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Autore: maeg    02/07/2013    7 recensioni
Sono fan di TORADORA! (il mio manga preferito) così ho pensato di scrivere come immagino il futuro della coppia drago(Riuji)&tigre(Taiga). La storia inizia al termine della cerimonia per il diploma, quando dopo essersi rincontrati, si ritrovano a casa Takasu dove Yacchan ha una notizia sconvolgente per i due piccioncini, che cambierà le loro vite.
Non vi anticipo nulla, spero la leggerete.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryuji Takasu, Taiga Aisaka, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 Premessa.

-Cosa?!- gridarono all'unisono Riuji e Taiga, ovviamente increduli di fronte all'annuncio di Yacchan.

-Spiegatemi cosa avete da urlare, non mi sembra la fine del mondo.- la madre di Riuju sembrava impassibile, mentre toglieva le scarpe e gettava in terra la giacca del tailleur indossato per la cerimonia del diploma del tanto amato figlioletto.

-Taiga sono così felice di vederti!! Mi sei mancata tantissimo, la casa era tanto vuota senza di te.. E Riuji era sempre tristissimo! Quello che cucinava non aveva lo stesso sapore- Yacchan si voltò verso Riuji facendogli l'occhiolino.

-Mammaaaa!- Riuji socchiuse gli occhi mentre le guance gli si colorarono di rosso, segno di evidente imbarazzo. Cercò di nascondersi il viso con la mano, come faceva di solito quando era imbarazzato, ma notando lo sguardo di Taiga lasciò che il rossore gli invadesse il volto.

 

Da quando, nell'aula di scuola, era stata scoperta nell'armadietto e Riuji le aveva confessato il suo amore, Taiga era rimasta per la gran parte del tempo in silenzio e non lo aveva guardato in faccia, ovviamente dopo avergli assestato una bella capocciata sul mento come era nel suo stile.

 

Riuji aveva notato il suo essere silenziosa.

 

Aveva notato che non era normale per Taiga non averlo ancora apostrofato. Non aveva ancora utilizzato uno dei suoi soprannomi preferito “bastardino” o “cane pulcioso”. Niente di tutto questo.

Si era semplicemente limitata ad uscire con lui in cortile, correre fra le braccia della sua adorata Minori, salutare Kitamura con un grande sorriso (che quasi lo fece ingelosire) e non degnare di uno sguardo la Chihuahua Scema.

Ma è Taiga, pensò sorridendo, mentre lei salutava tutti i vecchi compagni di classe.

 

Lei era la sua.. fidanzata.

 

Non ci aveva ancora pensato a questo particolare, dal momento che dopo la loro mini fuga d'amore lei era andata dalla madre e non si era fatta vedere fino a quel momento. Si erano limitati a chiamarsi, a mandarsi costantemente messaggi con la promessa che, quando Taiga sarebbe tornata, sarebbe rimasta per sempre con lui.

Fortuna che c'erano stati i suoi amici, l'intera classe e Minori, Kitamura, Kawashima in prima linea a tenergli compagnia. Quando però tornava a casa e non vedeva quella ragazza tascabile seduta al suo tavolo, gli si stringeva il cuore e si sentiva solo. Come un cane abbandonato.

 

Ma ora era lì. E ci sarebbe rimasta. Per sempre.


-Che hai da ribattere tu? Vuoi dire che non è vero? Avresti questo coraggio?- Yacchan non sembrava fare caso al fatto che Riuji stava davvero per scoppiare, più che di rabbia, di vergogna dal momento che la madre stava spifferando cose tanto personali.

-Mamma smettila! E comunque non credere di cambiare discorso! Come puoi farmi una cosa simile?- Riuji ancora stentava a credere a quello che la madre le aveva detto e alla sua abilità di cambiare così repentinamente discorso.

-Cosa ti sto facendo Riuji? Pensavo di avrebbe fatto piacere stare un po' da SOLO con Taiga. In fondo è un sacco di tempo che non vi vedete. Credevo di farvi un piacere.

-
Per me va bene.- la voce di Taiga era stranamente bassa ma era decisa, segno che era convinta della sua affermazione.

-COSA?! Tu.. tu sei d'accordo?! Ma sei sicura di aver capito bene cosa ha detto?

-Bastardino, non sono mica scema! Ho capito perfettamente cosa ha detto e tu, hai capito bene cosa ho detto io. Per me va bene.- Lo fissò dritto negli occhi, spiazzandolo

-Visto? Non mi sembra la fine del mondo! Voi volevate sposarvi, no? Ecco adesso farete un po' di pratica di vita matrimoniale!- Yacchan prese la gabbietta del povero pappagallino che non si era ancora ripreso da quando era riuscito a dire il suo nome completamente, qualche ora prima

-Ad ogni modo, vi vada bene o no, dobbiamo lasciare questa casa al più presto. La demoliranno.-

 

Era la giornata delle notizie sconcertanti.


-Ma volete vedermi morto!! La demoliranno.. demoliranno casa nostra?- il cuore di Riuji iniziava a perdere qualche battito. Un'altra notizia del genere e ci avrebbe rimesso la pelle.
-Eh già! La proprietaria ha deciso di vendere il terreno ad un'azienda di costruzioni, che ha deciso di costruire un parcheggio o chissà cos'altro. Così dobbiamo andarcene. Io vado dai miei genitori, non voglio essere d'intralcio a voi due piccioncini.- Yacchan aveva un modo tutto suo di dare le brutte notizie, lo faceva con il sorriso in viso ed occhi dolci. - La casa deve essere lasciata libera entro domani sera, quindi Riuji datti una mossa- disse dirigendosi nella sua stanza, dove Riuji vide già pronte delle valigie e degli scatoloni.

 

Poco dopo, nella camera da letto di Riuji, i due stavano mettendo le cose negli scatoloni.

Vestiti, libri, pentole.
 

Approfittando dell'assenza di Riuji, andato a dire chissà cosa alla madre, Taiga aveva cercato invano lo scatolo che per anni il ragazzo aveva meticolosamente organizzato, in cui aveva raccolto tutto quello che gli sarebbe potuto servire nel caso in cui il sogno di una storia con Minori si fosse realizzato.

Come avrebbe reagito se l'avesse trovata? Sarebbe stata gelosa? Gelosa di quel sentimento passato?

Fortunatamente non l'ho trovata, pensò e tornò a raccogliere libri della libreria.

 

Mentre era china sulla mensola più in basso notò un contenitore di latta.

 

Uno di quelli dei biscotti. Piccolo e rosso, dalla forma quadrata. Era nascosto dietro alcuni libri impolverati, segno che non venivano aperti da molto tempo, ma lo scatolino era pulito, senza un filo di polvere.

Lo aprì e vi trovò il libretto scolastico che lei aveva lasciato a casa il giorno della sua partenza, insieme alla lettera scritta a Riuji.

Aprì il quadernino e vi trovò le foto dell'ultimo festival scolastico al quale aveva preso parte e tutto le tornò in mente.. la storica vittoria della 2-C, il falò, tutto.

La prima che le capitò fra le mani fu quella con Kitamura e quasi si vergognò della felicità che aveva provato in quel momento, davanti al fuoco.

 

Ma quello era prima. Adesso per lei c'era solo Riuji.

 

Notò che la seconda fotografia, quella in cui la ritraeva con il ragazzo che amava, era spiegazzata, gli angoli erano usurati ed i colori stranamente sbiaditi.Nella foto Riuji le annodava il mantello prima della recita e i due erano stati colti di sorpresa. Un attimo rubato che la fece sorridere.

Riuji dal primo momento si era preoccupato per lei, l'aveva protetta e si era preso cura della famosa tigre palmare che non faceva avvicinare nessuno. Ma lui era il drago. Lui poteva e le sarebbe rimasto sempre accanto.

 

Questi pensieri la fecero istintivamente sorridere.

 

 

Ripose la scatolina nello scatolone e corse in cucina, da dove proveniva l'odore della deliziosa cena preparata da Riuji, felice di aver scoperto quel piccolo tesoro tanto caro al dragone.

Quando fu il momento di tornare nel proprio appartamento, Taiga infilò le scarpe, aprì la porta e si voltò verso Riuji.


Aveva un desiderio che si era fatto sentire dal primo momento che lo aveva visto.

 

Lo sguardo penetrante di Riuji, che a molti incuteva timore, si era addolcito incontrando quello grande di Taiga.

Cercò di rimanere impassibile, di rimanere calma e di contenere il rossore che divampava impertinente sulle guance.

-Bè? Adesso che hai? Ci stai ripensando? Guarda che posso andare a vivere anche io con i miei nonni- disse un Riuji la cui voce tradiva una certa tensione, forse per la paura che davvero Taiga non lo volesse accanto.

Taiga fece uno sforzo incredibile per raggiungere la sua bocca, dovette quasi arrampicarglisi addosso per stringergli le braccia intorno al collo. I piedi neanche toccavano terra.


Ma nel momento in cui riuscì a baciarlo, il cuore cominciò a batterle velocissimo.
 

Riuji rimase sorpreso da quell'inaspettata dolcezza, considerando che per tutta la giornata Taiga le era sembrata distante ed era un gesto al quale lui non era abituato, ma riaverla accanto ed il tocco delle loro labbra lo resero felicissimo.

Le strinse le braccia intorno al corpo e la tenne stretta a se, alzandola ancora di più da terra, tanto che la ragazza aveva l'impressione di volare.

Quando il bacio finì, rimasero a guardarsi per un po' negli occhi, dolci occhi a cuoricino.

Prima di iniziare a scendere le scale per dirigersi a casa, Taiga gli concesse un leggero bacio e con un sorriso radioso, che risplendeva quanto la luna, fece sobbalzare il cuore di Riuji.


-Riuji, ti amo anche io.



*Piccola nota per i lettori: la prima storia in capitoli che scrivo.
E questa è solo la premessa.. Spero che nel leggerla vi sia piaciuta e che la seguirete. Farò del mio meglio. Ovviamente sarei molto felice se mi lasciaste dei consigli per migliorare.

  
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