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Autore: amolefossette    03/07/2013    3 recensioni
*Dal capitolo 6*
'Mi piace l'azzurro'
Ammetto io.
'Anche a me, è un bel colore'
Dice lui e io scruto i suoi occhi che, quasi casualmente, sono proprio della sfumatura che preferisco di quel colore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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‘Vì, vuoi sbrigarti?’

‘Un secondo mamma!’

E’ sempre così, ogni volta che devo partire mi riduco all’ultimo momento per fare tutto, ho l’aereo per Los Angeles fra quattro ore e sto ancora cercando di racimolare roba da mettere nella mia borsa.
Mi chiamo Vincenza, ma non so nemmeno chi sia questa persona, non mi piace il mio nome e così ho sempre fatto in modo che tutti mi chiamassero Vì; lo so, non è un granché, ma sempre meglio di Vincenza. Ho sedici anni, a dire il vero quasi diciassette e sono praticamente la ragazza meno femminile che io conosca. Ho gli occhi nocciola, al sole tendono quasi al verde, i miei capelli sono di un castano chiaro e ho la carnagione abbastanza scura; per quanto riguarda la mia fisicità sono alta e abbastanza robusta, la mia amica mi definisce ‘’una ragazza con le curve al punto giusto’’. Comunque sia le mie ipotetiche ‘’curve’’ sono sempre nascoste sotto tute, jeans, maglioni, felpe oversize, canotte sportive e t-shirt. Non mi applico più di tanto sui vestiti, non gli do molta importanza.
Comunque, stavo dicendo, sto partendo per un viaggio incredibile: starò due mesi a Los Angeles insieme alla mia migliore amica, staremo dai miei nonni paterni. Mio padre è originario della città degli angeli e, da quando si è separato da mamma, passo qualche settimana estiva da lui. Stavolta starò sue mesi e con la mia migliore amica. Lei si chiama Rachele, ha sedici anni ed è una gran figa: è leggermente più bassa di me, ha gli occhi castani e i capelli altrettanto castani ma rasati sulla parte sinistra, appena sopra l’orecchio, è molto magra anche se mangia per due.

‘Se non ti sbrighi a scendere vengo su’

Urla infuriata mia madre e temo che l’abbia sentita tutto il vicinato. Prendo la borsa al volo, ci infilo il mio cellulare e scendo velocemente le scale. Mamma e mio fratello stanno trascinando le valigie fuori. Mio fratello Davide ha diciannove anni ed è praticamente un tipo da film americano: alto, muscoloso, bruno, occhi estremamente verdi e carattere amabile. E’ una delle persone migliori che io conosca e abbiamo un rapporto fantastico. Sta finendo di infilare le valigie nel porta-bagagli, una volta sistemato anche il mio beautycase chiude il cofano, viene verso di me e mi abbraccia.

‘Mi mancherai pulce’

Dice dolcemente.

‘Anche tu’

Rispondo e non riesco a trattenere le lacrime.

‘Sicuro che non vuoi venire?’

Gli domando tirando su col naso. Mi accarezza la testa premuroso.

‘Nah, tu starai con la tua amica e poi io vado in Grecia con i ragazzi’

E’ vero, parte con i suoi amici a metà di luglio ma volevo provarci comunque.

‘Stai attenta’

Mi dice poi, mi godo il suo abbraccio ancora un po’ prima di scioglierlo e posargli un bacio sulla guancia.

‘Tesoro andiamo, dobbiamo passare ancora da Rachele’

Mi dice mamma che è già salita in macchina ed ha messo anche in moto; mi allontano a malavoglia da mio fratello e salgo in macchina, lui mi lancia un altro bacio e mamma parte, lo vedo sparire una volta svoltato l’angolo e già sento che mi mancherà. Arriviamo da Rachele in poco più di un’oretta e lei è già fuori ad aspettarci con le valigie pronte, i suoi genitori la stanno abbracciando. Mamma ferma l’auto e scende, con l’aiuto dei genitori di Rachele carica le valigie in macchina. Intanto la mia amica abbraccia la sua sorellina, Noemi, che è in lacrime. Scendo dall’auto e saluto i suoi genitori, poi mi avvicino alla piccola.

‘Mi mancherete’

Dice Noemi stringendomi, ha solo sette anni.

‘Anche tu tesoro, ma torniamo presto’

Rispondo io accarezzandole i capelli. Sciogliamo l’abbraccio e saliamo in macchina tutte e tre.

‘Buongiorno Chiara’

Saluta cordiale Rachele.

‘Ciao tesoro’

Mia mamma ricambia dolcemente e mette in moto. Per arrivare in aeroporto ci vogliono solo tre quarti d’ora. Sono le sei del mattino e il volo parte alle otto e mezza, abbiamo due ore e mezza per fare il check-in e imbarcare i bagagli. Mamma parcheggia l’auto e scendiamo insieme, vado a prendere un carrello porta-bagagli e ci carichiamo sopra i due trolley e i due beautycase. Entrambi i bagagli sono abbastanza grandi e pesanti infatti ci vuole un considerevole sforzo per far partire il carrello sovraccarico. Entriamo nell’aeroporto e si respira subito quell’aria che io adoro, amo viaggiare e amo gli aeroporti, sono intrisi di storie, lingue e culture diverse.

‘Di là’

Dice mamma indicando il banco per il check-in e spingendo il carrello verso di esso; Ci mettiamo in fila per un’ora e mezza ma, alla fine, riusciamo a farlo e imbarchiamo i bagagli. Dopo ci richiamo verso un bar per fare colazione, mamma ci offre un caffè e io prendo anche un muffin mentre Rachele preferisce un cornetto alla marmellata. Dopo aver mangiato lasciamo andiamo in bagno a sistemarci un po’. Mi guardo allo specchio e noto che i miei capelli sono un disastro, le miei lunghe ciocche castane fuoriescono dalla treccia che avevo tentato di fare e quindi deciso di lasciarli sciolti e noto che hanno preso una buffa forma mossa. Mi aggiusto la t- shirt dell’Hard Rock che ho abbinato ad una tuta stretta grigia e Superga nere. Rachele invece sta proprio bene con i suoi shorts di jeans, canotta celeste pallido e Adidas blu. I capelli sono legati in una coda ordinata che accentua la sua rasatura laterale. Ha fatto quel taglio perché lo ha visto a Rihanna e se n’è innamorata.
Usciamo dal bagno dopo dieci minuti e ci accorgiamo che la fila per l’imbarco è già abbastanza lunga quindi salutiamo mia mamma.

‘Stai attenta tesoro’

Dice lei mentre mi stritola in un abbraccio che ricambio volentieri, mi mancherà.

‘Se hai problemi chiamami, a qualsiasi ora’

Dice lasciandomi respirare e stringe anche Rachele. Quando ci lascia ci avviamo verso la fila e, dopo una buona mezz’ora in piedi ad aspettare, ci fanno entrare. Mi volto e saluto mia madre con la mano un’ultima volta. Mi avvio poi nel corridoio che porta all’aereo, Rachele è assolutamente eccitata, non ha mai viaggiato con un aereo e per lei è una cosa nuova. Io ho fatto parecchie volte avanti e indietro dall’ Italia a Los Angeles, infatti la conosco benino, ma mai senza mia madre. Mio padre mi ha ritenuta abbastanza matura e responsabile da viaggiare da sola e mamma, dopo molti tentativi di convincimento e persuasione, ha accolto l’idea controvoglia. Entriamo nell’aereo e controlliamo i posti sui biglietti, siamo sedute al centro e penso che è meglio che stare in fondo, sentiremo di meno le turbolenze. Ci sediamo e allacciamo le cinture, a breve stiamo già decollando e dopo un po’ sorvoliamo  un letto di nuvole dense e bianchissime che non lasciano intravedere cosa ci sia sotto. Il viaggio dura undici ore e mezzo e dopo una prima eccitante oretta di viaggio arriva il carrello, io e Rachele prendiamo solo una coca- cola. Per le successive quattro ore chiacchieriamo, ridiamo, mangiamo i panini che mamma ci ha preparato, traffichiamo con il mio i-Pad e ci divertiamo. Dopo un po’ siamo entrambe stanche dal momento che ci siamo svegliate alle quattro del mattino così chiediamo cuscini e coperte. Io sono praticamente nata nel paese sbagliato, l’inglese è la mia seconda lingua e la parlo alla perfezione, Rachele capisce abbastanza bene e se la cava anche con la grammatica ma non riesce sempre a formulare una frase. Dopo averci portato cuscini e coperte l’hostess ci avvisa che mancano circa sei ore. Sia io che Rachele ci addormentiamo.

Al mio risveglio intravedo già le basse costruzioni tipiche della città, il paesaggio urbano ma assolutamente da sogno, le ricche ville e chiazze celesti e irregolare che identifico come piscine. L’aereo vola basso, stiamo finalmente atterrando a Los Angeles.

*spazio autrice*

Alooora, salve a tutti. Ho  Avevo in mente da tempo un progetto del genere e sono felice di averlo iniziato, cercherò di dedicarmici il più possibile visto che amo Logan asdfghj. Spero tanto che vi piaccia, magari recensite e fatemi sapere se vale la pena andare avanti :33
  
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