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Autore: Iknowisnteasy_    03/07/2013    5 recensioni
E' una fredda sera d'Ottobre quando una stella cedente attraversa il cielo ed il giovane Blaine Anderson, per conquistare il ragazzo che ama, promette di andarla a prendere. Si ritroverà quindi nella terra di Faerie nell'avventura che gli insegnerà cosa vuol dire amare e quanto si è disposti a perdere per coloro ai quali vogliamo bene.. ma Blaine non sa di essere l'unico alla ricerca della stella.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti. Mi credevate morta? Bè non è così.
E’ davvero passato tanto da quando ho scritto la mia ultima os. Tanti mesi e tanti giorni senza scrivere. Non è stato un bel periodo si lo ammetto lo giuro, comunque…
Allora la storia che state per leggere (tengo a precisarlo) non è di mia invenzione è tratta (ripeto tratta) da un libro che mi ha colpito davvero tanto, di cui potete trovare la trama nel link a fondo pagina. Questo libro mi ha molto colpito tanto da rileggerlo anche più di una volta, in particolare mi è piaciuta l’ambientazione e ammettiamolo, l’autore scrive davvero molto molto bene!
(okay giulia basta shh)
Quindi, se per caso avete letto il libro e trovate la storia un po’ ‘’diversa’’ ci tengo a sottolineare che la cosa è del tutto voluta.
Iniziamo con qualche avvertimento;
-prima di tutto la storia è un fantasy
-è una Klaine, (quindi i protagonisti sono per l’appunto kurt e blaine, ma ci ho inserito anche qualche personaggio random che poi vedrete) ovviamente ci sono delle righe di introduzione nelle quali la storia non lo sembra affatto, ma fidatevi, capirete dove voglio andare a parare non appena avrete finito di leggere questo primo capitolo
-divertitevi.

Tengo molto a questa storia, e spero che vi farà emozionare e che vi sappia trascinare alla stessa maniera nella quale la storia ha trascinato me!



Stardust


Oggi, come a seicento anni dalla sua nascita, un piccolo villaggio si erge delicato ed immutato proprio sull’altura di una piccola collinetta, circondata e protetta dai boschi. Wall lo chiamano i suoi abitati, nome dovuto al misterioso ed illimitato muro che lo attraversa da nord fino a sud.
Non accadeva mai nulla di interessante o quanto meno che distogliesse i cittadini dalla solita routine quotidiana, eccetto per un evento in particolare, un giorno speciale che avveniva ogni nove anni. In quell’occasione infatti dall’altra parte della foresta si radunava un meraviglioso mercato magico, ricco dei più stravaganti oggetti fatati, era possibile accedervi grazie ad una breccia presente nel muro, sfortunatamente il varco era controllato giorno e notte da un guardiano, e l’entrata al mondo fantastico di Faerie era praticamente impossibile.
E’ proprio in quella notte limpida d’Ottobre che il giovane Dethan Anderson, per uno stravagante colpo di fortuna adolescenziale, supera il valico contando sull’anzianità e la stanchezza della vecchia guardia.

<< scommetto che non riesci a superarlo marmocchio>> le urla dei suoi compagni gli riempivano le orecchie << oh Nate lascialo stare, coraggio Dethan.. se lo superi ti do il permesso di baciarmi>> lo incoraggio Daisy Aberdin sventolandogli davanti i meravigliosi occhi azzurri. La giovane Daisy era la ragazza segretamente desiderata da Dethan, il quale aveva giurato a se stesso che avrebbe fatto tutto pur di riuscire a conquistarla, anche varcare il muro.

<< Questa me la paghi Anderson! Aspetta che io trovi tuo padre>> le grida stridule della guardia erano oramai troppo lontane per far curarsene, oramai le meraviglie del mercato fatato di Faerie si estendevano numerose davanti i suoi occhi.
Dethan continuava a guardare, toccare ed annusare il più che poteva, c’erano oggetti dalle forme più strane con nomi impronunciabili utilizzati per scopi più assurdi. Bevande che mimetizzavano, candele che strasportavano ovunque si volesse andare.. ma quello che catturò l’attenzione di Dethan fu un piccolo fiore lilla con un profumo inebriante.
<< ti piace?>> la voce di una giovane donna echeggiò nell’aria in modo melodioso.
<< non.. non ho soldi>> rispose impacciato il ragazzo << sono fiori porta fortuna>> continuò la ragazza fissandolo intensamente. Era giovane, molto bella con dei lunghi capelli neri e gli occhi marrone scuro con delle piccole e rosee labbra che custodivano un delicatissimo sorriso.
<< ti porterà fortuna>> termino appuntandogli il fiore nella taschina interna della giacca scolorita << questo qui, costa un bacio>> rise picchiettandosi la guancia. Senza esitare Dethan fece per baciarla, ma prima che potesse provarci, la ragazza si girò e improvvisamente le loro labbra si toccarono. << Non so nemmeno il tuo nome>> disse infine il ragazzo << questo non importa.. dai vieni con me>> sorrise tendendogli la mano, nel farlo Dethan notò che la ragazza aveva una catenina alla caviglia << sono una principessa imprigionata da una strega.. sarò sua schiava fino alla sua morte >> spiegò con tono triste la fanciulla indicando la catenella d’argento
Il giovane tirò fuori dalla taschina il suo coltellino pronto a fargli un taglio.. ma la catena si rigenerò come dal nulla sotto gli occhi increduli di Dethan << visto? Cosa ti avevo detto…>> << ti libererò, te lo giuro..>> << va bene, mio buon eroe>> gli sussurrò nell’orecchio sorridendo portandolo con lui dentro un piccolo carro isolato e sicuro.
Nove mesi dopo, la guardia della breccia sul muro si presentò a caso di Dethan
<< hanno lasciato un pacco per te, pare che tu abbia un regalo giovanotto!>> disse in tono serio lasciando il fagotto nelle mani del ragazzo. Nel cestino vi era una piccola sagoma che dormiva emettendo un piccolo lamento ogni tanto, sulla copertina c’era appuntato un nome scritto ad inchiostro.

Blaine Anderson


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<< Blaine, sbrigati o farai tardi a lavoro!>> << si si.. sto ahi.. accidenti>> rispose scendendo le scale sbattendo la testa << sto andando.. a più tardi.>> << ma .. aspetta non fai nemmeno colazione?>> domando suo padre vedendo suo figlio uscire a tutta velocità << non ho fame ciao>> dopo di che corse fuori dalla porta. Il lavoro di Blaine non era nulla di che, il mestiere del bottegaio faceva tirare avanti lui e suo padre, che si occupava di lavori di manutenzione al villaggio, ma almeno riusciva a tenere allenata la mente, nonostante fosse quello che era definito da tutti “l’imbranato del villaggio”.
Blaine era un ragazzo di diciassette anni, non molto alto con una chioma di ricci neri sulla testa, gli occhi marrone scuro, ereditati da sua madre erano un tratto caratteristico molto poco comune a Wall, quasi nessuno li aveva del suo colore, ma infondo, Blaine non proveniva propriamente da li.
La porta si aprì cigolando e vi entrò un ragazzo dai capelli castani che presuntuosamente passò avanti alla fila
<< Sebastian…>> lo salutò tremante << ciao…>> rispose in modo molto superficiale << come… come stai?>> domando ancora << si.. tutto bene.>> Blaine si aspettava quanto meno una domanda di risposta, o un accenno…. Sebastian sembrava avere l’aria molto scocciata
<< Allora Anderson ci muoviamo o no?>> la voce del padrone della bottega scosse Blaine dai suoi pensieri << oh sisi, scusi.. cosa ti serve?>> domandò impacciato << mmmmh tre ravanelli, due cipolle, una busta di patate.. oh la più grande che hai>> disse tamburellando le dita della mano sul bancone << .. e del cioccolato. Sisi del cioccolato ecco tutto!>> sorrise in modo quasi soddisfatto.
<< solo che, ora che ci penso, non riesco a portare tutto a casa.. mi dai una mano?>> domando indicando la pila di cibarie sul banco. << c…certo come no!>> rispose incamminandosi davanti a Sebastian, il quale non stava portando altro che una bustina di carta contente le due barrette di cioccolato. << Bè eccoci arrivati, grazie dell’aiuto Blaine, sei stato davvero carino!>> sorrise dandogli una pacca sulla spalla. << ah figurati è stato un piacere, senti.. ehm se ti va non è che, ecco non è che ti andrebbe di fare quattro passi questa sera.. io e te sol- >> << Sebastian!>> la voce di un altro ragazzo proveniente da poco sopra di loro interruppe la conversazione << Nick!!>> lo salutò il ragazzo sistemandosi i capelli con un goffo sorriso << senti Blaine, sei davvero adorabile ma… sai che non può funzionare, io sono un futuro banchiere e tu… un apprendista bottegaio. Ci si vede!>> rispose prima di salire ad abbracciare Nick.
Blaine, nonostante i continui rifiuti, continuava imperterrito a cercare l’attenzione del ragazzo che amava da tempo. L’omosessualità a Wall e nei villaggi circostanti era del tutto normale, nessuno sembrava farsene problemi. Era stato risaputo di grandi Re che avevano avuto come amanti giovani scudieri o cavalieri. Era accetta e praticata, e il padre di Blaine sembrava accettarlo senza nessuno problema.
Tornando a casa avvilito, non si sorprese di trovare suo padre sul tavolo della cucina con due piatti di zuppa fumante, uno per se e uno per lui.
<< Cos’hai da dire a tuo discolpa? Il signor Brow mi ha detto che te ne sei andato di nuovo..>> rispose in tono serio << si, ma tanto non si è arrabbiato>> rispose pronto << ti ha licenziato>> rispose in tono esausto Dethan.
<< Va bene, padre, volete sapere come è realmente andata?>> domandò Blaine. Lui e Dethan avevano sempre avuto un bellissimo rapporto.. non avevano molti anni di differenza e questo li portava a confidarsi praticamente qualunque cosa.
<< certo…>> rispose sorseggiando la sua zuppa.
<< uno schifo. Uno schifo più totale.. ecco come è andata… Nick ha la meglio su di me.. lui ha sempre la meglio su di me.>> disse dando un pugno sul tavolo facendo agitare la minestra nei piatti.

Quella stessa sera, Blaine ancora deciso a voler conquistare Sebastian, si recò sotto casa sua iniziando a lanciargli piccoli sassolini sul vetro della finestra.
<< Ah… sei tu, credevo fossi Nick.. cosa c’è?>> disse fingendo un sorriso << senti.. voglio solo fare due chiacchiere con te davvero, lasciami solo parlare va bene?>> gli domando quasi pregandolo. << d’accordo.. sto scendendo>> rispose sbuffando.
<< Allora? Dove stiamo andando?>> rise davanti a lui prendendolo sotto braccio.. << ti porto a vedere le stelle>>

<< Oh mio dio, è la cosa più buona che io abbia mai bevuto.. avrai speso tutti i tuoi risparmi per comprarla..>> disse Sebastian riempiendosi un altro calice di vino.
<< ah, non preoccuparti, li rimetterò da parte>> rise bevendo.
<< sei davvero gentile! Piuttosto.. hai sentito la novità? Sembra che Nick voglia posticipare il nostro fidanzamento al giorno del mio compleanno.. non è eccitante?>> si strinse nelle spalle quasi saltando.. << s.. si certo>> rispose Blaine allibito.
<< Allora di cosa volevi parlarmi?>> domandò il ragazzo seduto compostamente a gambe incrociate sul telo di stoffa poggiato a terra << Senti Sebastian io…>> << Blaine… guarda!>> lo interruppe all’istante il ragazzo poggiando il bicchiere vuoto a terra e indicando il cielo << una stella cadente! L’hai vista è bellissima! .. darei di tutto per averla>> rispose in modo malinconico. A quel punto nella mente di Blaine balenò un’idea che tutti avrebbero definito pazza.
<< Se io ti porto la stella.. mi dai una possibilità?>> disse tutto ad un fiato << cosa, tu sei pazzo e ubriaco.. non puoi prenderla è dall’altra parte del muro>> continuò il ragazzo << Non mi hai risposto.. se io te la porto, tu mi darai una possibilità?>> Sebastian lo fissò in modo scrutatorio << va bene… ti do tempo due settimane, fino al giorno del mio compleanno, dopo di che sposerò Nick!>> i due concordarono il patto con una stretta di mano prima che Sebastian lo salutasse per tornare a casa.
Blaine invece rimase ancora li, c’era un unico modo per passare dall’altra parte, e quella era la breccia. Il custode era vecchio, sarebbe stato piuttosto facile, quali sarebbero state le conseguenze? Una strillata, un richiamo? Nulla di che.
<< Non questa volta Dethan Anderson>> disse il vecchio guardiano << Non sono Dethan, sono Blaine, suo figlio>> rise il ragazzo a quelle parole << Blaine? Però, come sei cresciuto.. quanti anni hai adesso? Quattordici.. quindici?>> domandò strizzando gli occhi per vedere meglio alla luce del lumino << diciassette>> sbuffò << ah si, bè è stato bello rivederti… Blaine e porta i mie saluti a tuo padre>> nel momento esatto nel quale il vecchio si girò, Blaine prese una forte rincorsa pronto a saltare… inciampando miseramente nel bastone di legno del custode, facendosi male vicino il sopracciglio. << Te l’avevo detto.. non questa volta Anderson>>


<< Che diavolo hai combinato in faccia?>> domandò suo padre vedendolo rientrare con un graffio in viso << il custode.. volevo attraversare il muro ma.. mi ha fatto cadere>> << Blaine, è un uomo di novantacinque anni!>> rise Dethan << comunque..>> il suo tono divenne serio << .. perché mai chiedo, volevi oltrepassare il muro?>> << potrei farvi la stessa domanda>> ribatté pronto.
A quelle parole, suo padre prese Blaine e lo portò in soffitta mostrandogli dopo tanto tempo la cesta dove era stato lasciato alle radici del muro e poi preso in consegna da Dethan.
<< c’è una lettera della mamma>> rise commovendosi << non ha mai voluto che la leggessi era indirizzata a te..>> sospirò suo padre.
Con molta delicatezza, la aprì leggendo ad alta voce.

Caro Blaine,
non hai idea di quanto mi addolori doverti lasciare, ma la mia padrona non mi lascerà tenerti e se mai dovesse scoprire della tua esistenza, sicuramente di ucciderebbe..
tu e tuo padre crescerete benissimo e un giorno potremo vivere di nuovo assieme.. ma per ora, ti lascio un mio regalo. Accendila quando sarai pronto, e ti condurrà da me..
con affetto…
-tua madre.

Allegata alla busta vi era una candela scura con lo stoppino un po’ rovinato ma ancora tutta intatta.
<< Una candela di Amaranto.>> disse a bassa voce quasi incredulo.. << avete.. un accendino?>> domandò a suo padre. Dethan frugò nelle tasche prima di tirarne fuori una scatoletta e accenderne uno.
Non appena l’accendino toccò lo stoppino della candela, Blaine si ritrovò ad esser trascinato ad una velocità abnorme nel cielo. Continuava a volare così velocemente che gli bruciavano gli occhi tanto da non riuscire a tenerli aperti. Andò avanti così per alcuni lungi secondi, prima di essere colpito da qualcosa che lo trasportò in basso fino a farli schiantare a terra entrambi. Blaine non ebbe neanche il tempo di alzarsi che si trovò davanti la creatura più bella che avesse mai visto in tutta la sua breve esistenza.




Spazio autrice;
Allora che ne pensate? Okay premetto che io non shippo Seblaine.. neanche un po’ ma ho sempre amato il personaggio di Seb e inoltre mi serviva un personaggio (stronzo) da piazzare nella storia. (inoltre parte lo shippo tra Nick e Sebastian i mean) concludo con il dirvi che sono molto affezionata a questa storia dato che ci sto mettendo l’anima (e anche perché ieri sono rimasta sveglia fino alle due a scrivere capitoli su capitoli quindi ..) aggiornerò una volta a settimana e quasi sicuramente di martedì c:
per qualunque cosa potete trovarmi sulla pagina facebook
per seguire gli aggornamenti; Iknowisnteasy - EFP
E sul mio profilo twitter per sclerare assieme a me per ogni cosa; _Blainescoffee on twitter.
per la trama della storia/film originale eccovi il link Stardust

un bacione xx June

  
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