12/01/2008
6 recensioniBriciole
E' raro che io mi svegli e lui sia ancora sdraiato accanto a me. In genere, quando il primo raggio di sole fa breccia tra le tende leggermente scostate della nostra camera da letto, è solo il mio corpo che sorprende tra le lenzuola e che scalda. Il suo, a quell'ora, è già illuminato dall'artificiale e fredda luce della Gravity Room. O da quella accecante e furiosa della sua aura da Supersaiyan, non saprei dirlo con certezza. Non conosco i particolari dei suoi allenamenti, non ne parliamo mai, come non parliamo mai del mio lavoro. Ovviamente. Non mi lamento di questo, mi sta bene così. Mi stupirei del contrario, comunque.
Ma tutto ciò in questo momento non conta, perché questa mattina è diversa dalle altre. Questa mattina sei qui.
Me ne rendo conto ancor prima di voltarmi nella tua direzione, perché sei molto vicino a me e percepisco il tuo respiro caldo sul mio collo.
Rotolo su un fianco verso di te, sorridendo, ma quasi all'istante il sorriso muore sulle mie labbra. Non posso fare a meno di notarlo: nemmeno durante il sonno il tuo viso è sereno, amore mio.
La tua espressione è dura, arrabbiata, persino mentre dormi.
Perché questa scoperta ha il sapore di una sconfitta?
Deglutisco e ti accarezzo una guancia col dorso della mano, cercando di fare meno rumore possibile, perché so che hai il sonno terribilmente leggero e che non ti farebbe affatto piacere svegliarti e ritrovarti studiato dai miei occhi in questo modo. Ti alzeresti di scatto e ti allontaneresti senza dire una parola. Come se ti sentissi in colpa, come se fossi stato colto in flagrante in un momento di debolezza, di vulnerabilità.
Ma non è così, non è affatto così. Purtroppo.
Non è piacevole sorprenderti all'erta, teso, pure mentre dormi sdraiato accanto alla tua donna.
Non è gratificante per me.
Mi piacerebbe, per una volta, voltarmi e scoprirti tranquillo, sereno, appagato, felice.
Con la guardia abbassata.
Forse dovrei semplicemente smetterla di illudermi cercando qualcosa che non esiste e godermi quello che mi concedi.
Preziose, intense briciole d'amore che scaldano le nostre notti e il mio cuore.
Ma il tuo cuore, Vegeta? Si scalda mai, il tuo cuore?
Tutti questi pensieri senza senso mi hanno distratto e mi accorgo dei tuoi occhi, ormai aperti, che mi osservano attentamente al di sotto delle sopracciglia aggrottate, solo quando sento un braccio forte e possessivo stringersi attorno alla mia schiena.
Non sembri in collera, la tua espressione non è infastidita. Pare che non ti dispiaccia esserti ritrovato oggetto del mio scrutinio già di primo mattino.
Pochi istanti e mi ritrovo di nuovo sdraiata sulla schiena, il tuo corpo premuto contro il mio, le tue labbra sul mio collo.
So cosa stai per fare.
Stai per donarmi un'altra delle tue briciole.
Non mi tiro indietro. Non posso, non voglio tirarmi indietro.
Ma guardandoti alla luce di questo soleggiato mattino d'estate, non riesco a non chiedermi se tutto questo mio amore, che adesso attanaglia i miei sensi sotto forma di bruciante passione e mi impedisce quasi di respirare, non sia in realtà uno sterile e vuoto sentimento a senso unico.
Mi chiedo se sia giusto accontentarsi delle briciole e non pretendere niente di più.
FINE