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Autore: Fiamma Erin Gaunt    30/06/2013    0 recensioni
E se Veronica finisse con l' innamorarsi di un affascinante e misterioso bad boy proveniente da Corona? E se Weevil riscoprisse un vecchio amore?
Diciamo che la storia è sostanzialmente quella della serie con qualche modifica e l' inserimento di nuovi personaggi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Eli Weevil Navarros, Veronica Mars
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap 19

 

 

Inchiodò davanti casa di Veronica, mettendo il cavalletto e percorrendo la strada che lo separava dalla porta alla velocità della luce. Bussò un paio di volte, finchè non sentì un rumore di passi che preannunciò la comparsa di Keith Mars sulla soglia della porta.

- Rico… ciao. –

Sembrava sorpreso di trovarlo lì e per un attimo si domandò se Veronica gli avesse detto nulla a proposito della sua fuga misteriosa durante la pausa pranzo.

- Signor Mars… Veronica è in casa? –

L’uomo annuì e si sporse verso il corridoio che portava alla camera della figlia.

- Veronica, c’è il tuo ragazzo! –

Attese un paio di secondi e la testolina bionda della ragazza fece capolino, seguita immancabilmente dal fido pitbull.

- Sei tornato. –

Rico annuì, passandosi la mano dietro al collo con aria imbarazzata, - Possiamo uscire a parlare per un minuto? –

La ragazza annuì seguendolo e chiudendosi la porta alle spalle.

- Ti ascolto. –

- Ti devo una spiegazione per prima… vedi, io e Jack non abbiamo un gran rapporto e anche solo sentirlo nominare mi fa andare fuori di testa. Negli anni ha sempre cercato di farmi scontare tutte le sue colpe e ora, che mi ero ripromesso di non vederlo mai più, rieccolo che spunta fuori come se nulla fosse. Riesci ad immaginare cosa posso aver provato sentendo la notizia di Kathlyn? –

Veronica annuì pensierosa, - Sì, credo di poter capire ciò che stai dicendo. Avrei solo voluto che me l’avessi spiegato prima di andare via come una furia; mi hai fatto preoccupare. –

- Lo so, e mi dispiace, ma ho solo seguito l’istinto, non ho ragionato. Sono perdonato? –

Lo guardò, fingendosi meditabonda, - Non saprei, ci devo pensare. – scherzò, alzandosi in punta di piedi e avvicinando il viso al suo. Gli accarezzò il labbro inferiore con la punta dell’indice, mostrandogliela.

- Questo ha tutta l’aria di essere lucidalabbra… alla pesca direi. – aggiunse, annusando il dito con aria circospetta e puntando gli occhi nei suoi, in un chiaro sguardo accusatore.

Il ragazzo abbassò gli occhi, con aria colpevole, e si affrettò a spiegare la situazione.

- Lo è, ma lascia che ti spieghi… c’è un motivo se… -

- Certo, adesso mi dirai che non è come sembra e che quel lucidalabbra c’è finito per grazia divina sulla tua bocca. – lo interruppe con tagliente sarcasmo.

Rico accusò il colpo, sforzandosi di mantenere la calma e di non uscirsene con qualcuna delle sue repliche taglienti: non gli era mai piaciuto sentirsi sotto accusa.

- Quello è il lucidalabbra di Alice. –

- Lo dici come se questo spiegasse tutto e invece, indovina un po’, non spiega un bel niente! –

- Alice è una ragazza con cui… -

Veronica lo interruppe: - Lo so chi è, Fiamma mi ha detto tutto di lei quando ha detto che eri tornato a Corona, ma questo non spiega perché tu abbia sentito l’irrefrenabile impulso di baciarla. –

- Io non ho sentito l’irrefrenabile impulso di baciarla… eravamo abbracciati e lei mi ha colto alla sprovvista. – si difese indignato.

- Bene allora la prossima volta che sono triste o confusa correrò a farmi abbracciare da Duncan. –

- Che cosa?! –

- Certo, se tu abbracci Alice io posso abbracciare chi voglio, no? –

Al ragazzo sfuggì una risata incredula: - Te la stai sul serio prendendo perché ho abbracciato una mia amica? –

- No, me la sto prendendo perché hai abbracciato una tua ex e la ragazza in questione si è sentita in diritto di baciarti. –

- Ma non è stata colpa mia, io mi sono separato immediatamente. –

- Direi che quello era il minimo. – commentò freddamente.

Rico scosse la testa incredulo. Insomma, lui aveva respinto Alice… qual’era il problema?

- Ho bisogno di potermi fidare, devo sapere di poter contare su di te sempre e comunque. –

- Puoi farlo. –

- Questo lo dici tu, io non lo so. Non conosco gran parte della tua vita e forse con te mi sono esposta troppo in fretta. –

L’italiano scosse la testa energicamente: - No. Ehy, guardami negli occhi. Non devi pensare neanche per un attimo che tra noi non possa funzionare. –

- Perché dovrei darti retta? –

- Perché, dannazione, nessun’altra è mai riuscita a farmi perdere la testa in questo modo. –

Nel momento in cui terminò la frase si rese conto di ciò che aveva appena detto e, suo malgrado, si ritrovò ad arrossire leggermente. Quella fu la conferma che Veronica attendeva: l’unica cosa che avrebbe mai potuto confermarle la sincerità del ragazzo.

Lo baciò d’impulso, cingendogli il collo con le braccia esili e tirandolo in giù, verso di lei, facendogli perdere l’equilibrio. Rico si sbilanciò, cadendo a terra e portandola con sé. Scoppiarono a ridere nello stesso istante, stretti l’uno all’altra.

Il ragazzo si rialzò e le porse la mano per aiutarla a fare lo stesso: - Allora, merito una seconda occasione per dimostrarle che la sua fiducia è ben riposta, miss Mars? –

Veronica gli strinse la mano e si lasciò tirare su: - Ebbene si, signor Bellin. –

Un bacio sigillò la fine della discussione.

 

 

 

**********

 

 

- Ehy, bimba. –

Un paio di mani coprirono gli occhi blu di Kathlyn, che buttò la testa indietro e proruppe in una risatina miagolante. Avrebbe riconosciuto quella voce e quelle mani ovunque.

- Jj. – gli rivolse un sorriso da mille watt che lo spinse a sorridere a sua volta. Quella ragazzina era una vera bomba, non solo per quanto riguardava il suo aspetto ma anche per la vitalità che sprizzava. Kathlyn era nata per vivere la vita a mille e questo la rendeva incredibilmente simile a lui. Si chinò a baciarla, posandole una mano su un fianco, accarezzando la porzione di pelle che il top lasciava scoperta, e piazzandole l’altra sul sedere.

- Mi sei mancato, Jay. –

- Bè, ora sono qui, no? –

Già, ora era qui pensò Kaithlyn, alzandosi dai polverosi gradini del Camelot e lasciandosi condurre verso la camera che il ragazzo aveva preso in affitto. Si lasciò spingere dentro mentre le baciava il collo, chiudendo gli occhi e camminando a tentoni. Aveva appena raggiunto il letto che già si ritrovava senza vestiti addosso; con un sospiro si lasciò andare e si godette il momento: Jack era suo e di nessun’altra.

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ta dan… ecco l’arrivo di Jack, qui sotto vi lascio la foto del fratello di Rico. Partendo dal presupposto che questo è un personaggio che non amo particolarmente, spero comunque che qualcuno/a di voi finisca con l’apprezzarlo perché, malgrado tutto, anche lui è un prodotto della mia mente quindi un parere positivo fa sempre piacere. Al prossimo capitolo.

Baci baci,

         Fiamma Erin Gaunt

 

 

 

  
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