Una notte di temporale (28-6-2003
Lucca)
Le ombre degli alberi sembravano
degli spaventapasseri venuti male, che
danzavano insieme ai lampi con
il ritmo scandito
dei tuoni.
Le ombre sul muro erano i pupazzi
degli gnomi, che
volevano giocare
con il mio IO bambina ormai
non più spaventato da quei fili
di luce bianca che scendono
dal cielo per poi sparire con un
ciao distorto e confuso.
Alcuni fili sono molto sottili, altri
sono grandi e fanno sembrare
la notte giorno, altri hanno paura
di scendere da soli e vengono
tutti insieme e sono i più rumorosi,
perchè dicono quel ciao distorto
e confuso tutti insieme.
Quei fili di luce non sono simpatici
alle lucciole delle lanterne, perchè
quando i fili scendono le lucciole
spariscono.
Ora le ombre hanno smesso di ballare,
qualcuna protesta, vuole ancora ballare
quando i fili scendono.
Ora sento solo il dolce cullare della pioggia,
che mi vuol portare con sè
nel suo magico mondo dei sogni.
Diana