AVADA KEDAVRA!

Si gioca tutto in un attimo, solo due, uniche parole, ma micidiali, pronunciate dal Signore Oscuro.
E lei cadeva, cadeva in un sonno dal quale non si sarebbe mai più svegliata. Lui non l'avrebbe più rivista.
Anche suo marito era morto quella notte a causa della crudeltà del Signore Oscuro. Ma perché questo attacco? Che cosa aveva scatenato l'ira di Colui-che-non-deve-essere-nominato? Allora nessuno lo sapeva, ma ciò che lo guidava era la paura. La paura di una profezia, la paura di un individuo che poteva liberare tutti quanti dal mago più crudele del mondo magico.
Le parti erano state scritte dal Signore Oscuro stesso, era stato egli stesso a decidere chi doveva essere il suo avversario, ed aveva scelto lui...
Un piccolo bambino di appena un anno, figlio di due appartenenti alla fazione opposta a quella del Mago Oscuro ed ai suoi Mangiamorte...
L'ora era giunta e da bravo codardo quale era in realtà, pensò di dover sbrigarsi a levare di mezzo quel bambino prima che crescesse e potesse opporsi ad armi pari...
Ma non aveva calcolato qualcosa... E come poteva del resto. Lui non conosceva quel tipo di magia antica, non conosceva quel sentimento. Non sapeva cosa poteva fare una madre offrendo se stessa come vittima sacrificale al posto del suo bambino.
Voldemort non sapeva che la sua astuta codardia, l'aveva portato alla sua stessa rovina...

“No, lascia stare mio figlio!” detto quasi in un sussurro, lei lo strinse a sé, ma non fu ascoltata dal quel crudele mago, che le puntò la bacchetta contro e la uccise senza pietà.
“No, Harry, perdonami, non sono riuscita a fermarlo e ora sto morendo...”

I've been looking in the mirror for so long.
That I've come to believe my souls on the other side.
Oh the little pieces falling, shatter.
Shards of me,
Too sharp to put back together.
Too small to matter,
But big enough to cut me into so many little pieces.
If I try to touch her,
And I bleed,
I bleed,
And I breathe,
I breathe no more.

“Come faccio, ora come faccio a proteggerti? Sei solo, tesoro. No, ti prego, non avvicinarti a lui, no! Lascialo stare, lui non c'entra nulla, è solo un bambino! Il mio bambino... Il mio dolce Harry. Perché la vita è stata così crudele con noi? Con te? Sto morendo e non c'è nulla da fare. Ma io non sono pronta, no, non sono pronta a lasciarti... Io voglio vivere, vederti crescere. Vedere come te la caverai ad Hogwarts, vedere come te la caverai con le ragazze, vederti sconfiggere quel mostro, una volta per tutte. Invece, penserai che ti abbiamo abbandonato, lasciato da solo. No, Harry, non pensarlo, non credere a questa malignità, ti prego, vorrei avere ancora fiato per poterti dire che ti amo, sin dal primo momento in cui ti ho portato in grembo, così come ti ama tuo padre. Ti prego ascolta, ascolta il tuo cuore cosa ti dice.”

Take a breath and I try to draw from my spirits well.
Yet again you refuse to drink like a stubborn child. Lie to me,
Convince me that I've been sick forever.
And all of this,
Will make sense when I get better.
I know the difference,
Between myself and my reflection.
I just can't help but to wonder,
Which of us do you love.

“Harry, io ci sarò sempre. Mi potrai sentire, se solo tenderai l'orecchio.
E' finita. Posso vedere me stessa da quassù, e vedere te. Come ci assomigliamo Harry... Sembri quasi il mio riflesso nello specchio. Hai i miei stessi occhi... Chissà in quanti te lo diranno. Ora so che il mio sacrificio è servito a qualcosa, la parte più bella di me è rimasta, si è salvata e trionferà. Io lo so, lo so già perché ti conosco, sì, ti conosco già anche se ora non posso più accarezzarti, consolarti, posso solo sussurrare al tuo cuore di avere fede, io sarò sempre con te, dolce creatura. Sto male. Sto male se penso quanto dolore proverai vedendo che io e tuo padre non ci siamo più. Facevamo parte di un progetto più grande di noi. Ma per te non è finita qui piccolo mio, sono certa che lui tornerà e vorrà la sua vendetta. Tu devi essere pronto quel giorno, e trionfare sul male, cosa che non sono riuscita a fare io. Sono felice solo di una cosa, e solo una cosa per me è importante. L'importante è che tu sia vivo e che trionferai su colui che ti ha strappato a noi. Sono sicura che te la caverai e che ci saranno tante persone che ti staranno vicine e ti aiuteranno ad essere felice e a vivere con serenità.
Harry sii forte, sarò sempre con te. Sempre, non scordarlo mai...”

So I bleed,
I bleed,
And I breathe,
I breathe now...
Bleed,
I bleed,
And I breathe,
I breathe,
I breathe,
I breathe no more

Quella notte, il sacrificio di Lily portò alla salvezza di Harry e alla sconfitta di Voldemort. Lily era riuscita a prevedere tutto alla perfezione. Harry non fu mai solo, conobbe degli amici pronti a dare la vita per aiutarlo, ed i vecchi amici di lei e James lo aiutarono a scoprire chi era ed a capire chi erano i suoi genitori. Tutti gli dicevano che aveva gli stessi occhi della sua mamma, ma forse la cosa che li rendeva più simili non era l'aspetto, ma la capacità di amare, amare sempre fino alla fine. Nulla fu semplice per il Bambino Sopravvissuto, ma sapeva che la sua mamma era lì, con lui, per sempre, anche se non poteva percepire la sua presenza o sentire il suo respiro. Ma sentiva il suo abbraccio quando ne aveva bisogno. Un giorno si sarebbero rincontrati. Era questo pensiero che diede la forza a Harry di andare avanti. Era questo che gli diede la forza ed il coraggio di affrontare colui che gli aveva distrutto la vita, colui per il quale un giorno Harry avrebbe provato pena, perché mai potrà conoscere l'amore.