29/06/2013
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24. Hands.
Sebastian non aveva mai stretto la mano a Kurt, almeno non nel mondo che Kurt voleva.
Kurt non aveva mai visto le loro dita intrecciate, tranne quella volta a Central Park, sotto la neve.
Sebastian, lo fece per istinto, solo per sentire il calore della persona che amava, accanto a sé, in quel freddo pomeriggio d’inverno, ma, Kurt, non se l’aspettava, proprio per niente.
“Va tutto bene, Kurt?”
E lui annuì, sorridendo e stringendo le loro mani unite insieme, in quella stretta che, in quel momento, trasudava solo amore.
Niente malizia.
“E’ a dir poco perfetto.”
36. Red.
Rosso.
Il rosso è sempre stato il colore dell’amore, il colore associato ai sentimenti. Anche a San Valentino, si regalano delle piccole buste rosse, con dentro un bigliettino di auguri, destinato all’amante.
O si regalano delle rose rosse.
Kurt amava i fiori, specialmente le rose rosse; Sebastian, lo sapeva e, quella mattina, gliene fece recapitare cento, con un bigliettino rosso, attaccato con una graffetta alla carta trasparente che avvolgeva quei bellissimi fiori profumati.
“Per Kurt.
So quanto ti piacciono le cose sdolcinate e, visto che, oggi sono cento giorni che mi sopporti, pensavo che, un regalo, te lo dovevo.
Ti amo.”
69. Love.
L’amore, per Sebastian, era sempre stato un tasto dolente.
Non aveva mai conosciuto il vero amore. Era sempre stato visto come quello egocentrico e presuntuoso, arrivato da Parigi, l’anno prima.
Nessuno era mai voluto andare oltre le apparenze.
Tranne Kurt; un delicato ragazzino che si era trasferito da Lima, alla Dalton, qualche mese dopo di lui, perché non riusciva più a vivere con il peso dei bulli, nel suo vecchio liceo, il McKinley.
“Sai, Sebastian, io non penso che tu sia tutto stronzo. Oddio. Non che le apparenze ingannino; anche le scrivanie, hanno paura di te.”
“E tu lo sai, perché lo hanno, Kurtie.”
“Idiota.”
“Anche io ti amo, Kurt.”
99. Heart.
“Ma tu ce l’hai, un cuore, Sebastian?”
Ennesima lite. Ennesima sfuriata di Kurt per essere arrivato cinque minuti più tardi.
“E tu sei mia madre? Sono solo cinque minuti!”
“Nel mondo in cui vivi tu, sono cinque minuti; qui, a Parigi, sono tre ore. E non sarò tua madre, ma sono tuo marito e mi farebbe piacere sapere dove sparisci tutte le sere!”
Quelle parole diedero come uno schiaffo in pieno viso a Sebastian.
Sposati.
Cinque anni.
Parigi.
“Kurt, mi dispiace..”
“No che non ti dispiace, Sebastian. Non fai altro che sparire e spezzarmi il cuore. Voglio il divorzio.”
E, in quel momento, fu il cuore di Sebastian, a spezzarsi.
Angolo Scrittrice:
TA-DAH!
Sono viva, nonostante il terremoto e, come sempre, mi do al Kurtbastian. c:
E ho cambiato nick (ex: _teenagedream).
Ho voluto partecipare a questo contest, perché, i temi, erano veramente troppo belli. hjklk.
Spero solo di non avervi ammazzato con l'ultima, ma, l'angst, mi è uscito da solo. çç
Anyway, so di avere delle fanfiction in corso, ma non posso più promettervi delle date, purtroppo (Luglio è pieno di impegni.). Su una cosa, sono sicura; verranno TUTTE concluse.
Basta pazientare. c':
Alla prossima--!
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