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Autore: ELLEcrz    28/06/2013    2 recensioni
[Matt & Rebekah]
I tre mesi che trascorreranno insieme in giro per il mondo.
Lei dovrebbe insegnare a lui come si vive ma in realtà se lo insegneranno a vicenda.
Un po' di felicità e semplicità per questi due personaggi che hanno sofferto fin troppo per colpa di altri.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt, Donovan, Rebekah, Mikaelson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Prologo-

 

 

 

Aspettavo su quel portico dinanzi alla porta d'entrata. Stringevo le mani a pugno, nervosa. Le sfregavo ora, l'una contro l'altra, agitata.
Era una villa imponente, nulla da invidiare alla villa di Klaus. Non era la maestosità della villa che mi interessava, ma il ragazzo umile e gentile che di recente vi aveva preso la residenza.
Sentivo i suoi passi avvicinarsi provenire dal secondo piano, scendere gli scalini ed indugiare per una frazione di secondo davanti alla porta.
La maniglia cigolò quando vi poggiò sopra la mano.
Tra poco i nostri sguardi si sarebbero rincontrati.
Ed eccolo, di nuovo davanti a me.
Sorrisi emozionata e tesa.
«Ehi» pronunciò lui leggero, sorridendo ed avvicinandosi sul ciglio della porta.
«Che ci fai qui?» chiese stupito.
«Volevo solo controllare che stessi bene, vista la giornata difficile e tutto il resto» aveva rischiato la vita per colpa di quel folle di Alexander, che lo aveva messo in bilico sopra ad una bomba.
«Grazie» sospirò lui «guarda, ti farei entrare, ma ho promesso a Tyler che in questa casa ci sarebbero stati pochi vampiri»
Asserì con il capo, abbassando lo sguardo.
Non era solo quello il motivo per cui ora mi ero costretta a presentarmi alla sua porta. Volevo comportarmi come un'umana, quanto più mi fosse possibile. Quel mattino lo avevo dimostrato, avevo affrontato la cosa di cui avevo più paura. Lo avrei fatto anche ora.
«So che eravamo sotto coercizione oggi, quindi» sei un originaria coraggiosa Rebekah «insomma, qualunque progetto abbiamo fatto» balbettavo mentre lui imbarazzato mi seguiva sapendo già dove avrebbe condotto il mio discorso. Inspirai «ti capisco se non vuoi più saperne.» conclusi cercando di dare l'impressione che la cosa non mi importasse poi molto, a differenza di quello che in realtà provavo.
«Fra te e me» fece una breve pausa guardandomi con un lieve sorriso sulle labbra «non funzionerà.»
Abbassai lo sguardo.
«Anche nella mia vita amorosa coglio che ci siano pochi vampiri, ok?» continuò, come se non fosse stato abbastanza chiaro.
Ti è andata male anche questa volta Rebekah, resisti e vai avanti come hai sempre fatto.
«Certo» gli risposi con un finto sorriso. Lo capivo, aveva pienamente ragione e me lo sarei potuta aspettare, ma non avevo imparato la lezione, e credo che non l'avrei mai fatto, non avrei mai smesso di sperare di ottenere qualcosa di puro e buono nella mia lunga, sofferta eternità. «Ho capito» feci un piccolo cenno di assenso con la testa, sorridendo ancora e voltandomi, pronta ad andarmene, sconfitta un'altra volta.
Mossi solo un passo quando lui tornò a parlare.
«Quindi qual che succede durante il viaggio, rimane nel viaggio.»
Lo ascoltai incredula, volgendogli ancora le spalle.
«D'accordo?» aggiunse e non riuscii a trattenere un sorriso, il primo in quella serata, sincero e pieno di gioia.
Tornai a girarmi verso di lui.
«Quel paesino da matrimoni in Italia?» continuò mentre mi avvicinavo. «Non farti venire strane idee sul trasformarmi in vampiro così potremmo vivere felici per sempre. Capito?»
Ero ancora incredula. «Scusa, stai dicendo che..» non riuscivo nemmeno a formulare una frase di senso compiuto. Il sorriso e la felicità mi impedivano di esprimermi.
Mi venne in soccorso, parlando lui.
«Non ho mai messo piede fuori da questa città» pendevo dalle sue labbra. Cercavo di realizzare e seguire le sue parole allo stesso tempo “non ho progetti per il college, non ho idea di cosa mi riservi il futuro, ma so che è ora di cominciare a vivere, e visto che quest'anno mi hai quasi ucciso» il suo sorriso si allargò ed il mio lo seguì imbarazzata. «direi che sia tuo dovere mostrarmi come si fa.»
«Ok» risposi in un sussurrò, quasi commossa.
Lo avrei fatto. Gli avrei mostrato le meraviglie di questo mondo, avrei goduto della sua meravigliosa presenza, sperando di fare mia la sua forza, la sua capacità di vivere umanamente. Gli avrei mostrato come si vive anche se segretamente sarebbe stato lui ad insegnarmelo.
«Partiamo subito allora» suggerì «perchè aspettare?»
Rimase sorpreso ma dopo un secondo convenne con me «Sì» alzò leggermente le spalle «perchè aspettare.»
«Ok.» risposi di nuovo.
Ci guardammo per un paio di secondi poi lui ruppe il silenzio.
«Vado a preparare la valigia allora»
«D'accordo. Prendo la mia e..» mi bloccai.
«e torna qui» completò lui la frase.
«Sì» sorrisi ancora, come se quella sera fosse l'unica cosa che fossi in grado di fare.
«A dopo» mi salutò sorridendomi.
Mi costrinsi a muovermi ed allontanarmi.
Non avrei mai immaginato che avrebbe potuto dirmi di si. Avremmo trascorso un'intera estate insieme, in giro per il mondo, senza fratelli, Salvatore o doppelganger tra i piedi a rovinare ogni cosa. Avrei trascorso tre mesi con quel ragazzo che mi aveva ricordato la bellezza dell'essere umani, anche se non sarei mai potuta esserlo realmente avrei sempre potuto comportarmi come tale, e forse sarai riuscita ad essere felice. Felicità. Mi era stata negata per secoli e secoli. Quando pensavo di averla trovata, un imprevisto, un inganno, un tradimento mi facevano ripiombare nell'oscurità e nel dolore.
Non ci sarebbero stati inconvenienti, non quest'estate.
Mi fidavo di Matt, ma soprattutto lui aveva dimostrato, stasera, di fidarsi di me.
Sarebbero stati i tre mesi più belli della mia eternità e non vedevo l'ora di iniziarli a vivere.
Sentii la porta alle mie spalle richiudersi.
Sorrisi di nuovo fermandomi un attimo.
Guardai dritta davanti a me, sospirando e gettandomi in una corsa sovrannaturale diretta a casa, alla villa di Klaus, a prendere l'ultima cosa che mi separava da quell'originale viaggio felice che mi aspettava.

 

Spazio autore:

Matt e Rebekah, chi lo avrebbe mai detto? Stranamente mi sono innamorata di questa coppia improbabile e la loro originalità mi ha spinta a voler raccontare la loro estate. L'idea ed il prologo sono nati in mezz'ora. ^^
Questo è solo il prologo che ha seguito la serie TV dai prossimi capitoli inizia l''Original Trip' :)
Fatemi sapere se questo prologo vi ha intrigato e se secondo voi è il caso che continui.
La storia comunque non dovrebbe superare (per ora) i 10 capitoli. SPERO VI PIACCIA!! 

Insomma, fatemi sapere la vostra ;)

Pubblicità: Autopubblicizzo (?) la mia long KLAROLINE:  Perhaps, one day
(http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1792054&i=1)


Grazie per la vostra attenzione,
ELLEcrz.

  
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