“Mi scriverai?”
Le sue parole arrivarono chiare, nonostante la distanza tra di loro e l’incessante rumore del treno.
Rose voltò il viso, spostando lo sguardo dal fratello e cercando il volto di Scorpius
Ed eccolo lì, affacciato ad uno dei finestrini dell’espresso di Hogwarts, la gazzetta del profeta sollevata sul lato sinistro della faccia così da non essere visto dai Weasley, specialmente da Ron.
La ragazza annuì e Scorpius sorrise. Le mandò un bacio e tornò all’interno del treno, sparendo oltre il vetro.
Stirò le labbra in un sorriso, un attimo prima di essere abbracciata dal padre.
“La mia bambina! Quanto mi sei mancata! Ho saputo che Dominique sta con quel Krum là, fortuna che tu non mi farai mai di questi scherzi, quel capoccione ha solo un figlio!”
Trattenne una risata pensando che forse gli avrebbe fatto venire un infarto prima dei cinquant’anni.
Magari, per papà, amare un Malfoy era meno grave del frequentare un Krum.
“Papà, dovresti sapere che Rose è una grande burlona!” li interruppe Hugo, sghignazzando.
“Che vorresti dire?”
“Non vuole dire niente, papà! Ho solo beccato qualche punizione per aver seguito Jamie e Fred, tutto qui” ciarlò in fretta Rose.
“ROSE!”
“Oh andiamo, Hermione! Cosa vuoi che sia qualche punizione? E’ anche figlia mia dopotutto!”
“Ma è un prefetto!”
“Lo eravamo anche noi, e guarda cosa è successo”
“Ma-“
“Hermione, ci sono cose più gravi, suvvia! Pensa se frequentasse lei quel Krum!”
“Il figlio di Victor è un tipo molto diligente e pure simpatico.”
“Blablabla.”
“RON!”
Rose e Hugo sospirarono nel medesimo istante e scoppiarono a ridere.
“Bentornata a casa, Weasley.”
“Bentornato a casa, Weasley.”