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Autore: _Lilli_    30/06/2013    0 recensioni
Breve Flashfic scritta in un momento di noia, ispirata da un sottofondo di musiche epiche e da una ruolata sul mio Gdr di Assassin's Creed (che però non c'entra nulla con questa storia)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento la battaglia infuriare attorno a me, come un eco lontano e indistinto...A fatica riesco a togliermi di dosso il corpo dell'uomo che ho ucciso, e questo mi provoca una fitta lancinante al petto, dove uno squarcio nelle vesti rivela una profonda ferita. Non riesco a reprimere un sorriso prima che un caldo fiotto di sangue mi esca dalla bocca, un sorriso sorpreso e rassegnato allo stesso tempo. E' forse il caro prezzo da pagare per aver peccato di superiorità, contro un nemico che avevo scioccamente sottovalutato? A fatica cerco di alzarmi, le braccia tremano per lo sforzo e nuove fitte dolorose mi attraversano il petto coperto da una grossa macchia di sangue. Il suo odore inizia ben presto a darmi la nausea, ma la combatto stringendo i denti e mi trascino via da li, da quel corpo privo di vita. La vista inizia ad offuscarsi, ma scuoto testardamente la testa sbattendo più volte le palpebre. Non posso andarmene senza averli visti per l'ultima volta, non me lo perdonerei mai. Il dolore al petto diventa ogni istante più doloroso, ma non posso arrendermi proprio ora... Quasi tutti i nostri nemici sono caduti, altri sono riusciti a fuggire, e sento delle voci famigliari fare il mio nome...Cerco di dire qualcosa, ma la mia voce sembra essere sparita e solamente rantoli di dolore escono dalla mia gola...Ho provato a resistere, con tutta me stessa, ma sento che la mia ora è ormai giunta... Sento come se mille mani, mani di uomini e donne che ho ucciso, mi stiano trascinando via in un oblio senza luce dal quale non posso far ritorno...

 

Riapro lentamente gli occhi avvertendo un caldo tocco, quasi rassicurante, accarezzarmi i capelli...Riconosco il volto di mio marito, e accanto a lui quello di mio figlio. Per la prima volta provo vergogna...Per la madre che non sono mai riuscita ad essere, per l'amore che gli ho sempre negato, e l'odio che non ho potuto fare a meno di provare per lui. Alzo una mano per accarezzare il volto di mio marito, e sento le lacrime bagnarmi il viso. Mi manca già... Come farò senza di lui?Tento di dire qualcosa, ma le forze ormai hanno deciso di abbandonarmi e non riesco più ad oppormi...

 

La mia vita è giunta al termine, stroncata così come l'ho sempre vissuta, combattendo per ciò in cui credevo.

   
 
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