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Autore: Haley James Scott    12/01/2008    4 recensioni
Questa è la storia come me la immagino io dopo la battaglia di Hogwarts...ATTENZIONE, SPOILER 7 LIBRO!!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1


A new life...




La luce del sole filtrò dalla finestra semi-chiusa e un raggio intraprendente si spinse fino alle coltri rosso e oro del letto a baldacchino, fino ad illuminare il viso candido, dagli indomabili capelli neri. Harry Potter, disturbato da quella luce, aprì pian piano gli occhi e si stiracchiò. Sul comodino c'era un vecchio orologio che segnava le sei e mezza. Si abbandonò di nuovo fra le coperte, riacquistano con calma i suoi sensi, poi, lentamente, si alzò. Sulla sedia, pulita e stirata, stava una divisa blu e argento, la divisa degli Auror. Harry la fissò per qualche secondo, aveva soltanto diciotto anni ed era già a capo di una delle migliori squadre di Auror. Era merito di Kingsley Shacklebolt ovviamente, il nuovo ministro della magia, ma era comunque strano. Il ministro aveva deciso che il ministero aveva bisogno di pulizia e aveva preso sotto la sua ala protettiva tutti coloro che avevano partecipato alla battaglia contro Voldemort. Queste persone erano state premiate con offerte di lavoro prestigiose. Kingsley, uno dei migliori Auror che il mondo magico avesse mai avuto, due giorni dopo la battaglia di Hogwarts e la sua proclamazione di ministro della Magia, si era recato in Grimmauld Place e gli aveva chiesto di intraprendere la carriera di Auror senza frequentare l'ultimo anno ad Hogwarts, gli voleva offrire il posto di capo del dipartimento per i servigi resi al mondo magico, ma Harry aveva rifiutato. Aveva accettato di diventare subito un Auror a patto che nel corso del suo lavoro gli facessero dare gli esami d'obbligo. Kingsley aveva accettato, ma si era rifiutato di schierarlo come una qualsiasi recluta lo aveva messo a capo di un delle migliori squadre di Auror, incaricata di ripulire il Ministero e di trovare e incarcerare i rimasti sostenitori di Voldemort. Aveva detto che nessuno poteva occuparsi meglio di quel compito ed Harry dovette ammettere che era vero. Nessuno meglio di Harry desiderava vedere dietro le sbarre quei mostri. E comunque non sarebbe riuscito a tornare a scuola, dove aveva visto morire tanti amici.

Si alzò di scatto, non voleva farsi prendere dai ricordi dolorosi, afferrò la divisa e corse in bagno a vestirsi.

Quando fu pronto scese le scale allegramente, la bacchetta con la piuma di fenice in tasca. Aprì la porta della cucina sorridendo e un elfo domestico gli corse incontro felice -Padron Harry...le preparo la colazione?- il ragazzo annuì e rispose -Si grazie Kreacher!- l'elfo lo guardò per un secondo mentre gli preparava la colazione e, dopo un attimo di esitazione gli domandò -Padrone...mi sembra più allegro stamani...c'è qualche ragione particolare? Kreacher non sa se poteva osare chiedere...- ma Harry gli fece un gran sorriso e rispose -Kreacher tu puoi osare chiedermi qualsiasi cosa! Il contributo che avete dato nella battaglia tu e i tuoi amici è stato fondamentale e sono stato molto orgoglioso di te...e sono sicuro che anche Regulus lo sarebbe stato...comunque oggi sono allegro perchè finalmente verrà eseguito il processo a Dolores Umbridge! La sbatteremo ad Azkaban...è lei che aveva preso il medaglione di Regulus...te lo avevo detto?- l'elfò gli rispose mentre gli serviva la colazione -No signore...mi avevate detto soltanto che avevate recuperato il medaglione e alla fine lo avevate distrutto con la spada di Grifondoro...lo avevate aperto voi con la lingua dei serpenti...e avete eseguito l'ultimo desiderio del mio padrone! Non sapevo che lo avesse quella donna...ma comunque dopo quello che ha fatto alla vostra mano deve pagare...si si si...deve pagare! Se poi si è presa il medaglione di padron Regulus deve pagare ancora di più!!!- Harry gli fece un sorriso mentre finiva velocemente di mangiare. Dopo la battaglia l'elfo era corso da lui a sapere del medaglione e gli aveva offerto eterna fedeltà per aver eseguito l'ultimo desiderio del suo defunto padrone. Harry dovette ammettere che la vita in Grimmauld Place con lui così allegro e disponibile era molto felice. Avevano risistemato tutta la casa, con l'aiuto anche di Hermione, Ginny, Luna, Fleur e Molly. Adesso era più allegra e c'erano meno cose pericolose in giro.

Harry si alzò per andarsene e l'elfo corse a prendergli il mantello, felice di rendersi utile. Fece per indossarlo ma fu distratto dal camino, dove comparve una faccia. Ginny Weasley, i cui lunghi capelli rossi si confondevano con le fiamme del fuoco, gli sorrideva fra le fiamme. Lui le corse incontro e le si inginocchiò davanti, mentre Kreacher la salutava rispettosamente -Buongiorno signorina Ginny!- e lei gli rispondeva con calore -Oh...buon giorno anche a te Kreacher, spero proprio tu stia bene!!! Harry...giorno...ecco...io...volevamo organizzare una festa...per stasera magari...prima che si torni a scuola...e...ecco...vorrei ci fossi anche tu...- il ragazzo la fissò, non aveva ancora avuto il coraggio di confidarle i suoi sentimenti e si sentì tremendamente in colpa, poi le domandò sorridendo -Ma certo Gin...e dove si fa la festa?- la ragazza arrossì e borbottò -Oh...in giardino...alla Tana...ce ne occuperemo noi ragazze...è stata un'idea mia e di Luna...ci saranno anche Ron ed Hermione, non preoccuparti...- lui le sorrise e sussurrò, pianissimo, di modo che solo lei lo potesse sentire -A me basta ci sia tu...- poi si voltò verso il proprio elfo domestico e domandò -Kreacher...ti va di andare ad aiutare queste dolci fanciulle a preparare la festa?- l'elfo annuì contento e esclamò -Un compito signore? Essere utile alla signorina Ginny e al padrone signore? Ma certo! Farò in un attimo a fare le faccende e poi correrò alla Tana signore...le aiuterò e sarà un festa bellissima!- gli altri due gli rivolsero un sorriso e poi Harry concluse -Bene allora...io adesso devo andare a lavoro...pranzerò al Ministero credo...Ginny...ci vediamo stasera...Kreacher...non stancarti troppo, mi raccomando! Ciao a tutti e due...vi lascio a mettervi d'accordo...a stasera!- e uscì dalla stanza senza voltarsi indietro.

Le parole che aveva sussurrato alla ragazza lo fecero ancora arrossire e si chiese perchè non era riuscito a trattenersi. Comunque ormai il danno era fatto, tanto valeva andare fino in fondo quella sera. Prima di tornare a casa era meglio passare a comprare un bel mazzo di fiori. Si, aveva deciso, quella sera si sarebbe dichiarato.

  
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