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Autore: Morgiana    03/07/2013    0 recensioni
Il tempo delle Grandi Guerre è lontano, ma la Pace non è destinata a durare a lungo. Le ombre hanno cominciato a muoversi, distruggendo silenziosamente ogni popolo, portandolo alla rovina. Si dice che solo la luce possa sconfiggere il buio dell'oscurità, ma questa volta le tenebre avranno un nemico al loro interno, un'ombra che combatte se stessa.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO 



"Non si muore mai veramente: la natura scompone i tuoi resti e crea sempre nuova vita"





"Queste ultime giornate stanno trascorrendo lentamente, forse troppo lentamente. Il Sole è sorto ormai da tempo, illuminando con la sua luce la foresta, filtrando tra le foglie scure degli alberi e lasciando una sfumatura bluastra su tutte le cose. Fra poco il calore lascerà spazio al pallido gelo della sera, annunciata dalla Luna e dai suoi raggi argentati. Un ciclo infinito di luce o oscurità che ho vissuto innumerevoli volte"
Questo era quello che Earine aveva pensato, seduta con un piccolo libro di poesie sotto la fievole luce di una lanterna, appesa con un gancio al ramo più basso di una grande quercia. Era una lanterna molto bella, di un bianco brillante sul quale spiccavano ghirigori dorati che si ramificavano dall'alto verso il basso, a simulare le radici di un albero. Lanterne come quella erano sparse per tutta la foresta, e la loro luce si rifletteva sulla superficie del fiume che scorreva sotto i suoi piedi, dando l'impressione che in quelle acque brillassero delle stelle, stelle che invece vedeva splendere attraverso le fronde degli alberi.
Aspettava Celebrin, suo marito. Nelle ultime settimane non aveva fatto altro che aspettare, sperare che qualcosa, o meglio, qualcuno, cambiasse la monotonia di quelle giornate. Carnis o Thiliell stava per nascere. La scelta di quei nomi, avvenuta mesi prima, non era stata difficile: Earine aveva la pelle candida come la neve, che faceva risaltare i suoi capelli baciati dal fuoco e i grandi occhi dello stesso colore dell'acquamarina; Celebrin invece, aveva folti capelli argentati che incorniciavano un viso affilato, ma addolcito dal caldo colore rossastro dei suoi occhi. La bambina avrebbe ereditato alcuni dei loro tratti, e come tradizione il suo nome avrebbe rispecchiato il suo aspetto: Carnis era il nome del fuoco, Thiliell la luminosità argentata della volta celeste, così come Earine era il colore profondo del mare e Celebrin la luce lunare.
<< A cosa stai pensando, sognatrice? >> furono le poche parole sussurrate che la trascinarono fuori dai suoi pensieri. Celebrin, arrivato alle sue spalle senza fare il minimo rumore, stava risalendo la radice dove si era seduta, accomodandosi poi al suo fianco. Indossava gli stessi neri vestiti da assassino con cui l'aveva visto andarsene quella mattina: stivali di cuoio dalla suola consumata, calzoni di pelle rinforzati da gambali di ferro, un corpetto aderente senza maniche che metteva in risalto un fisico scolpito da anni e anni di allenamenti, e un leggero mantello sbrindellato che lasciava intravedere una cintura occupata da un unico pugnale. Era stata lei a regalargli quell'arma, affascinata da un oggetto così letale, ma così bello: il manico, di osso di drago, era nero e semplice, intarsiato con ghirigori argentati e spiraliformi, mentre la lama, a doppio filo, era decorata su ciascun parte con un simbolo dorato, Restan, protettore dalle forze esterne e fonte di concentrazione e saggezza.
Seduto accanto a lei, con le gambe a penzoloni e un braccio attorno alle sue spalle, suo marito sembrava un ragazzino che aveva appena raggiunto la maturità, ma Earine sapeva come appariva ai suoi nemici: un'ombra silenziosa e veloce, completamente nera tranne che per una maschera bianca che scopriva solo due occhi rosso sangue, freddi e calcolatori. Un'oscurità che non falliva mai.
<< Ea? >> aveva sussurrato ancora, baciandole un orecchio.
<< Stavo solo pensando, Cel >> aveva risposto appoggiando la testa sulla sua spalla.
Aveva cominciato a chiamarla Ea decine di anni prima, quando ancora non avevano obblighi o preoccupazioni per il futuro. Passavano la maggior parte del tempo a girovagare per i boschi e le terre circostanti il loro villaggio, esplorando ogni caverna, crepaccio e fiumiciattolo che incontravano. La loro compagnia era composta da cinque giovani adulti, appartenenti a tre delle famiglie più famose di Neero, la regione centrale del dominio elfico: Earine Abarcan, della Casa degli Stregoni; Celebrin Bane, della Casa degli Assassini; Tanet e Caren Arcane, i gemelli della Casa degli Erboristi, e Draugluin, il più giovane del gruppo, appartenente alla famiglia dei Mutaforma.
Le Casate avevano il compito di preparare ogni nuova generazione nelle diverse arti, in modo da tramandare attraverso i secoli le conoscenze e tecniche del popolo. Il tempo delle Grandi Guerre era lontano, ma allo stesso modo la Pace tardava ad arrivare: ogni popolo, Umani, Elfi e Incorporei, aveva problemi interni da risolvere, oltre a numerose minacce provenienti dagli angoli più remoti del continente.
Gli Umani erano quelli che stavano vivendo il periodo peggiore: i popoli dell’Ovest e del Sud erano in guerra tra di loro da anni, impegnati in sanguinose battaglie la cui unica ragione era mettere in mostra la propria forza, nell'inutile tentativo di stabilire la supremazia sul territorio; l'Est era occupato dagli Elementari, il popolo umano più avanzato e rispettato per la loro grande conoscenza, ma freddo e interessato solo e soprattutto a se stesso, fautore di intrighi e missioni che spesso si ripercuotevano anche nelle altre nazioni. Il Nord e il Centro erano occupati per lo più da Popoli Liberi: non esisteva un capo, un re o un comandante, ma solo gruppi di persone alleate in bande o comunità, anche non appartenenti alla stessa razza. Le più famose erano l’Associazione dei Coltelli, formata essenzialmente da ladri e mercenari, la Gilda del Circo, che raccoglieva i più agili e stupefacenti acrobati del continente, e la Confraternita dei Cacciatori, dove si potevano trovare uomini e donne di qualsiasi età pronti a partire per l’avventura.
Anche dalle terre degli Incorporei non arrivavano notizie migliori: demoni, mostri e creature infernali avevano cominciato a invadere le loro terre, distruggendo tutto quello che trovavano, scacciati con difficoltà da quel popolo pacifico e poco abituato a combattere. Gli Incorporei erano esseri metà umani o elfi che, grazie a anni e anni di meditazione e potenti sortilegi, erano riusciti a fondersi con la natura circostante: grazie a loro erano nate nuove razze miste, come i Ninfei, che erano in grado di unirsi all'acqua e viaggiare attraverso essa, o i Turlach, nelle cui vene non scorreva sangue ma un torrente di fuoco, o molte altre che rendevano gli Incorporei un popolo senza limiti di definizione.
Il Reame elfico non era ancora stato toccato da grossi problemi o minacce, ma i controlli ai confini erano stati intensificati e il governo era sul punto di riaprire le Legioni, lo storico organismo speciale che arruolava ragazzi e ragazze per trasformarli in guerrieri. Earine sapeva che se quello fosse accaduto sia lei che Celebrin sarebbero stati convocati, alla fine. Sperava che quel momento non sarebbe arrivato mai.
<< Ho incontrato Draugluin prima, rientrando dal confine Nord >> aveva detto Celebrin guardando indietro, verso il grande intrico di rami e alberi che costituiva il primo Cancello settentrionale. << Ha detto che è tutto tranquillo, quindi non abbiamo nulla di cui preoccuparci per ora>> aveva continuato appoggiando delicatamente una mano sul pancione. << Quanto manca? >> << Un paio di settimane credo, comincia a muoversi parecchio >> avevo risposto sorridendo e scacciando dalla mente ogni timore, pensando solo alla splendida bambina che sarebbe nata a breve.

[Angolo Autore
Ciao a tutti! Questa è la prima storia vera e propria che pubblico, spero che vi piaccia, anche se è solo un prologo! Ogni critica, consiglio e commento è ben accetto. Mi è stato detto più volte che tendo a descrivere poco o brevemente e sto tentando di migliorare sotto questo punto di vista. Fatemi sapere ! L'immagine l'ho trovata su DeviantArt, credits a gypcg. Buona lettura
Ho creato una pagina su Facebook. Se volete farci un salto ecco il link: https://www.facebook.com/pages/Morgiana/599991430052363?fref=ts]
   
 
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