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Autore: Hepona    21/09/2004    3 recensioni
Questa specie di poesia mi è venuta di getto durante una notte di temporale di due estate fà, ero seduta sul davanzale della finestra di camera mia, con i vetri aperti e guardavo fuori la notte illuminata dai lampi....
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una notte di temporale (28-6-2003 Lucca)

Una notte di temporale    (28-6-2003 Lucca)

 

 

Le ombre degli alberi sembravano

degli spaventapasseri venuti male, che

danzavano insieme ai lampi con

 il ritmo scandito dei tuoni.

Le ombre sul muro erano i pupazzi

 degli gnomi, che volevano giocare

con il mio IO bambina ormai

non più spaventato da quei fili

di luce bianca che scendono

dal cielo per poi sparire con un

ciao distorto e confuso.

Alcuni fili sono molto sottili, altri

sono grandi e fanno sembrare

la notte giorno, altri hanno paura

di scendere da soli e vengono

tutti insieme e sono i più rumorosi,

perchè dicono quel ciao distorto

e confuso tutti insieme.

Quei fili di luce non sono simpatici

alle lucciole delle lanterne, perchè

quando i fili scendono le lucciole

spariscono.

Ora le ombre hanno smesso di ballare,

qualcuna protesta, vuole ancora ballare

quando i fili scendono.

Ora sento solo il dolce cullare della pioggia,

che mi vuol portare con sè

nel suo magico mondo dei sogni.

                                 

                                Diana 

  
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