"Harry te lo giuro se potessi tornare indietro io-"

" Non puoi" Lo interrompo acido.

"Ne sono consapevole"

Il silenzio scivola tra noi e nessuno dei due parla per un lungo momento. Ci limitiamo a fissarci l'un l'altro ed è allora he lo noto: il suo sguardo è cambiato. Lui ha lo stesso sguardo che avevo io quando mi ero accorto che-

Lentamente Draco si avvicina, annullando gradualmente la distanza che ci separa. Sento le sue dita intrecciarsi con le mie e non ricordo di averle mai sentite così fredde. Quando è nervoso e ha paura ha sempre le mani fredde. Mi discosto, cercando di fargli capire che riavere la mia fiducia non è così semplice. Mi ha ferito come nessun'altro. Non ho mai sofferto così da quando Sirius se n'è andato.

"Ti prego, ti supplico Harry perdonami."

Supplicare, pregare. Sono verbi che ha sempre detto non avrebbe utilizatto mai, per nessuno.

"No, non-" sussurro poco convinto, stordito dal suo profumo così familiare. Le sue dita ritornano tra le mie e questa volta non riesco a mandarlo via. Così debole, Harry James Potter è davvero un essere debole.

"Ti prego" Ripete prima di posare le sue labbra sulle mie.

E' un bacio soffice, dolce, senza lussuria, ma significativo come non mai. Lo odio, lo detesto per quello che mi ha fatto, ma non abbastanza per lasciarmelo alle spalle. Quando ci stacchiamo, riapro gli occhi che avevo chiuso inconsciamente e dopo aver guardato quegli occhi di ghiaccio, lo prendo per il polso, trascinandolo alla porta. La apro leggermente, facendo avvicinare anche lui.

"Guarda tutti i tuoi amici in quella stanza e poi guarda i miei" Gli dico registrando la sua reazione con la coda dell'occhio "Guarda, ho detto"

Lui fa come gli ho ordinato e fa scivolare lo sguardo sui presenti. Quando si volta di nuovo verso di me, la mia presa sul suo polso si fa più serrata.

"Un giorno di questi io farò sesso con uno di loro, uno qualsiasi. Saremo pari e tutto tornerà come prima. Mi hai capito?"

La sua mandibola s'irrigidisce, ma alla fine annuisce. Odia quando qualcuno tocca le sue cose.

"Solo- non farmi sapere con chi, nè quando. Avvertimi solo quando saremo pari" Sibila appoggiando la sua fronte sulle mie tempie.

fine