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Autore: Reiko87    02/07/2013    4 recensioni
Le canzoni ci portano alla mente momenti della nostra vita, ci aiutano a ricordare. Ognuno di noi è legato a qualche canzone in particolare, e ognuno le da il significato che meglio si addice alla propria storia. A me questa canzone ha fatto venire in mente loro, e ne sono innamorata così come lo sono di questa splendida coppia. Spero vi piaccia e se potete recensite :)
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora… premetto che è la prima song-fic che scrivo quindi non so cosa ne è potuto uscire. Adoro Tiziano Ferro ed ascoltando delle frasi di questa sua canzone mi sono venuti in mente Jane e Lisbon… spero che si addica a loro. Enjoy ;)
 






La differenza tra me e te
 

Sono sdraiato sul letto che ho ricavato da questo materasso consumato nel mio nascondiglio del CBI. Un’altra nottata insonne è passata e mi sento ogni giorno più stanco. Ho davvero bisogno di riposare, ma gli incubi non smettono di tormentarmi. Non appena chiudo gli occhi la prima immagine che vedo è una faccia sorridente che si prende gioco di me. Poi il sogno si fa più vivido e le voci dei miei due angeli che mi chiamano disperatamente chiedendomi aiuto iniziano a urlarmi nella testa. Ancora ora che sono sveglio mi sembra di sentirle.
Alla fine quando credo di aver riacquistato le mie facoltà mentali, prendo tra le mani il fascicolo che custodisco sotto il cuscino, sempre lo stesso, quello di Red John. Rileggo le parole che conosco a memoria e spero di vederci qualcosa che mi è sfuggito, ma niente.
Forse dovrei prepararmi prima un tè, mi aiuta a riflettere.
Guardo fuori dalla vetrata e involontariamente i miei pensieri volgono su qualcosa di più piacevole, decisamente più piacevole. L’immagine di Teresa Lisbon è davanti ai miei occhi, e per una volta non vedo sangue e corpi martoriati, non sento le grida di anime innocenti, vedo solo lei ed ascolto solo la sua voce che sa tranquillizzarmi.
 

La differenza tra me e te
Non l’ho capita fino in fondo veramente bene
Me e te
Uno dei due sa farsi male
L’altro meno però
Me e te
È quasi una negazione
Io mi perdo nei dettagli e nei disordini e tu no
E temo il tuo passato e il mio passato ma tu no
Me e te
È così chiaro
Che sembra difficile
La mia vita
Mi fa perdere il sonno sempre
Mi fa capire che è evidente
La differenza tra te e me

 
Mi ridesto da questi nuovi pensieri, con la mente più leggera di quanto non fosse quando sono arrivato in ufficio. Decido che ho proprio bisogno di un tè. Raggiungo il cucinino passando per il bullpen e noto che gli altri devono ancora arrivare. Solo una persona è mattiniera come al solito.
La spio da un angolino sorseggiando il mio tè caldo; se dovesse accorgersi che la fisso si arrabbierebbe moltissimo. Oggi non mi va di farla arrabbiare; oggi voglio solo ammirarla nel suo splendore: la guardo nella luce del primo mattino e mi perdo nei suo occhi smeraldini. Non si è accorta neanche che sono sceso di sotto. Lavora sodo come al solito.
Questa mattina ero distrutto, ma mi è bastato incrociare il suo sguardo, sentire la sua voce ed ammirare il suo splendido sorriso per sentirmi subito meglio.
 

Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti
E le domande, a stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perché
La differenza tra me e te
Tu come stai
Bene
Io come sto
Boh
Me e te
Uno sorride di com’è
L’altro piange cosa non è
E penso sia un errore
[…]
La mia vita
Mi fa perdere il sonno sempre
Mi fa capire che è evidente
La differenza tra me e te
Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti
E le domande, a stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perché

 
Torno a guardarti e mi rendo conto del calore che sta nascendo nel mio petto. Non so dargli ancora un nome, ma è la prima cosa che sento da diversi anni, è la prima cosa dopo la vendetta che mi fa sentire ancora vivo da troppo tempo.
Non so se è giusto quello che sto provando, ma mi spaventa. In fondo siamo io e te, Jane e Lisbon, Patrick e Teresa… sembra strano, forse troppo facile, ma non è giusto. Siamo troppo diversi noi due, sicuramente tu sei migliore di me, mi capisci come nessun altro e so che non mi abbandoneresti mai…
Sospiro abbassando leggermente gli occhi e scrollando impercettibilmente la testa. Io non vado bene per te, so solo farti del male. Cosa potrei darti?
Eppure tu sembri felice quando ti faccio un complimento, quando faccio una battuta, quando con piccole cose, forse troppo raramente, dimostro di tenere a te. Tu invece me lo fai capire sempre. Riesco a sentire il tuo calore anche da un semplice sguardo.
Allora capisco.
 

E se la mia vita ogni tanto azzerasse
L’inutilità di queste insicurezze
Non te lo direi
Ma se un bel giorno affacciandomi alla vita
Tutta la tristezza fosse già finita
Io verrei da te

 
Non oggi, forse nemmeno domani, ma un giorno io verrò da te. Aspettami Teresa perché un giorno saremo finalmente felici. E sarà bellissimo.
 

Poi mi chiedi come sto
E il tuo sorriso spegne i tormenti
E le domande, a stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perché
La differenza tra me e te
Tu come stai
Bene
Io come sto
Boh
Me e te
Uno sorride di com’è
L’altro piange cosa non è
E penso sia bellissimo
Penso sia bellissimo

  
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