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Autore: gemelli89    03/07/2013    1 recensioni
E' ambientata qualche anno dopo la partenza di Cuddy dal PPTH...ci saranno delle piccole sorprese che sconvolgeranno la vita dei protagonisti. Anticipo che è presente un personaggio nuovo che non è presente nella serie, così come saranno ancora presenti sia Wilson che Dominika. E' la mia prima fanfiction, spero di scrivere qualcosa di interessante e che vi piaccia, la storia è ancora in lavorazione e sinceramente non so come andrà a finire. Lo scopriremo insieme:)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Vedi di sfuggita la porta alla tua sinistra, la scritta Gregory House ti indica che sei arrivata a destinazione, apri la porta, distrattamente, senza alzare mai lo sguardo dai documenti che hai in mano e che stai ancora finendo di leggere, gli stessi documenti a cui necessitano le firme del primario del reparto di diagnostica.
Non appena entri, un suono fastidioso raggiunge le tue orecchie e ti fa sbuffare sonoramente. Quella voce è proprio fastidiosa almeno quanto la presenza della donna stessa.
Ti decidi ad alzare lo sguardo. House è seduto dietro la scrivania ingombra di cartelle sparpagliate, le sue amate palle sono ferme una accanto all’altra, sintomo che nessun caso occupa la mente dell’uomo, i piedi appoggiati su un angolo della scrivania. Wilson gli è seduto di fronte mentre l’origine del suono fastidioso è dietro la sedia di House, intenta a fargli un massaggio, sua moglie Dominika.
Sono in silenzio, probabilmente il tuo ingresso deve aver interrotto i loro discorsi. Ti avvicini alla scrivania, senza dire una parola, mentre tutti gli occhi dei presenti nella stanza sono puntati su di te, porgi con poca grazia i fogli al primario.
“Potresti almeno salutare”, ed ecco di nuovo quel suono fastidioso, che rimbalza nella tua testa e fa sussultare i tuoi nervi. Cerchi di ignorarla, sperando che House si sbrighi a firmare i fogli.
“Cos’è, hai perso la lingua?” ti chiede con un sarcasmo che capisce solo lei, ed i tuoi nervi saltano. “Ti saluterò quando la smetterai di pedinarmi”, per la prima volta da quando sei entrata nell’ufficio del tuo ex capo alzi gli occhi verso la donna, che boccheggia, palesemente in difficoltà. A quanto pare non è stato House ad averla sguinzagliata per pedinarti, così non resisti alla tentazione e affondi il tuo attacco, “Pensavi che non mi fossi accorta del furgoncino parcheggiato di fronte a casa. Non troverai ciò che cerchi”. In realtà speri che lei non abbia visto più di quello che avrebbe dovuto.
Dovevi proteggere il suo segreto, si era rivolta a te disperata, e sapevi che l’aveva fatto perché non aveva altra scelta. L’amicizia che vi legava era forte, vi sentivate molto spesso, più volte la settimana ma da quando si era allontana dal PPTH, non aveva messo più piede nel New Jersey per paura che tutte le emozioni vissute in quel posto la investissero, per poi distruggere la serenità che aveva costruito con tanti sacrifici. Quando ti aveva chiamata chiedendoti di ospitarla, avevi accettato immediatamente, eri il bastone al quale lei aveva bisogno di appoggiarsi, un’amica sulla quale contare in ogni istante e per qualsiasi cosa. Ma nessun altro doveva essere a conoscenza della sua presenza. E adesso quella donna insopportabile, a cui avevi fatto presente la tua intolleranza nei suoi confronti in più occasioni, poteva rendere la situazione ancora più difficile, creare più danni di quelli che la sua povera mente poteva concepire.
“La mia era solo curiosità”, cerca di giustificarsi, “Volevo solo sapere come mai la dolce dottoressina fosse tornata”. Senti il sangue gelarsi nelle tue vene, noti le gambe dell’uomo seduto alla scrivania irrigidirsi, gli occhi, un secondo prima impegnati nella lettura dei documenti, adesso guardano un punto imprecisato sul foglio, mentre Wilson si è alzato in piedi incredulo.
La stupidità di Dominika ti sorprende ogni giorno di più, non riesce neanche a distinguere cosa la può danneggiare o meno. La sua risposta ha confermato una delle tue teorie, ti stava pedinando per gelosia, si era, in un certo senso, innamorata di House e aveva temuto che il ritorno di Cuddy potesse rovinare i suoi piani di conquista. Allora perché far sapere ad House della presenza di Lisa?
“Non avvicinarti a lei, lasciala in pace”, la tua voce è inespressiva, il tuo sguardo vago, sembri non rivolgerti a nessuno in particolare ma sai benissimo che il tuo interlocutore ha recepito il messaggio, anche se ti ignora.
C’è molta tensione nella stanza, i secondi di silenzio si protraggono aumentando il disagio, nessuno sa cosa fare o cosa dire. House sembra assorto nella lettura dei documenti che tu gli hai consegnato, o così pare.
Il trillo del tuo cercapersone sembra voler correre in tuo aiuto, hai una via di fuga. Leggi, i tuoi occhi si spalancano, l’ansia è evidente. “Rachel…” sussurri.
 
Corri più veloce che puoi, il pronto soccorso è sempre più vicino. Finalmente scorgi la sua figura, che si muove nervosamente vicino ad una porta per il primo intervento. Indossa una tuta e ha i capelli raccolti in una coda disordinata, erano a casa. Quando ti avvicini noti gli occhi rossi, pieni di terrore, ha pianto ed ha paura. “Cos’è successo?”, le chiedi col fiatone per la corsa. “Non riusciva a respirare, stavamo giocando e all’improvviso…”, gli occhi le si riempiono di lacrime, “Non mi fanno entrare” sussurra, “Ci penso io”, cerchi di rassicurarla ed entri nella stanza, ma anche tu sei preoccupata per la bambina.
  
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