Cap 19
Inchiodò davanti casa di Veronica,
mettendo il
cavalletto e percorrendo la strada che lo separava dalla porta alla
velocità
della luce. Bussò un paio di volte, finchè non
sentì un rumore di passi che
preannunciò la comparsa di Keith Mars sulla soglia della
porta.
- Rico… ciao. –
Sembrava sorpreso di trovarlo lì e per
un attimo si
domandò se Veronica gli avesse detto nulla a proposito della
sua fuga
misteriosa durante la pausa pranzo.
- Signor Mars… Veronica è in
casa? –
L’uomo annuì e si sporse
verso il corridoio che
portava alla camera della figlia.
- Veronica, c’è il tuo
ragazzo! –
Attese un paio di secondi e la testolina bionda
della
ragazza fece capolino, seguita immancabilmente dal fido pitbull.
- Sei tornato. –
Rico annuì, passandosi la mano dietro
al collo con
aria imbarazzata, - Possiamo uscire a parlare per un minuto? –
La ragazza annuì seguendolo e
chiudendosi la porta
alle spalle.
- Ti ascolto. –
- Ti devo una spiegazione per prima…
vedi, io e Jack
non abbiamo un gran rapporto e anche solo sentirlo nominare mi fa
andare fuori
di testa. Negli anni ha sempre cercato di farmi scontare tutte le sue
colpe e
ora, che mi ero ripromesso di non vederlo mai più, rieccolo
che spunta fuori
come se nulla fosse. Riesci ad immaginare cosa posso aver provato
sentendo la
notizia di Kathlyn? –
Veronica annuì pensierosa, -
Sì, credo di poter capire
ciò che stai dicendo. Avrei solo voluto che me
l’avessi spiegato prima di
andare via come una furia; mi hai fatto preoccupare. –
- Lo so, e mi dispiace, ma ho solo seguito
l’istinto,
non ho ragionato. Sono perdonato? –
Lo guardò, fingendosi meditabonda, -
Non saprei, ci
devo pensare. – scherzò, alzandosi in punta di
piedi e avvicinando il viso al
suo. Gli accarezzò il labbro inferiore con la punta
dell’indice,
mostrandogliela.
- Questo ha tutta l’aria di essere
lucidalabbra… alla
pesca direi. – aggiunse, annusando il dito con aria
circospetta e puntando gli
occhi nei suoi, in un chiaro sguardo accusatore.
Il ragazzo abbassò gli occhi, con aria
colpevole, e si
affrettò a spiegare la situazione.
- Lo è, ma lascia che ti
spieghi… c’è un motivo se… -
- Certo, adesso mi dirai che non è come
sembra e che
quel lucidalabbra c’è finito per grazia divina
sulla tua bocca. – lo interruppe
con tagliente sarcasmo.
Rico accusò il colpo, sforzandosi di
mantenere la
calma e di non uscirsene con qualcuna delle sue repliche taglienti: non
gli era
mai piaciuto sentirsi sotto accusa.
- Quello è il lucidalabbra di Alice.
–
- Lo dici come se questo spiegasse tutto e invece,
indovina un po’, non spiega un bel niente! –
- Alice è una ragazza con
cui… -
Veronica lo interruppe: - Lo so chi è,
Fiamma mi ha
detto tutto di lei quando ha detto che eri tornato a Corona, ma questo
non
spiega perché tu abbia sentito l’irrefrenabile
impulso di baciarla. –
- Io non ho sentito l’irrefrenabile
impulso di
baciarla… eravamo abbracciati e lei mi ha colto alla
sprovvista. – si difese
indignato.
- Bene allora la prossima volta che sono triste o
confusa correrò a farmi abbracciare da Duncan. –
- Che cosa?! –
- Certo, se tu abbracci Alice io posso abbracciare
chi
voglio, no? –
Al ragazzo sfuggì una risata incredula:
- Te la stai
sul serio prendendo perché ho abbracciato una mia amica?
–
- No, me la sto prendendo perché hai
abbracciato una
tua ex e la ragazza in questione si è sentita in diritto di
baciarti. –
- Ma non è stata colpa mia, io mi sono
separato
immediatamente. –
- Direi che quello era il minimo. –
commentò
freddamente.
Rico scosse la testa incredulo. Insomma, lui aveva
respinto Alice… qual’era il problema?
- Ho bisogno di potermi fidare, devo sapere di
poter
contare su di te sempre e comunque. –
- Puoi farlo. –
- Questo lo dici tu, io non lo so. Non conosco
gran
parte della tua vita e forse con te mi sono esposta troppo in fretta.
–
L’italiano scosse la testa
energicamente: - No. Ehy,
guardami negli occhi. Non devi pensare neanche per un attimo che tra
noi non
possa funzionare. –
- Perché dovrei darti retta? –
- Perché, dannazione,
nessun’altra è mai riuscita a
farmi perdere la testa in questo modo. –
Nel momento in cui terminò la frase si
rese conto di
ciò che aveva appena detto e, suo malgrado, si
ritrovò ad arrossire
leggermente. Quella fu la conferma che Veronica attendeva:
l’unica cosa che
avrebbe mai potuto confermarle la sincerità del ragazzo.
Lo baciò d’impulso,
cingendogli il collo con le
braccia esili e tirandolo in giù, verso di lei, facendogli
perdere
l’equilibrio. Rico si sbilanciò, cadendo a terra e
portandola con sé.
Scoppiarono a ridere nello stesso istante, stretti l’uno
all’altra.
Il ragazzo si rialzò e le porse la mano
per aiutarla a
fare lo stesso: - Allora, merito una seconda occasione per dimostrarle
che la
sua fiducia è ben riposta, miss Mars? –
Veronica gli strinse la mano e si
lasciò tirare su: -
Ebbene si, signor Bellin. –
Un bacio sigillò la fine della
discussione.
**********
- Ehy, bimba. –
Un paio di mani coprirono gli occhi blu di
Kathlyn,
che buttò la testa indietro e proruppe in una risatina
miagolante. Avrebbe
riconosciuto quella voce e quelle mani ovunque.
- Jj. – gli rivolse un sorriso da mille
watt che lo
spinse a sorridere a sua volta. Quella ragazzina era una vera bomba,
non solo
per quanto riguardava il suo aspetto ma anche per la
vitalità che sprizzava.
Kathlyn era nata per vivere la vita a mille e questo la rendeva
incredibilmente
simile a lui. Si chinò a baciarla, posandole una mano su un
fianco,
accarezzando la porzione di pelle che il top lasciava scoperta, e
piazzandole
l’altra sul sedere.
- Mi sei mancato, Jay. –
- Bè, ora sono qui, no? –
Già, ora era qui pensò
Kaithlyn, alzandosi dai
polverosi gradini del Camelot e lasciandosi condurre verso la camera
che il
ragazzo aveva preso in affitto. Si lasciò spingere dentro
mentre le baciava il
collo, chiudendo gli occhi e camminando a tentoni. Aveva appena
raggiunto il
letto che già si ritrovava senza vestiti addosso; con un
sospiro si lasciò
andare e si godette il momento: Jack era suo e di
nessun’altra.
Spazio autrice:
Ta dan… ecco l’arrivo di
Jack, qui sotto vi lascio la
foto del fratello di Rico. Partendo dal presupposto che questo
è un personaggio
che non amo particolarmente, spero comunque che qualcuno/a di voi
finisca con
l’apprezzarlo perché, malgrado tutto, anche lui
è un prodotto della mia mente
quindi un parere positivo fa sempre piacere. Al prossimo capitolo.
Baci baci,
Fiamma
Erin Gaunt