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Autore: RLandH    29/06/2013    3 recensioni
[Rin/Sesshomaru][ModernAU][Spin-off/Side-story/Nel contesto di Tutto Ciò Che c'è Di semplice]
“Io ecco, ho pensato potessi avere sete” aveva commentato la ragazzina, la sua voce era un cinguettio come quello di un piccolo passero e le gote erano rosse come mele mature, sotto la frangia scura gli occhi erano bassi e si rifiutava di guardare il ragazzo in viso. Da quando aveva cominciato a guardare di sottecchi i maschi che a tutto il vicinato, o almeno ai componenti di casa NoTaisho era stato ovvio che la piccola si fosse preso una cotta per Sesshomaru.
[PoV: Il Buon Vecchio Saya]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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spinoff

Titolo:  Quella Volta Che …

 Rating: VERDE
Genere: Sentimentale, Commedia.

Personaggi principali: Sesshomaru, Rin, Saya(+ Inuyasha, Myoga, Shoga,Bokuseno, Signora Madre)
Paring: Sesshomaru/Rin (minore: Sesshomaru/Ragazza Misteriosa e Inuyasha/Kikyo)
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, ahime, ne questa storia è stata scritta a scopo di lucro

PoV: Saya

Note: 1-Questa storia potrebbe essere considerata una storia a se, ma io la considero uno spin-off di Tutto ciò che c’è di semplice , da inserire come antecedente del capitolo quatto: La ragazza nuova ha una cotta.2- E’ stata inserita come side-story è non come capitolo, per due motivi, in primis mi avrebbe rovinato la Timeline, in scudis(?) ha un narratore di eccezione.

 

 

Quella volta che …

 

 

Il paradigma dell’auto lavata da se

 

Saya aveva ormai una certa età e sapeva molto, la vecchiaia ti dava molte ed incredibili conoscenze. E riconosceva quando una giornata era una brutta giornata, anche se il sole era alto nel cielo, alcuna nuvola ne oscurava lo splendore e mancava solamente che uccellini cinguettassero in giro per il parco, perché sembrasse la perfetta mimica di una giornata spensierata.

Peccato che Sesshomaru NoTaisho stesse lavando la sua auto personalmente. E quello era il chiaro presagio di una catastrofe. Non perché significasse qualcosa in generale, Sesshomaru  era sempre stato noto per essere pieno di se, ma anche un certo estimatore della formula chi fa da se, fa per tre, quindi non doveva stupire che si occupasse dei suo oggetti, ma c’era questa inspiegabile circostanza che rendeva la giornata in cui il maggiore dei NoTaisho lavava la macchina, una catastrofe su tutta la linea.

Così quando Saya abbandonò la cura del giardino, notando che Bokuseno se ne stava occupando straordinariamente, piegato su una margheritina del tutto catturato da quella creaturina e dirigersi all’interno dell’abitazione, notò nel vialetto principale il giovane proprietario della casa, lavare la macchina. Sesshomaru era un alto ragazzo dai capelli pallidi, vestito in modo semplice ed ordinario, sempre comodo, perché potesse sempre tirar su le maniche e lanciarsi in una risa se necessario in qualsiasi momento. Ed era saputo che il ragazzo non perdesse quasi mai. A ed Un, i due mastini della casa, che parevano sempre idolatrare il padrone, scorrazzavano attorno a lui, ringhiando contro il tubo dell’acqua, intimoriti da quella creatura.

Scorse un Jaken terrorizzato che dalla finestra studiava quell’intera scena. Riguardo a Myoga doveva già essersi messo in salvo da qualche parte, visto che da tutta la mattina era scomparso. Riguardo al giovane Inuyasha, era chiuso nella sua stanza da quando era rientrato da scuola. Un clima ambiguo regnava. Una quiete alquanto pressante. Illusoria. Qualcosa sarebbe successo.

Scese nel vialetto per studiare la faccenda meglio. Sesshomaru continuava a spruzzare l’acqua ed occuparsi della macchina, come se le strane coincidenze che coincidevano con il lavaggio della sua auto non esistessero. Era sempre stato un ragazzo molto scettico, come d’altronde lo era sua madre. Saya quasi si sentì i brividi percorrerlo al ricordo della cara signora NoTaisho. “Come mai lavate la macchina?” domandò prudentemente l’anziano uomo dalla barba canuta, “La festa di Sujin Amakoi(1)” aveva risposto schietto quello, continuando nel suo lavoro. Sesshomaru non era mai stato un ragazzo particolarmente amante delle feste o della vita sociale in genere. Era alquanto solitario. “Come mai?” aveva domandato il vecchietto, “Donne” altra asettica risposta. I fratelli NoTaisho non avevano molte storie felici con le donne, non esattamente si corresse mentalmente Saya; Inuyasha non aveva molto successo, non dopo la melodrammatica storia dell’anno prima con quella gentil fanciulla quale Kikyo, Sesshomaru non era mai stato interessato al genere femminile. Almeno fino all’estate appena passata, dove sembrava aver stretto un particolare legame con un ignota fanciulla di cui non faceva mai nome. Ma Jaken ripeteva sempre che il ragazzo non era certamente innamorato di quella.

“La misteriosa fanciulla(2)?” aveva chiesto allora, ma non aveva ricevuto risposte dal ragazzo, che aveva continuato imperterrito nel suo operato. Probabilmente la catastrofe imminente riguardava la segreta ragazza, o forse si trattava di un qualche  vaso antico che sarebbe andato distrutto, probabilmente Inuyasha l’avrebbe urtato in un momento di distrazione, ultimamente lo era stato spesso. Jineji aveva rivelato che era certo che l’amico si fosse preso un’innocente cotta per una ragazza nuova a scuola. Saya ci sperava che intrecciasse un rapporto con una fanciulla fresca, diversa da quella che l’aveva distrutto l’anno prima.

A si allontanò dal getto dell’acqua per nascondersi dietro ad un paio di ossute gambe comparse nel vicolo, appartenenti ad una quattordicenne dal sorriso spontaneo, occhi di nocciola e capelli lunghi, teneva tra le mani un vassoio con quella che dava l’idea di essere un te alla pesca, la giovane Rin, la vicina di casa. “Io ecco, ho pensato potessi avere sete” aveva commentato la ragazzina, la sua voce era un cinguettio come quello di un piccolo passero e le gote erano rosse come mele mature, sotto la frangia scura gli occhi erano bassi e si rifiutava di guardare il ragazzo in viso. Da quando aveva cominciato a guardare di sottecchi i maschi che a tutto il vicinato, o almeno ai componenti di casa NoTaisho era stato ovvio che la piccola si fosse preso una cotta per Sesshomaru.

“Grazie” sussurrò il ragazzo abbandonando il tubo dell’acqua, così che Un immediatamente lo addentò finendo per inzupparsi completamente. Il giovane prese il te e lo bevve, davanti alla ragazza, che gracchiò un “Prego” alquanto imbarazzata. Saya era quasi certo che presto un piccolo sorriso sornione si sarebbe aperto sul viso di Sesshomaru, non qualcosa di troppo evidente o caloroso, era risaputo che il ragazzo avesse nelle vene al posto del sangue ghiaccio. Era sempre stato quello schivo della famiglia, sua madre era di buone chiacchiere, suo padre era estremamente buono, suo fratello era sempre stato aspro ma più socievole. Eppure quand’era con quella ragazzina, sembrava sciogliersi. Sesshomaru l’aveva sempre guardata con un occhio protettivo, per tempo Saya aveva pensato fosse quello di un fratello maggiore, almeno fino a che lei non era sbocciata, allora si era detto che non importava quanto bella fosse la signorina misteriosa, Sesshomaru sarebbe stato sempre per Rin.

La ragazza non era andata via, si era messa a parlare della festa di Amakoi, “Non vieni tu?” aveva chiesto il ragazzo, “Alle matricole non è dato venire” aveva cinguettato Rin, “Andrò da Hirakotsu(3);Shippo si è procurato tutta la saga di Guinea Pig(4) ed ognuno di noi porta qualcosa da mangiare” aveva risposto con un sorriso un po’ di circostanza, a disaggio con quell’idea.  Sesshomaru l’aveva studiata un attimo, “Schifezze e splatter?” si era allora informato, vagamente divertito, lei aveva annuito tremolante, “Si prospetta una bella serata” aveva commentato alla fine. Saya aveva l’impressione che il suo tono dicesse qualcosa, ma era così strano non sentire la voce del ragazzo così asettica.

Rin aveva accarezzato la testa di A, mentre Sesshomaru in modo tutt’altro che gentile recuperava il tubo dell’acqua dalla bocca di un ormai fradicio Un, prima di ritornare al suo deleterio compito, la ragazza lanciò uno sguardo disagiato all’acqua che scorreva sul grigio metallo del cofano. “Probabilmente temerò tutta oggi di rompermi qualche osso” disse alla fine divertita lei, il ragazzo aveva sollevato un sopracciglio concedendoli uno sguardo quanto mai scandalizzato, il giovane NoTaisho continuava a trovare casuale che avvenisse sempre qualcosa di tremendo il giorno che decideva di lavare l’auto e trovava quanto mai ridicolo che tutti continuassero a preoccuparsi, perfino Rin che era semplicemente la vicina di casa. “Non ci crederai anche tu?” aveva bisbigliato sconcertato alla fine, la ragazza divenne paonazza in viso per qualche istante, “L’ultima volta Koga mi ha quasi investito con la sua moto e la volta prima ancora Inuyasha ha rischiato di finire in palettato” aveva risposto lei grattandosi la testa a disaggio a quel punto Sesshomaru aveva taciuto per una serie di minuti, aveva lanciato una glaciale occhiata a Saya, così senza una ragione in particolare.  Si era rivoltò allora verso Rin, “Come collegheresti la disattenzione di Yoro e l’incapacità motoria di mio fratello al mio lavare l’auto?” aveva  chiesto. Lei restò in silenzio. Saya anche, quanto meno il giovane padrone di casa aveva una certa logicità, non era ancorato alle superstizioni, ma ciò non toglieva che quando lavasse l’auto cose oscure accadevano.

Una scarpa andò a finire a pochi centimetri dal volto di Sesshomaru, sollevarono gli occhi ed un indignato Inuyasha era sul balcone armato di una delle sue scarpe da ginnastica, “Che hai detto sulla mia capacità motoria?” aveva urlato sfacciato. Il maggiore aveva abbandonato il tubo per terra, mentre questo aveva continuato a scrosciare d’acqua così i due cani si erano avventati contro l’essere, Sesshomaru composto aveva raccolto la scarpa che aveva cominciato a bagnarsi e con sguardo gelido aveva risposto, “Che sei un impiastro, fratellino, questo ne è la prova” aveva fatto odeggiare la scarpa nella direzione del fratello. Inuyasha aveva risposto lanciandoli la compagna, di risposta il maggiore li aveva buttato contro quella che aveva in mano, così alla fine le due scarpe si colpirono nel cielo e caddero nel vialetto. A ed Un le afferrarono, abbandonando la guerra contro il getto d’acqua, per scappare da qualche parte a mangiucchiarle. Il minore imprecò Kami, prima di rientrarsene in camera.

Sesshomaru recuperò il tubo, “Guerra di scarpe contro Inuyaha, o quale grande catastrofe” aveva detto irritato, “C’è  stata anche quella volta che è salta la luce a metà Tokyo e non abbiamo mai saputo come finisse Holy Pearl(5)” aveva commentato Saya con nostalgia. Adorava quel telefilm ed era certo che un black-out di quella dimensione non potesse essere coincidenziale, anche quel giorno il maggiore dei NoTaisho aveva lavato la macchina. Sesshomaru lo infiammò con lo sguardo, “Come se dalla morte di Yu Die(6) fosse stato ancora meritevole di essere visto” aveva alla fine commentato. Rin aveva sorriso, “Anche tu amavi Yu Die e Wu Dao(7), vero?” si era immediatamente informato, non ricevendo però alcuna risposta se non un altro sguardo scandalizzato. Comunque Saya annui per lui.

“Poi c’è quella volta che i tre cugini Onigumo(8) hanno avuto un incidente in macchina con Kazaana qui davanti” aveva ripreso Rin, elencando le cose strane che erano successe, “L’unica cosa negativa di quella giornata è stato che ho dovuto subire quei quattro nel mio salotto” aveva risposto con perfida neutralità, “La spyder della signorina Kaagura ha riportato un bel danno” aveva commentato Jaken, affacciandosi dalla finestra con sguardo preoccupato, “Il catorcio di Miroku però non ha avuto problemi” aveva giustamente commentato Saya, Sesshomaru si era voltato verso la ragazza, “Non ancora vedo connessione con la mia macchina” aveva sentenziato. Rin era rimasta in silenzio a pensare, “E’ quella volta che Shiori e Kanna hanno urtato contro la tua macchina” aveva commentato alla fine, “Colpa loro che non sanno pattinare” aveva risposto il ragazzo, anche prima di confermare che non era successo nulla di catastrofico. Ma Saya aveva sentito che una delle due si era lussata una gamba e slogata un polso, mentre l’altra era stata molto più fortunata, le si era rotto uno specchio, forse avrebbe avuto sette anni di sfortuna, ma secondo Inuyasha le cose erano più complicate.

Myoga era rientrato dal vialetto, vecchio e ricurvo con un fazzuolo verde sulle spalla, aveva sorriso affabile a Rin, prima di guardare sconvolto Sesshomaru intento nella sua attività pericolosa, “Sono tornato troppo presto, vero Saya?” aveva domandato sconsolato, posandosi le mani sulla calotta rasata, l’uomo annuì. Il ragazzo si era voltato verso di lui, “Inizia ad essere ridicola questa storia” aveva commentato acidamente. Allora tutti avevano ripreso a parlare di quella volta che … anche Jaken era sceso dal balcone per commentare ed era stato proprio lui a portare l’argomento vincente. “Inuyasha ha cominciato a frequentare Miiko la mattina che voi lavaste la macchina” aveva detto quello, guadagnandoci un buffetto,  “Ma quando si sono lasciati, no” aveva risposto Sesshomaru con noncuranza, “Direi che questo ne è la prova” aveva detto Myoga. Era certamente la prova assoluta quella.

NoTaisho aveva chiuso l’acqua ed aveva terminato il suo infausto compito, mentre tutti continuavano a discutere, avevano abbandonato l’argomento macchina per discutere sulla relazione che era intercorsa tra Kikyo Miiko ed Inuyasha. Solo Rin si era allontanata per andare a cercare il ragazzo che si era allontanato. “Ovviamente ringraziamo il  Kami che si siano lasciati” aveva detto Myoga e nonostante fossero tutti d’accordo, continuarono a litigare. Parlarono della nuova ragazza, senza che potessero avere nuove informazione, si parlò anche della misteriosa ragazza di Sesshomaru. Ed alla fine si tornò alla macchina e all’imminente calamità.

Ed interrompere tutti fu un rumore assordante nel garage.  Ed alla fine finirono per correre tutti da quelle parti, trovando la vecchia Shoga arrotolata per terra, circondata da molte ferraglie, compreso qualcosa che fino a quella mattina era stata la moto di Inuyasha. “Ecco la grande catastrofe” aveva commentato Sesshomaru, “La moto di mio fratello è andata per i prossimi giorni e probabilmente io sarò il suo tassista” aveva detto con glacialità, prima di che anche il ragazzo in questione arrivasse. Così mentre Myoga e Saya avevano tirato su la vecchia, avevano osservato il ragazzo che scivolava sulle ginocchia. “Come andrò alla festa sta sera?” aveva chiesto sconfortato, tutti gli occhi erano schizzati verso il fratello maggiore, “Ti accompagnerò io” aveva terminato con freddezza.

Inuyasha si era sollevato dalla posizione sconsolata, ma non si sarebbe minimamente occupato di ringraziare il fratello per quello, “Bene, dobbiamo dare un passaggio ad una persona” aveva commentato, “Porto già una persona” aveva risposto il maggiore, “Lo so, la tua amica misteriosa” aveva risposto Inuyasha, “Ma la tua macchina è per cinque” aveva terminato. Uno sguardo sostenuto di Sesshomaru, prima di cominciare: “Il catorcio di Kazaana l’ha abbandonato?”, “No”, “Jineji viene alla festa?”, “No”, “La tua nuova amica(9)?”, “L’ha porta il tipo strano della sua classe(10)”, “Quell’idiota di un lupo?”, “No” aveva commentato. Erano rimasti in silenzio, “Kikyo” aveva detto  secco Inuyasha.

“Dei del cielo!” imprecò Myoga, “L’avevo detto che sarebbe successo una catastrofe” aveva commentato Saya ed alla fine avevano discusso tutti di questo. Inuyasha però non ci aveva badato, scattando semplicemente al piano di sopra con un certo sorriso sulle labbra. “Inizio a vederlo anche io un collegamento” aveva commentato  alla fine Sesshomaru, con una certa ironia, solo a Rin era sfuggita una risata cristallina, “Almeno nessuno avrà ossa rotte o che un tipo vestito da samurai mi rapisca(11) per fare uno snuff movie(12)” aveva scherzato la ragazza. Sesshomaru si era voltato verso di lei, “Sei già in modalità splatter?” aveva domandato incuriosito, “Meglio preparsi, Hakudoshi renderà questa sera spaventosa me lo sento” aveva scherzato lei, prima di passarsi a disaggio una mano sul braccio, prima di precisare che probabilmente Hiraikotsu l’avrebbe sicuramente fermato – a volte sapeva essere spaventoso. “Tu divertiti con la tua amica misteriosa” aveva commentato Rin leggermente a disaggio, il ragazzo si era passato una mano dietro la nuca, “E’ solo questo: un amica” si era vagamente giustificato, “Ma non credo che mi divertirò. Sai una festa ed in macchina con Inuyasha e Kikyo” aveva detto vagamente frustrato alchè la ragazza aveva riso spontaneamente di nuovo.

Quando alla fine erano rimasti solamente i vecchietti e Jaken, radunati nel giardino, con anche Bokuseno seduto con loro a prendere tè e leggere il futuro nelle foglie, i giovani erano andati alla festa, solo allora Saya disse che forse quel giorno era accaduto qualcos’altro oltre la catastrofe. “Il signorino Inuyasha si è riavvicinato a Miiko, cos’altro è accaduto?” aveva commentato Shoga, come se quella realtà fosse la più terribile verità dell’umanità, forse ci andava vicino, “Credo che il signorino Sesshomaru sia invaghito di Rin” aveva commentato, “La vecchiaia di fa dire sciocchezze” aveva detto Jaken, prima di mandare giù del te ed ustionarsi la lingua, “La signorina Rin è infatuata” aveva detto Bokuseno con la sua stoica calma. Myoga aveva preso un sorso del suo te ed aveva commentato solamente: “Mi ricordano tanto la signorina Izayoi ed il signor NoThaisho” con un tono alquanto nostalgico.

“Lo sapevo che dal vialetto bagnato qualcosa di pericoloso era successo” aveva commentato una voce e dietro il cancello una donna dai capelli pallidi vestita di tutto punto era comparsa, indossava una pelliccia di ermellino chiusa sul collo, guanti bianchi, vestita di un elegante panna, con scarpe alte ed un espressione fiera; la signora madre. “Su, Myoga apri” aveva ordinato con non curanza, così il vecchio aveva ubbidito, lei era immediatamente entrata sfoggiando con orgoglio una collana con una pietra di luna, bella che limata, “Parlatemi di questa Rin e di mio figlio” aveva commentato con un improvvisa curiosità, accomodandosi accanto a Jaken, che era rimasto eretto come uno spillo alla vicinanza di quella donna che pareva emanare da ogni poro regalità. “ È dolce”, “Gentile”, “Spontanea”, “Sorridente” avevano detto loro,  aggiungendo caratteristiche l’una sull’altra, così che alla fine era diventato un vociare quasi incomprensibile, “Determinata”, “Coraggiosa”, “Altruista” ed era andata avanti per una decina di minuti. “Stucchevole” aveva terminato quella confusione la signora Madre, “Peggio di Izayoi” aveva aggiunto, “Forse piace a mio figlio per questo” aveva dato per scontato. Un sorriso di perla nato sul suo viso, “Assomiglia così tanto a suo padre” aveva concluso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sujin Amakoi(1)= Nell’anime è una Dea di un lago salvata da Inuyasha e Co, nella storia è una ragazza con villa e piscina, che da una festa e che ha una mezza storia con Miroku(?).

La misteriosa fanciulla(2)= Sulla di lei identità taccio! E’ già comparsa nella storia principale sia come se stessa che come misteriosa fanciulla.

Hirakotsu(3): Cognome. Condiviso da Sango e Kohaku. In questo caso si riferisce al secondo.

Guinea Pig(4): Una saga di film splatter giapponesi degli anni ’80,  che per via di una serie di controversie illegali  è divenuto illegale in Giappone la produzione di qualsiasi film con questo target.

Holy Pearl(5): E’ un telefilm cinese che riprende Inuyasha, non è male, ma non è stato trasporto nessun Miroku ed alla fine c’è una mezza storia d’amore tra due personaggi improponibili

Yu Die(6): Rin in Holy Pearl

Wu Dao(7): Sesshomaru in Holy Pearl

Onigumo(8): Cognome preso dalla famiglia di Naraku, oltre lui, questo cognome è usato da Byakuya, Hakudoshi, Kagura e Kanna

La tua nuova amica(9): Kagome

tipo strano della sua classe(10): Jakotsu

(11): Riferimento del secondo episodio della saga di Guinea Pig ed anche il più dibattuto.

snuff movie(12): continuo della citazione, poiché il secondo episodio è girato in modalità Falso Snuff Movie. Questi generi di film, rappresenterebbero una tortura di una persona fino a portarla alla morte ripreso in video e divulgato. La pratica contorta non vorrebbe che il filmato sia fatto per conservare il ricordo ma l’intero atto sia compiuto per poterlo essere ripreso e diffuso. Si è una cosa veramente contorta.

Ps- Yoro e Kazaana sono i cognomi di Koga e Miroku.

 

   
 
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