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Autore: bad me    03/07/2013    2 recensioni
un Draco solo.. terribilmente solo.. che sa di aver preso la decisione migliore ma che non sopporta le conseguenze. Come farà?? riuscirà a trovare nuovamente il coraggio per prendere la decisione migliore per lui? e se il trio lo aiutasse?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hermione Granger, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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 Il coraggio che supera l'orgoglio



Dicembre era alle porte, e ormai il freddo si faceva sentire.

Quel giorno nevicava e tutti gli studenti di Hogwarts erano in giardino a giocare con le palle di neve e a divertirsi con i loro amici, tranne uno, che se ne stava nella sua camera a guardare invidioso tutti gli altri che si divertivano.

Lui non voleva ammetterlo nemmeno a se stesso, ma si sentiva terribilmente solo.

Lui il principe delle serpi, lui che un anno prima veneravano tutti, lui solo come un cane.

Da quando l'anno prima si era rifiutato di ascoltare il Signore Oscuro, da quando per la prima volta in vita sua si era deciso di seguire quello che pensava e andare dalla parte di Silente, tutti i Serpeverde lo avevano scansato, lo ignorarono, persino i suoi migliori amici non gli parlavano.

Blaise non gli parlava per paura di essere escluso anche lui, mentre Pansy lo aveva allontanato perchè probabilmente era schifata da lui.

Draco Malfoy era solo, terribilmente solo.

Però sapeva di aver fatto la cosa giusta, sapeva che quella era la strada corretta, che era giusto così, ma beh si sa che anche se le cose sono le più giuste non significa che sono semplici. E lui lo aveva capito, a sue spese ovviamente, aveva perso tutto, il rispetto, l’ammirazione ma soprattutto il sostegno delle persone più importanti.

Quel giorno però si decise di essere di nuovo coraggioso, non voleva darla vinta a quelle serpi, infondo era una serpe anche lui, anzi lui era il principe delle serpi. Lui era migliore e si meritava tutto, e che cavolo era pur sempre un Malfoy.

Prese il mantello, i guanti e uscì dalla sua stanza per dirigersi in giardino.

In giardino era completamente sommerso di neve e di studenti, erano presenti quasi tutti gli studenti di tutte le case, a parte i Serpeverde che erano troppo "in" per quel genere di cose.

In effetti li si sentiva fuori luogo, si sentiva così estraneo a quelle cose, come il divertimento, la felicità.

Anche se si sentiva estraneo, quella nuova sensazione gli piaceva, si sentiva un po’ libero, libero di essere ciò che voleva, libero di diventare chiunque, libero di essere se stesso. Per questo mentre passeggiava sorrideva, fregandosi di essere da solo, fregandosi di essere visto, un sorriso sincero, non quelli soliti.

A lui l'inverno era sempre piaciuto..

Mentre pensava a quanto la vita fosse strana, gli arrivò una pallata di neve e per la sorpresa perse l'equilibrio e cadde in terra.

-Oddio Malfoy mi dispiace!- Hermione si avvicino a lui con tono intimorito.

-Grrr- dalle labbra di Draco uscì solo un grugnito. Ok, oltre che strana la vita era anche stronza.

-Scusa non volevo, non ho una buona mira, volevo prendere Ron- disse imbarazzata.

Harry e Ron si avvicinarono, sapevano che da li a poco il biondo avrebbe lasciato un crucius alla riccia.
Ma il biondo rimase li immobile sdraiato nella neve, pensando solo a quanto fosse bello l’inverno, a quanto fosse liberatorio rimanere li avvolto dalla neve, a come, quella palla di neve, gli avesse tolto tutti i pensieri brutti.

- Ehm.. Malfoy?- chiese Ron un po’ titubante.

- Se continui a rimanere li sdraiato ti congelerai. Lo sai vero?- disse Harry in modo ironico.

I tre ragazzi lo stavano guardando come se fosse un alieno o un idiota, dipende dai casi.

Draco rimase ancora un po' li in terra, non capiva perché lo stessero guardando, cos’è gli si era sfatto il ciuffo?! Quindi si ricompose, porto la mano sui capelli e se li lisciò un po’, rimanendo sempre seduto in terra.

-Malfoy ti sei rincretinito?!?!?- domandò con poca delicatezza Ron

A quel punto si riprese, quello era un oltraggio, lui rincretinito?! MAI. Quindi si alzo, ma visto che il suolo era ricoperto di neve e ghiaccio scivolò di nuovo a terra, all’impatto istintivamente chiuse gli occhi e quando li riaprì si trovo di fronte due occhi verdi smeraldo nascosti un po’ dalle lenti degli occhiali.
Rimase li fermo ad osservarli per un tempo che sembrava infinito, potevano essere passate ore, giorni, non li importava, stava bene così.
Li parve di vedere preoccupazione, ansia, ma come era possibile? Nessuno si preoccupava per lui.

-Hey tutto ok? Malfoy?- sentì in lontananza anche se quelle parole le aveva pronunciate la persona che aveva di fronte.

Ma lui non rispose, non perché non voleva, ma perché non sapeva cosa dire. Stava bene? Si? No? Doveva valutare la cosa. Infondo lui valutava tutto. Stava bene perché aveva scelto la strada giusta, stava male perché aveva perso tutto.

-No!- rispose secco, quasi annoiato.

-Hai battuto la testa? Oddio Harry dobbiamo portarlo in infermeria.- disse preoccupata Hermione.

-Malfoy quante sono?- domandò Ron puntando la mano di fronte al biondo.

Draco lo guardò un po’ storto perché li stavano facendo tutte quelle domande? Non era mica idiota sapeva contare fino a due.

-Ehmm.. due! ARGH e io che mi metto a parlare anche con voi, non sono cretino- si alzò di scatto arrabbiato, sia con loro che con se stesso. Per poco non perse l’equilibrio una terza volta, ma per fortuna lo prese Harry in tempo.

Si riguardarono negli occhi un'altra volta, per ore forse o per pochi secondi, ma hey a chi importava?

-Malfoy sicuro di stare bene?- chiese ancora una volta Harry preoccupato.

-Si. Lasciami- si scostò dal ragazzo, anche se forse non voleva.

-Sarebbe meglio se andiamo in infermeria. Insomma sei caduto due volte battendo la testa- disse un’altra volta Hermione.

-Oh andiamo stai tranquilla Herm, vedi che sta in piedi- disse il rosso vedendo preoccupata la sua ragazza.

-Si ma potrebbe aver battuto forte la testa, insomma è meglio….-

-Smettetela! Va bene che siete il trio delle meraviglie, ma non preoccupatevi per me, insomma sono io che ho reso la vostra vita un inferno.- quasi urlò il biondo, voleva liberarsi e per questo voleva piangere, ma non poteva, specialmente di fronte a loro. Aveva sempre l’orgoglio. Il famoso orgoglio Malfoy.

Loro erano sempre stati insieme, erano così uniti, non potevano sentirsi soli perché avevano degli amici su cui contare, e lui? Lui no e forse per questo li invidiava un po’, per questo li aveva sempre insultati, presi in giro, per questo aveva reso la loro vita un inferno, per questo era geloso di loro.

Voleva allontanarsi, voleva piangere e voleva sfogarsi. Non poteva rimanere li, non in quelle condizioni, non aveva la forza di affrontarli di deriderli, per questo iniziò a camminare incurante degli sguardi preoccupati che aveva lasciato alle spalle.

TONF un'altra pallata di neve, un’altra caduta. Ok quella non era giornata e soprattutto Draco si rese conto di odiare l’inverno.

Era stato un ragazzino del primo anno, non voleva colpirlo aveva solo una pessima mira. Quando si rese conto che aveva proprio colpito Malfoy impallidì e scappò lontano.

Malfoy rimase sdraiato ancora una volta, ma questa volta perché era svenuto, perché cadendo aveva colpito un pezzo di ghiaccio, l’ultima cosa che sentì fu “Harry muoviti dobbiamo portarlo in infermeria”, poi più niente.

Si risvegliò poco dopo in un letto dell’infermeria da solo “beh che novità” pensò.

Si risistemò nel letto coprendosi quasi tutto il viso, aveva terribilmente voglia di piangere, ma l’orgoglio glie lo impediva.

-Si, signor Potter, il giovane Malfoy si riprenderà, è stata solo una brutta caduto, ma con del riposo domani tornerà come nuovo. Quindi se non le dispiace.- e lo accompagnò fuori dalla porta.

-Ma quando si risveglierà si sentirà solo, è un posto così triste questo.- rispose sicuro

La donna un po’ offesa gli disse che poteva rimanere.

Draco non poteva crederci, ma sul serio una persona si interessava a lui? Pensando questo sentì del passi avvicinarsi e poi fermarsi d’avanti al suo letto, poi senti un tonfo segno che il moro si era seduto sulla sedia accanto al letto.

Scostò un po’ la coperta e vide che il moro lo stava guardando

-Hey ti sei svegliato, come ti senti?- chiese calmo avvicinando la seggiola al lettino.

-Male- rispose secco girandosi per guardare il soffitto.

-Hai bisogno di qualcosa ti vado a chiamare madama Chip.- stava per alzarsi preoccupato, ma la voce del biondo lo fermò

-No, è solo che.. – si girò e Harry constatò che stava per piangere, per questo si rimise seduto.

-È solo che ti senti solo vero?-

-Non sono affari tuoi, e ora vattene, mi ci manchi anche te! Non voglio far pena ad uno stupido ragazzo che ha tutto-

-Se può interessarti qua fuori ci sono Herm e Ron, la mia presenza qui non è gradita, ci vediamo in giro Malfoy- rispose un po’ tristemente Harry.

Questa cosa ferì il biondo, lui non voleva rispondere così, non voleva trattare così quella persona che li era rimasta accanto nonostante il loro passato.
Si era sentito a disagio e l’orgoglio lo aveva superato facendo la cosa che sapeva fare meglio proteggersi.


















To be continued.....

Che ne pensate??? fatemi sapere.. sia con critiche che complimentii!!
Grazie un bacioo

  
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