Isaac ancora non capiva il motivo per il quale Derek l'avesse cacciato di casa.E si era anche sentito in colpa,perchè non sapeva se

avesse fatto o detto qualcosa di sbagliato,non sapeva nulla.

E si sentiva in colpa per quello che stava facendo.Si era sempre fidato di Scott,glielo aveva anche detto varie volte,e si sentiva stranamente

legato a lui.E non era il legame Beta/Beta,ma qualcosa di più,qualcosa che aveva sempre voluto scoprire,o almeno,cercare di capire.

Lui e Scott avevano un rapporto particolare,quel rapporto che si cerca da una vita e quando lo hai con qualcuno,non sai come comportarti.

Tutto era iniziato quando in discoteca Scott gli si era avvicinato,e gli aveva detto "non voglio che tu ti faccia male".In quel momento,forse per 

le luci,forse per la musica e per le persone che si strusciavano e saltavano,non riusciva a smettere di fissarlo.Non riusciva a smettere

di pensare a quelle parole,e gli rimbombavano in testa,in qualunque istante.Anche quando Scott l'aveva difeso dai gemelli,anche quando

aveva urlato il suo nome per farlo fermare nell'attaccare Allison,anche quando stava prendendo a pugni Ethan,e lo aveva visto lì,con la ferita

ormai guarita,che urlava il suo nome in segno di tregua.E aveva sorriso,perchè non faceva altro che fare questo con lui,lo rendeva felice.

E lo rendeva felice anche il fatto che,presentandosi a casa sua,Scott l'avesse guardato stranamente.Aveva corso,e sperato che quella

pioggia cessasse da un momento all'altro. Il borsone pesava,così come le sue gambe,e la sua testa.La stanchezza,la tristezza e il vuoto

che provava in quel momento lo stavano uccidendo.Aveva bussato alla sua porta,e gli aveva chiesto un favore.Scott lo aveva guardato,si era alzato

e subito aveva preso una coperta,anche perchè era bagnato dalla testa ai piedi,e iniziava a fare freddo.La appoggiò con delicatezza sul suo corpo e,

forse per il freddo,ma molto probabilmente per le mani calde di Scott,tremava.Tremava perchè sapeva di potersi fidare di lui,

tremava dalla felicita' e dalla tristezza,tremava perchè Scott gli aveva sorriso e lo aveva abbracciato per farlo riscaldare.E il suo cuore aveva iniziato a battere

fortemente,forse così tanto che l'avrebbe sentito chiunque.Lo fece accomodare,spense il computer,lo guardo' e "che succede?" gli aveva chiesto.

Isaac voleva rispondere,voleva rispondere che non si sentiva abbastanza,che tutti sembravano avercela con lui o con qualunque cosa facesse,

ma se ne uscì con "Derek mi ha cacciato di casa",flebile,mentre si stringeva nella coperta gialla.Scott si avvicino' con la sedia al letto,

appoggiò entrambe le mani sulle gambe di Isaac e "Sai che l'ha fatto per proteggerti,anche io l'avrei fatto",con sguardo di compassione.

Isaac aveva sentito  il calore  delle sue mani,aveva abbassato gli occhi e aveva sorriso,timido.Non sapeva che rispondere,non riusciva a guardarlo negli occhi.

Le dita di Scott gli avevano alzato il mento, facendo sì che i loro occhi si incontrassero di nuovo,e lo aveva abbracciato,così forte,ma allo stesso tempo dolcemente,che Isaac non riusciva a sentire le gambe, non riusciva neanche a sentire il peso di Scott sul suo corpo,ormai disteso su di lui.Non riusciva a sentire nulla,se non qualcosa nello stomaco,

qualcosa come un formicolio,un formicolio che però non dava fastidio.E lo aveva stresso a se',aveva appoggiato le mani dietro la schiena e lo aveva stretto

ancora più forte,e non importava se il letto di Scott ormai' era bagnato,non importava se anche Scott lo era,non gli importava di nulla,se non

della sua vicinanza,dei suoi tocchi,sei suoi occhi e sorrisi.Non gli importava nulla,se non di Scott.