CHAPTER 1
9 SETTEMBRE
Suonò la sveglia, precisamente alle 7. Mi alzai malvolentieri dal mio caldo e accogliente letto e andai in bagno per una doccia calda.
Oggi iniziava il nuovo anno scolastico al liceo.
Andai al piano di sotto nella sala da pranzo per fare colazione.
Mia madre mi allungò un cestino dove c’erano delle brioche calde, sembravano appena fatte.
Appena avevo finito di fare colazione andai nella mia cameretta, aprii l’armadio, presi il solito jeans chiaro e la solita felpa.
Mi vestii in fretta e andai verso il bagno.
Mi spazzolai i miei lunghi, lisci capelli scuri e mi truccai, ma non troppo.
Alla fine mi misi le scarpe e uscii di casa.
Non vedevo l’ora di vedere la nuova scuola. Chissà come sarebbe stato il mio primo giorno di liceo.
Mi immagino che ci sarà la solita banda di cheerleader che gira per la scuola facendosi vedere. E ci saranno i secchioni, ma di questo non devo preoccuparmi, non sono una tipa molto studiosa.
Attraversai la strada e girai a destra, era lì che era la scuola.
Restai per una decina di minuti a fissare l’entrata e a pensare. Ero tra i miei soliti pensieri…
A portarmi alla realtà fu il suono della campanella della scuola.
Dovevo entrare…ero un pochino in ansia.
Entrai, attraversai il corridoio e vidi un gruppetto di circa quattro ragazzi che mi squadrava dall’alto al basso con uno sguardo strano.
Andai subito verso un armadietto libero a scrivere il mio nome e così quell’armadietto diventò mio.
Accanto al mio armadietto c’era uno libero e uno con scritto un nome, Louis Tomlinson.
Ho aperto il mio armadietto e ho messo l’occorrente che mi sarebbe servito quel giorno a scuola.
Appena lo chiusi, venne uno dei quattro ragazzi che prima, nel corridoio, mi squadrava dall’alto al basso.
Un ragazzo abbastanza alto, non era basso, aveva i capelli ricci scuri e gli occhi verdi, come i miei.
Lo guardai mentre scriveva il suo nome…Harry Styles. E me ne andai.
Volevo girare la scuola per vedere come era…ad un certo punto vedo la banda delle cheerleader, tutte bionde tranne due.
Vennero verso di me, mi guardarono e se ne andarono con aria da vincenti.
Per me le cheerleader vogliono solo farsi vedere, sono tutte corpo e niente cervello.
Andai vicino la sala professori per vedere in che classe ero e con chi.
C’era attaccato un foglio. Allora andai a cercare il mio nome.
Ad un certo punto vidi: ‘Helen Wood classe 1D’.
Allora cercai in che classe era quel tipo di nome Harry…
Mossi il dito sul foglio e ad un certo punto esclamai sottovoce: “Eccolo!”
Lessi: ‘Harry Styles 1D’.
Sobbalzai di botto.
Era in classe con me.
Poi mi ricordai del nome scritto nell’armadietto accanto al mio e cercai in che classe era.
Lo vidi subito: ‘Louis Tomlinson 1D’.
Oddio. Ero stupita.
Tutti e due erano nella mia stessa classe…
Oh, beh, saranno simpatici di sicuro.
Andai a vedere come era la mia classe.
Entrai e vidi che alcuni si erano occupati il posto. Allora andai in fondo alla classe e presi il banco accanto al muro.
Il banco accanto al mio era occupato.
Mi appoggiai al bordo del mio banco e pensai…
Chissà che tipi sono quei due…Vorrei proprio conoscere qualcuno.
Vidi un ragazzo che stava venendo verso il banco accanto al mio.
Proprio carino…Niente male.
IO- Ciao. –Mi avvicinai a lui-
X- Ciao. –Mi fissava con aria interrogativa-
IO- Io mi chiamo Helen Wood, piacere. –Gli posi la mano destra-
X- Piacere mio, Louis Tomlinson. –Mi prese la mano e me la strinse-
IO- Allora siamo compagni di banco, vedo… -Sorrisi-
Lo- Hai ragione…Sembri molto simpatica.
IO- Oh, grazie, anche tu. –Arrossisco-
Mi sentii una mano sulla spalla e mi voltai…

SPAZIO AUTRICE
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