Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Wren    15/01/2008    12 recensioni
Zorro è il giustiziere della notte, la sua maschera cela i suoi occhi blu e l'ampio cappello nasconde i suoi capelli biondi... Un attimo! Occhi blu? Capelli biondi???
[CRACK-AU ~ KuroFay, SS]
Genere: Parodia, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Mokona, Sakura, Syaoran
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ispirato al caro vecchio anime di Zorro! XD









Fay D. La Vega aveva un segreto.
Un segreto che, come ben sapevano le due persone che lo aiutavano nella sua missione, riguardava una certa avventurosa vita da giustiziere mascherato. Durante il viaggio di ritorno verso casa, dopo anni spesi a studiare all’estero, il giovane Fay, seguito come sempre dal suo fedele servitore mezzo cieco Shaoran, aveva soccorso una creaturina bianca dalle lunghe orecchie e dal corpicino paffuto e soffice dalle grinfie di un gruppetto di teppisti. L’esserino aveva rivelato al suo salvatore di essere magico e così gli aveva donato la possibilità di trasformarsi nell’invincibile difensore degli oppressi.
Mantello nero
Sul suo destriero
Come uno schioppo
Arriva Zorro al galoppo
” cantava felice Mokona, appollaiata su una finestra.
El Zorro balzò agilmente oltre la balaustra della scala ed afferrò il lampadario. I soldati che si erano lanciati contro di lui caddero rovinosamente tra i tavoli del piano inferiore.
“Hyuuu~ Sergente Kyle, i tuoi uomini davvero teneri quando cercano di catturarmi!” cinguettò il biondo spadaccino, dondolandosi sul lampadario.
“Maledetto Zorro, prima o poi ti acciufferò!” sbraitava intanto infuriato il Sergente Kyle, correndo da una parte della taverna nel tentativo di inseguire con successo il ricercato. Da diversi mesi il ragazzo mascherato era l’incubo della guarnigione di Las Nihon, un tempo una pacifica cittadina sotto l’amorevole controllo del Governatore Fei Wang Reed.
Il Sergente scavalcò i corpi privi di sensi dei suoi subalterni e si gettò sulla corda che teneva sollevato il lampadario, tranciandola con un netto colpo di spada. Il pesante lampadario di metallo piombò nella sala, travolgendo due tavoli e distruggendoli completamente, ma Kyle non ebbe fatto in tempo a congratularsi con sé stesso per la sua arguta mossa, che notò la scattante figura di Zorro atterrare con estrema grazia sul bancone.
“Adesso mi sono rotto!” tuonò il taverniere, sbattendo il pugno sul muro.
Kurogane non ne poteva più. Tutte le dannate volte che quell’idiota mascherato ne faceva una delle sue al Governatore, l’inseguimento terminava sempre rovinosamente nella sua Taverna. Diamine, ovviamente detestava il regime dittatoriale di quel basettone maledetto, ma onestamente stava cominciando a scocciargli anche quel difensore del cavolo che si erano ritrovati in città.
Che spadaccino
Questo biondino
E’ grande atleta
E firma con una zeta
Ha gli occhi blu
E’ mascherato
E per di più
E’ scatenato...
” continuava a cantare Mokona, indisturbata.
“E TU PIANTALA, STUPIDA TORTILLA BIANCA!!!” gridò il taverniere inferocito, lanciando una forchetta in direzione della creatura che con un “puh” divertito, saltò fuori dalla finestra, sparendo dalla circolazione.
“Awww Kurorin è così energico stanotte!” commentò estasiato Zorro, comparendo al suo fianco in un lampo, lasciandogli un buffetto sulla guancia e correndo via inseguito da un branco di soldati.
“NON CHIAMARMI IN QUEL MALEDETTO MODO!!!” replicò adirato il taverniere agitando un pugno in direzione del ragazzo mascherato dopo essersi spostato dalla traiettoria di una sedia volante.
Sedia volante...?
“Dovete smetterla di distruggere la mia Taverna!!!” ruggì Kurogane, tanto forte che sia i soldati che Zorro si fermarono per voltarsi verso di lui. “E’ tutta colpa tua, imbecille di un eroe da quattro soldi! Perché per una volta non sconfiggi tutti questi soldati prima di invadere la mia Taverna?!”
“Ma Kurotan, io sto facendo del mio meglio!” gli sorrise allegramente il combattente mascherato, saltellando da un rimasuglio di tavolo all’altro, sfuggendo all’ultimo secondo ai colpi diretti verso di lui.
“Se questo è il tuo meglio puoi anche smettere di fare questo lavoro!” gli urlò dietro Kurogane.
“Ma! Ma! Ma non posso, è la mia missione!” piagnucolò Zorro. Alle sue spalle il Sergente Kyle aveva di soppiatto recuperato un fucile e lo stava puntando con un ghigno soddisfatto alla schiena dell’inconsapevole paladino della notte.
Kurogane sgranò gli occhi e si mosse prima ancora di rendersene conto. “Attento!” Zorro si era voltato di scatto, per una volta senza quel suo sempiterno sorriso da ebete, e si rese conto che era troppo tardi per fare qualunque cose.
Kyle sparò.
Il fatto però di aver ricevuto violentemente una bottiglia di rhum, lanciata con letale precisione da Kurogane, in piena faccia gli corresse di molto la mira e il proiettile, invece di colpire Zorro, esplose in direzione del bancone, frantumando secondo le perverse leggi della reazione a catena ogni singola bottiglia lassù conservata, che rovesciò il suo contenuto sulla testa del taverniere, il quale proprio là sotto si trovava.
“Uh... tutto bene Kuropyon?” domandò con una punta di sincera preoccupazione lo spadaccino misterioso, schivando uno o due soldati che gli si lanciavano contro.
Kurogane rimase immobile, grondante di alcolici, per diversi secondi. Poi esplose.
“ADESSO BASTA!”
Si gettò nella mischia a testa bassa e nel giro di pochi minuti, tutti i soldati erano stati pesantemente malmenati e gettati fuori dal locale.
“Ah! La giustizia ha trionfato di nuovo!” esclamò soddisfatto Zorro, comodamente seduto su un cumulo di legna che una volta doveva essere stata un tavolo.
“Non dirlo come se avessi fatto qualcosa di utile!” si infuriò Kurogane, marciando verso di lui con tutte le intenzioni di riservargli lo stesso trattamento dei militari.
“Hai ragione!” Prima che Kurogane potesse fare qualcosa, il ragazzo si era alzato con un balzo e, rapido come una saetta, se l’era ritrovato tra le braccia.
“Grazie dell’aiuto Kurochu!” e con una strizzatina d’occhio ed un sorrisetto, Zorro si avventò sulle labbra del taverniere, baciandolo entusiasticamente.
“V-via libera, signorina!” annunciò galantemente Shaoran, rosso come l’infuocato tramonto messicano, facendo strada fuori dal loro nascondiglio alla giovane cameriera della taverna.
“G-grazie signor Zorro Jr...” rispose imbarazzata Sakura, porgendo al giovane mascherato che l’aveva protetta durante lo scontro il cappello che gli era caduto.
“Ahem... E’ tempo di andare!” decretò Fay, schiarendosi la voce e sistemandosi il cappello. Nemmeno la Maschera di Zorro poteva celare il tenue rossore che si era diffuso sulle sue guance.
“D-devo andare!” salutò Shaoran con un inchino, per poi correre via, dietro al suo padrone.
“B-buona fortuna... p-per la vostra missione...” rispose Sakura con un affettuoso sorriso.
E così i prodi guerrieri mascherati, recuperata la loro magica amica che aveva sonnecchiato fuori dalla Taverna per tutto quel tempo, sparirono confondendosi tra le ombre della notte, lasciandosi alle spalle l’entusiasmo della cameriera e un Kurogane ancora immobile per lo shock e con la faccia completamente rossa, molto molto più dell’infuocato tramonto messicano.



Owari




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