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Autore: giuxbouvier    12/01/2008    5 recensioni
Gerard non era riuscito ad addormentarsi, invece Frank era crollato quasi subito, lo invidiava, lui non aveva preoccupazioni che lo tenessero sveglio alla notte, era libero e tranquillo, mentre Gerard si tormentava e lottava contro se stesso, avrebbe voluto dire la verità, confessare la sua imperdonabile colpa all’uomo che amava. Ma non era semplice.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Want To Be Like You…

 

Frank era sdraiato sul letto, dormiva e sul suo volto era apparsa un’espressione angelica. I capelli erano disordinati e un lieve sorriso illuminava il suo volto. Chissà cosa sognava.

Gerard sedeva vicino a lui, con il lenzuolo tirato fino alla pancia e il cuscino appoggiato sulle gambe, stava osservando ormai da qualche ora l’uomo steso accanto a lui, studiava ogni minuscolo particolare di quel viso angelico, e più lo faceva, più si accorgeva della sua immensa bellezza.

Gerard non era riuscito ad addormentarsi, invece Frank era crollato quasi subito, lo invidiava, lui non aveva preoccupazioni che lo tenessero sveglio alla notte, era libero e tranquillo, mentre Gerard si tormentava e lottava contro se stesso, avrebbe voluto dire la verità, confessare la sua imperdonabile colpa all’uomo che amava. Ma non era semplice.

Gerard si alzò dal letto, camminò fino alla porta del bagno e vi entrò.

La sua immagine riflessa nello specchio lo colpì come un pugno in pieno petto. Odiava ciò che vedeva.

“Oh Frank, perché non posso essere come te?” Sussurrò, anche se in quel momento l’altro non lo poteva sentire.

Se fosse stato come Frank sarebbe stato tutto più semplice, amarlo sarebbe stato più semplice.

I capelli neri mettevano in risalto la pelle pallidissima e delle leggere occhiaie segnavano i suoi occhi verdi, conseguenze delle ore passate sveglio a pensare.

Se avesse avuto lacrime, avrebbe pianto.

Tornò verso il letto e vi si sdraiò, con una mano sfiorò la guancia di Frank, Che sussultò e si svegliò al tocco delle sue dita fredde.

“Gerard…”

“Scusami, non volevo svegliarti.”

“Sei freddo.”

Gerard non rispose, si limitò a cercare le sue labbra, e quando le trovò ci appoggiò le sue.

Quelle labbra, erano l’appiglio che lo aiutava a rialzarsi quando cadeva, sapevano risolvere ogni problema e far dimenticare ogni preoccupazione. Com’era possibile che per stare bene bastasse così poco?

Frank appoggiò la testa sul petto freddo dell’amante.

“Frank, non puoi dormire così, avrai freddo.”

“Non mi importa, voglio stare vicino a te.”

Di solito il loro rapporto non era fondato sulla dolcezza, ma quella notte la tristezza di Gerard aveva preso il possesso della sua mente, e quando era triste, non poteva far altro che essere dolce.

Frank appoggiò di nuovo le labbra su quelle dell’altro, strappandogli un bacio avido e passionale.

Gerard sapeva che non avrebbe resistito molto a lungo, perciò si stacco e si mise di nuovo seduto, dando le spalle all’altro.

“Devo dirti una cosa.” Disse con serietà.

Frank fece un cenno di assenso e aspetto che Gerard parlasse.

“E’ una cosa importante e ti capisco, se dopo non vorrai più stare con me, ti chiedo solo di perdonarmi se non te l’ho detto prima.”

“Non fare il depresso, sai che non ti lascerei per nulla al mondo, neanche se tu fossi un mostro.”

“Bene, perché è esattamente quello che sono.” Avrebbe voluto di nuovo piangere, ma non poteva.

“In che senso?”

“Ecco, io sono…Un vampiro.”

Frank rise e Gerard lo guardò sorpreso. Forse pensava fosse uno scherzo.

“Gee, lo sapevo già.”

Gerard si avvicinò a lui.

“C-come?”

“Ho detto che lo sapevo già, l’ho intuito.”

“Da cosa?” Gerard non sapeva se sentirsi contento o triste, Frank sapeva di rischiare la vita ogni secondo che gli stava vicino, eppure non se n’era andato.

“Dal fatto che tu sia freddo, pallido e i tuoi denti non sono…ecco, diciamo normali. E dal fatto che non mi baci spesso e non vuoi mai fare l’amore con me.”

“Non hai pensato che poteva essere perché non ti amavo?”

Gerard ora lo guardava negli occhi e un sorriso lieve illuminava il suo volto, forse la loro storia non sarebbe finita come pensava lui, forse avrebbero trovato una soluzione, un modo per rimanere insieme, adesso era pieno di ottimismo.

“No, non ho ma dubitato di te..”

“Ma Frank, se perdessi il controllo potrei ucciderti, come puoi non aver paura di questo?”

“ Se fossi tu ad uccidermi, morirei felice.”

“N-non dire così…” Gerard sembrava spaventato, come poteva Frank dire tutto ciò? Avrebbe dovuto odiarlo se perdeva il controllo, invece a lui non importava.

“Gerard, capisci che non mi importa? Sono pronto a rischiare la vita, se questo vuol dire poter stare con te…”

“Ma io non voglio che tu muoia.” Gerard era disperato.

“E allora mordimi, fammi diventare come te.”

Frank si scoprì il collo e si avvicinò a Gerard.

“Ti prego, fallo, voglio essere come te…” Frank ora piangeva e Gerard non sopportava vederlo così, non poteva pensare di essere la causa del suo pianto, della sua tristezza.

Gerard si avvicinò al suo collo, sfiorandolo con le labbra, Frank rabbrividì, ma Gerard non lo morse, gli baciò il collo e salì piano verso la sua bocca, incontrando le lacrime che scendevano senza interruzione dagli occhi di Frank, erano calde e salate e voleva che smettessero di scendere.

Le labbra di Frank furono toccate da quelle dell’altro e pianse ancora più forte, ma la sua tristezza fu inghiottita dal bacio e le lacrime si fermarono finalmente, mentre le loro lingue si toccarono.

“Non posso toglierti tutto ciò che hai, non posso privarti della tua vita.”

“Tu sei la mia vita…” Sussurrò Frank insistendo, non si sarebbe arreso, avrebbe continuato a lottare, perché desiderava davvero tanto passare l’eternità con Gerard, il suo migliore amico, il suo amante, il suo mostro personale.

Gerard piano lo fece stendere sul materasso e si mise sopra di lui, non sapeva ancora bene cosa avrebbe fatto, forse lo avrebbe morso, forse avrebbe fatto l’amore con lui, forse tutt’e due le cose.

Continuarono a baciarsi, mentre Frank gli accarezzava piano i capelli, voleva fargli perdere il controllo, voleva essere morso, non gli importava del dolore, avrebbe sopportato qualunque cosa per Gerard.

“Frank io…”

“Fallo!” Gli ordinò l’altro.

“Non posso, sarei un egoista a privarti di una cosa importante come la vita, solo per poter stare con te.”

“No, perché sono io che te lo chiedo, siamo egoisti tutti e due, io ti chiedo di perdere il controllo per poterti avere per sempre con me e tu mi privi della mia vita per potermi avere per sempre con te.”

Gerard combatteva contro sé stesso, contro la sua sete di amore e di sangue.

“Tanto alla fine lo farai, è inutile che lotti contro te stesso, è una battaglia persa, so che anche tu lo vuoi.”

Gerard era seduto sopra di lui, e lo guardava dall’alto, vedeva il suoi occhi ancora lucidi per le lacrime e vedeva il suo desiderio.

Il vampiro si chinò verso Frank, che portò la testa all’indietro, scoprendo ancora di più il suo collo.

Gerard gli baciò per un ultima volta il collo e scoprì i denti, affondandoli nella calda pelle di Frank, che gemette e si lasciò andare al dolore.

La mattina dopo sarebbe stato tutto diverso, Frank avrebbe visto il mondo in un modo diverso e  sarebbe stato anche lui un vampiro, nulla avrebbe impedito a lui e Gerard di stare insieme. Per il resto dell’eternità.

 

Grazie in anticipo a chi commenterà, in questo periodo sforno One –Shot a tutto andareXD

Ma se devo dirvi la verità, questa e la mia preferita fra quelle che ho scritto.

Spero che piaccia anche a voi e spero che non mi consideriate melensa e perversaXD

 

Un baciooo

 

Julia

   
 
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