Lei, ragazza dai lunghi e lisci capelli biondi. Lui, ragazzo dai corti e ricci capelli mori. Era una giornata come le altre. Lui l'aspettava sotto casa, pronto alla passeggiata. Lei uscì e gli corse incontro. “Amore!” Lui la baciò. Negli occhi della sua ragazza tuttavia si intravedeva un velo di malinconia. “Cosa succede?” “Niente, lascia stare.” Decise che non avrebbe insistito. Lei era fatta così: se non lo faceva da sola, non c'era verso di farla parlare. La prese per mano e la condusse al fiume. Era il loro luogo preferito. Si sedettero sulla panchina che ebbero costruito da soli e guardarono l'acqua corrente. Lei era stranamente silenziosa, mentre il suo ragazzo cercava in ogni modo di farla sorridere. La baciò e la cullò. La strinse a sé e le sussurrò le parole più dolci che gli venivano in mente. Ma niente la mosse. “Oggi proprio no, eh...” mormorò rassegnato. Lei scosse indifferente la testa e si appoggiò a lui. Chiuse gli occhi ed emise un grosso sospiro. Lui le accarezzava il viso. Quando riaprì gli occhi, notò che erano leggermente arrossati. La abbracciò forte per farle capire che non era sola e che lui le era vicino. Lei gemette piano piano e poi scoppiò in lacrime. Lui la tirò sulle sue gambe e la cullò qua e là. Quando fu calma decise di scoprire cosa aveva. “Cosa succede?” ripetè la domanda di prima. “Sono troppo giovane per te...” disse lei a voce bassa. Era vero. Lei quattordicenne e lui diciannovenne. “Ehi, abbiamo detto che l'età non conta, ok?” “Lo so, ma... Io... Non posso renderti felice...”Capì al volo. “Posso aspettare. Posso aspettare all'infinito per te.” “Tesoro...” Le tappò la bocca. “No, non voglio ma.”Lei sorrise. Lui la baciò mentre le accarezzava la guancia. Le mani di lei accarezzavano i capelli di lui. I due innamorati stavano ancora sulla loro panchina. Si amavano. Lui l'amava tanto da poter aspettare che lei crescesse. Lei l'amava tanto da sorridere soltanto per lui. La stessa sera, stesi sul letto, parlavano di tutto. Ridevano e si baciavano. Quando lei si alzò per guardare il cielo stellato dalla finestra, lui la accompagnò. “Sono due metri, non serve che mi accompagni.” rise lei mentre il partner l'abbracciava da dietro. “Lo sai che ho paura di perderti, piccola.” “E tu sai che sono solo tua e sarò tua per sempre.” “E io sono solo tuo e tuo sarò per sempre.” La strinse forte al suo petto. Lei ascoltava il battito tranquillo del suo cuore. Lui la prese in braccio e la riportò a letto. La coprì con le lenzuola e si stese accanto. La fece addormentare cantandole una delle sue canzoni preferite e la abbracciò nel sonno. “Così stai più al sicuro, principessa.” sussurrò prima di sprofondare anche lui nel mondo dei sogni con la sua ragazza.