Piano si alzò dal letto e si diresse verso il bagno per farsi una doccia. Adorava la sensazione dell'acqua che dolcemente gli solleticava la schiena stimolando la mente a navigare tra le note oscure del suo cuore. Lasciò che lo sguardo vagasse fuori dalla finestra mentre l'acqua scendeva a gocce dai capelli corvini. Il sole si stava preparando per brillare prendendo posto su nel cielo, per ora ancora dipinto di strane sfumature azzurre, ricordo pallido della notte passata, e qualche sprizzo di rosso qua e là, per dare il buongiorno ai pescatori mattutini di Amburgo. 
Spense l'acqua ed uscì dalla doccia. Nell'altra stanza John ancora dormiva. Un sorriso beato sul viso, seminascosto dalle coperte. Sorrise ed iniziò a vestirsi. Non voleva svegliarlo, così piano piano scese e si diresse verso la cucina dove fece colazione in silenzio. Dopo una decina di minuti decise di preparare il caffè. Prese la macchinetta, ci verso l'acqua e poi iniziò lentamente a riempirla di caffé in polvere. Ad un tratto si fermò, il cucchiaino a mezz'aria, lo sguardo fisso su un punto della parete difronte a se. La sua mente aveva preso il sopravvento, una vocina che lo torturava giorno e notte. "Che cosa stai facendo?... È il tuo miglior amico! Sei impazzito per caso?! Vattene da qui prima che si svegli e non farti più vedere!" Serrò le palpebre. Posò il cucchiaino e strinse le mani ai bordi del tavolo cercando di calmarsi, sentiva i suoi muscoli in tensione tale era lo sforzo. D'un tratto due braccia gli cinsero la vita da dietro e un dolce bacio fu stampato sul suo collo da quelle labbra che ormai conosceva bene. Subito si rilassò. 
-Avresti dovuto svegliarmi...- sussurrò, il mento poggiato sulla sua spalla, senza scioglierlo dall'abbraccio. 
-No, avevi bisogno di riposare...- rispose e si girò. 
John lo guardò con i suoi occhi scuri ed analizzatori. 
-Cos'hai piccolo?...- La domanda lo colse di sorpresa, ma decise di essere sincero. Non c'erano ragioni di mentirgli. Con lui era al sicuro.
-Ho paura.-
John sorrise amorevolmente all'innocenza di quegli occhi verdi. 
-Di cosa?...-
-Di...di quello che possono dire gli altri...- Sembrò riflettere un pò sulla sua risposta. 
-E cos'è per te più importante?.. La paura o il nostro amore?...- 
Uno sguardo dolce. Quel sorriso tenero. Quel lato di John che nessuno aveva mai visto. Il suo John. 
Una carezza, un bacio. 
-Tu sarai sempre la cosa più importante di tutte...- sussurrò Paul stringendolo in un tenero abbraccio.


'Salve a tutti! Spero la storia vi sia piaciuta, è la mia prima pubblicazione quindi siate clementi (?)
Che dire, alla prossima... (:
- Blowmind