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Autore: Charlie_Pace89    13/01/2008    5 recensioni
[Brokeback Mountain] I pensieri di Ennis, che ritorna a Brokeback esattemente un anno dopo la morte di Jack...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritornare a Brokeback

Sdraiato sull’erba, fisso le stelle sopra la mia testa. Quelle stesse stelle che erano testimoni silenziose del nostro segreto. Quelle stelle che vegliavano sul quel nostro amore così sbagliato, ma invincibile. Ti ricordi Jack, quando sdraiati vicini ci perdevamo in questo cielo stellato? Quando ce ne stavamo in silenzio, stretti per il freddo? Dio, tu odiavi il freddo. Cominciavi a tremare, e io mi avvicinavo, ti avvolgevo in un abbraccio per scaldarti, per proteggerti. Avrei dovuto proteggerti. Avrei dovuto essere lì con te quel giorno.

Ci risiamo. Le lacrime ricominciano a cadere dai miei occhi, e non posso fare nulla per fermarle. Il dolore mi uccide ancora, come quel giorno, esattamente un anno fa, quando mi ritrovai tra le mani quella cartolina. Mi manchi tanto, sai? Mi manchi così tanto, che a volte credo di non farcela. Ti ricordi quella sera, quando mi dicesti questa frase? Avrei voluto dirti che per me era la stessa cosa, che stare lontano da te era massacrante, che mi sentivo come se vivessi sul fondo di un lago ghiacciato, per uscire in superficie solo quando tu eri accanto a me. Ma tu mi conosci, non sono uno di molte parole. E del resto, so che tu non ne avevi bisogno. Tu sapevi che per me era lo stesso, perché leggevi nella mia anima. A che serviva parlare? L’amore che provavo per te era troppo grande perché le parole potessero bastare. Perché parlo al passato? Quell’amore lo provo ancora adesso, non è cambiato per niente. L’unica cosa che è cambiata, è che adesso sono pronto a viverlo completamente. Adesso che è troppo tardi.

C’è una cosa che non ti ho mai confessato: spesso, quando mi vedevi fissare le stelle con gli occhi tristi, pensavo a come sarebbe stato se avessimo potuto stare davvero insieme. Se tutte quelle tue sciocchezze su una fattoria per due e una vita felice fossero state possibili. Sognavo di svegliarmi ogni mattina accanto a te, di prenderti in giro perché non riuscivi a svegliarti, come un bimbo che non vuole andare a scuola. Avrei pensato io cucinare, perché tu eri davvero negato. Saremmo stati felici, Jack. Ma io non ero pronto. La paura era troppa, non riuscivo a sentirmi libero, avevo paura della gente. Io non sono come te. Tu eri puro, un sognatore, in fondo sei sempre rimasto un po’ un bambino. Quanto mi manca la tua innocenza. Il modo in cui mi amavi, come se fosse la cosa più giusta del mondo, senza paure, senza dubbi, senza esitazioni. Non avevi paura del nostro amore. Non ne hai mai avuta.

Ti ho ferito tante di quelle volte, che ogni volta che ci ripenso mi fa male il cuore. Non riesco a smettere di vedere i tuoi occhi delusi e pieni di dolore, quel giorno che venisti da me dopo che divorziai da Alma. Puoi perdonarmi Jack? Puoi perdonarmi per aver capito troppo tardi?

Avrei voluto che i nostri fine settimana a Brokeback durassero in eterno. Perché nulla mi faceva sentire come quando ero tra le tue braccia. Ogni volta che chiudo gli occhi, mi appare davanti il viso. Tutte le notti sogno quel tuo sguardo dolce e innamorato, che mi guardava come se fossi la cosa più bella del mondo. Perché io ero al centro del tuo universo, come tu lo eri del mio. Vorrei solo poter stare di nuovo abbracciato a te sotto le stelle, vorrei sentire di nuovo il sapore delle tue splendide labbra, vorrei sentirti sussurrare “ti amo” nel mio orecchio dopo aver fatto l’amore. Dio, Jack! Perché non posso più toccarti? Perché non posso più stringerti a me? Perché la vita ha deciso di accanirsi così contro di noi?

Cosa c’era di sbagliato nel nostro amore? Perché siamo stati costretti a viverlo di nascosto, a soffocarlo? Cosa c’era di sbagliato in un amore così puro, innocente? Cosa c’era di sbagliato, Jack?

Sdraiato sull’erba, fisso le stelle sopra la mia testa. Il mio pianto a dirotto finalmente si ferma. Asciugo le lacrime e riprendo a respirare. Sento il profumo dell’erba che mi ricorda quella volta che abbiamo fatto l’amore sul prato, con la tenda abbandonata pochi metri più in là, e tu eri così stupito che io non vessi paura che qualcuno potesse vederci. Sai Jack, io adesso vorrei gridarlo al mondo che ti amo, vorrei che tutti sapessero che noi due eravamo anime gemelle. Ma adesso non servirebbe poi a molto. A noi due non resterebbe comunque nulla di più che Brokeback Mountain.

Ma sappi Jack, che ti sarò grato per sempre. Mi hai insegnato cosa significa amare profondamente, totalmente ed incondizionatamente, e mi hai insegnato anche cosa significa essere amato in questo modo. Tu sarai sempre qui con me, amore mio, come lo sei sempre stato in questi vent’anni di vita, anche quando eri così lontano.

Ad un anno dalla tua morte, avevo bisogno di tornare qui, dovevo parlare un po’ con te, noi due da soli, come tanto tempo fa. Adesso posso dire addio a questo posto, l’unico in qui io sia mai stato felice. Sai Jack, forse a noi due è davvero rimasto solo Brokeback, ma non è poi così poco.

  
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