Le lacrime solcano le tue guance, ma tu non ti preoccupi di asciugarle.
Debole. Sei solo una debole.

I singhiozzi sono forti e rumorosi, ma non sai come farli smettere.
Debole. Sei solo una debole.

La lama scorre ancora lungo il tuo braccio, il sangue esce a fiotti, bagnando i vestiti, il tappeto, il pavimento.
Debole, sei solo una debole.

Poggi quell’oggetto e ti guardi allo specchio del bagno.
Debole. Schifosa. Brutta. Grassa. Pazza. Antipatica. Sola.
Sei sola. Fottutamente sola, ed è questo l’aggettivo che fa più male, che ti fa cedere le ginocchia fino a ritrovarti ancora a terra, in preda ad un pianto senza fine.

Dove sono coloro che ti avevano promesso il loro aiuto?

Dove sono coloro che ti avevano promesso che ti avrebbero salvato?

Dove sono coloro che ti avevano promesso il loro affetto eterno?

Scappati. Andati. Spariti. Svaniti. Puff.
 
E tu rimani sola, in ginocchio su quel pavimento sporco del tuo stesso sangue, aspettando una luce che non verrà  mai.
 
 
 
 










 
 
 
 
Angolo autrice: saaaalve, eccomi con una slash il cui argomento è, come avrete capito, la solitudine e l’autolesionismo.
Non volevo fermarmi troppo sull’aspetto dell’autolesionismo perché sono cose che non si possono descrivere nei minimi particolari, a parer mio.

Buh, lasciatemi uno straccio di recensione, ve ne prego. çç

Se volete su Twittah sono @LiamRescuedMe e se volete il follow back basta chiederlo.

Baci. Jamie.
 
p.s.= Se, se soffrite di disturbi di questo genere, se vi sentite soli, se avete bisogno di aiuto o semplicemente di qualcuno con cui sfogarvi, sono qui. O su Twitter, come preferite. c: