I Want To Be
Like You…
Frank era
sdraiato sul letto, dormiva e sul suo
volto era apparsa un’espressione angelica. I capelli erano
disordinati e un
lieve sorriso illuminava il suo volto. Chissà cosa sognava.
Gerard sedeva
vicino a lui, con il lenzuolo tirato
fino alla pancia e il cuscino appoggiato sulle gambe, stava osservando
ormai da
qualche ora l’uomo steso accanto a lui, studiava ogni
minuscolo particolare di
quel viso angelico, e più lo faceva, più si
accorgeva della sua immensa
bellezza.
Gerard non
era riuscito ad addormentarsi, invece Frank
era crollato quasi subito, lo invidiava, lui non aveva preoccupazioni
che lo
tenessero sveglio alla notte, era libero e tranquillo, mentre Gerard si
tormentava e lottava contro se stesso, avrebbe voluto dire la
verità,
confessare la sua imperdonabile colpa all’uomo che amava. Ma
non era semplice.
Gerard si
alzò dal letto, camminò fino alla porta
del bagno e vi entrò.
La sua
immagine riflessa nello specchio lo colpì
come un pugno in pieno petto. Odiava ciò che vedeva.
“Oh
Frank, perché non posso essere come te?”
Sussurrò,
anche se in quel momento l’altro non lo poteva sentire.
Se fosse
stato come Frank sarebbe stato tutto più
semplice, amarlo sarebbe stato più semplice.
I capelli
neri mettevano in risalto la pelle
pallidissima e delle leggere occhiaie segnavano i suoi occhi verdi,
conseguenze
delle ore passate sveglio a pensare.
Se avesse
avuto lacrime, avrebbe pianto.
Tornò
verso il letto e vi si sdraiò, con una mano
sfiorò la guancia di Frank, Che sussultò e si
svegliò al tocco delle sue dita
fredde.
“Gerard…”
“Scusami,
non volevo svegliarti.”
“Sei
freddo.”
Gerard non
rispose, si limitò a cercare le sue
labbra, e quando le trovò ci appoggiò le sue.
Quelle
labbra, erano l’appiglio che lo aiutava a
rialzarsi quando cadeva, sapevano risolvere ogni problema e far
dimenticare
ogni preoccupazione. Com’era possibile che per stare bene
bastasse così poco?
Frank
appoggiò la testa sul petto freddo dell’amante.
“Frank,
non puoi dormire così, avrai freddo.”
“Non
mi importa, voglio stare vicino a te.”
Di solito il
loro rapporto non era fondato sulla
dolcezza, ma quella notte la tristezza di Gerard aveva preso il
possesso della
sua mente, e quando era triste, non poteva far altro che essere dolce.
Frank
appoggiò di nuovo le labbra su quelle dell’altro,
strappandogli un bacio avido e passionale.
Gerard sapeva
che non avrebbe resistito molto a
lungo, perciò si stacco e si mise di nuovo seduto, dando le
spalle all’altro.
“Devo
dirti una cosa.” Disse con serietà.
Frank fece un
cenno di assenso e aspetto che
Gerard parlasse.
“E’
una cosa importante e ti capisco, se dopo non
vorrai più stare con me, ti chiedo solo di perdonarmi se non
te l’ho detto
prima.”
“Non
fare il depresso, sai che non ti lascerei per
nulla al mondo, neanche se tu fossi un mostro.”
“Bene,
perché è esattamente quello che sono.”
Avrebbe
voluto di nuovo piangere, ma non poteva.
“In
che senso?”
“Ecco,
io sono…Un vampiro.”
Frank rise e
Gerard lo guardò sorpreso. Forse
pensava fosse uno scherzo.
“Gee,
lo sapevo già.”
Gerard si
avvicinò a lui.
“C-come?”
“Ho
detto che lo sapevo già, l’ho intuito.”
“Da
cosa?” Gerard non sapeva se sentirsi contento
o triste, Frank sapeva di rischiare la vita ogni secondo che gli stava
vicino,
eppure non se n’era andato.
“Dal
fatto che tu sia freddo, pallido e i tuoi
denti non sono…ecco, diciamo normali.
E
dal fatto che non mi baci spesso e non vuoi mai fare l’amore
con me.”
“Non
hai pensato che poteva essere perché non ti
amavo?”
Gerard ora lo
guardava negli occhi e un sorriso
lieve illuminava il suo volto, forse la loro storia non sarebbe finita
come
pensava lui, forse avrebbero trovato una soluzione, un modo per
rimanere insieme,
adesso era pieno di ottimismo.
“No,
non ho ma dubitato di te..”
“Ma
Frank, se perdessi il controllo potrei ucciderti,
come puoi non aver paura di questo?”
“
Se fossi tu ad uccidermi, morirei felice.”
“N-non
dire così…” Gerard sembrava spaventato,
come poteva Frank dire tutto ciò? Avrebbe dovuto odiarlo se
perdeva il
controllo, invece a lui non importava.
“Gerard,
capisci che non mi importa? Sono pronto a
rischiare la vita, se questo vuol dire poter stare con
te…”
“Ma
io non voglio che tu muoia.” Gerard era
disperato.
“E
allora mordimi, fammi diventare come te.”
Frank si
scoprì il collo e si avvicinò a Gerard.
“Ti
prego, fallo, voglio essere come te…” Frank
ora piangeva e Gerard non sopportava vederlo così, non
poteva pensare di essere
la causa del suo pianto, della sua tristezza.
Gerard si
avvicinò al suo collo, sfiorandolo con
le labbra, Frank rabbrividì, ma Gerard non lo morse, gli
baciò il collo e salì
piano verso la sua bocca, incontrando le lacrime che scendevano senza
interruzione dagli occhi di Frank, erano calde e salate e voleva che
smettessero di scendere.
Le labbra di
Frank furono toccate da quelle dell’altro
e pianse ancora più forte, ma la sua tristezza fu
inghiottita dal bacio e le
lacrime si fermarono finalmente, mentre le loro lingue si toccarono.
“Non
posso toglierti tutto ciò che hai, non posso
privarti della tua vita.”
“Tu
sei la mia vita…” Sussurrò Frank
insistendo,
non si sarebbe arreso, avrebbe continuato a lottare, perché
desiderava davvero
tanto passare l’eternità con Gerard, il suo
migliore amico, il suo amante, il
suo mostro personale.
Gerard piano
lo fece stendere sul materasso e si
mise sopra di lui, non sapeva ancora bene cosa avrebbe fatto, forse lo
avrebbe
morso, forse avrebbe fatto l’amore con lui, forse
tutt’e due le cose.
Continuarono
a baciarsi, mentre Frank gli
accarezzava piano i capelli, voleva fargli perdere il controllo, voleva
essere
morso, non gli importava del dolore, avrebbe sopportato qualunque cosa
per
Gerard.
“Frank
io…”
“Fallo!”
Gli ordinò l’altro.
“Non
posso, sarei un egoista a privarti di una
cosa importante come la vita, solo per poter stare con te.”
“No,
perché sono io che te lo chiedo, siamo
egoisti tutti e due, io ti chiedo di perdere il controllo per poterti
avere per
sempre con me e tu mi privi della mia vita per potermi avere per sempre
con te.”
Gerard
combatteva contro sé stesso, contro la sua
sete di amore e di sangue.
“Tanto
alla fine lo farai, è inutile che lotti
contro te stesso, è una battaglia persa, so che anche tu lo
vuoi.”
Gerard era
seduto sopra di lui, e lo guardava dall’alto,
vedeva il suoi occhi ancora lucidi per le lacrime e vedeva il suo
desiderio.
Il vampiro si
chinò verso Frank, che portò la
testa all’indietro, scoprendo ancora di più il suo
collo.
Gerard gli
baciò per un ultima volta il collo e
scoprì i denti, affondandoli nella calda pelle di Frank, che
gemette e si
lasciò andare al dolore.
La mattina
dopo sarebbe stato tutto diverso, Frank
avrebbe visto il mondo in un modo diverso e sarebbe
stato anche lui un vampiro, nulla
avrebbe impedito a lui e Gerard di stare insieme. Per il resto
dell’eternità.
Grazie
in anticipo a chi commenterà, in questo periodo sforno One
–Shot a tutto
andareXD
Ma
se devo dirvi la verità, questa e la mia preferita fra
quelle che ho scritto.
Spero
che piaccia anche a voi e spero che non mi consideriate melensa e
perversaXD
Un
baciooo
Julia