Titolo: Quella Volta Che …
Rating: VERDE
Genere: Sentimentale, Commedia.
Personaggi principali: Sesshomaru, Rin, Saya(+ Inuyasha, Myoga, Shoga,Bokuseno,
Signora Madre)
Paring: Sesshomaru/Rin (minore: Sesshomaru/Ragazza
Misteriosa e Inuyasha/Kikyo)
Disclaimer: I
personaggi non mi appartengono, ahime, ne questa storia è stata scritta a scopo
di lucro
PoV: Saya
Note: 1-Questa storia potrebbe
essere considerata una storia a se, ma io la considero uno spin-off di Tutto ciò che c’è di semplice , da
inserire come antecedente del capitolo quatto: La ragazza nuova ha una cotta.2- E’ stata inserita come
side-story è non come capitolo, per due motivi, in primis mi avrebbe rovinato
la Timeline, in scudis(?) ha un narratore di eccezione.
Quella
volta che …
Il paradigma dell’auto lavata da se
Saya aveva ormai una certa età e
sapeva molto, la vecchiaia ti dava molte ed incredibili conoscenze. E
riconosceva quando una giornata era una brutta
giornata, anche se il sole era alto nel cielo, alcuna nuvola ne oscurava lo
splendore e mancava solamente che uccellini cinguettassero in giro per il
parco, perché sembrasse la perfetta mimica di una giornata spensierata.
Peccato che Sesshomaru NoTaisho
stesse lavando la sua auto personalmente. E quello era il chiaro presagio di
una catastrofe. Non perché significasse qualcosa in generale, Sesshomaru era sempre stato noto per essere pieno di se,
ma anche un certo estimatore della formula chi fa da se, fa per tre, quindi non doveva stupire che si occupasse
dei suo oggetti, ma c’era questa inspiegabile circostanza che rendeva la
giornata in cui il maggiore dei NoTaisho lavava la macchina, una catastrofe su
tutta la linea.
Così quando Saya abbandonò la
cura del giardino, notando che Bokuseno se ne stava occupando
straordinariamente, piegato su una margheritina del tutto catturato da quella
creaturina e dirigersi all’interno dell’abitazione, notò nel vialetto
principale il giovane proprietario della casa, lavare la macchina. Sesshomaru
era un alto ragazzo dai capelli pallidi, vestito in modo semplice ed ordinario,
sempre comodo, perché potesse sempre tirar su le maniche e lanciarsi in una
risa se necessario in qualsiasi momento. Ed era saputo che il ragazzo non
perdesse quasi mai. A ed Un, i due mastini della casa, che parevano sempre
idolatrare il padrone, scorrazzavano attorno a lui, ringhiando contro il tubo
dell’acqua, intimoriti da quella creatura.
Scorse un Jaken terrorizzato che
dalla finestra studiava quell’intera scena. Riguardo a Myoga doveva già essersi
messo in salvo da qualche parte, visto che da tutta la mattina era scomparso.
Riguardo al giovane Inuyasha, era chiuso nella sua stanza da quando era
rientrato da scuola. Un clima ambiguo regnava. Una quiete alquanto pressante.
Illusoria. Qualcosa sarebbe successo.
Scese nel vialetto per studiare
la faccenda meglio. Sesshomaru continuava a spruzzare l’acqua ed occuparsi
della macchina, come se le strane coincidenze che coincidevano con il lavaggio
della sua auto non esistessero. Era sempre stato un ragazzo molto scettico,
come d’altronde lo era sua madre. Saya quasi si sentì i brividi percorrerlo al
ricordo della cara signora NoTaisho. “Come mai lavate la macchina?” domandò
prudentemente l’anziano uomo dalla barba canuta, “La festa di Sujin Amakoi(1)”
aveva risposto schietto quello, continuando nel suo lavoro. Sesshomaru non era
mai stato un ragazzo particolarmente amante delle feste o della vita sociale in
genere. Era alquanto solitario. “Come mai?” aveva domandato il vecchietto,
“Donne” altra asettica risposta. I fratelli NoTaisho non avevano molte storie
felici con le donne, non esattamente si corresse mentalmente Saya; Inuyasha non
aveva molto successo, non dopo la melodrammatica storia dell’anno prima con
quella gentil fanciulla quale Kikyo, Sesshomaru non era mai stato interessato
al genere femminile. Almeno fino all’estate appena passata, dove sembrava aver
stretto un particolare legame con un ignota fanciulla di cui non faceva mai
nome. Ma Jaken ripeteva sempre che il ragazzo non era certamente innamorato di
quella.
“La misteriosa fanciulla(2)?”
aveva chiesto allora, ma non aveva ricevuto risposte dal ragazzo, che aveva
continuato imperterrito nel suo operato. Probabilmente la catastrofe imminente
riguardava la segreta ragazza, o forse si trattava di un qualche vaso antico che sarebbe andato distrutto,
probabilmente Inuyasha l’avrebbe urtato in un momento di distrazione,
ultimamente lo era stato spesso. Jineji aveva rivelato che era certo che
l’amico si fosse preso un’innocente cotta per una ragazza nuova a scuola. Saya
ci sperava che intrecciasse un rapporto con una fanciulla fresca, diversa da
quella che l’aveva distrutto l’anno prima.
A si allontanò dal getto
dell’acqua per nascondersi dietro ad un paio di ossute gambe comparse nel
vicolo, appartenenti ad una quattordicenne dal sorriso spontaneo, occhi di
nocciola e capelli lunghi, teneva tra le mani un vassoio con quella che dava
l’idea di essere un te alla pesca, la giovane Rin, la vicina di casa. “Io ecco,
ho pensato potessi avere sete” aveva commentato la ragazzina, la sua voce era
un cinguettio come quello di un piccolo passero e le gote erano rosse come mele
mature, sotto la frangia scura gli occhi erano bassi e si rifiutava di guardare
il ragazzo in viso. Da quando aveva cominciato a guardare di sottecchi i maschi
che a tutto il vicinato, o almeno ai componenti di casa NoTaisho era stato
ovvio che la piccola si fosse preso una cotta per Sesshomaru.
“Grazie” sussurrò il ragazzo
abbandonando il tubo dell’acqua, così che Un immediatamente lo addentò finendo
per inzupparsi completamente. Il giovane prese il te e lo bevve, davanti alla
ragazza, che gracchiò un “Prego” alquanto imbarazzata. Saya era quasi certo che
presto un piccolo sorriso sornione si sarebbe aperto sul viso di Sesshomaru,
non qualcosa di troppo evidente o caloroso, era risaputo che il ragazzo avesse
nelle vene al posto del sangue ghiaccio. Era sempre stato quello schivo della
famiglia, sua madre era di buone chiacchiere, suo padre era estremamente buono,
suo fratello era sempre stato aspro ma più socievole. Eppure quand’era con
quella ragazzina, sembrava sciogliersi. Sesshomaru l’aveva sempre guardata con
un occhio protettivo, per tempo Saya aveva pensato fosse quello di un fratello
maggiore, almeno fino a che lei non era sbocciata, allora si era detto che non
importava quanto bella fosse la signorina misteriosa, Sesshomaru sarebbe stato
sempre per Rin.
La ragazza non era andata via, si
era messa a parlare della festa di Amakoi, “Non vieni tu?” aveva chiesto il
ragazzo, “Alle matricole non è dato venire” aveva cinguettato Rin, “Andrò da
Hirakotsu(3);Shippo si è procurato tutta la saga di Guinea Pig(4)
ed ognuno di noi porta qualcosa da mangiare” aveva risposto con un sorriso un
po’ di circostanza, a disaggio con quell’idea.
Sesshomaru l’aveva studiata un attimo, “Schifezze e splatter?” si era
allora informato, vagamente divertito, lei aveva annuito tremolante, “Si
prospetta una bella serata” aveva commentato alla fine. Saya aveva
l’impressione che il suo tono dicesse qualcosa, ma era così strano non sentire
la voce del ragazzo così asettica.
Rin aveva accarezzato la testa di
A, mentre Sesshomaru in modo tutt’altro che gentile recuperava il tubo
dell’acqua dalla bocca di un ormai fradicio Un, prima di ritornare al suo
deleterio compito, la ragazza lanciò uno sguardo disagiato all’acqua che
scorreva sul grigio metallo del cofano. “Probabilmente temerò tutta oggi di
rompermi qualche osso” disse alla fine divertita lei, il ragazzo aveva
sollevato un sopracciglio concedendoli uno sguardo quanto mai scandalizzato, il
giovane NoTaisho continuava a trovare casuale che avvenisse sempre qualcosa di
tremendo il giorno che decideva di lavare l’auto e trovava quanto mai ridicolo
che tutti continuassero a preoccuparsi, perfino Rin che era semplicemente la
vicina di casa. “Non ci crederai anche tu?” aveva bisbigliato sconcertato alla
fine, la ragazza divenne paonazza in viso per qualche istante, “L’ultima volta
Koga mi ha quasi investito con la sua moto e la volta prima ancora Inuyasha ha
rischiato di finire in palettato” aveva risposto lei grattandosi la testa a
disaggio a quel punto Sesshomaru aveva taciuto per una serie di minuti, aveva
lanciato una glaciale occhiata a Saya, così senza una ragione in
particolare. Si era rivoltò allora verso
Rin, “Come collegheresti la disattenzione di Yoro e l’incapacità motoria di mio
fratello al mio lavare l’auto?” aveva
chiesto. Lei restò in silenzio. Saya anche, quanto meno il giovane
padrone di casa aveva una certa logicità, non era ancorato alle superstizioni,
ma ciò non toglieva che quando lavasse l’auto cose oscure accadevano.
Una scarpa andò a finire a pochi
centimetri dal volto di Sesshomaru, sollevarono gli occhi ed un indignato
Inuyasha era sul balcone armato di una delle sue scarpe da ginnastica, “Che hai
detto sulla mia capacità motoria?” aveva urlato sfacciato. Il maggiore aveva
abbandonato il tubo per terra, mentre questo aveva continuato a scrosciare
d’acqua così i due cani si erano avventati contro l’essere, Sesshomaru composto aveva raccolto la scarpa che aveva
cominciato a bagnarsi e con sguardo gelido aveva risposto, “Che sei un
impiastro, fratellino, questo ne è la prova” aveva fatto odeggiare la scarpa
nella direzione del fratello. Inuyasha aveva risposto lanciandoli la compagna,
di risposta il maggiore li aveva buttato contro quella che aveva in mano, così
alla fine le due scarpe si colpirono nel cielo e caddero nel vialetto. A ed Un
le afferrarono, abbandonando la guerra contro il getto d’acqua, per scappare da
qualche parte a mangiucchiarle. Il minore imprecò Kami, prima di rientrarsene
in camera.
Sesshomaru recuperò il tubo,
“Guerra di scarpe contro Inuyaha, o quale grande catastrofe” aveva detto
irritato, “C’è stata anche quella volta
che è salta la luce a metà Tokyo e non abbiamo mai saputo come finisse Holy
Pearl(5)” aveva commentato Saya con nostalgia. Adorava quel telefilm
ed era certo che un black-out di quella dimensione non potesse essere
coincidenziale, anche quel giorno il maggiore dei NoTaisho aveva lavato la
macchina. Sesshomaru lo infiammò con lo sguardo, “Come se dalla morte di Yu Die(6)
fosse stato ancora meritevole di essere visto” aveva alla fine commentato. Rin
aveva sorriso, “Anche tu amavi Yu Die e Wu Dao(7), vero?” si era
immediatamente informato, non ricevendo però alcuna risposta se non un altro
sguardo scandalizzato. Comunque Saya annui per lui.
“Poi c’è quella volta che i tre
cugini Onigumo(8) hanno avuto un incidente in macchina con Kazaana
qui davanti” aveva ripreso Rin, elencando le cose strane che erano successe,
“L’unica cosa negativa di quella giornata è stato che ho dovuto subire quei
quattro nel mio salotto” aveva risposto con perfida neutralità, “La spyder
della signorina Kaagura ha riportato un bel danno” aveva commentato Jaken,
affacciandosi dalla finestra con sguardo preoccupato, “Il catorcio di Miroku
però non ha avuto problemi” aveva giustamente commentato Saya, Sesshomaru si
era voltato verso la ragazza, “Non ancora vedo connessione con la mia macchina”
aveva sentenziato. Rin era rimasta in silenzio a pensare, “E’ quella volta che
Shiori e Kanna hanno urtato contro la tua macchina” aveva commentato alla fine,
“Colpa loro che non sanno pattinare” aveva risposto il ragazzo, anche prima di
confermare che non era successo nulla di catastrofico. Ma Saya aveva sentito
che una delle due si era lussata una gamba e slogata un polso, mentre l’altra
era stata molto più fortunata, le si era rotto uno specchio, forse avrebbe
avuto sette anni di sfortuna, ma secondo Inuyasha le cose erano più complicate.
Myoga era rientrato dal vialetto,
vecchio e ricurvo con un fazzuolo verde sulle spalla, aveva sorriso affabile a
Rin, prima di guardare sconvolto Sesshomaru intento nella sua attività
pericolosa, “Sono tornato troppo presto, vero Saya?” aveva domandato sconsolato,
posandosi le mani sulla calotta rasata, l’uomo annuì. Il ragazzo si era voltato
verso di lui, “Inizia ad essere ridicola questa storia” aveva commentato
acidamente. Allora tutti avevano ripreso a parlare di quella volta che … anche Jaken era sceso dal balcone per commentare
ed era stato proprio lui a portare l’argomento vincente. “Inuyasha ha
cominciato a frequentare Miiko la mattina che voi lavaste la macchina” aveva
detto quello, guadagnandoci un buffetto,
“Ma quando si sono lasciati, no” aveva risposto Sesshomaru con
noncuranza, “Direi che questo ne è la prova” aveva detto Myoga. Era certamente
la prova assoluta quella.
NoTaisho aveva chiuso l’acqua ed
aveva terminato il suo infausto compito, mentre tutti continuavano a discutere,
avevano abbandonato l’argomento macchina per discutere sulla relazione che era
intercorsa tra Kikyo Miiko ed Inuyasha. Solo Rin si era allontanata per andare
a cercare il ragazzo che si era allontanato. “Ovviamente ringraziamo il Kami che si siano lasciati” aveva detto Myoga
e nonostante fossero tutti d’accordo, continuarono a litigare. Parlarono della
nuova ragazza, senza che potessero avere nuove informazione, si parlò anche
della misteriosa ragazza di Sesshomaru. Ed alla fine si tornò alla macchina e
all’imminente calamità.
Ed interrompere tutti fu un
rumore assordante nel garage. Ed alla
fine finirono per correre tutti da quelle parti, trovando la vecchia Shoga
arrotolata per terra, circondata da molte ferraglie, compreso qualcosa che fino
a quella mattina era stata la moto di Inuyasha. “Ecco la grande catastrofe”
aveva commentato Sesshomaru, “La moto di mio fratello è andata per i prossimi
giorni e probabilmente io sarò il suo tassista” aveva detto con glacialità,
prima di che anche il ragazzo in questione arrivasse. Così mentre Myoga e Saya
avevano tirato su la vecchia, avevano osservato il ragazzo che scivolava sulle
ginocchia. “Come andrò alla festa sta sera?” aveva chiesto sconfortato, tutti
gli occhi erano schizzati verso il fratello maggiore, “Ti accompagnerò io”
aveva terminato con freddezza.
Inuyasha si era sollevato dalla
posizione sconsolata, ma non si sarebbe minimamente occupato di ringraziare il
fratello per quello, “Bene, dobbiamo dare un passaggio ad una persona” aveva
commentato, “Porto già una persona” aveva risposto il maggiore, “Lo so, la tua
amica misteriosa” aveva risposto Inuyasha, “Ma la tua macchina è per cinque”
aveva terminato. Uno sguardo sostenuto di Sesshomaru, prima di cominciare: “Il
catorcio di Kazaana l’ha abbandonato?”, “No”, “Jineji viene alla festa?”, “No”,
“La tua nuova amica(9)?”,
“L’ha porta il tipo strano della sua classe(10)”, “Quell’idiota di
un lupo?”, “No” aveva commentato. Erano rimasti in silenzio, “Kikyo” aveva
detto secco Inuyasha.
“Dei del cielo!” imprecò Myoga,
“L’avevo detto che sarebbe successo una catastrofe” aveva commentato Saya ed
alla fine avevano discusso tutti di questo. Inuyasha però non ci aveva badato,
scattando semplicemente al piano di sopra con un certo sorriso sulle labbra. “Inizio
a vederlo anche io un collegamento” aveva commentato alla fine Sesshomaru, con una certa ironia,
solo a Rin era sfuggita una risata cristallina, “Almeno nessuno avrà ossa rotte
o che un tipo vestito da samurai mi rapisca(11) per fare uno snuff movie(12)”
aveva scherzato la ragazza. Sesshomaru si era voltato verso di lei, “Sei già in
modalità splatter?” aveva domandato incuriosito, “Meglio preparsi, Hakudoshi
renderà questa sera spaventosa me lo sento” aveva scherzato lei, prima di
passarsi a disaggio una mano sul braccio, prima di precisare che probabilmente
Hiraikotsu l’avrebbe sicuramente fermato – a volte sapeva essere spaventoso. “Tu
divertiti con la tua amica misteriosa” aveva commentato Rin leggermente a
disaggio, il ragazzo si era passato una mano dietro la nuca, “E’ solo questo:
un amica” si era vagamente giustificato, “Ma non credo che mi divertirò. Sai
una festa ed in macchina con Inuyasha e Kikyo” aveva detto vagamente frustrato
alchè la ragazza aveva riso spontaneamente di nuovo.
Quando alla fine erano rimasti
solamente i vecchietti e Jaken, radunati nel giardino, con anche Bokuseno
seduto con loro a prendere tè e leggere il futuro nelle foglie, i giovani erano
andati alla festa, solo allora Saya disse che forse quel giorno era accaduto
qualcos’altro oltre la catastrofe. “Il signorino Inuyasha si è riavvicinato a
Miiko, cos’altro è accaduto?” aveva commentato Shoga, come se quella realtà
fosse la più terribile verità dell’umanità, forse ci andava vicino, “Credo che
il signorino Sesshomaru sia invaghito di Rin” aveva commentato, “La vecchiaia
di fa dire sciocchezze” aveva detto Jaken, prima di mandare giù del te ed
ustionarsi la lingua, “La signorina Rin è infatuata” aveva detto Bokuseno con
la sua stoica calma. Myoga aveva preso un sorso del suo te ed aveva commentato
solamente: “Mi ricordano tanto la signorina Izayoi ed il signor NoThaisho” con
un tono alquanto nostalgico.
“Lo sapevo che dal vialetto
bagnato qualcosa di pericoloso era successo” aveva commentato una voce e dietro
il cancello una donna dai capelli pallidi vestita di tutto punto era comparsa,
indossava una pelliccia di ermellino chiusa sul collo, guanti bianchi, vestita
di un elegante panna, con scarpe alte ed un espressione fiera; la signora
madre. “Su, Myoga apri” aveva ordinato con non curanza, così il vecchio aveva
ubbidito, lei era immediatamente entrata sfoggiando con orgoglio una collana
con una pietra di luna, bella che limata, “Parlatemi di questa Rin e di mio
figlio” aveva commentato con un improvvisa curiosità, accomodandosi accanto a
Jaken, che era rimasto eretto come uno spillo alla vicinanza di quella donna
che pareva emanare da ogni poro regalità. “ È dolce”, “Gentile”, “Spontanea”, “Sorridente”
avevano detto loro, aggiungendo
caratteristiche l’una sull’altra, così che alla fine era diventato un vociare
quasi incomprensibile, “Determinata”, “Coraggiosa”, “Altruista” ed era andata
avanti per una decina di minuti. “Stucchevole” aveva terminato quella
confusione la signora Madre, “Peggio di Izayoi” aveva aggiunto, “Forse piace a
mio figlio per questo” aveva dato per scontato. Un sorriso di perla nato sul
suo viso, “Assomiglia così tanto a suo padre” aveva concluso.
Sujin
Amakoi(1)= Nell’anime è una Dea di un lago salvata
da Inuyasha e Co, nella storia è una ragazza con villa e piscina, che da una
festa e che ha una mezza storia con Miroku(?).
La
misteriosa fanciulla(2)= Sulla di lei identità
taccio! E’ già comparsa nella storia principale sia come se stessa che come
misteriosa fanciulla.
Hirakotsu(3):
Cognome. Condiviso da Sango e Kohaku. In questo caso si riferisce al secondo.
Guinea
Pig(4): Una saga di film splatter giapponesi
degli anni ’80, che per via di una serie
di controversie illegali è divenuto
illegale in Giappone la produzione di qualsiasi film con questo target.
Holy
Pearl(5): E’ un telefilm cinese che riprende
Inuyasha, non è male, ma non è stato trasporto nessun Miroku ed alla fine c’è
una mezza storia d’amore tra due personaggi improponibili
Yu Die(6): Rin in Holy Pearl
Wu Dao(7): Sesshomaru in Holy Pearl
Onigumo(8):
Cognome preso dalla famiglia di Naraku, oltre lui, questo cognome è usato da
Byakuya, Hakudoshi, Kagura e Kanna
La
tua nuova
amica(9): Kagome
tipo
strano della sua classe(10): Jakotsu
…(11):
Riferimento del secondo episodio della saga di Guinea Pig ed anche il più
dibattuto.
snuff
movie(12): continuo della citazione, poiché il
secondo episodio è girato in modalità Falso Snuff Movie. Questi generi di film,
rappresenterebbero una tortura di una persona fino a portarla alla morte
ripreso in video e divulgato. La pratica contorta non vorrebbe che il filmato
sia fatto per conservare il ricordo ma l’intero atto sia compiuto per poterlo
essere ripreso e diffuso. Si è una cosa veramente contorta.
Ps- Yoro e Kazaana sono i cognomi di Koga e
Miroku.