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Autore: esse198    29/06/2013    1 recensioni
dal testo: "E lei accolse e ricambiò l’abbraccio. Affondò il viso tra spalla e collo e scoprì un nuovo profumo. E sentì di abbracciare uno sconosciuto che sapeva già essere meraviglioso."
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11, Martha Jones
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(il titolo è ispirato a una canzone – Whispers di Dave Baxter – ho scritto la fanfic ascoltandola in loop. Questo non vuol dire che sia azzeccata alla fanfic, ma per me è nata così)
 
 
Whispers
 
 
Martha stava seduta al tavolo del bar.
Sola. E pensosa.
Un cielo grigio di un pomeriggio d’autunno.
Non c’era molta gente.
Pochi tavoli vuoti più in là c’era una ragazza. Era di spalle e non riusciva a vederla in volto, solo i lunghi capelli scuri.
 
Il ragazzo, che era con lei, arrivava dal bancone con un vassoio colmo di dolcetti e due tazze di the.
Era alto, avvolto in un lungo cappotto che gli arrivava alle ginocchia, look da anziano. Arrivava quasi trafelato, con un sorriso largo da cui traspariva l’entusiasmo di un bambino e lo sguardo allegro che tradiva una lontana malinconia. Aveva dimenticato ancora qualcosa, tornava indietro verso il bancone del bar nella sua andatura dinoccolata, con le sue gambe lunghe e storte che faceva oscillare il cappotto da una parte all’altra in una gioiosa agitazione.
Quando finalmente si sedette riavviò il suo ciuffo che troneggiava morbido sulla fronte e iniziò a spartire tutto quanto.
 
Quel sorriso…. Martha continuava a guardarlo come rapita, come presa da una specie di déjà vu.
Gli stava praticamente di fronte e quando lui alzò lo sguardo la vide.
 
Lui si rizzò lentamente sulla schiena. Il sorriso cambiò in un’espressione di sorpresa. Le labbra si schiusero come pronte a dire qualcosa che non arrivava in gola. Ma poi rilassò lo sguardo e le sorrise. E Martha non capiva perché, ma sapeva che stava sorridendo a lei.
Quello strano ragazzo, con l’aria di un bambino e la stanchezza di un anziano, si alzò e si diresse verso il suo tavolo. La ragazza che era con lui lo guardava senza capire e lo chiamò per attirare la sua attenzione e farsi spiegare.
-          Dottore… - disse.
E Martha lo sentì.
Sentì quella parola lontana nella sua memoria e mai dimenticata.
Riaffiorò quell’immagine di lui solo e triste, quell’ultima volta che lo aveva visto lontano.
Aveva sempre creduto che non lo avrebbe mai più rivisto.
E invece era lì e si avvicinava sempre più.
-          Martha. – un nuovo volto, una nuova voce, un nuovo affabile sorriso, ma quasi gli stessi occhi stanchi e tristi.
-          Martha Jones – ripeté con voce sommessa e solenne.
Martha Jones si alzò, la bocca aperta nello stupore e un principio di lacrime sulle ciglia.
Il Dottore le prese il viso tra le mani e la fissò intensamente.
La persona a cui forse aveva fatto più male, la persona che aveva ferito più volte e nonostante tutto era lì con gli occhi lucidi di fronte a lui.
-          Sei veramente tu? -  chiese inutilmente la ragazza.
Lui fece cenno di sì con il capo.
E la abbracciò.
Martha sentì che le stava chiedendo scusa. Glielo aveva sentito sussurrare? No, più probabilmente riusciva a percepirlo dal suo corpo, dal suo abbraccio.
E lei accolse e ricambiò l’abbraccio. Affondò il viso tra spalla e collo e scoprì un nuovo profumo. E sentì di abbracciare uno sconosciuto che sapeva già essere meraviglioso.
Il suo Dottore, che non era mai stato suo, solo un po’, era ancora vivo, era ancora lì.
Ed era felice quanto lei, di rivederla.
 
  
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