Monsieur Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso
Consiglieri e alleati dei Magici Malfattori
sono fieri di presentarvi:
Il primo, magnifico corso per diventare un perfetto Malandrino!
Ramoso: “Ognuno di noi ha qualcosa da insegnarvi e saremo fieri di rendervi dei grandissimi rompico...” Lunastorta: “James! Per favore, non facciamoci riconoscere da subito, bisogna far avvicinare gli alunni non farli scappare. Anche se trovo che far diventare i ragazzi delle vere e proprie belve delinquenti, non sia una splendida idea.”

Ramoso: “Andiamo Remus, non essere così noioso, scommetto che i ragazzi non vedono l'ora di seguire le lezioni, giusto? E comunque io ora sono il professor Ramoso, non James.”

Lunastorta: “Va bene, va bene. Iniziamo allora.”

Lezione numero uno: Cosa si deve dire quando si arriva in ritardo alle lezioni.

Lunastorta: “Ehi! Io non arrivo mai in ritardo per le lezioni! E' una cosa sbagliata! Poi fai perdere il filo del discorso ai prof e agli altri studenti!”

Felpato: “Lunastorta, ma perché ti abbiamo preso fra i Malandrini mi chiedo io? Comunque, è il mio momento, aspetta che mi pettino... Okay, sono abbastanza bello adesso. Se si arriva in ritardo alle lezioni giusto? Mmm... Professoressa McGranitt, lei comprende quanto sia difficile al giorno d'oggi avere dei professori gentili e comprensivi, ma noi siamo stati fortunati a conoscere lei che ci capisce e non ci giudica degli idioti, per questo stamattina sono arrivato in ritardo. Volevo essere pulito e profumato per lei che ci apprezza e, per fare ciò al meglio, sono rimasto più tempo in bagno, ma giuro l'ho fatto per lei madame.”

Ramoso: “... Sì Felpato e detto questo ti sbatte fuori... Non avete capito nulla! Bisogna essere sinceri con i prof, non bisogna mai mentire, come faccio io! Allora... Professoressa McGranitt, sarò sincero. Mi sono fatto bello per far colpo su Lily Evans, ma come al solito lei non mi ha degnato di uno sguardo, allora mi sono depresso e per tirarmi un po' su sono andato a lavarmi la faccia, ma per strada ho incontrato Mocciosus, non potevo lasciarlo andare senza dirgli nemmeno una cattiveria, così l'ho preso in giro e poi mi sono dimenticato cosa stavo facendo! E quindi quando me ne sono ricordato sono venuto in classe, ma ero già in ritardo... Posso entrare? E sfoggiate uno dei vostri migliori sorrisi.”

Codaliscia: “Vi ammiro sapete? Io quando arrivo in ritardo, chiedo scusa e mi siedo in silenzio all'ultimo banco per non disturbare...”

Felpato: “Sempre il solito tu! Mi chiedo ancora come mai ti abbiamo preso tra i Malandrini... Mah.


Lezione numero due: Cosa si deve fare quando non avete fatto i compiti.


Lunastorta: “Ora che ci penso... Non mi è mai capitato di non fare i compiti, anzi, mi è capitato di farli tre volte per aiutare voi due insulsi ignoranti!”

Ramoso: “Sono profondamente ferito dalle tue parole Lunastorta, aiutare un amico in difficoltà è una buona azione!”

Lunastorta: “Oh certo, detto da te poi sembra quasi una presa in giro...”

Felpato: “Ragazzi, mi sembrate una vecchia coppia di sposati... State rubando tempo al mio momento! Eh-Ehm, vi spiego io come si fa... Caro professor Rüf, non ho potuto fare i compiti di Storia della Magia, malgrado mio immenso dispiacere, perché ho dovuto aiutare un gruppo di elfi domestici che avevano bisogno di terminare entro la serata delle voluminose fette di torta, di modo che non andassero a male. E' stato faticoso lo ammetto, ma mi sono sentito in dovere di dare una mano a chi aveva bisogno! La ringrazio per la comprensione, farò i compiti per la prossima volta.”

Ramoso: “Ahahahah! Giuro che questa ancora non l'avevo sentita! E' la prossima scusa che utilizzerai? Che emozione, ce la dici così in diretta? Non ero preparato a tanto. Ahahahah!”

Felpato: “Beh sì, in realtà sarà la mia scusa di domani. Ma è vero, ho dovuto aiutarli sul serio!”

Ramoso: “S-sì, va bene. Ascolta e impara... Professor Rüf, non ho fatto i compiti per oggi e credo di doverle una spiegazione, perché lei se la merita. La situazione è questa: stavo leggendo, in biblioteca, il capitolo che lei ci ha assegnato, quando improvvisamente è arrivata Lily Evans, io sono rimasto ammaliato dalla sua bellezza, tanto che le ho gridato se voleva uscire con me, ma la professoressa McGranitt, che anche lei era in biblioteca, mi ha giustamente messo in punizione, perché in quella sala non si può gridare. Di conseguenza, non ho potuto fare il compito. Sono mortificato, ma rimedierò il prima possibile.”

Codaliscia: “Accidenti, siete davvero bravi voi due, io in genere quando non faccio i compiti dico solo che mi dispiace e che li farò la prossima volta.”

Lunastorta: ”Finalmente uno normale, stavo davvero iniziando a pensare di essere io il pazzo.”

Felpato: “Ma infatti siete voi due i pazzi, se continuate così non scalerete mai la vetta del successo, come me.”

Lunastorta: “Eh già, gran maestro, insegnami la tua arte! Ma fammi il favore di stare zitto.”

Ramoso: “Ragazzi, per favore, abbiamo un pubblico che attende la prossima lezione. Quindi andiamo avanti!”


Lezione numero tre: Come convincere una ragazza ad uscire con te.


Lunastorta: “Ma si può sapere chi ha scritto le lezioni in questo posto? E' ridicolo!”

Felpato: “Oh-oh, il signor Lunastorta si sta scaldando, proprio a questa domanda, forza signor Lunastorta non si faccia pregare, ci illumini con la sua brillante teoria! Ihihih...”

Lunastorta: “E certo, tu ridi. Tu le usi le ragazze, non le conquisti! Bene, per conquistare una ragazza io adotterei un metodo molto semplice: il dialogo. Non so se comprendi questa parola, maestro Felpato, ma credo proprio di no. Comunque, bisogna farle parlare molto, a loro piace raccontare di sé; poi naturalmente bisogna riempirle di complimenti e di regali, a quel punto si può domandare se le piacerebbe uscire con te. Non è così complicato.”

Felpato: “Beh sì è vero, infatti ti vedo sempre uscire con ragazze.”

Lunastorta: “Questo non significa nulla! E' perché non voglio io... Ecco!”

Felpato: “Oh sì, non avevo dubbi. Comunque, io non ho proprio nulla da spiegare, guardatemi!”

Ramoso: “Lo sapevo, lo sapevo che avresti detto così. Scendi da quel dannato piedistallo! Non funziona così!”

Felpato: “Ehi, ne abbiamo già parlato mi pare. Quante ragazze hai avuto tu Ramoso?”

Ramoso: “Molte!”

Felpato: “Sì, ma erano tutte di seconda mano!”

Ramoso: “Questo non è vero! E poi io sono interessato solo ad Evans, le altre non contano.”

Felpato: “Oh, ma come siamo dolci... Prima non la pensavi così, però!”

Ramoso: “Va bene, ora basta! E' il mio turno. Dunque, è molto semplice, io vado dalla ragazza e le grido dietro: 'Evans, vuoi uscire con me?!', in realtà non mi ha ancora detto di sì, prima o poi lo farà, ma del resto io ho tante ragazze ai miei piedi che non ho bisogno di conquistare...”

Codaliscia: “Beati voi due. Io in genere vado dalla ragazza e le chiedo semplicemente di uscire, magari le porto un mazzo di fiori o dei cioccolatini.”

Ramoso: “Che tenero, ma non va bene così!”

Codaliscia: “Hai ragione, scusa...”

Lunastorta: “E no! Non plagiatemi anche il povero Codaliscia, va benissimo come fai tu, lascia perdere quei due maniaci pervertiti.”

Felpato: “Ehi ehi ehi, ora non allarghiamoci eh?”

Lunastorta: “Ma è quello che siete! Povera Evans, la capisco!”

Ramoso: “Non nominare Evans in mia presenza che mi deprimo! Solo io ho il diritto di nominarla in mia presenza!”

Evans: “Che cosa puoi fare tu, Potter? L'esclusiva del mio nome puoi averla solo quando mi preghi di non andare in punizione, come farai tra poco!”

Ramoso: “Potter? Chi è Potter? Io sono Ramoso! Piacere Evans!”

Evans: “Oh piacere mio, vuole conoscerti anche la McGranitt, sono sicura che ti accoglierà con un caloroso benvenuto!”

Ramoso: “No Evans! Scusa ti prego, non fare così... Dai esci con me, così ne parliamo!”

Evans: “NO, POTTER!”

Ramoso: “Ti preego!”

Felpato: “Beh noi andiamo, ciao Evans!”

Evans: “Fermi! Tornate qui! Non ve la scamperete così facilmente!”

Ramoso: “Sei bellissima quando ti arrabbi Evans! Ciao!”

Evans: “Maledetti Malandrini! Riuscirò ad infliggerli una bella punizione! ... Prima o poi...”