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Autore: alyfa    02/07/2013    7 recensioni
Alle voltE la routine può essere distrutta da una casualità, può portare ad incontri interessanti e farti fare cose di cui non avevi il coraggio prima..Per Bella..ogni cosa verrà sconvolta un giorno di estate, con un caldo afoso..Gli amici scelgono la piscina..e si ritrovano a giocare e scherzare, a fare nuove conoscenze..
Non sono molto brava con le introduzioni, e questa non mi convince neppure...e non sapevo neanche scegliere una parte del testo così significativa...spero di avervi incuriosito lo stesso!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Angela, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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**Eccomi di nuovo con una OS. Mah…sono un po’ spaesata ultimamente..devo confessarvi che sto scrivendo la premessa e il commento prima di iniziare la storia perché voglio farvi vedere lo stato mentale in cui verso…per scrivere questa storia! E’ pazzesco! Ma davvero non so cosa ne verrà fuori! Per cui..Buona lettura! Aly**

UNA GIORNATA IN PISCINA


Pov Bella.

Oggi il caldo è afoso. L’ennesimo giorno di caldo africano..l’ennesimo giorno in cui non si resiste. Per fortuna abbiamo deciso di andare in piscina. In realtà le mie amiche volevano andare al mare..ma sono stata io a convincerle ad andare in piscina…perché?
Beh..la piscina è più comoda, più vicino a casa, più pulita..e poi..poi c’è quel bagnino davvero carino! Più che carino..direi assolutamente sexy ed eccitante. Negli ultimi mesi sono andata in piscina tutti i giorni solo per vederlo. Solitamente Angela veniva con me, mentre Jessica, insieme a Mike, andava al mare con Alice e il suo ragazzo Jasper. Loro si che facevano un bel gruppo. Io invece mi sentivo continuamente in colpa perché Angela faceva tutto con me, da quando ci eravamo incontrate al liceo era diventata la mia migliore amica e mi seguiva, mi appoggiava, in ogni cosa che facevo. Mi diceva quando sbagliavo, mi incoraggiava se ero nel giusto. Avevamo scelto la stessa Università e addirittura lo stesso corso, non sapevo neppure se era davvero quello che volevo fare davvero, ma per ora mi piaceva tanto. Così Angela mi seguiva ogni giorno che andavo in piscina, per tenermi d’occhio e per non lasciarmi sola..mentre gli altri della nostra compagnia andavano al mare. Oggi invece..io ed Angela abbiamo indetto un’opera di convincimento niente male…e addirittura Alice e Jasper hanno optato per la piscina. E’ un giorno memorabile!
Io ed Angela viviamo insieme a Jessica ed Alice, in un appartamentino fuori dal campus. Non è molto grande, il salotto non è spaziosissimo, con due divani piccoli in stoffa e una televisione al plasma, solo per recuperare spazio. La cucina con il tavolo rotondo e quattro sedie si trova proprio all’entrata di casa, formando una stanza unica con il salotto. Le camere sono piccole..e nessuna di noi ha un letto matrimoniale. All’interno della camera c’è un armadio ad angolo sulla sinistra, con la scarpiera laterale che arriva quasi infondo al letto e vicino alla finestra una scrivania con delle mensole dove appoggiarci i libri. Il letto e una piccola libreria con dei cassetti e dei ripiani sulla destra, per metterci uno stereo, dei libri di lettura e tenere nei cassetti le proprie cose. Insomma..ogni camera era lo specchio dell’altra. Lo spazio vitale era minimale..ma stavamo bene. Era stata Alice a proporci di vivere con lei e Jessica, loro si conoscono da una vita. Erano vicine di casa ed hanno fatto tutte le scuole assieme, continuando anche con l’università. Ci siamo incontrate un giorno, per caso, in mensa ed abbiamo iniziato a chiacchierare. Un discorso tira l’altro e parlando del campus e degli alloggi Alice ci ha proposto di condividere con loro l’appartamento, così da dividere anche le spese. Devo dire che all’inizio io ed Angela avevamo un po’ di timore..ma poi ci siamo trovate benissimo. Ora eravamo quasi inseparabili..a meno che non parlassimo di spiaggia o piscina.
-Bella sei pronta? – indossai gli short in jeans e infilai le infradito, raggiungendo le ragazze in salotto. Sorrisi mentre Jasper rideva sulla spalla di Alice. Loro sapevano, ovviamente, il motivo per cui ci mettevo tanta cura a prepararmi, per una volta. Era stato come un colpo di fulmine..per me, solo per me.
Un giorno ero in biblioteca e cercavo tra gli scaffali un libro di poesie di Pablo Neruda. La professoressa Kendal l’aveva nominato a lezione e volevo approfondire l’argomento leggendone qualcuna, mentre scrivevo l’inizio della tesina per l’esame. Ero tra gli scaffali, intenta a scorgere quel libro quando lo vidi. Era seduto a terra, sotto una finestra. I jeans lunghi, le gambe allungate e incrociate tra loro. La t-shirt blu notte, non troppo aderente. Di fianco a lui una borsa a tracolla, un giubetto e degli occhiali da sole. Teneva in mano un libro ed era concentrato nella lettura. I capelli bronzei spettinati, e il volto rilassato ma attento al libro. Mi innamorai di lui quel giorno. Non sapevo come si chiamava, avevo chiesto più volte a Jasper se lo conosceva..ma no, non sapeva chi era. Anche Alice aveva tentato di sapere qualcosa in più..ma niente. Da quel giorno sono passati sei mesi. Il primo giorno in cui sono venuta in piscina un altro colpo al cuore. L’avevo rivisto. Era seduto su una sedia da regista, con la maglietta rossa del salvataggio e un costume a metà coscia largo, non aderente. Le gambe lunghe e le braccia muscolose lasciate libere. Il solito occhiale da sole e i capelli spettinati. Una visione..una visione erotica. Ho passato ogni giorno di questa estate qui, studiando addirittura su uno scomodo lettino pur di guardarlo, di osservarlo di tanto in tanto. Credo di non aver mai preso tanto sole in vita mia, come quest’anno. Angela ovviamente sa tutto..sa che nella mia vita ho creduto di essere innamorata..solo una volta, solo una volta mi sono fidata dei miei sentimenti, solo una volta ho ceduto alle tenerezze e solo una volta ho sentito il battito del mio cuore volare, per un ragazzo…ma James mi aveva tradita. James non era dolce, non era romantico. Era un bel ragazzo, e lo è tutt’ora a dire la verità, ma niente di speciale. Troppo muscoloso, troppo biondo, troppo egoista..troppo..troppo. Non so neppure io cosa era troppo. Era sbagliato e me ne accorsi solo dopo la fregatura che avevo preso. Mi ero scottata..troppo in profondità ed ora volevo disperatamente risalire. Evitavo che la mia mente tornasse indietro a quei ricordi..volevo evitare che il mio cuore soffrisse ancora..volevo solo essere felice..come una ragazza di venti tre anni meritava. Volevo essere spensierata..come era giusto che fossi.
-Jasper..non ridere! Smettila.. – sbuffai, ma non ero mai stata troppo permalosa, per cui lo dissi trattenendomi dalle risate. Ovviamente, fu la goccia che fece traboccare il vaso, perché risero tutti. – Oh ma che avete oggi, si può sapere? E’ una giornata in piscina come molte altre! – Jasper scosse la testa ed Alice prese la parola.
-Oh si si..! Scherzi?! Ed è per questo che hai indossato il bikini bianco che con l’acqua diviene trasparente?! Perché è una giornata normale in piscina?! – la guardai maliziosa e poi alzai le spalle. Era vero..avevo osato di più perché volevo che mi notasse e quel costume era così microscopico che era impossibile non farlo. Però in un attimo di lucidità mi resi conto che non era così che ero fatta e che probabilmente, andando in piscina con gli amici, sarei finita in acqua senza dubbio e il costume sarebbe stato davvero antipatico. Girai la schiena verso di loro e mi chiusi in camera.
-Oh no! Adesso ci vorrà un’altra mezzora! – sentii Alice sbuffare ed Angela ridere insieme agli altri. Presi il bikini blu, leggermente più coprente e uscii solamente dopo cinque minuti. Li vidi esultare e farmi il segno dell’ok. Bene. Se piacevo a loro ero apposto!
Presi la borsa con l’asciugamano e i solari e andammo in macchina. Jessica e Mike andarono con la macchina di lui, mentre io e Angela ci aggregammo a Jasper ed Alice.
-Senti Bella…posso farti una domanda? – guardai Jasper tramite lo specchietto e gli sorrisi annuendo –Ma perché non prendi l’iniziativa e ci parli?
Eh..gli sembrava facile. Sbuffai a lungo e guardai fuori dal finestrino. Due volte ci avevo provato sul serio, ma senza riuscirci. La prima volta era il primo giorno in cui ero andata in piscina, mi avevano dato una sdraio rotta e per poco non cadevo a terra, mi sono alzata, pronta per andare a dirgli se poteva cambiarla, gentilmente ma un ragazzo della piscina arrivò più veloce, sostituendomi il lettino. La seconda volta invece io e Angela avevamo deciso di buttarci in acqua e nuotare un po’. Quando lei tornò sul lettino io mi sedetti al bordo della piscina, molto vicina a dove stava lui. Avrei voluto girarmi e parlarci ma si stava intrattenendo con un ochetta bionda e una rossa..per cui lasciai perdere.
-Jazz..magari fosse così semplice.. – borbottai. Mi avevano sentito tutti, ma nessuno aveva il coraggio di contraddirmi..tutti..tranne Angela ovviamente.
-E’ semplice Bells..sei tu che non vuoi farti avanti. Ti butti in acqua, qualche bracciata, qualche schiamazzo con i tuoi amici..poi ti avvicini e cominci a parlare del più e del meno..magari potresti dirgli che l’hai visto più volte in biblioteca..e da cosa nasce cosa.
I suoi consigli mi avevano sempre affascinato, ma non ne avevo messo in pratica neppure uno..se non quando avevo lasciato James. L’unica cosa giusta che avevo fatto negli ultimi dieci anni. Per cui forse…a pensarci bene…avendo seguito quell’unica volta il suo consiglio..potrebbe anche essere che abbia ragione.
-Cioè Angela..ma mi hai vista? Sono una tavola da surf, sono mora..e lo sai bene che le more non attizzano come le bionde, il mio culo è più floscio di quello di mia nonna ed ho due borse sotto gli occhi che fanno spavento persino al mostro di lockness. Ti pare che posso andare dal bagnino-mister muscolo-perfetto-bronzo di riace e parlargli, del più e del meno, come se niente fosse?! – ovviamente Jasper ed Alice scoppiarono a ridere.
-Sei bellissima..e..Bells, se non ti dai mai un’opportunità non scoprirai mai cosa di bello c’è in giro. Devi smetterla di tapparti, di chiuderti, le ali. Non hai nulla da perdere..
-Ma è una figura di merda in piena regola. Già mi immagino il suo sguardo accigliato a domandarsi che diavolo voglio da lui..si passerà una mano tra i capelli frustrato e non vedrà l’ora che mi allontani da lì..
-Magari invece fai colpo.. – disse Alice sorridendo verso di me. Jasper aveva appena parcheggiato sotto un albero, in modo che la macchina stesse all’ombra. Ovviamente oggi, dato che eravamo tutti insieme, avevamo optato per andare la mattina e passare lì tutta la giornata. Chissà..chissà che turno avrà oggi. Solitamente c’è di pomeriggio, non sono mai venuta di mattina perché ho sempre preferito studiare un po’ di più per gli ultimi esami, perché è vero che in piscina la mia concentrazione si perdeva. Prendiamo le nostre borse e ci avviamo all’interno. Oggi fa veramente troppo caldo, credo che davvero mi butterò in acqua il prima possibile. Cerco di fare la vaga, mi nascondo sotto gli occhiali da sole e vicino ad Angela, ma il primo posto in cui guardo è la sedia vicino alla piscina. E lui è lì. Vuoi dirmi che lavora tutto il giorno? Oppure oggi ha il turno la mattina ed io sono così sfigata da aver fatto tardi e non potermelo godere come ogni volta? Ah maledettissimo bikini bianco e insana mente malata…
-Ehi..hai visto chi c’è? – mi sussurra Angela camminando verso il fondo della piscina dove c’è ancora qualche sdraio e ombrellone libero. Io annuisco, ma guardo avanti. Gli altri ovviamente non hanno sentito, apprezzo un sacco il riservo della mia amica, sa quando parlare e quando stare zitta ed è una cosa che adoro di lei.
Prendiamo posto e Jasper porta più vicino a noi alcune sdraio che si trovavano sotto altri ombrelloni. Ho tolto la canotta e i pantaloncini quando sento una voce alle mie spalle. L’ho riconosciuta. L’ho sentita più volte quella bellissima e soave voce, ma mai rivolta a me o qualche mio amico. Dei brividi mi percorsero la schiena quando mi resi conto che parlava con noi. Angela sorrideva sotto i baffi e immaginai che gli altri non dovevano avere espressioni tanto diverse.
-Salve ragazzi.. Questi due ombrelloni sono riservati, vi dispiace spostarvi su quelli più là? – la rabbia salì. Ma perché ora si potevano riservare anche gli ombrelloni? Addirittura?! E chi se lo poteva permettere? Le due ochette che parlavano con lui praticamente ogni giorno…?! Ah dannazione alla mia gelosia stupida. Voltai lo sguardo verso Jasper che sembrava un po’ contraddetto e raccolsi la mia borsa, scrollando le spalle.
-N-non c’è..a-alcun problema..c-ci spostiamo! – dannazione..il balbettio non adesso! No! Non proprio ora che gli riservo due parole! Jasper annuisce spostando di poco gli altri lettini, facendosi aiutare da Mike. Angela è al mio fianco, con un sorrisetto che va da parte a parte, soddisfatta che in qualche modo io gli abbia parlato. Volto lo sguardo verso le mie spalle e per fortuna lui è tornato a sedersi al suo posto.
-Bella..non sapevo soffrissi di balbuzia! –Ecco..ti pareva! Ed io che pensavo fosse passato inosservato. E invece no..Jazz era sempre all’attacco. Ovviamente tutti risero ed io cacciai di nuovo gli occhiali sugli occhi e mi stesi sul lettino, guardando il cielo ed evitando di posare troppo lo sguardo su un certo ragazzo.
Ma non era per niente possibile..no. Di tanto in tanto muovevo la testa con movimenti millimetrici per poterlo scorgere da sotto gli occhiali da sole e non farmi vedere dai miei amici. Era un’impresa ardua, dato che Angela continuava a guardare ogni mia mossa e Jasper se la rideva.
Dopo una buona mezzora, passata sotto il sole sentimmo delle voci avvicinarsi. Gli occupanti dei due ombrelloni che avevamo preso prima noi. Mi voltai a guardarli come tutto il resto del gruppo. C’era un ragazzo alto e muscoloso, sembrava un armadio come quello che aveva in camera sua Alice. Di fianco a lui una ragazza bionda, indossava un costume nero con le pailette e i capelli erano raccolti in uno chignon. Gli occhiali da sole celavano i suoi occhi, sicuramente chiari. Con loro un altro ragazzo, un po’ meno muscoloso rispetto al primo, moro anche lui, con la carnagione scura, ambrata. Erano tutti e tre bellissimi.
-Hai visto quello lì? – mi sussurrò Angela raggiungendomi sul lettino. Io sorrisi. Angela non aveva un ragazzo da due anni, aveva avuto una storia importante che risaliva ancora al liceo, ma poi con il college le cose sono degenerate e si sono lasciati. E’ stata molto male..ed ha chiarito che non voleva assolutamente più avere a che fare con persone di sesso maschile.
-Quale dei due? – domandai, curiosa di sapere quale dei due ragazzi aveva fatto colpo sulla mia amica.
-Quello con il tatuaggio al braccio.. – il secondo più magrolino. Sorrisi e mi alzai, indossando il pareo. –Dove diavolo stai andando? – la voce della mia amica mi raggiunse, mentre mi avvicinavo al nuovo gruppo che si stava sistemando di fianco a noi. Le feci l’occhiolino e la intrappolai con la mia mano sul polso, camminando verso di loro. –Oh no! No! No! Bella..non farmi questo…no!
-Ciao! – ero raggiante. Pronta a nuove scoperte! Forse però solo per far piacere ad Angela, perché si meritava di essere felice, di innamorarsi ancora una volta..di stare in pace e serena. Forse però non era il modo giusto di approcciarsi!
-Ciao..tu sei? – la voce astiosa della bionda mi fece gelare. No..non era il caso di approfondire quell’amicizia.
-Ehm..mi chiamo Isabella..lei è Angela.. – lei alzò la mano, imbarazzata. –Mi chiedevo..vi va di unirvi a noi per una partita di pallavolo in acqua? – si certo..brava Bella. L’antisport per eccellenza che propone una partita di pallavolo! Decisamente azzeccata come idea! Per non parlare del fatto che sarò così agitata a stare sotto gli occhi del bagnino figo che probabilmente non la vedrò neppure la palla! La bionda alzò gli occhiali e mi guardò.
-Siete solo voi? – era un po’ incerta e sarcastica. Io scossi la testa e mi voltai appena indicando gli ombrelloni con gli altri quattro ragazzi.
-Ci sono anche loro..eravamo sei ma con voi si dovrebbe fare un bel numero…se vi va.. – il gigante muscoloso sorpassò la bionda e mi tese la mano.
-Io sono Emmett, lei è Rosalie, la mia ragazza e il moretto qui è Jacob, mio fratello! Comunque si…ci va di unirci a voi per una partita. Ma…non siamo dispari così? – io sorrisi. Era perfetto.
-Oh..Bella non gioca..lei ci guarda. Lei e lo sport sono nemici! – guardai sbigottita la mia amica Angela e poi sorrisi diventando un po’ rossa.
-Bella? – chiese confusa la bionda.
-Si..è il diminutivo di Isabella..e preferirei mi chiamaste Bella..se non vi dispiace.. – sorrisi e lei annuii, tendendomi la mano.
-Chiamami pure Rose..- sorrisi prendendole le mano e poi anche Angela la strinse. Jacob sorrideva e poi tese la mano.
-Io sono Jake per gli amici! – quando Angela strinse la sua mano diventò rossa bordoux. Io scoppiai a ridere, cercando di nascondere la risata con un colpo di tosse.
-Dai allora, venite con noi.. – tornai verso gli altri facendo l’occhiolino a Jasper ed Alice che mi avrebbero capito all’istante. –Allora ragazzi..loro sono Emmett, Rosalie e Jacob..si uniscono a noi per quella partita di pallavolo in acqua che volevamo fare…che dite? Iniziamo? – Alice si alzò in piedi felice ed elettrizzata e alzò una mano in mo’ di saluto.
-Io sono Alice, lui è Jasper, il mio ragazzo..e loro sono Jessica e Mike..allora questa partita?! – era elettrizzata e trainava il gruppo in maniera impeccabile.
-Perfetto..il pallone lo avete?! – io ed Alice scoppiammo a ridere e poi guardammo Emmett che aveva posto la domanda fondamentale.
-No..ma finchè noi ci prepariamo Bella può andare a chiederlo al bagnino! – cazzo! Jasper mi aveva fregata! Lo guardai sgranando gli occhi e scossi la testa impaurita.
-Che c’è Bella..hai paura di Edward? – era così che si chiamava allora?! E loro come facevano a conoscerlo? Mi irrigidì e non mi mossi dalla mia posizione, diventando paonazza. Speravo solo che i miei amici non mi mettessero in imbarazzo..non volevo che si capisse che ero cotta di quel tipo..sopratutto se loro lo conoscevano.
-Ehm..no..paura? No..no.. – Jasper scoppiò a ridere, seguito da Angela e io diventai rossa in volto. All’improvviso non mi sembrava una grande idea quella partita di pallavolo.
-Dai vieni Bella..ti accompagno.. – Rosalie si fece vicina e camminammo in silenzio verso la sedia in cui era seduto Edward.
-Ehm…Rosalie.. – lei si fermò e poi scoppiò a ridere. Spingendomi con una mano sulla schiena a farmi più vicina e a parlare. –Ciao.. – dissi cercando di controllare l’agitazione.
-Ciao.. – sembrava scocciato. Bene..perfetto. Cosa potevo fare ora?! Se già per un semplice ciao si rompeva dovevo anche chiedergli del pallone…? E poi Jasper e Angela mi dicevano di provarci…se…Banane!
-Mi stavo chiedendo se per caso ci fosse un pallone disponibile..vorremmo fare una partita di pallavolo.. – deglutì a fatica, controllando la balbuzia. Alzò gli occhi dal piccolo libro che stava leggendo e dopo aver guardato me il suo sguardo si spostò su Rosalie, dietro di me. Sorrise alla bionda e la salutò affettuosamente.
-Ciao Rose! Siete arrivati quindi! Non mi avete neppure fatto un cenno! – lei scosse le spalle, indifferente.
-Sei tu che sei appiccicato a quel libro..al posto che controllare i bagnanti..allora..questo pallone? – per fortuna che mi aveva aiutata. Certo..lui le aveva riservato un caloroso saluto, rispetto all’indifferenza verso di me…ma ok..va bene. Almeno gli avevo parlato. Ora sapevo come si chiamava e la sua voce dolce mi era penetrata all’interno della pelle.
-Ora guardo nel cesto! – ci fece l’occhiolino, o meglio..credo l’abbia fatto alla bionda e si alzò andando verso il magazzino. Io sospirai a lungo, non mi ero resa conto di aver trattenuto il respiro.
-Bella..tutto ok? – Rosalie si avvicinò a me sorridente. Io annuii lentamente e lei scoppiò a ridere –Ti piace Edward! – ecco. L’aveva capito. Arggg…Jasper e la sua linguaccia. Maledizione! Dovevo cercare di negare..negare e basta!
-No..ma che dici? – brava Bella..non sei mai stata una brava attrice..ma forse dato che non ti conosce la inganni!
-Oh si si..non era una domanda la mia. Era una pura costatazione! – se la rideva tranquillamente, prendendomi in giro. Ma perché diavolo ero andata da loro? Ah si..per Angela. Mi voltai appena per verificare se almeno l’obiettivo fosse andato a buon fine..e la vidi seduta sul bordo della piscina con le gambe immerse nell’acqua, un po’ rossa in viso con Jacob che parlava di fianco a lei. Sorrisi istintivamente e Rosalie seguì il mio sguardo. –Oddio..Jacob! –lei era allibita.
-Ecco il pallone! – la voce calda di Edward ci fece girare, lo tirò verso Rosalie che l’afferrò al volo. Per fortuna, perché se l’avesse lanciato a me avrei fatto l’ennesima figuraccia. –Ehi..ma quello non è Jake? – Rose annuii solamente. –E quella chi è? – io guardai verso la mia amica.
-E’ Angela..una mia amica..perché? – domandai, curiosa della loro reazione.
-Jake non è un tipo che parla con le ragazze..solitamente lui sorride, fa occhiolini, ammicca, sfiora e poi se le porta a letto..o in uno stanzino buio..- aggrottai le sopracciglia alla descrizione del loro amico e voltai le spalle a loro, pronta ad andare a salvare Angela. Non volevo che si innamorasse di un tipo così. Non se lo meritava..ed era tutta colpa mia se avrebbe sofferto.
-Ehi dove vai?! – una mano delicata mi trattenne per il polso. Rosalie aveva in un braccio il pallone e l’altra mano chiusa sul mio braccio.
-Non voglio che stia male..Non ancora..
-Stanno solo parlando.. – scossi la testa e mi liberai dalla presta di Rose.
-No..tu..tu non la conosci. Lei è il primo ragazzo da cui è colpita, dopo l’ultima storia che è finita due anni fa..ha passato questo tempo ad odiare il genere maschile..rifiutando ogni invito, ogni contatto..qualsiasi cosa. Oggi invece..è rimasta colpita dal vostro amico e non voglio che soffra ancora..non se lo merita..
-E cosa vuoi fare ora? Vai la e gli dici ciò che ti abbiamo detto? – la voce di Edward era dura e arrivava da dietro le mie spalle. Scossi la testa e sorrisi.
-Le farò semplicemente capire come sono le cose..con il mio modo! Lei lo sa..lei mi conosce..
-Senti..non ha senso Bella. Se Jake ci parla evidentemente anche lui è stato colpito..se no avrebbe giocato con lei come al solito..invece guardali. Stanno ridendo insieme..dagli un’opportunità. – mi voltai a guardarli e vidi gli occhi di Angela brillare dalle risate. Sbuffai sonoramente e annuii. Dirigendomi ugualmente verso gli altri miei amici.
-Hai visto Angy? – mi chiese Alice subito, quando mi sedetti sul lettino, di fianco a lei. Io annuii e poi guardai Jasper.
-Questa me la paghi, capellone! – mi piaceva prenderlo in giro..era davvero elettrizzante alle volte, perché ci rincorrevamo per casa, mi faceva il solletico..insomma..avevamo una buona affinità. Era divertente perché alle volte mettevamo in mezzo anche Alice che gli diceva su e ci dava dei bambini.
-Cos’ho fatto?! – chiese con il falso tono da ingenuotto.
-Oh..lo sai bene! – indicai con la testa il bagnino. Lui sorrise e poi scosse la testa.
-Oh Bella..e’ solo l’inizio! Questa giornata sarà indimenticabile! – e poi scoppiò a ridere, battendo il cinque a Emmett. Quei due avevano già stretto amicizia! E soprattutto…sembavano cospirare contro di me!
-Di che parlate? – Rosalie si era seduta di fronte a noi.
-Niente.. – Alice scosse le spalle, speravo che almeno lei mi reggesse il gioco –Bella è innamorata del bagnino da un sacco di tempo..ed oggi è la prima volta che gli rivolge la parola! – li ammazzo! Li. Ammazzo! Ma avevano deciso di boicottarmi? Avevano deciso di schierarsi tutti contro di me?! Perché diavolo mi facevano questo?! Per fino Alice…non c’era più religione al mondo!
-Sei…Sei innamorata di Edward?! – Rosalie sembrava sull’orlo di una crisi di risa.
-Oh..tu non puoi immaginare! Da due mesi non fa altro che venire in piscina, starsene seduta a rimirarlo, per poi tornare a casa triste perché non ci ha parlato. Prima di oggi non sapeva neppure come si chiamava..e allora è stato soprannominato “il bagnino figo”..
-JASPER! – lo urlai, in modo che si quietasse. Tutti erano scoppiati a ridere, ma quella che rideva di più era proprio Rosalie, che si era stesa sul lettino, incurante che ci fosse Jessica sotto.
-Oh..scusa.. – disse ancora ridendo a Jessy.
-Mi vuoi spiegare perché ti fa tanto ridere?! – incrociai le braccia sotto al petto e la guardai storta. Anche Angela e Jake ci raggiunsero.
-Di che ridete? – chiese Jake prendendo posto su un lettino, di fianco alla mia amica.
-Bella è innamorata di Edward.. – disse ancora ridendo Rosalie. Anche Jake scoppiò a ridere mentre Angela sembrava che fosse scesa da un altro pianeta.
-Oddio…Oddio fematevi vi prego! – disse Emmett, incapace di arrestarsi.
-Oh..non vi sopporto! – mi alzai e mi diressi verso il bar della piscina. Erano insopportabili. Decisamente non avevo fatto un buon affare ad andare da loro. Ordinai una limonata e quando il barista la mise di fronte a me sentii lo sgabello spostarsi di fianco a me. Rosalie mi guardava ancora sorridendo.
-Bella..scusaci! – poi scoppiò a ridere ancora. Mi girai, voltandole le spalle e lei sbuffò, cambiando sgabello e sedendosi di nuovo di fronte a me. –Scusaci davvero..noi..non ridevamo solo di te.. – la guardai accigliata.
-Come scusa?
-Edward non fa altro che parlare di te..o meglio..sa solo che ti chiami Bella, perché Angela di tanto in tanto lo urla in piscina quando ti chiama..e dice di quanto tu sia bella, eccitante, estremamente dolce e imbarazzata. Insomma…lui ti osserva e continua a parlare di te da un sacco di tempo..Bella di qua..Bella di la..Bella ha fatto questo…Bella indossava questo costume..
-E tu come fai a saperlo? – ero sconvolta. Lui sapeva anche il mio nome, al contrario di me. E diceva ai suoi amici che ero bella ed eccitante e dolce?!
-E’ mio fratello! – e poi scoppiò a ridere di nuovo. Ora l’imbarazzo era talmente alto che le mie guance avvamparono immediatamente, diventando bordoux.
-Ti prego…dimmi…dimmi che scherzi! – lei scosse la testa, ridendo ancora.
-Sono mesi che mi assilla..mesi che continua a parlare di una ragazza con i capelli color cioccolata e gli occhi scuri..alla fine ci siamo convinti a venire in piscina per conoscerti.. – portai le mani al volto, imbarazzata e lei sorrise, avvicinandosi a me. –Non vergognarti Bella..
-Oh certo come no..ho appena fatto la figuraccia del secolo! – lei scosse la testa.
-No..sei davvero molto dolce. E’ la prima volta che vedo mio fratello così in fissa per qualcuna. – io abbassai lo sguardo, ancora imbarazzata e Rosalie mi accarezzò un braccio. –Bella..datti un’opportunità.. – la guardai accigliata.
-Mi prendi in giro Rose?
-Io ti vedo, sei solare, ti va di divertiti, probabilmente sarai anche molto dolce con quell’aria da ragazzina un po’ spaurita…ma quando si tratta di te..ti imbarazzi, balbetti..diventi rossa..sei molto tenera..e secondo me..potresti davvero avere un’occasione con mio fratello.. – mi girai per guardare verso Edward e lo vidi sorridere a una ragazza bionda. Certo..come no. Un’occasione! Mi girai verso Rose con il sopracciglio alzato.
-Grazie..ma credo che continuerò con la mia strategia.. – mi alzai con la mia bibita e raggiunsi il gruppo che era dall’altra parte della piscina. Come se davvero uno così poteva notare me..certo aveva detto a sua sorella che ero bella e carina, certo..ma poi? Poi si intratteneva a parlare con il solito tipo di ragazza..Bionda o rossa, con almeno una quarta di reggiseno, bikini microscopico che copre a mala pena i capezzoli e non parliamo del perizoma invisibile..Certo. Un’opportunità! Già solo al pensiero mi veniva da ridere.
-Allora..iniziamo la partita. Il pallone lo abbiamo..l’arbitro anche…su! – mi alzai dal lettino alle parole di Emmett. Era bello vedere come ci eravamo integrati in così poco tempo. mi stavo dirigendo dalla parte opposta della piscina, rispetto a dove si trovava Edward..ma ovviamente non andava bene.
-Bella..ti conviene andare sull’altro lato, perché hai il sole contro e non riusciresti a vedere bene.. – e ti pareva. A nulla servivano gli occhiali da sole, a nulla servivano le raccomandazioni fatte in precedenza ai miei amici..arggg..che giornataccia! Volevo solamente nascondermi. Perché diavolo avevo deciso di portarli qui oggi? Non potevo lasciarli andare al mare e bella finita?! Noooo..Bella Swan deve sempre fare di testa sua! Maledizione. Camminando lentamente mi avviai dall’altra parte. Per fortuna la piscina era grande e non dovevo stare troppo vicino a lui, perché c’erano altri bagnanti infondo e il gruppo non si poteva mettere a giocare troppo vicino a loro. Mi siedo sul bordo e faccio la linguaccia ad Angela che mi guarda con un sorrisone a tutta denti.
I ragazzi iniziano a giocare, ma non è davvero una partita seria. Hanno deciso di separare le coppie, in modo che i fidanzatini-ciccini-picciò giochino contro! Beh devo ammettere che è bello vedere Jasper che se la prende con Alice e Rosalie che di tanto in tanto fa le linguacce a un Emmett davvero irato. E’ bello vedere anche Alice che si scontra con Angela e cadono in acqua ridendo come delle sceme! Quelle due mi fanno morire ogni volta..Alice mi è entrata dentro come Angy..più o meno. Lei è davvero una bella persona. Mi sa consigliare ed ha imparato a leggere i miei sguardi come nessun altro fa..a parte ovviamente l’amica d’infanzia. Ma loro due sono le mie pietre, le mie rocce..so che se ho bisogno entrambe sapranno aiutarmi..e so..che sono per loro la stessa cosa.
Sto ridendo come una pazza perché Emmett si è scontrato con Alice e l’ha praticamente sormontata quando sento una presenza al mio fianco. Non si è seduto, sta piegato sulle ginocchia e guarda il gruppo giocare.
-Come conosci mia sorella? – eccolo. Temevo mi parlasse..temevo che mettendomi qui, dalla sua parte, io dovessi dire qualcosa in un qualche momento. Uffa…maledizione alla partita di pallavolo. Ora come diavolo facevo a inventare qualcosa, mantenere la mia voce indifferente e non farmi arrossare le guance? Era praticamente un’impresa titanica!
-A-angela è stata abbagliata da Jacob..e per, per farle un favore ho inventato la scusa della partita, per invitarli a passare del tempo con..noi.. – ma perché diavolo gli avevo detto la verità? Non potevo inventarmi una scusa? NO…..ovviamente. Ora si che avevo fatto la figura peggiore della giornata. Poteva andare peggio? NO! O forse si…dipendeva tutto dal mio equilibrio, dalla mia voce, dalla mia balbuzia e imbranataggine. Mi sembravo una ragazzina timida che si trova di fronte il suo idolo. Dio santo! Non mi sono girata a guardarlo neanche un attimo, affidandomi agli sguardi sfuggevoli con la coda dell’occhio.
-Sei cupido? – mi chiede e nel suo tono di voce sento una lieve risatina. Oh…fatemi registrare questa voce melodiosa..vi prego!
-N-no..è che..lei è mia amica..e si merita il meglio.. – rispondo a fatica, guardando Angela e il rossore sulle sue guance mentre Jake le fa l’occhiolino. Oh Cielo. Spero solo che non voglia solo portarsela a letto.. –Anche se credo che il tuo amico non sia la persona migliore per lei, da come lo avete descritto.. – finisco la frase, questa volta più sicura di me.
-Beh..se è per quello devi stare tranquilla. Conosco Jacob da tantissimo tempo e non l’ho mai visto comportarsi così..per cui..la tua amica può davvero sperare in qualcosa.. – mi nasce un sorriso spontaneo sulle labbra. Ci spero davvero, perché Angy si merita davvero il meglio. Con il suo ex ha pianto molto e vederla in quello stato mi ha fatto male, non sapevo più come fare per farla stare bene..poi..poi sono riuscita a farla uscire dall’obliò. Uscivamo tutte le sere..una passeggiata senza implicazioni di nessun tipo, un giro al centro commerciale..un pomeriggio sulla spiaggia anche se faceva freddo..e’ tornata ad essere quella che era. –E tu? – mi girai a fissarlo stralunata. Che diavolo di domanda era quella?!
-Io cosa? – per fortuna non avevo balbettato..i suoi occhi verdi colpivano i miei amici, interessati a dove finiva la palla.
-Tu sei impegnata? – una lieve risata mi uscì dalle labbra. Impegnata io? Magari..avrei voluto rispondere! Invece scossi la testa, sorridendo.
-Non più! – non avevo problemi. Ero stata male ma non era una storia importante come per Angela.
-E sei rimasta “abbagliata” da qualcuno? – scoppiai a ridere. Non so perché..forse era dovuto al fatto che mi faceva delle domande come se gli interessasse, un terzo grado alquanto piacevole..o forse perché mi aveva fatto una domanda un po’ scomoda..potevo rispondere no..e lasciargli credere che ero completamente libera..ma non sarebbe stata la verità..Perchè ero persa per qualcuno..lui.
-Si..qualcuno mi ha “abbagliata”! – mimai le virgolette ancora sorridendo ampliamente. Vidi Jasper farmi l’occhiolino e io lo schizzai un pochetto.
-Oh..e’ lui? – il suo tono sembrava deluso, anche se cercava di mascherarlo. Mi girai a guardarlo in volto, mentre continuava a fissare Jazz! Scoppiai a ridere, tenendomi la pancia con le mani e piegandomi un poco all’indietro.
-Chi? Jasper? – ridevo forte ormai. Era davvero impensabile..io e Jazz..nono! –Lui..lui è solo un buon amico! – e ridevo ancora. Non riuscivo a fermarmi.
-Ti fa tanto ridere questa cosa? – il suo tono risentito mi fece tornare seria, mi ricomposi e guardai l’acqua, non sapendo cosa rispondere. –Torno al mio posto..buon divertimento! – non feci in tempo a bloccarlo che si era già allontanato. Maledizione. Che avevo fatto?! Ecco la mia opportunità, volata via in un secondo. Almeno avevamo parlato, la sua voce era una melodia ineguagliabile..estremamente sensuale, dolce, profonda..bellissima. Chissà la sua risata. Evidentemente la mia deve averlo spaventato perché si è allontanato in un baleno. Perfetto! Tornai a guardare il gruppo, seriamente. Angela mi lanciava occhiatacce, curiosa di sapere cosa ci eravamo detti, ovviamente..ma avrebbe dovuto aspettare. Anche perché avevo bisogno di un consiglio..un buon consiglio!
-Ehi.. – la voce di Jasper mi arrivò senza che lo vedessi arrivare. Sorrisi verso di lui e scesi in acqua per rinfrescarmi. Anche gli altri avevano terminato di giocare, forse perché era quasi orario di pranzo.
-Divertito? – lui lanciò un’occhiata eloquente a Edward.
-Che è successo? – stavo iniziando a raccontare quando anche Alice e Angela mi raggiunsero.
-Niente di che..mi ha chiesto come conoscevo Rose e allora abbiamo parlato un po’ di Jake e poi mi ha chiesto se sono impegnata e se ho qualcuno per la testa..in quel momento Jazz mi ha fatto l’occhiolino e lui ha creduto che io e te avessimo una storia o qualcosa di simile..insomma..io sono scoppiata a ridere e lui è andato via. Fine della conversazione!
-E’ geloso….uhhhhh! – Alice batteva le mani sull’acqua come una bambina!
-Ma smettila! Non mi conosce neppure..come fa ad essere geloso?! Dai..usciamo ed asciughiamoci..prima di pranzare! – Alice e Jazz ci precedettero mentre io e Angela restammo un altro po’ in acqua.
-Allora..dimmi..che te ne pare? – ero un po’ confusa e il mio sguardo deve essergli stato chiaro perché riprese il discorso –Ha una bella voce? E’ dolce? Ti è sembrato che fosse più che interessato? Insomma..avrai avuto qualche sensazione no? – sorrisi debolmente, guardando con la coda dell’occhio Edward che parlava fitto, fitto con sua sorella.
-Ha una voce bellissima Angy..è dolcissima, una melodia che vorrei ascoltare continuamente..avevo le mani sudate e mi sentivo elettrizzata al solo pensiero che fosse lì..Dio… - mi passai una mano tra i capelli sorridendo.
-Sono piccoli passi in avanti..vedrai che ora di questa sera riuscirete a fare una conversazione completa..e magari scoprirai qualcosa in più di lui!
-E tu invece? – indicai Jake con lo sguardo.
-E’ un bel ragazzo, molto simpatico..mi ha detto subito che per lui è tutto nuovo..nel senso che non ha mai provato a conoscere una ragazza ma che io gli trasmetto qualcosa..che non sa neppure lui..per cui vuole andare piano….molto piano! – sorrise e io capii immediatamente. Quei due sarebbero finiti insieme. Angela era in grado di farsi amare in un modo totalizzante e Jake era caduto nella sua trappola!
I ragazzi si offrirono di pagare il pranzo per le donzelle..ovviamente..io che non avevo compagno cercai di arrangiarmi..ma a me ci pensò Jasper. In effetti..avevo pagato io venerdì scorso quando eravamo usciti e facevamo una volta per uno. Sorridevo ai discorsi che si facevano..cercavamo di conoscerci meglio. Rosalie ed Emmett si erano conosciuti molti anni prima in un campo estivo, che i suoi genitori la obbligavano a frequentare..ed Emmett invece era uno dei ragazzi dell’animazione. Me lo immaginavo infatti a fare lo stupidotto per far ridere i ragazzi..o organizzare qualche scenetta davvero ridicola. Da quella volta Rosalie partecipò ad ogni campo estivo senza alcun problema, solo per vederlo..finchè non si ritrovarono sulla stessa spiaggia un pomeriggio di qualche anno fa..e avevano preso a frequentarsi. Emmett lavorava in un supermercato, non aveva molta voglia di studiare, mentre Rosalie era all’ultimo anno di giurisprudenza. Ovviamente da lì il discorso si incentrò sulle diverse facoltà..fino ad arrivare a come avevamo deciso di vivere tutte quattro assieme.
-Che ne dite se ci stendiamo a prendere il sole un pochetto e poi facciamo un altro bagno? – Alice propose già pronta a stendersi al sole come una salamandra. Sorrisi alzandomi e dirigendomi verso il lettino. Spalmai un po’ di crema solare, giusto per non ritrovarmi brutte sorprese e mi stesi a pancia in su. Non so come, ma i miei occhi si chiusero in un istante..
-Ehi Bella.. – una mano mi scuoteva la spalla. Stropicciai gli occhi e guardai Angela sorridente. –Sveglia bell’addormentata!
-Cielo..mi sono addormentata sul serio? – lei annuii. –Che ore sono?
-Le quattro. Gli altri sono già in acqua..io ho pensato di svegliarti.. – annuii e cercai di rimanere immobile mentre mi stiracchiavo le ossa. –Devo..avvisarti di una cosa.. – la guardai, con chiaro invito a continuare. Sapeva quanto poco loquace ero di prima mattina..o in quel caso…appena sveglia! –Edward si è unito a noi. – sbarrai gli occhi e la guardai stralunata e impaurita.
-Cosa? Mi prendi in giro? – lei scosse la testa un po’ triste. Forse sapendo quanto poco mi piacciano queste novità..
-Ha finito il turno, stava andando a casa quando Rosalie ed Emmett gli hanno proposto di stare un po’ con noi..facevamo un bagno e poi andavamo via..E’ in acqua che scherza e ride con tutti..devo ammettere che è molto simpatico..e senza la maglietta da bagnino..è…Wow! – sorrisi un po’ rossa per l’imbarazzo e mi voltai a fissarlo.
Era davvero una visione celestiale. I capelli mandati indietro, bagnati. La pelle completamente ricoperta da piccole gocce d’acqua e le spalle larghe, gli addominali non troppo definiti..un petto ampio da baciare e leccare…e…Bella. Torna alla realtà! Scossi la testa e sorrisi ad Angela.
-Io credo che continuerò a prendere il sole..vai pure tu a giocare in acqua! – sorrisi alla mia amica stendendomi di nuovo nel lettino!
-No Bella..cerca di darti una mossa e raggiungerci! Non voglio vederti isolata e non voglio che fai queste stronzate. Siamo tutti assieme..non fare l’asociale! – sbuffai e scossi la testa. La sentii muoversi, era andata via. Sapevo di comportarmi male, ma come potevo fare a raggiungerli in acqua e scherzare e ridere tranquillamente con lui lì di fronte? Con lui che aveva anche tolto la maglietta..e che scherzava e rideva con i miei amici?
-Bellina, Bellina…adesso mi fai proprio arrabbiare! – sentivo il tono divertito di Emmett, ma quello che non mi aspettavo era che in un attimo mi prese, bagnato com’era e mi buttò in acqua. Ebbi il tempo di urlare “Lasciami” e di sentire già le risate dei miei amici. Per fortuna Emmett si era buttato con me, così mi recuperò quando riemersi. La piscina non era profonda ma non avevo chiuso bene la bocca prima di prendere contatto con l’acqua e quindi bevvi un po’.
-Questa me la paghi ORSO! – quasi urlai e mi ci fiondai addosso, cercando di spingere la sua testa in acqua. Ovviamente era impossibile, ma mi stavo divertendo a provarci e sentivo le risate di tutti arrivarmi alle orecchie.
-Bellina..che pensi di fare? – continuava a chiamarmi in quel modo affettuoso, sembrava di aver acquisito un fratellone. Ridevo.
-Jazz…vieni ad aiutarmi!!! – gridai, sperando che il mio amico arrivasse ad aiutarmi in quell’impresa mastodontica. Ovviamente lui rise e scosse la testa.
-Ti aiuto io! – disse Rose raggiungendomi!
-Rosellina! – gridò sorpreso Emmett. Io risi di gusto e poi mi scambiai un’occhiata con Rose che mi fece intendere cosa voleva fare. Bene..lei l’avrebbe distratto ed io l’avrei affocato!
Dopo buoni dieci minuti riuscii a scaraventarlo sotto acqua, finendoci anch’io. Scoppiammo tutti a ridere e io per la fatica dovetti appoggiarmi al bordo, non guardai dietro e mi scontrai con un corpo caldo e forte. Le sue mani mi presero per i fianchi e un brivido mi percorse la schiena. Che mani deliziose.
-Scusi.. – dissi leggermente, ancora sorridendo. Mi spostai lentamente per guardare contro chi mi ero scontrata e il mi cuore sussultò. Edward.
-Non mi hai fatto niente! – sembrava un po’ rabbuiato. Mi appoggiai al bordo, con il fiatone. Non sapevo se era per l’impresa di affogare Emmett o per il contatto con Edward.
-Beh..scusa lo stesso.. – dissi abbassando la voce. Si avvicinò di un poco a me, appoggiandosi anche lui al bordo della piscina.
-Sembra che si siano integrati bene..non vedevo mia sorella così felice da molto tempo..si vedeva che le mancava qualcosa…Emmett è un burlone..ma Rose ha bisogno di amici..è molto solare se vuole.. – perché mi stava dicendo quelle cose?
-Ci stiamo divertendo..è davvero una bella giornata. Non ne passavo una così da tempo..e credo che sia tutto merito di Emmett e Rose e della loro allegria..
-Ti sei presa bene con Emmett..- forse..Angy aveva ragione..FORSE!
-E’ un bonaccione! – sorrisi guardando l’orso –Sembra pauroso a prima vista ma poi davvero è troppo una forza..mi fa davvero divertire..
-Ho visto.. – sussurrò appena. Mi voltai verso di lui. Bella, vinci l’imbarazzo..avanti.
-C’è qualcosa che non va? – chiesi dolcemente. No..quel tono così no Bella, poi davvero ti scopri troppo.
-No niente.. – tornò a guardare il gruppo.
-E allora perché non ti diverti insieme a noi?! Mi sembra che non ci siano problemi di integrazione..no? – forse quella punta di acidità non ci voleva..ero passata da dolce a stizzita in un secondo..ma non mi piaceva il fatto che non si divertisse, che se ne stesse sulle sue.
-No ma..sono un po’ stanco.. – io scrollai le spalle e sbuffai. Girandomi verso gli altri che si facevano una gara i tuffi! Il primo ovviamente fu Jasper, tuffatore esperto, ha dovuto lasciare per un incidente che l’ha fermato per troppo tempo..per cui il suo tuffo era impeccabile. Quando uscì dall’acqua gli feci un applauso ironico a cui lui rispose con la linguaccia. Sentii Edward farsi più vicino, il calore del suo corpo mi scaldava. Sorrisi ad Alice che provò ad imitare il suo ragazzo, con scarsi risultati. Risi un po’, appena il tempo di vedere Emmett farmi l’occhiolino e buttarsi a bomba, troppo vicino a noi. L’acqua alzata dal suo tuffo mi travolse. Sgranai gli occhi e cominciai a nuotare velocemente verso di lui.
-Adesso me la paghi! Scemo! – rideva incontrollato mentre con due bracciate si allontanava da me in un baleno. Facevo fatica a stargli dietro, nonostante fossi brava a nuotare…ma con la sua forza una bracciata e già mi distanziava di un sacco. Mentre nuotavo sentii qualcuno affiancarmi.
-Tu spingilo verso il bordo. Ci penso io poi! – mi lanciò uno sguardo malizioso e io sorrisi annuendo e continuai a nuotare velocemente, mentre Edward raggiungeva il bordo della piscina senza farsi vedere e usciva dall’acqua. Quando Emmett fu con le spalle al bordo, sorridente e sghignazzante io sorrisi vedendo Edward accucciato dietro di lui.
-E adesso che vuoi fare Bellina?! – alzai lo sguardo su Edward che mi fece segno di allontanarmi un po’ e di far allontanare un po’ Emmett. Avevo capito cosa voleva fare. Sorrisi maliziosa verso Emmett.
-Prendimi e affogami..se ce la fai! – urlai l’ultima frase come una sfida e poi scattai all’indietro, di dorso, lasciandomi degli schizzi con i piedi. Appena Emmett partì per inseguirmi Edward salto sopra di lui, come un felino e lo spinse sotto acqua. Io mi fermai a ridere, e anche gli altri mi raggiunsero ormai al colmo delle risate. Quando riemersero Emmett era oltraggiato mentre Edward sorridente si avvicinava a noi. Era bellissimo, così spensierato. Si avvicinò di più a me e alzò la mano per avere il cinque. Sorrisi e battei la mano sulla sua. Di nuovo quei brividi. Maledizione! Le mie guance avvamparono mentre lui mi sorrideva e cercai di distogliere lo sguardo, magari su Emmett che si stava avvicinando oltraggiato.
-Non è leale Bella..Era una sfida tra me e te..non c’entrava Edward! – io scrollai le spalle.
-Hai inondato tutti e due..non solo me! – sorrisi verso Edward per avere man forte e lo scoprì a guardarmi felice.
-Uffa..non è giusto..siete sleali! – io ed Edward alzammo le spalle contemporaneamente e sorridemmo.
-Dai..fuori dall’acqua o non ci asciugheremo mai! – ci disse Alice..stasera dovevamo andare a cena in una pizzeria vicino a casa nostra, il proprietario era lo zio di Alice e ci riservava sempre il miglior tavolo sulla terrazza.
-Facciamo qualche altro tuffo dai! – pregò Jazz..io diedi man forte alle sue richieste. Avevo voglia di tuffarmi un po’ e vedere se ero arrugginita!
-Gara? – propose Alice verso di me. La guardai sgranando gli occhi. Come mai cedeva così facilmente? Io annuii sorridente e uscimmo dall’acqua vicine.
-Com’è che sei così arrendevole? – vicino a lei si materializzò anche Angela.
-Abbiamo visto che tu e il bagnino fuori turno avete una certa complicità..e non vogliamo rovinarvi la giornata! – mi fecero l’occhiolino e poi si allontanarono.
-Allora..chi farà da giudice?
-Io sono stanca, credo che tocchi a me questa volta.. – sorrise Angela e io risi.
-Fifona! – lei mi fece la linguaccia. Non aveva mai sopportato i tuffi..e soprattutto le gare.
-Anche io mi riposo! – ovviamente Jacob prese posto vicino a lei.
-Bene! Chi inizia per primo? – Jazz ovviamente sorrise e si avviò. Impeccabile..come al solito. Io sorrisi e gli feci l’occhiolino. Solitamente le gare di tuffi le facevamo io, lui, Mike e Jessy perché Alice e Angela non amavano molto questo sport. Poi fu Emmett a lanciarsi e poi andai io. Passai vicino a Jazz che mi trattenne per un braccio sussurrandomi all’orecchio “Io farei la ruota” poi sorrise e si allontanò, indicando con la testa Edward intendo a guardarmi. Io scossi la testa e mi preparai per un tuffo classico, caduta all’indietro. Uno..due…tre..via! Quando riemersi vidi Emmett ed Edward con la bocca aperta.
-Ehi..ma non vale..voi avete fatto i tuffatori da giovani! – disse Alice urlando. Io scossi la testa e uscii dall’acqua.
-Non è vero Alice! Io no! Solo Jazz.. e poi ci divertiamo solo a farne qualcuno in più di voi e ad allenarci. – mi rimisi in fila ed Edward si avvicinò a me, prima di andare a tuffarsi.
-Bello.. – disse solamente, con la voce bassa. Io guardai rapita il suo tuffo, prese una debole rincorsa e poi si buttò di testa. Nessuno schizzo, dritto come una candela. Perfetto. Eh vabbé ma anche noi…ci sfidiamo contro un bagnino! Risalì dall’acqua mentre anche gli altri si tuffavano. Quando fu nuovamente il mio tuffo mi avvicinai a lui e lo imitai.
-Bello.. – sussurrai per poi andare a prepararmi. Avrei eseguito il suo stesso tuffo…sperando che uscisse come quando lo facevo insieme a Jazz. Primo passo, Secondo passo, Terzo passo e mentre mi lanciavo qualcuno mi spinse facendomi cadere rovinosamente in acqua e rovinando il mio tuffo. Esco dall’acqua incazzata nera, quando vedo Edward che sa la ride insieme a Emmett. Jasper mi guarda comprensivo ed Alice sa già cosa aspetta a quei due. –Chi è stato?! – indispettita mi avvicino a loro due che continuano a ridere di me. –Ripeto..chi è stato? – Emmett mi indica Edward con un dito, senza farsi vedere. Rimango stupita e incrocio le braccia al petto. –Bene…vedo che ti diverti un mondo adesso..eh?! Caro mio…ricordati solo..chi la fa..l’aspetti! – gli do le spalle avviandomi verso Jazz che mi sorride con Alice e sculetto un po’, giusto per farmi notare abbastanza. Lascio che Edward si tuffi, senza ostacolarlo. Il suo tuffo in avanti raggruppato è davvero fantastico. Sorrido tra me e me, già prevedendo qualche sarà il mio ultimo tuffo.
-Allora Bellina, come ci stupirai questa volta? – scossi le spalle e guardai Jasper ed Alice facendogli l’occhiolino loro emisero degli urletti saltando sul posto.
-Non so, devo ancora decidere! – Emmett si preparò a lanciarsi e poi lasciai il turno a Mike e Jessica, tenendomi per ultima. Feci lanciare anche Edward prima di me. Quando lo vidi prendere la rincorsa sorrisi beffarda. Ora o mai più. Quando fu quasi vicino al punto di lancio allungai il piede e lui inciampò finendo in acqua con un capitombolo degno dei migliori cartoni. Jasper e Alice ridevano come dei pazzi, ed anche Emmett si unì a loro. Rosalie si teneva addirittura la pancia.
-Piccola indisponente! – uscì dall’acqua con cipiglio arrabbiato e si avvicinò a me. Mi voltai di spalle rispondendogli.
-Quel che è fatto..è reso! Ora sta a guardare..come ti umilio…Bagnino! – sculettai allontanandomi. Vidi Jasper avvicinarsi a Edward per fare in modo che non mi ostacolasse ed Alice teneva occupato Emmett. Feci due saltelli per prepararmi, una ruota, e quando toccai il punto di lancio unì i piedi lanciandomi di testa in piscina. Uscì soddisfatta avvicinandomi a Jasper ed Alice che saltellavano felici.
-Oh Bella sei stata un fenomeno! – e ridevano. Io ridevo con loro e saltavo con loro, mentre sentivo uno sguardo perforarmi la schiena. Quando mi lasciarono sentii un calore irradiarmi. Edward si era avvicinato e sorrideva dolcemente, passandosi una mano tra i capelli.
-Sei stata brava.. – io gli feci l’occhiolino e lui scoppiò a ridere. Ci asciugammo, seduti sui lettini, continuando a chiacchierare. Ovviamente i giudici di gara non avevano deciso perché erano stati tutto il tempo a chiacchierare tra di loro.
-Ehm..avete programmi per questa sera? – Alice sembrava un po’ titubante a chiedergli. Infondo..si avevamo passato una bella giornata, ci eravamo divertiti come poche volte, ma forse loro avevano già degli impegni..degli amici con cui uscire.
-Perché? – chiese Emmett curioso.
-Noi alle otto andiamo in una pizzeria vicino a casa..è di mio zio..niente di speciale sia chiaro..ma è un posto economico e davvero carino. Solitamente ci riserva il posto sulla terrazza da cui si ha una bellissima visuale..vi andrebbe..di unirvi a noi? – vedevo Jasper che mi guardava. Si è vero..io ero il problema. Io con la mia cotta per il fratello di Rose, che avevano appena invitato a passare la serata con noi. Va beh..meglio per me no? Eppure..sentivo un’agitazione pazzesca salirmi dentro.
-Se per voi non è un problema..ci piacerebbe molto unirci a voi.. – rispose Rose sorridendo. –Tu che fai Ed..? – gli chiese ed io voltai lo sguardo su di lui, che fissava me, sorridendo.
-Si..sarà una serata diversa..Sempre se non vi dispiace! – Dio che dolcezza!
-Bene..perfetto. Allora ci vediamo alle sette e quarantacinque alla piazzetta King sulla trentaduesima. Andremo a piedi..se non vi dispiace. Ci metteremo dieci minuti.. – Alice spiegò loro ed io ero già emozionata, pensando che avrei passato un’intera serata con lui. WOOOOOOW. Dovevo fare un mega regalo ai miei amici.
-Ora noi andiamo..oppure con un bagno solo la vedo difficile riuscire ad essere pronte! – Angela scherzava come niente, mentre io non riuscivo a emettere nessun suono. Raccolsi le mie cose e indossai gli occhiali da sole.
-Dove hai imparato a tuffarti così? – mi chiese curioso. Io sorrisi e scossi le spalle.
-E’ una cosa che mi piaceva fare quando abitavo nella mia vecchia città. Ero un’assidua frequentatrice della piscina..ma mi annoiavo a prendere il sole..così ho iniziato..piano, piano..e poi Jazz mi ha perfezionato in questi ultimi anni.. –lui sorrise.
-Ci vediamo stasera allora..- la sua voce così vicina mi spaventò. Ma perché diavolo non potevo reagire normalmente invece di arrossire in continuazione?!
-S-si.. – biascicai solamente. Speravo che non volesse discutere ora, perché non ne avevo la lucidità adatta. Anche se gli avevo risposto prima..non era detto che ora sarebbe stato uguale.
-Non ne sembri molto entusiasta..la tua amica è molto più contenta di te.. – disse sedendosi sul lettino dove c’era la mia borsa e cercando i miei occhi, mentre io stavo all’in piedi raccogliendo le cose. Ora che diavolo gli dicevo? No sul serio…Io ero contenta, contentissima..se avessi potuto avrei saltato per tutta la piscina..se non rischiassi di farmi rinchiudere in un centro di igiene mentale. Ma..sono talmente emozionata che mi blocco, cerco di contenere la mia gioia. Scuoto la testa, facendo un piccolo sorriso.
-No..sono contenta, davvero. Sono solo un po’ stanca.. – cercai di sembrare naturale e lui mi sorrise. Okey gambe..reggetemi! Non posso cadere come una scema di fronte a lui. State rigide e sorreggetemi. Fatemi questo dannato favore!
-Mi dispiace per prima…non volevo rovinarti il tuffo..volevo solo giocare un po’.. – credeva che ce l’avessi con lui perché mi aveva spinta?! Lo guardai confusa e lui si passò una mano tra i capelli. Okey fermi tutti. Datemi una macchinetta fotografica, o una cinepresa..che lo registro. Voglio vedere questo gesto ogni giorno, ogni momento della mia giornata.
-Non me la sono presa..stavo giocando anch’io.. – sorrisi un po’ imbarazzata, recuperando la crema solare e issando la borsa sulla mia spalla.
-Allora non ce l’hai con me..giusto? – risi scuotendo la testa.
-No..figurati. Oggi è stata una bellissima giornata..mi sono divertita un sacco..e sono scherzi che tra amici si fanno.. – sorrisi e il suo sguardo si spense un po’ tornando ad essere qualche secondo dopo di nuovo allegro.
-Bene..allora ci vediamo questa sera.. – alzai una mano per salutarlo e mi voltai verso gli altri, scoprendo che si erano già incamminati. Li raggiunsi aumentando un po’ il passo e quando arrivai da loro Angela mi prese sotto braccio sorridendomi.
-Allora..che vi siete detti?
-Oh..ma che curiosi che siete! – tutti mi guardarono allibiti ed io scoppiai a ridere! –Niente..mi ha chiesto se me l’ero presa perché mi aveva rovinato il tuffo..e perché non sembravo contenta della cena con loro..
-Oh..beh ma è ovvio! Sei talmente tesa e emozionata che ti irrigidisci come una statua! – ecco..di questo parlavo. Angela mi conosceva come nessuno mai. Sorrisi e salì in auto. Jasper ci accompagnò a casa e poi tornò nel suo appartamento per lavarsi e raggiungerci più tardi.
-Allora cosa hai intenzione di metterti questa sera? – sorrisi ad una Alice curiosa. Avevo tre ragazze, completamente a mia disposizione, per farmi diventare una bomba sexy e far cadere ai miei piedi Edward…Perché ora avevo questo obiettivo? Va beh..non che ci capissi molto della mia testa ultimamente..ma almeno darmi un avviso..no eh?
-Che ne dite di proporre voi qualcosa? Mi lascio alle vostre idee sapienti! – so di aver commesso un errore. Con Jessica ed Alice non c’era da stare tranquille! Feci la doccia per prima e quando uscii sul mio letto trovai un vestito senza spalline blu notte, con lo scollo a cuore, morbido dalla vita in giù. Era semplicemente perfetto e ancora non mi rendevo conto da dove l’avessero tirato fuori..non ricordavo di averne avuto uno!
-Io penso ai tuoi capelli..e al trucco e tu pensi a me okey? – Angela interruppe il corso dei miei pensieri, una volta terminata la doccia, e come quando eravamo al liceo si prese cura di me.
Alle sette e un quarto eravamo pronte. Uscii dalla camera e sapevo che ad attenderci in salotto non c’erano solo Alice e Jessica ma anche Jasper e Mike.
-Wow..Bella…lo farai morire stasera! – Jazz mi fece l’occhiolino ed io arrossì. Il vestito era un incanto e avevo scoperto da Angela che era un prestito di Alice. Avevo indossato un paio di sandali gioiello, sul panna, e portavo con me un cardigan abbinato. Odiavo i tacchi e non riuscivo a camminarci. Alice aveva tentato inutilmente di farmi camminare sopra quelle trappole mortali..ma aveva fallito miseramente. Così ora indossavo solamente scarpe basse.
-Bella stai benissimo..immaginavo che questo vestito fosse adatto a te..se vuoi puoi tenerlo! – Alice si avvicinò abbracciandomi ed io sorrisi, ringraziandola. Ci avviammo, a piedi, nella piazzetta vicino a casa e ci sedemmo sulla panchina ad aspettare gli altri del gruppo. Li vedemmo arrivare dopo poco e notai subito l’espressione estatica di Jake alla visione di Angela. Indossava un vestito con le spalline larghe color corallo, aderente ma non troppo, che arrivava fino a sopra il ginocchio. Lei aveva optato per un sandalo nero, alto con il copri spalle e la pochette abbinati. Ma devo dire che anche loro non se la cavavano male. Rosalie aveva un vestito azzurro, morbido stile kimono, con delle scarpe alte bianche che si abbinavano alla pochette. Jake aveva un jeans con una camicia nera ed Emmett lo eguagliava, solo che la sua camicia era azzurra, per abbinarsi a Rose. Ma la mia vista catturò immediatamente l’immagine perfetta e sexy di Edward. Il jeans grigio scuro, e la camicia bianca arrotolata sugli avambracci portata all’interno dei pantaloni. I capelli spettinati e quel sorriso sghembo per cui morivo. Okey. Avevo bisogno di qualcuno che mi rianimasse.
-Bella..riscuotiti! – sentì Jasper darmi un pizzico e ridere di me.
-La fai facile tu! – biascicai, sapendo che mi avrebbe sentito comunque!
-Ciao ragazzi..allora andiamo?! – Subito Emmett prese il comando della situazione e insieme ci avviammo verso la pizzeria. Angela continuava a starmi affianco, camminando appena dopo Jessica e Mike. Sapevo che lei stava con me solo perché sarebbe stato imbarazzante camminare con Edward, ancora non avevamo parlato affondo, ancora non ci conoscevamo, ancora…insomma era imbarazzante. Così lei aveva evitato di raggiungere Jacob per stare con me. Ma il suo piano infallibile era stato rovinato. Sentii la mia mano intrecciarsi ad un’altra mano, calda, forte, delicata allo stesso tempo e tirarmi un po’ indietro rispetto alla mia amica che venne subito raggiunta da Jake. Mi girai allibita vedendo Edward sorridente al mio fianco.
-Che ne dici di lasciarli un po’ da soli? – io annuii e continuai a camminare, evitando di concentrarmi troppo su quel contatto, che ancora nessuno dei due aveva sciolto. –Sei bellissima stasera.. – ecco. Perfetto. Ora che diavolo dicevo? Come facevo a nascondere il rossore più assurdo che si era creato sulla mia faccia da quando ero nata? Non mi ero accorta di essermi fermata, lo sentii solo quando la mano di Edward mi trainava con sé.
-G-grazie.. – balbettai sussurrando. Speravo mi avesse sentita perché non volevo ripeterlo. Non so come avevo trovato la forza.
-Non sei abituata ai complimenti..vero? – sorrisi scuotendo la testa con lo sguardo basso e imbarazzato.
-Mi imbarazzo facilmente..e le mie guance diventano color porpora..sono odiose. Vorrei riuscire a mantenere un colore normale e sapere cosa dire..ma i complimenti mi fanno sempre questo effetto.. – non so perché gli stavo raccontando quelle cose..eppure..eppure mi sentivo libera di parlare con lui.
-Sei bella quando arrossisci.. – ecco un altro complimento.
-Non è vero..sono stupida quando lo faccio.. – mi sminuì cercando di farlo ridere e infatti lui sorrise, scuotendo la testa. Lo guardavo con la coda dell’occhio per non farmi vedere.
-Non sei affatto stupida..solo molto tenera.. – la sua voce dolce mi stava facendo tremare le gambe. Avevo bisogno di sedermi, fermarmi, prendere fiato e allontanarmi da quella fonte di emozione e tremarella che mai avevo avuto prima nella mia vita.
-Davvero? – e invece no! Volevo farmi del male…e allora chiediamogli pure se è vero quello che dice, facciamogli vedere che non ci fidiamo! Davvero grandioso Bella!
Si fermò appena, facendo fermare anche me, e mi sorrise. Portò una mano al mio viso per accarezzarlo.
-Si..sei molto tenera..e molto bella.. – ora potevo sciogliermi completamente. E’ stato bello conoscervi..davvero! Ma ora vi saluto..perchè con queste parole e questi gesti ho davvero concluso in bellezza.. Se mi guardava con quello sguardo potevo anche morire in quell’istante.
-Edward.. – sussurrai appena. Lui scosse la testa e sorridendomi prese di nuovo a camminare. Raggiungemmo il posto dello zio di Alice dopo qualche altro minuto e ci fece accomodare, come ogni volta, sulla terrazza che ci offriva una deliziosa vista del posto. Ci sedemmo attorno al tavolo ed io capitai di fronte a Jasper ed Alice e vicino ad Angela ed Edward, che non aveva lasciato la mia mano se non per tirarmi fuori la sedia con galanteria. Visualizzai il menù per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal mio vicino..tanto la mia pizza la sapevo già..non avevo bisogno di sceglierla sul menù.
-Tu hai già scelto? – mi chiese dolcemente Edward, spostandosi verso di me, per non farsi sentire da tutti. Io annuii cercando di sorridere e poi schiarendomi la voce silenziosamente spiegai i miei gusti.
-Prenderò una pizza con mozzarella di bufala e rosmarino.. – lui mi guardò stralunato ed io sorrisi, trattenendomi dallo scoppiare a ridere. –Il pizzaiolo è italiano. Ha portato in questo posto la tradizione della pizza italiana e molti gusti non sono apprezzati dagli americani..ma giuro..è deliziosa..molto delicata rispetto a quella che prendo di solito.. – arrossì, sperando che non mi chiedesse quale ero solita a mangiare.
-Davvero? Beh..di solito come la preferisci la pizza? – ecco la domanda! Le mie guance si colorarono ancora di più. Sapevo di non essere una normale ragazza, ma che potevo farci se avevo un buon appetito?
-Salamino e patate al rosmarino! – lui mi guardò prima sorpreso poi sorrise ampio.
-L’assaggio! – io sorrisi e alzai il pollice all’insù per fargli capire che non se ne sarebbe pentito.
-Tu solitamente come la preferisci la pizza? – perché diavolo dovevo iniziare a parlare io adesso? Cazzarola Bella…statti zitta!
-Non ho un gusto preciso in realtà..vario molto. Penso di non avere mai preso più di due volte lo stesso gusto di pizza! – lo guardai strabiliata e poi sorrisi. –Hai per caso origini Italiane? – chiese. Sentì la mano di Angela stringersi attorno al mio ginocchio. Quello era un segno. Il segno che per lei andava tutto bene e che anche per me andava tutto bene.
-Si..mia nonna paterna è Italiana. Di tanto in tanto vado a trovarla..ha davvero una villetta bellina sulle coste della toscana..E’ un posto meraviglioso dove passare le estati.. – sorrisi e lo vidi annuire.
-Sono stato in Italia due anni fa, per un erasmus. Ma non ho potuto visitare molto..ero molto occupato! – storse il naso e lasciò cadere il discorso.
-E’ molto che fai il bagnino in piscina? – chiesi quando il cameriere prese le nostre ordinazioni.
-E’ il primo anno in realtà..ho iniziato appena è stata aperta la stagione. Volevo essere indipendente economicamente. Già i miei genitori mi pagano l’università..non volevo che dovessero spendere anche per i miei sfizi. – oddio. Sei da sposare..fattelo dire! Sorrisi ed annuii. Era la stessa cosa per me.
-Ti capisco..perfettamente! – storsi il naso a quell’argomento. –Io lavoro come baby-sitter a tempo perso..e tre giorni a settimana io ed Angela andiamo a fare qualche attività ai campi estivi la sera..sai quelle attività da fare intorno al fuoco?! – lui annuii e sorrise -..ma durante i corsi all’università abbiamo delle attività da fare nei centri giovanili. – sembrava stupito dalla mia affermazione.
-Ti piacciono i bambini? – io sorrisi.
-Li adoro. E’ bello stare in loro compagnia, giocare..divertirsi..sporcarsi insieme! L’unica nota negativa è che la paga non è altissima. Preferirei fare qualcos’altro.. – abbassai un po’ la voce e lui mi guardò confuso. –I miei genitori non stanno molto bene, finanziariamente..e fino ad ora sono riusciti a pagarmi l’università senza problemi..il fatto è che vorrei mettere qualcosa da parte per me..ma è molto difficile.. – storsi il naso e sorrisi. –Non voglio parlare di queste cose..hai detto che fai il college..che cosa studi?
-Medicina.. – sorrisi scuotendo la testa. –Ehi..che c’è?
-Niente..giuro! E’ che..non ti immagino medico..- mi guardò con la bocca spalancata e credevo di aver fatto una pessima figura quando mi sorrise malizioso.
-Mi immagini in altre vesti? – colsi tutta la malizia di quella frase ed arrossì ancora! Cercai di coprire le mie guance con le mani ma lui prese a ridere, facendomene dimenticare. Perché dovevo dirgli apertamente che lo immaginavo in altri lavori? Perché dovevo fargli capire che lo immaginavo, lo pensavo? –Allora..cosa pensavi che studiassi?
-Mmm..legge o letteratura.. – lui scosse la testa.
-No..mio padre è un meraviglioso pediatra..ed io ho scelto di seguire in parte le sue orme..solo che sto studiando neurologia! – spalancai la bocca. Era perfetto davvero. Non esisteva uomo migliore di lui..vi prego..ditemi che l’avete mandato solo e solo per me!
-Wow..è..interessante. – non sapevo che dire..-Ti posso confidare un segreto? – Linguaccia stai zitta! Non devi parlare..non dare adito alla mente..no…no! Lui annuii con il capo ed io sorrisi parlando a ruota libera…Ragione? Ciao ciao! – Ti ho visto una volta in biblioteca..stavi leggendo un libro molto antico..non ricordo bene quale fosse ma so che eri nello scaffale di Edgar Allan Poe! – ormai parlavo a macchinetta. Cervello spento. Perfetto. Via alle figure di merda!
-Mi..mi hai visto? – io annuii, imbarazzata. Ma perché diavolo avevo dovuto dirglielo?! – Io..non ricordo.. non ti ho vista.. – sembrava confuso ed io abbassai lo sguardo, imbarazzata più di prima.
-Non mi sono fatta vedere..ti ho visto dallo scaffale di fronte..eri così assorto nella tua lettura che non hai alzato lo sguardo per circa venti minuti..niente ti poteva disturbare! – mi coprì la faccia con le mani, sempre più imbarazzata e lo sentii ridere.
-Sei stata tutto quel tempo ad osservarmi? – io arrossì ancora di più e sentivo gli occhi pizzicarmi. Non potevo piangere..anche se volevo. Ero una stupida. Una figuraccia del genere…uffa!
-Non volevo giuro! Non sono una che osserva..Ma eri così concentrato..qualcosa mi attirava, mi diceva di osservarti..leggevi quel libro come se fosse l’unico sostentamento..eri così intento a leggere che eri davvero bello..avevi qualcosa di attraente! – ecco. Avevo peggiorato le cose! Sentii la mano di Angela rafforzare la stretta sul mio ginocchio e capii di aver fatto una stronzata. Cretina che ero! Mi alzai di scatto dalla sedia e corsi verso il bagno. Avevo bisogno di prendere aria e di allontanarmi da quel posto! Sentivo i passi di Angela inseguirmi e una volta all’interno del bagno sbattei addosso al muro, la testa, un paio di volte, debolmente..non volevo avere brutti ematomi.
-Bells..ma che diavolo ti è preso?
-Non lo so..non lo so maledizione! Sembra che con lui la mia bocca emetta parole che non passano per il cervello. Che diavolo posso farci? Mi sento agitata e completamente su di giri..ma anche prima che mi teneva la mano..ero così ma poi..allo stesso tempo mi calmava. Come è possibile? Angy..sto impazzendo vero? – lei scoppiò a ridere e si tenne la pancia per le risate.
-Bells..sei così comica. E’ rimasto sconvolto quando te ne sei andata..ho visto nel suo sguardo la paura di aver fatto qualcosa che non andava..dai..non è successo nulla. – la fulminai con lo sguardo.
-Nulla? NULLA? – gridai a bassa voce –Ho fatto la più brutta figuraccia della mia vita Angy e tu mi conosci bene..ne ho fatte di cretinate al liceo..ma questa? Questa è da chiudermi in casa per giorni e giorni!
-Ma che cavolo dici? Ma sei scema?! Avanti..fila fuori che le pizze a quest’ora saranno arrivate!
-No..io vado a casa..non vi preoccupate chiamo un taxi! Inventati una scusa..di che mi è venuto il mal di pancia, o che venendo in bagno il vestito si è rotto..o che so io..che in bagno c’era un allagamento e il vestito era da buttare via e quindi sono dovuta tornare a casa..non lo so..inventati qualcosa tu. Usa la fantasia!..buona serata! – feci per andarmene, aprendo la porta del bagno, ancora sconvolta e non ero pronta a vedere Edward appoggiato alla parete dell’atrio del bagno.
-Vi..vi stavo aspettando. Le pizze sono arrivate.. – Angela mi precedette.
-Io raggiungo gli altri..vi lascio due minuti per parlare.. – Angela..ti strozzerei volentieri! Appena la mia amica-nemica-alle-volte sparì Edward mi raggiunse con pochi passi. Io guardavo a terra, non sapendo dove guardare. Era troppo imbarazzante.
-Ehi.. – la sua voce un solo sussurro. –Ho fatto qualcosa di male? – aveva ragione Angela, lui credeva che fosse colpa sua. Non potevo permettere che credesse una cosa del genere. Scossi la testa e passai una mano tra i capelli, scompigliandoli appena.
-No..tu non hai fatto nulla. Sono io che sono una stupida.. – lo sentii rilassarsi appena e farsi ancora più vicino.
-Perché? –domandò curioso.
-Devo imparare a stare zitta e a far passare le parole per il cervello prima di fiatare. Potrei dire cose sconvenienti..come prima per esempio.. – mi guardavo i piedi..molto interessante il mio smalto rosa fluo.
-Non sei stupida Bella..Non devi imbarazzarti nel dirmi le cose. A me ha fatto solo piacere saperlo..e se vuoi..ti confido anch’io una cosa..giusto per non farti sentire stupida.. – io alzai un po’ lo sguardo osservandolo e facendogli segno di continuare. –Ogni giorno che eri in piscina passavo tutto il tempo a fissarti, senza avere il coraggio di venire a parlarti, anche con una scusa qualunque. E ti trovavo bellissima, estremamente sensuale..proprio perché non facevi nulla per esserlo.. – abbassai ancora lo sguardo, imbarazzata da quelle parole. –Visto? Se sei stupida tu..lo sono anch’io, molto di più! – mi sorrise ed io alzai la testa per guardarlo. Ero ancora rosso in viso ma cercai di sorridergli. –Andiamo..o le pizze si freddano! – mi prese per mano e tornammo ai nostri posti. Senza farmi vedere allungai la mano verso il ginocchio di Angela e lo strinsi, per farle capire che andava tutto bene. Presi a tagliare la pizza a spicchi e a mangiarla con le mani. Era una cosa che facevamo sempre io ed Angela, e ai nostri amici non dava fastidio..ma ora vedendo Rosalie che tagliava la pizza e metteva in bocca piccoli pezzi con la forchetta mi sentivo a disagio. Mi sporsi un po’ verso Edward, non so neppure io perché e parlai senza pensare troppo.
-Ti sembro inadeguata a mangiarla con le mani? – lui mi guardò sorridente e poi mi fece l’occhiolino.
-No..per niente. Sei ancora più sexy! – okey. Basta ora! Il bagno ha la serratura..lo porto lì e…Bella!!!!! Arrossì di colpo e lui prese a ridere, forse intuendo i miei pensieri, mentre mi imitava prendendo uno spicchio di pizza e mangiandolo con le mani. –In effetti..ha tutto un altro sapore!
Ero completamente estasiata dalla vista delle sue mani che portavano il cibo alla bocca. Okey Bella..datti una calmata! Terminata la pizza restammo un po’ a chiacchierare bevendo il caffè. Decidemmo dopo un’altra mezzora di tornare a casa. Angela, conscia che ormai ero in buone mani, mi lasciò da parte per stare con Jake ed io mi accodai agli altri, camminando vicino a Edward, ma solo perché non volevo essere di troppo tra le altre coppie.
-E’ stata una bella serata..vero? – chiese lui, iniziando un nuovo discorso tra noi due. In effetti era brutto camminare senza parlare..eravamo entrambi un po’ a disagio.
-Si..è stata una serata davvero magnifica! – sorrisi verso di lui.
-Verrai in piscina anche domani? – chiese speranzoso. E a quel punto..mi ero sbilanciata così tanto che sorridendo alzai un sopracciglio.
-Come se non lo sapessi da te che ci sarò..sono lì ogni giorno..ogni dannatissimo giorno! –tornai a camminare e lo sentii sorridere.
-Come mai vieni lì sempre? – mi irrigidì a quella domanda e poi tornai a godermi la passeggiata..scuotendo la testa.
-E’ un posto come un altro.. – lui rise appena.
-Sei una pessima attrice..fattelo dire! – rimasi basita e mi fermai sul marciapiede, mentre gli altri andavano avanti.
-Perché? – chiesi un po’ stizzita.
-Non è un posto come un altro..vero? – si fece più vicino..il suo fiato caldo sul mio viso. Era vicinissimo. Il calore del suo corpo mi scaldava e le guance erano rosse..andavano a fuoco. Scossi la testa, incapace di proferire parola, incatenata a quegli occhi meravigliosi. –Perché vieni sempre in piscina Bella? – chiese con la voce bassa.
-Per te.. – sussurrai appena. Tanto..peggio di così le mie figuracce non potevano andare..era meglio tentare no?!
-Perché non ti sei fatta avanti prima? – le sue dita accarezzavano le mie braccia e mi ricoprivano di brividi. I nostri occhi ancora incatenati.
-Non…non lo so..e tu? – lui sorrise, scuotendo la testa e tornando poi a incatenare lo sguardo con i miei occhi.
-Pensavo di non interessarti..
-Oh.. – dissi solamente. Ero veramente incapace di andare avanti con un pensiero coerente. Si fece più vicino ed appoggiò le labbra delicatamente sulle mie. Erano calde, piene, morbide. Fantastiche. Si sfiorarono appena e poi si staccarono, per poi congiungersi di nuovo..più vogliose di prima. Schiusi le labbra in fretta, mentre le sue mani mi incorniciavano il viso e sentivo le mie gambe tremare in quel momento. Per fortuna c’era lui a sorreggermi o sarei caduta rovinosamente. Ci staccammo ansimanti. Lui appoggiò la fronte sulla mia.
-Erano mesi che sognavo le tue labbra.. – mi avvicinai ancora a lui sfiorandogli la bocca e parlando in quel momento.
-Potevi chiedere prima..avremmo risparmiato un sacco di tempo! – sorrise e prese a baciarmi più a fondo. Non ci importava di dove fossimo..marciapiede, in mezzo alla strada o in una camera da letto. Era semplicemente bisogno di sentire la bocca dell’altro. Gli altri probabilmente erano già arrivati a destinazione..ma a noi poco ci importava.
-Esci con me domani sera? – mi chiese a bruciapelo, quando si staccò da me.
-Tutte le volte che vuoi.. – ripresi a baciarlo e lo sentii sorridere tra i baci.
-Verrai in piscina domani? – mi chiese ancora ed io sorrisi appoggiando di nuovo le labbra sulle sue, mentre con le mani accarezzavo i suoi capelli e li facevo scorrere tra le mie dita.
-Certo..solo per te.. – sorrise, gli occhi erano brillanti e mi diede un bacio a stampo, sollevandomi per la vita e facendomi fare un piccolo giro attorno, ridendo.
-Sei pazzo.. – sorrise e scosse la testa, rimettendomi sui miei piedi.
-No..credo solo di essere innamorato.. – le sue parole mi fecero pietrificare. Sentii le sue labbra sulle mie e risposi al bacio contenta e molto più serena. Dovevamo conoscerci meglio..ma infondo..era una bella sensazione. Stavamo bene insieme..e chissà..da cosa nasce cosa!

The End.
 
   
 
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