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Autore: shesunbroken    01/07/2013    3 recensioni
Le nostre mani si lasciano con troppa fatica. Adesso mi sento vuota. Un vento impetuoso soffia su entrambi, isolando i nostri corpi. Come posso essermi resa conto solo quest'estate di amarlo?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento la sabbia tiepida sotto i miei piedi, ed il sole dalla luce fioca battere sul mio corpo. Tengo il viso rivolto verso il cielo cristallino, notando lo spostamento di alcuni piccoli batuffoli candidi e le sfumature rosa e arancioni create dal sole che sta per sorgere. Mi giro, alla ricerca dei suoi occhi nocciola e del suo sorriso dalla dolcezza infinita. Mi sta guardando. Si alza dal telo e mi prende in braccio.

-Cosa fai?- rido, sapendo quel che già mi aspetta.

-Io? Niente! Cosa potrei farti?- finge un'espressione innocente.

Intanto lo sento prendere la rincorsa verso la riva. I granelli di sabbia spostati dai suoi piedi mi colpiscono le spalle, causandomi un leggero solletico.

-Ti prego, mettimi giù!- ma lui continua imperterrito, con il sorriso sul volto e gli occhi furbi, nella sua folle corsa verso l'acqua gelata. -Se non mi metti giù mi arrabbio!-

-Ai tuoi ordini!- replica un secondo prima di gettarmi in acqua, riempiendo l'aria estiva di piccole e fresche gocce salate.

La temperatura è piacevolmente fresca all'alba. L'acqua mi accarezza la pelle ad ogni mio singolo movimento.

-Ti odio!-

Riemergo con la testa e lo schizzo, potendo così ammirare il suo sorriso candido.

 

-Devo andarmene.-

 

Arrivo qualche secondo prima alla boa rossa dopo gli scogli, e mi ci aggrappo.

-Ho vinto io questa volta!- gioisco, prendendolo in giro.

-Per questa volta! Vuoi che ti ricordi...- ma non finisce la frase perché io gli afferro i capelli e lo spingo nelle profondità delle acque, appoggiandomi sopra con tutto il mio peso. Lui si alza velocemente, mi afferra, mi carica sulle spalle e mi lancia verso l'alto, per poi farmi cadere.

 

-Rimani.-

 

Le onde questo pomeriggio sono alte e l'acqua è più fredda del solito.

-Ti sfido, salta quest'onda senza cadere!-

Non me lo faccio ripetere due volte, piego le gambe e mi alzo di alcuni centimetri, schivando perfettamente l'ammasso di acqua potente e veloce che corre nella mia direzione e cadendo in piedi.

-Questa è tua!- glie ne indico una vicina.

Annuisce ridendo, ma quando salta, prima di appoggiare i piedi tra la sabbia bagnata mischiata all'acqua gli faccio uno sgambetto. Cade, causando le mie risate.

-Questa me la paghi!-

 

-Tornerò la prossima estate.-

 

-Vuoi la mia felpa? Fa parecchio freddo sta sera.- chiede dolcemente.

-Oh, che gentiluomo che sei! E quest'attacco di dolcezza?- scherzo, sporcando la punta del suo naso con il mio gelato.

-Me ne sono già pentito, opportunità sprecata!- fa il broncio, offeso.

Per tutta risposta inizio a fargli il solletico insistendo sulla zona dell'ombelico.

-Non è giusto, tu non lo soffri!- protesta lui, cercando di schivare le mie mosse.

 

-Promesso?-

 

Sto camminando vicino a lui. Mano nella mano, ormai entrambe sudate. Non fa niente. Le farfalle nello stomaco non tardano a farsi sentire e le mie gote, ad ogni sua parola, si colorano di un rosso sempre più intenso.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua?- mi chiede ridendo.

Più o meno, se tu sei il gatto.

 

-Promesso.-

 

Vorrei che questa nottata sotto il cielo stellato duri ancora e ancora, ma il sole sta già per sorgere. Il cielo è scuro, ma le sfumature rosa e arancioni sono già visibili.

-Godiamoci gli ultimi minuti di tranquillità...- mi prende la mano e si gira su un fianco, guardandomi negli occhi. Sto andando a fuoco. Il venticello notturno non riesce a calmare la temperatura del mio corpo. Se ne accorge. Ormai è cambiato tutto.

La sua mano accarezza dolcemente il mio braccio, procurando piccoli brividi di piacere.

Giro leggermente il mio viso e scruto i suoi occhi nocciola, resi più intensi dai fievoli raggi spuntati da poco.

E' il 27 agosto, domani partirò. Se tutto andrà bene, ci vedremo la prossima estate. Come sempre, del resto. Sono ormai cinque estati che passiamo le giornate d'agosto insieme, ma queste sono diverse, sono speciali. Solo ora lo vedo sotto una luce diversa. Solo ora mi rendo conto di...

-Ti Amo.-

 

-Ti amo.-

 

Le sue lebbra si poggiano delicatamente sulle mie.

Il sole sta spuntando.

 

Le sue labbra si poggiano per l'ultima volta sulle mie.

La voce all'altoparlante annuncia l'arrivo del mio aereo.

 

-Anche io, Liam.-

 

-Anche io, Liam.-

 

Le nostre mani si intrecciano proprio come i nostri corpi. Il sole ci riscalda, l'imbarazzo è sparito. La luce del sole fa chiarezza nel mio cuore, solo adesso mi rendo conto di amarlo.

 

Le nostre mani si lasciano con troppa fatica. Adesso mi sento vuota. Un vento impetuoso soffia su entrambi, isolando i nostri corpi. Come posso essermi resa conto solo quest'estate di amarlo?  

   
 
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