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Autore: Matarrais    01/07/2013    2 recensioni
Dottore/Maestro
Prima volta che pubblico in questa sezione. Non è di certo l'idea del secolo, però tentar non nuoce. Siate clementi e perchè no, magari fatemi sapere che ne pensate :D
- Il Maestro rise e gli rispose "Ma le mie intenzioni non erano quelle di intrufolarmi in "casa" tua, volevo solo fare un ultimo viaggio...con te!" -
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Doctor - 10, Master - Simm
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tutto ha una fine. Una storia, un'avventura, la vita. Volge tutto al termine prima o poi. E nessuno lo sa meglio del Dottore. Lo aveva appena vissuto sulle sue spalle. La sua cara amica Donna non era più nel tardis con lui; avevano viaggiato molto, un'avventura dopo l'altra tutte piene di emozioni e ricordi che il Dottore avrebbe custodito gelosamente. Per quanto sapesse che tutto ha un punto di arrivo, quel finale non avrebbe potuto immaginarlo nemmeno lui. Era stato costretto a cancellare tutti i ricordi di Donna, tutti i ricordi che riguardavano lui, il Dottore, creatura tanto amata quanto odiata. Si sentiva quasi in colpa per ciò che aveva causato a Donna, ma dopo tutto non lo faceva mica apposta. Si sa che ad alcune situazioni non c'è rimedio, anche se lui era capace di trovarla nelle situazioni più impossibili.
Ma nulla è impossibile, tutto è improbabile.
Già, quella frase aveva causato molti guai in giro per l'intero Universo. Gli scappò un sorriso a pensarci, sempre meglio ridere che piangere dopo tutto. Pensò che adesso, libero com'era in balia dello spazio e del tempo, avrebbe potuto viaggiare in completa libertà senza mettere nei guai interi pianeti. Probabilmente gli sarebbe risultato difficile, ma lui ci avrebbe provato, in fondo il suo obiettivo era quello di viaggiare. Per cui impostò le coordinate del tardis verso Barcellona, pianeta interessante quanto misterioso.
Mezzo giro di manopola lì, tasto blu, tirare la leva, e Barcellona sarebbe stata sotto i suoi piedi nel giro di qualche nano secondo.
Il tardis annunciava il suo atterraggio sul pianeta con quel rumore assordante ma stranamente rassicurante per lui. Si avvicinò alle porte per spalancarle e ammirare quel fantasti... ”Ciao Dottore"
Quest'ultimo si girò di scatto per capire chi o cosa era entrato nel tardis a sua insaputa.
"Cosa? Cosa?" esordì il Dottore guardandolo negli occhi per scoprire che si trattava degli occhi del Maestro. E non promettevano niente di buono. Era lì fermo a fissare il Dottore in quella sua espressione stupita. Il Maestro sembrava divertito da quello scenario, ma decise di interrompere quel silenzio "Cosa, non mi riconosci? Insomma non è passato poi tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti Dottore"
Fra se e se, il Dottore ammise di essere senza parole, non sapeva come rispondergli e non era certo dell'umore giusto per tenerlo a bada.
"Cosa vuoi ancora Maestro?" esordì con aria di sufficienza “Non sei ancora soddisfatto di tutti i danni causati? Be puoi provare a distruggere il tardis se vuoi, ma ti avverto nessuno ci è mai riuscito"
"Vedi, è proprio questo che mi piace di te Dottore, sai essere divertente anche in situazioni impossibili" rispose il Maestro con un ghigno malefico. Il Dottore si ricompose e disse "Sai il teletrasporto può permetterti di viaggiare da un capo all'altro dell'Universo, ma questo non significa che sei il benvenuto nel posto in cui atterri. E poi è scortese intrufolarsi in "casa" delle persone senza bussare, e a me la gente scortese non piace" concluse scuotendo la testa con disprezzo.
Il Maestro rise e gli rispose "Ma le mie intenzioni non erano quelle di intrufolarmi in "casa" tua, volevo solo fare un ultimo viaggio...con te!"
Il Maestro si precipitò alla console e iniziò a manovrare il tardis come fosse un ubriaco alla guida di un auto. Il Dottore non fece in tempo a fermarlo, era troppo lontano dalla console e il Maestro aveva già depistato il tardis verso l'ignoto. Con un sorriso pieno di malizia, il Maestro con uno scatto in più del Dottore corse verso le porte del tardis e le aprì scoprendo un panorama che il Dottore conosceva troppo bene. Erano ritornati sulla Terra.
Il Maestro si fermò sulla soglia del tardis rivolto verso il Dottore che a bocca spalancata rimase ad osservare il Maestro cercando di capire quali fossero le sue intenzioni.
"Allora Dottore? Pensavo ti piacesse questo posto so che sei affascinato dagli umani e dai loro comportamenti"
"No..."
"Cosa? Per caso non ti piace la meta di questo viaggio?"
"Maestro!"
"Dai vieni farti un giro con me...magari questa volta potremmo portarci qualche souvenir!" esclamò uscendo dal tardis.
"No!" il Dottore aveva capito a cosa si riferiva.
Non ci mise molto a capire dove si trovavano. Conosceva fin troppo bene quell'isolato, quella strada, quell’auto blu parcheggiata proprio di fronte a lui. Erano esattamente davanti casa di Donna ed era pronto a scommettere che il Maestro non aveva buone intenzioni.
"Ma guarda un po' Dottore, la tua cara amica è lì che si prepara per il suo matrimonio. Perchè non vai a farle gli auguri? Non vorrai essere scortese" disse il Maestro con un fare provocatorio sfoggiando uno dei suoi più beffardi sorrisi. Il Dottore non aveva intenzione di assecondarlo, voleva solo sbarazzarsene al più presto e impedirgli di fare danni.
"Sai Maestro, credo che tu soffra di perdita di memoria a breve termine. Non ci si intrufola a casa delle persone senza il loro permesso e non so se te ne sei accorto ma qui tu non sei il benvenuto!" sbraitò il Dottore sentendo di star perdendo la pazienza. Il Maestro però, con fare di superiorità, si avvicinò pericolosamente alla porta di casa, e anche se il suo intento non era quella di entrarci ma quello di spiare dalla finestra proprio accanto alla porta, il Dottore lo seguì e lo afferrò per un braccio, come si fa con i bambini quando strepitano per un capriccio. Ma il Maestro non si fece scoraggiare e si affacciò alla finestre ad osservare Donna indaffarata con i preparativi.
"Ma guardala com'è felice. E tutto grazie a te Dottore. Sai credo che andare a salutarla e fare un chiacchierata sui bei tempi passati non è una brutta idea, insomma non potrà mica esploderle la testa..." il Dottore non riuscì più a contenersi dalla rabbia, e d’stinto spinse il Maestro con le spalle al muro e gli bloccò la strada "Ascolta Maestro! Ora ne ho abbastanza di queste tue frecciatine sono stanco! E fidati, in quasi mille anni di viaggi nessuno è mai riuscito a stremarmi come hai fatto tu quindi te lo chiedo per l'ultima volta: cosa vuoi da me?"
Il Maestro sembrava divertito da quella reazione e non poté fare a meno di trattenere una risata isterica ma allo stesso tempo divertita.
"Ma non capisci Dottore? Io voglio te! Voglio viaggiare con te e vivere le esperienze più assurde insieme a te!"
Il Dottore rispose con una risata tutt'altro che modesta, si allontanò da lui mise le mani in quell'impermeabile, dal quale raramente si separava, scosse la testa divertito e disse "E no caro Maestro, vedi è proprio questo che non mi piace di te. Per quanto io possa essere buono e caro la tua arroganza, la tua sfacciataggine è qualcosa che non potrei mai sopportare. Avresti potuto dire di sì nel momento in cui ti ho proposto il mio aiuto ma adesso non potrei proprio accettare la tu-.." le sue labbra vennero zittite da quelle del Maestro che non ci pensò due volte a precipitarsi su quelle del Dottore con l'unico intento di farlo calmare e di farlo sollevare da tutta quella frustrazione che era appena uscita dalle sue labbra.
Il Dottore non chiuse gli occhi durante quell'interminabile momento in cui le loro labbra erano a contatto. Era indeciso se interrompere o meno quel contatto, ma dopo qualche istante di meditazione, si allontanò bruscamente dal Maestro che parve dispiaciuto da quella decisione.
Il Dottore rimase a fissare il Maestro per qualche istante. Più di una volta si era trovato a dover affrontare situazioni impossibili, ma ora era arrivato a non saper più cosa fare e di istinto si avvicinò al tardis, come fosse capace di infonderli sicurezza.
Il Maestro intanto era rimasto lì ad ammirare il Dottore in quell'espressione interdetta, e sembrava quasi eccitato da quello spettacolo. Era raro vedere il Dottore in difficoltà, e lui non voleva perdersi quell'evento più unico che raro.
Dopo le suddette riflessioni il Dottore giunse ad una conclusione "Bene si, allora credo che adesso faremo così: io entro nel tardis tu tieni saldamente alle porte del tardis dall'esterno e mentre sono in viaggio spalanco le porte in modo che tu possa perderti nello spazio e di conseguenza ti toglierai dai piedi una volta per tutte e ti perderai nel nulla più assoluto! Che ne dici? Ti piace quest'idea?" disse con una punta di isteria nella sua voce, quasi come una minaccia.
Il Maestro continuò a guardarlo come se non avesse detto nulla e si avvicinò nuovamente a lui con passo lento creando una certa suspance.
"E’questo che non capisco dottore. Perchè nessuno mi vuole? Cosa ho fatto di male? Io non capisco...cos'ho che non va?"
Per quanto il Dottore potesse essere impietosito non poté non rispondergli con la verità "Ma guardati Maestro, la tua follia ti ha reso incontrollabile le tue stesse azioni ti allontanano dalla gente e per cosa? Per seguire il tuo stupido ego. E ora guarda come sei ridotto"
"Ma tu non capisci! Tu non li senti..." il Maestro era evidentemente disperato. Si avvicinò di scatto al Dottore fino ad essergli così vicino da  impedirgli qualsiasi movimento "Ecco Dottore. Ecco cosa sono costretto a sentire" e di nuovo non esitò a congiungere le sue labbra con quelle del Dottore, ma questa volta era diverso.
In quel bacio il maestro ci mise tanta di quella passione da condividere la sua anima col Dottore. Tutte le sue emozioni, tutta la sua storia ora la conosceva anche il Dottore che questa volta non si staccò dalle labbra del Maestro, al contrario, ne voleva di più, voleva capire ciò che il Maestro provava.
Più le loro labbra si intrecciavano e più il Dottore sembrava comprendere il dolore e il tormento del Maestro.
Quest’ultimo avrebbe voluto che quel bacio durasse all'infinito. Si sentiva così libero, sentiva di essersi tolto una masso dalle spalle, un peso che il Maestro portava con se da sempre. Ma il Dottore non era più in grado di sopportare tutto quel dolore, e a malincuore si staccò dalle labbra del Maestro.
Aveva percepito sensazioni orribili che nessuno dovrebbe provare. Si allontanò dal Maestro scansandolo, evitando di entrare nuovamente in contatto con lui. Ma il Maestro non era per niente sorpreso da quella reazione, e anche lui indietreggiò a testa bassa, abbozzando un sorriso di pura malignità.
“A quanto pare neanche il Dottore è capace di curarmi..” disse il Maestro alzando lo sguardo per farlo incrociare con quello del Dottore.
“Mi dispiace maestro, ma io non do una seconda possibiltà”
“Lo so dottore” rispose il Maestro, e in quello stesso momento svanì davanti ai suoi occhi.
Questa volta però non si trattava di teletrasporto ne era più che sicuro. Il Maestro era letteralmente sparito dalla sua vista come fosse un miraggio nel deserto.
Che stesse impazzendo? Possibile che si fosse stancato così tanto da avere le allucinazioni?
Improbabile.
Tuttavia il Dottore era ancora a pochi metri da casa di Donna, e sapeva che quello era reale. Infatti, pochi istanti dopo, Donna uscì di casa con un fantastico vestito da sposa fatto su misura per lei. Era così raggiante che il Dottore rimase lì incantato ad osservarla di nascosto, con un sorriso che spontaneamente gli si disegnò in volto. Aspettò che la sposa entrasse in macchina, e capì che quello era il momento giusto per andarsene di lì. Diede un ultimo sguardo nei dintorni si avvicinò al tardis ed entrò.
“Allonz-y!”

 
Salve a tutti gente!
Che dire, be a parte che è la prima volta che pubblico qui, questa è una storia che avevo in mente da un po'di tempo e in seguito a varie minaccie (nessuna Matarrais è stata maltrattata durante la stesura della storia) ecco qui questa Dottore/Maestro
Ringrazio quei temerari che hanno avuto il coraggio di leggere fin qui! E dato che avete fatto 30 fate anche 31 e lasciatemi un commentino...se vi va eh!
Bene, ho detto abbastanza quindi vi saluto!
Matarrais!! 
  
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