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Autore: eveyzonk_traduzioni    01/07/2013    4 recensioni
(Deathfic)
Di solito abbocchi ai consigli peggiori.
Ora hai una pistola contro la testa e minacce sputate addosso. La sua presa su di te si allenta, ma tu non approfitti dell’occasione per scappare. Sei convinto che Seunghyun sparerà, solo che non l’ha fatto perché non vuole ancora perderti.
E per quanto insano Seunghyun possa sembrare, onestamente pensi che sia solamente estremamente confuso, che sia stato per troppo tempo nella sua comoda zona di violenza e crimine e merda.
Genere: Angst, Malinconico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G-Dragon, Seungri, T.O.P.
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Image and video hosting by TinyPic Hey! Inaguriamo questo nuovo profilo (sono eveyzonk, lol) con una traduzione un po' angst, lo devo ammettere (un po'? MOLTO), ma vi assicuro che è davvero una bella fanfiction. L'ho letta una sera, verso le dieci, ed ho passato tutta la notte a tradurla e perfezionarla, fino all'alba, contattando l'autrice e chiedendole assolutamente il permesso di tradurla. E' stato un bel percorso.
Ascoltare Monster, pensare che - olte i Bigbang - ci sono storie come queste ogni giorno, in ogni luogo, e beh, sì, commuoversi.  Mi ha fatto riflettere.
Sperando in recensioni e opinioni, vi lascio con la fanfic!
Byebye,
Silvia.












Amour - lies.









Hai sempre saputo che aveva un lato negativo. Fin dal vero inizio, quando eravate all’asilo insieme e diede dato uno schiaffo alla maestra perché gli aveva detto che l’intervallo era finito.
--

 

Ricordi di quando avevi avuto in regalo una bici e poi è diventata sua perché ‘condividere significava importarsene’, ed “è questo che gli amici fanno”, ma poi non l’ha mai ritornata.

Ricordi anche quando eri riuscito a vincere il cuore della ragazza più carina della scuola, e lui poi aveva detto la stessa cosa. Che condividere significava importarsene, ed è questo che gli amici fanno.

Altrettanto ovviamente, non ha ritornato neanche quello. Le sue priorità cambiarono e le cose iniziarono a diventare troppo complicate e complesse per essere comprese, e così voi due avevate smesso di frequentarvi.
--

 

Quindi, sì, hai sempre saputo del suo lato negativo. Non hai mai fatto niente a riguardo; è questo che fanno i migliori amici. Ma non avresti mai immaginato un giorno in cui sarebbe accaduto qualcosa del genere.

Un giorno in cui tu stai correndo, e c’è una pistola scarica e un distintivo inutile attaccato alla tua cinta.

Un giorno in cui lui ti sta inseguendo, e non è più uno di quei pomeriggi in cui giocavate a fare il wrestling.

In cui lui ti raggiunge e ti afferra per il collo e ti spinge contro il duro muro di mattoni.

In cui preme la canna della sua pistola contro la tua tempia.

In cui mormora, col suo putrido alito che sa di fumo, “Dimmi addio”.
--

 

Non hai mai dato troppa importanza alla Morte, perché era sempre stata per te una cosa lontana – un lungo viaggio fino all’ultimo capitolo, come piaceva dire a molte persone. Quindi, no, a parte quel vago sentimento di paura verso l’idea di morire, – dai, chi non è spaventato al pensiero? – niente. Ma dover vivere questi momenti, sapendo che la tua vita potrebbe finire da un momento all’altro, era decisamente terrificante.

Ciò che poi rendeva la cosa peggiore, era che la persona che ti stava piantando con la testa contro un muro di mattoni, placcando con una stretta presa al collo, è qualcuno che valutavi come migliore amico. Chiaramente, date circostanze in cui ti trovi, lividi e tagli che punzecchiano sulla tua faccia e su parti del tuo corpo, e da come stai respirando un’aria pregna di polvere e sporco e dio sa solo cos’altro, quel termine è tornato ad essere un’accezione del passato.

Lui sembra titubare, in questo momento, e ti chiedi perché.

“Quindi ora cosa?” chiedi, riuscendo persino a fare una risatina sarcastica.

Lui stringe la presa su di te, e tu provi a non titillare – ti rendi conto che è Choi Seunghyun, che t’è davanti, la violenza è sempre stata il suo forte e si nutre della tua paura.

Quindi inspiri forte, e il dolore inizia a colpirti mentre inali a lungo e più a fondo. Il tuo cervello continua a proporti battute severe, meglio se sarcastiche – Seunghyun odia essere trattato come un pazzo – ma la precedente risatina ironica l’ha già stizzito abbastanza.

“Giuro che ti pianto questo proiettile dritto nel cranio, cazzo, lo giuro. E poi prenderò a pugni il tuo bel visino, fino a che diverrai irriconoscibile, fino a quando le mie nocche non inizieranno a sanguinare. Lo farò, cazzo, Seungri, quindi non velocizzare la cosa”

Seunghyun sputa. Si avvicina di più, e puoi sentire il tuo viso distruggersi a causa del  suo sguardo perforante.

Ancora una volta, rispondi alla sua intimidazione, perché per te è quasi divertente, questa situazione.

“Davvero? Scommetto che son passati più di cinque minuti, e sei tu, sai, quello con la pistola alla mia tempia e la mano attorno al collo, ma non m’hai ancora ucciso”

Il fatto è che hai sempre saputo del suo lato negativo, ma sai anche che, come tutti, anche lui ne ha uno debole. E te ne sei reso conto crescendo con lui; ti sei reso conto che quei cazzo di atti violenti erano per Seunghyun 'cose da uomini'.

Quindi, non importa quanto possa sembrare crudo: se pianterà o meno quel proiettile nella tua testa, c’è ancora il cinquanta percento di possibilità che non lo faccia.

Ma tu sei convinto del contrario, e pensi alla più brutta delle ipotesi, la tua morte, perché, dopotutto, lui ha ucciso la madre di Jiyong.

--

 

Sette anni prima; scuole superiori.

 

“Seriamente, amico? Sei ancora arrabbiato con me per quella Jihyo? Dai, non era così carina”

“Allora ridammela”

Seunghyun fece spallucce, e poi un altro sorso di soju, “Non posso farlo, bro’, mi spiace. Lei è…beh, si potrebbe dire che è un tantino attaccata.” E poi esordì con una piccola risata.

Seungri ne ebbe abbastanza.

“Vaffanculo tu e le tue cazzate; non so neanche perché ho accettato di venire su questa fottuta collinetta per ‘guardare le stelle al chiaro di luna’, finendo col guardare te bere e comportarti come un coglione”

Seungri infranse a terra la bottiglia che aveva in mano e si alzò, sentendo la rabbia montare dentro di sé.

“Aiiish, dai, non la fare così tragica. Non ho detto così, nessun chiaro di luna del cazzo. Ho menzionato aria fresca, questo sì. E poi siamo quasi su un burrone, Ri, fuori dal campus e circondati da alberi e cespugli, non su una collina” ghignò.

O era ubriaco, o non stava prendendo Seungri sul serio, come al solito. Il più giovane credeva fermamente fosse l’ultima ipotesi, ma dedusse che era ubriaco, perché continuava a strascicare le parole.

Seungri rilasciò un sospiro di sconfitta – e delusione – e si girò, pronto ad andarsene. Sorprendentemente, Seunghyun lo fermò, gli afferrò il polso.

“No, non andare. Non te andare ora”

Seungri voleva ridere, perché sembrava quasi che lo stesse pregando, e Choi Seunghyun che ti prega era proprio un qualcosa.

“Cosa?” scattò leggermente Seungri, anche se non si ritrasse dalla mano del biondo.

“Baciami.”

“Cosa?” si ripeté, questa volta la sua voce intrecciata di sorpresa e confusione. Era difficile fissare Seunghyun, e lo era ancor di più sotto quell’alone lunare che gli faceva brillare gli occhi. Era strano; perché aveva sempre saputo che il biondo era bellissimo, ma ora era…era da togliere il fiato. E poi, sembrava che avesse detto quella cosa come se la intendesse davvero. E per un veloce istante, il suo cuore aveva battuto forte contro il petto, follemente, e non doveva essere così, perché loro erano migliori amici, ed erano entrambi ragazzi, ed era semplicemente sbagliato.

“Sei ubriaco” il bruno ritrasse la sua mano. “Smettila di bere” aggiunse, per poi sfilargli la bottiglia dalle dita.

Seunghyun fece un rumore; come un grugnito, mentre scuoteva la testa in disaccordo.

“Sono perfettamente sobrio”

“Mi hai chiesto di baciarti”

“Per quale motivo questo mi dovrebbe rendere ubriaco?”

“Perché” Seungri fece una pausa, esasperato. Perché sei il fottutissimo Choi Seunghyun ed io sono Lee Seunghyun, il tuo migliore amico, e mi hai fregato la ragazza due notti fa quindi perché dovrei baciarti quando tu me lo chiedi?

Seungri si scosse dai suoi pensieri e fissò Seunghyun negli occhi “Vuoi  che ti baci? Bene. Lo farò”

Pensò che probabilmente non fosse sincerità, ma solo uno dei perversi giochetti mentali che a Seunghyun piaceva fare con lui; forse pensava che Seungri non aveva le palle, il fegato di farlo. Era strana, davvero, la relazione che avevano quei due, le loro dinamiche; era così semplice, per Seungri, voler bene a Seunghyun, ma allo stesso tempo odiarlo con tutta la sua forza.

Quindi se Seunghyun stava giocando con lui o scherzando, pensando di avere la risposta che s’aspettava da Seungri, sarebbe stato in torto perché Seungri si abbassò e lo baciò. Proprio sulle labbra.

Ma non fu davvero un bacio; più come una beccarsi, solo un po’ più a lungo. Fu anche imbarazzante, perché premette contro le labbra di Seunghyun un po’ troppo forte e velocemente.

Ma le sue labbra erano morbide e calde e sapevano proprio di fragole, anche se aveva bevuto tre, quattro bottiglie di Soju. Quel sapore attirò la sua attenzione, e Seungri pensò fosse divertente, quindi si ritrasse e chiese “Usi il burrocacao?” perché sono sicuro di aver sentito un retrogusto di fragola.

“Cos-no,” di nuovo, le sue parole era strascicate. Seungri non era sicuro che la sua reazione avesse preso Seunghyun di sorpresa, e anche se fosse stato, non lo dava a vedere – tutto ciò che faceva Seunghyun era sogghignare stupidamente.

Questo fece sorridere Seungri. Non riusciva a ricordare l’ultima volta in cui Seungrhyun aveva sorriso, un genuino sorriso felice, e non qualche stupido ghigno di merda o sorrisetti ironici dei suoi.

“Cosa, questo è tutto?” Ora sembrava sorpreso.

Seungri arcuò un sopracciglio, poi si sedette di nuovo a terra.

“E quello lo chiami un bacio? Dai, vieni qui” e con quello, tirò Seungri verso di lui, schiacciando le sue labbra sulle sue, prendendo Seungri di sorpresa e alla sprovvista.

Seunghyun lo baciò lentamente, leggero e gentile. Poi, quando si issò sul moro e posizionò la sua gamba sotto quella destra di Seungri, divenne più sensuale e leggermente aggressivo.

Seungri s’era sempre sentito differente attorno a Seunghyun, ma mai, nemmeno una volta, l’idea di una relazione del genere era sorta nella sua mente. Ora che Seunghyun gliel’aveva insidiata nella testa, però, non poteva più farne a meno.

Mentre Seunghyun finalmente si stava distaccando, guardò Seungri negli occhi e sussurrò, “Ti amo.”

--

 

Sette anni dopo, cinque giorni prima del confronto nel parcheggio.

Seungri trascinò se stesso a lavoro; aveva appena chiuso occhio la notte scorsa. Stava cercando di trovare tracce di verità e metterle assieme, dissezionando dettagli e scovando le crepe – le scappatoie. In tutto ciò, cercava anche di mantenersi il più sano possibile. Dopotutto, stava ispezionando Choi Seunghyun. Tutti incidenti accaduti tanto tempo fa, ma di cui lui non aveva dimenticato nulla.

Palpebre cadenti, Seungri si fece strada fino al suo ufficio e chiese una tazza di caffè molto forte al suo assistente, Lee, sperando lo tenesse su per la prossima ora o più.
Anche se aveva ricevuto il rifiuto da parte del giudice per continuare il caso, Seungri continuava a investigare su Seunghyun, perché era sicuro ci fosse qualcosa da carpire, anche se non sapeva ancora cosa. Probabilmente avrebbe però presto abbandonato la faccenda; notti intere per trovare prove improduttive non erano abbastanza importanti da subirsi emicranie e sacrificare il suo sonno.

Si stese sulla sedia e chiuse gli occhi, andando momentaneamente alla deriva per sonnecchiare, fin quando non arrivo Lee con il suo caffè, parlando un po’ troppo ad alta voce “Hyung, c’è qualcuno qui che vuole vederti”, e dopo aver visto i lineamenti di Seungri imbronciarsi in lievi segni di fastidio, aggiunse “Dice che è una questione urgente e importante”

Avendo una vaga idea di chi potesse essere, chiese a Lee di mandarlo da lui, e ovviamente le sue deduzioni erano giuste.

“Il caso di Seunghyun è stato abbandonato?” scattò Youngbae nel momento esatto in cui entrò nel suo ufficio. Non era arrabbiato con lui, comunque, solo autoritario. Dopotutto, era stato lui a riportare il caso.

“Youngbae, lo sai,  Jiyong e Daesung non sono stupidi e stanno pressando le autorità per l’omicidio della madre di Jiyong; avevano anche prove cruciali. Il rapimento è un crimine, ma l’omicidio è un'altra faccenda.”

“Dannazione! Allora cosa è successo? Ha corrotto il giudice? Seunghyun mi ha chiamato ieri dicendo che il caso è stato abbandonato, e, bam, così, di colpo?” camminò avanti e indietro, la faccia increspata di frustrazione.

“Non è ancora abbandonato, YB, è solo stato sospeso, e non è neanche sicuro. Non sono sicuro su cosa sia esattamente successo; non ho ancora tutti i dettagli”

Youngbae smise di gironzolare e camminò dritto verso Seungri, piazzando la sua mano sulla scrivania. “Hai parlato a Jiyong?”

Seungri scosse la testa.

Ci fu una pausa e un breve intervallo di silenzio prima che Youngbae lo rompesse, “Penso che dovresti parlare con lui”

”Cosa, con chi? Jiyong? Non ho ancora parlato con l-“

“Intendo con Seunghyun, mio fratello” interruppe Youngbae “Lui, uhm, sta impazzendo. E penso tu sia l’unico che possa farlo tornare in sé”.

--

 

Sette anni prima; scuola superiore.

 

Dopo il bacio, la relazione fra Seunghyun e Seungri divenne complicata, ma solo perché non volevano essere visti come amanti. Tuttavia andarono avanti per una settimana circa con la fase ‘luna di miele’, e le cose si andavano facendo addirittura carine, Seungri finalmente sentiva che a Seunghyun importava.

Ma non ci volle molto prima che Seunghyun smise di andare nel dormitorio di Seungri spesso, e poi non andarci più definitivamente, inventando scuse di merda per coprirsi, lanciando bugie che Seungri poteva vedere e intercettare ogni volta. All’inizio non gliene importava, e fu in quel periodo che Seunghyun iniziò a comportarsi in maniera più strana. Altre poche settimane e ritornò il suo vecchio se stesso, violento e coglione su tutto.

La loro relazione cominciò a bruciarsi, come una fiamma morente, ma il punto in cui la loro amicizia fu gravemente compromessa e cominciò a crollare, fu quando Seungri decise di confrontarsi con Seunghyun chiedendogli quale problema avesse. Parlò disinvoltamente – con un pizzico di disperazione nella voce – e gli disse che qualsiasi fosse il cazzo di problema, lui sarebbe stato lì per lui, e che ce l’avrebbero fatta.

Seunghyun gli disse “chiudi quella cazzo di bocca, non fare il ricchione”.
Seungri scattò.

Strinse le nocche contro la faccia di Seunghyun e lo lasciò con il naso sanguinante.

Era sempre diverso attorno a Seunghyun, si sentiva diverso, come se Seunghyun potesse leggerlo come un libro aperto, e vedere oltre la sua falsa facciata. Tutto quello era vero, tutto, fino al fottuto bacio, che aveva sconvolto il cervello di Seungri e il suo cuore e ora…ora il biondo si comportava come fosse un piccolo schifoso malfattore.

Non ricordava come Seunghyun fosse diventato così, cattivo verso lui e così scazzato. Sì, Seunghyun aveva sempre avuto una certa prevaricazione su Seungri, ma non era mai stato cattivo con lui. S’era sempre schierato dalla sua parte, e lo faceva ridere, e Seungri confidava in lui nonostante la sua natura violenta e il suo egoismo.

Ricordava anche come Seunghyun s’era confessato dopo che l’aveva ri-baciato, dicendo che l’aveva sempre amato, ma che non sapeva come esprimere quei sentimenti ed emozioni, e vederlo con un’altra ragazza lo aveva reso geloso e quindi li aveva divisi, e ammise persino di essere stato basso ed egoista da parte sua fare questo, ma voleva solo darsi un’opportunità e l’aveva fatto. Aveva funzionato.

Finché lui stesso non li aveva divisi.

Seungri camminava verso il suo dormitorio e non riusciva a trattenersi mentre le lacrime cominciavano a scendere. Era arrabbiato, aveva il cuore a pezzi, era deluso e frustrato.

Molti lo notarono, ma solo uno gli offrì un fazzoletto ed una soda.

Kwon Jiyong.

Jiyong riuscì a lenire il dolore e a riempire il posto di Seunghyun, anche se non era abbastanza.

E quando Seunghyun scoprì di Jiyong e Seungri, che stavano uscendo insieme, diede un pugno dritto in faccia a Jiyong. Anche se era più grande di lui, la sua conformazione era debole rispetto a quella di Seunghyun.

Seungri si stava dirigendo verso la caffetteria, quando vide Seunghyun tenere il ragazzo per la collottola, Jiyong guardarlo con disprezzo e dire qualcosa; vide Seunghyun continuare e dargli un pugno. Velocizzò il passo ma fu troppo lento, non poté fermarlo, era troppo lontano. Quando finalmente li raggiunse, strappò Jiyong dalla presa di Seunghyun e gli urlò in faccia, “Tu ci hai diviso! Non provare a posare un altro cazzo di dito su Jiyong”.

--

 

Tempo presente; confronto.

 

Di solito abbocchi ai consigli peggiori. Youngbae ti ha detto che dovresti parlare con Seunghyun, e così tu hai fatto. E quando l’hai fatto, lui t’ha chiesto di lasciarlo in pace e di andartene, ma tu non hai voluto.

Ora hai una pistola contro la testa e minacce sputate addosso. La sua presa su di te si allenta, ma tu non approfitti dell’occasione per scappare. Sei convinto che Seunghyun sparerà, solo che non l’ha fatto perché non vuole ancora perderti.

E per quanto insano Seunghyun possa sembrare, onestamente pensi che sia solamente estremamente confuso, che sia stato per troppo tempo nella sua comoda zona di violenza e crimine e merda.

“Mi spiace” dice improvvisamente. Poi senti un leggero lamentio e lui rimuove la sua mano mentre abbassa la pistola. Controlla le munizioni ma non ricarica.

Rilasci un sospiro di sollievo, con calma, e ti poggi contro la colonna per sostenerti. Pensi ancora che ti sparerà.

“Non riesco a controllare il mio umore, non ci riesco. Quando mi arrabbio così tanto non penso. Quando hai iniziato a menzionare cosa è successo allora, di Kwon Jiyong, sono partito. Volevo ucciderti, lo volevo davvero, perché tu mi punisci sempre, così tanto...Non posso sopportare di ferirti” gioca con la sua pistola e fa qualche passo indietro, come se tutto questo fosse una scommessa del cacchio, come se la serietà non fosse ancora arrivata al suo cervello.

“Cos…cosa?” hai caldo e sei sudato, la tua gola è secca e ti fa un cazzo di male ovunque. L’improvviso cambio di attitudine in Seunghyun ti spaventa un po’, ma sei troppo esausto per correre verso l’uscita. Quindi resti fermo e ascolti. Ti spaventa, perché Seunghyun si sta comportando in maniera strana, e non riesci a capire cosa lo turbi.

In effetti dubiti della sanità delle sue intenzioni, ma stai fermo lo stesso.

“E’ un mondo matto, matto, questo in cui viviamo, Ri. Mi spiace averti spezzato il cuore sette anni fa. Il mio si spezza ogni volta che ti vedo. Sono stato un codardo, avevo paura di star cambiando, in qualcuno di migliore, in qualcuno che avrei sempre voluto essere, ma ero spaventato, così spaventato. E tu sei proprio come un’ancora, continui a tenermi fermo al suolo. Ma non posso sopravvivere a tutto questo, ho bisogno di libertà. Potrebbe sembrarti una cazzata,-“

In effetti sì, ammetti.

“-ma lo penso davvero”

“Penso di essere pazzo” continua Seunghyun.

Lo guardi fisso.

“Voglio dire…ho quasi ucciso l’uomo che amavo” inizia a ridere amaramente.

“Non posso più sopportare” inizia a balbettare e la smette di giocare con la sua pistola, smette di ammirarla.

Non avevi pensato davvero che si volesse sparare, ma ora, in questo momento, ha la pistola puntata contro la sua testa.

Preme il grilletto con una lentezza estenuante, come se volesse farti rivedere questa scena per sempre.

L’avevi visto, l’avevi visto alzare la mano e posizionare la pistola alla sua tempia, ma non avevi pensato che l’avesse fatto davvero, sparare sul serio, e in un millesimo di secondo, la pistola spara e lui crolla al suolo all'instante, scompostamente.

Non l’hai potuto salvare; lo conoscevi perfettamente, dentro e fuori, sapevi come il suo cervello lavorava, cosa lo faceva incazzare, sapevi tutte le sue bugie e facciate, ma non l’hai potuto salvare. Lasci che le tue ginocchia crollino, colpendo il suolo concreto. Lasci che nuvole di lacrime annebbino la tua vista e che caschino giù dal tuo viso. Lo guardi, semplicemente, perché è troppo surreale per essere vero, e puoi sentire il tuo cuore rompersi di nuovo.

Perché giuri di aver visto lacrime ammontarsi nei suoi occhi e le sua labbra sillabare “Ti amo” proprio prima di premere il grilletto.

E poi ritorni con la mente a qualche attimo, non troppo tempo fa, quando lui ha detto,

“E’ un mondo matto, matto, questo in cui viviamo, Ri.”

--








 

FINE.





  
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