Disclaimer e note
Ed ecco qui quello che stavo preparando da un po’ di tempo, il seguito di “Earth”. Ebbene sì, persisto nell’errore di buttare i personaggi di Mai Otome in un altro selvaggio AU dove niente è come appare, e dove gli abitanti di Earl e Earth finalmente si fronteggeranno. Da amici o da nemici?
Questa storia deve tantissimo a Solitaire, la mia consulente scientifica, nonché ispiratrice di trame bizzarre e di modi per conquistare mondi. Grazie a lei, e alla sua spettacolare storia Exuviae (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=127736) ho scoperto l’universo (gli universi?) di Kingdom Hearts. E, se pensate che la cosa non c’entri nulla con Mai Otome, spero con Versus di riuscire a farvi ricredere!
Essendo un seguito questa fan fiction dovrebbe essere letta dopo Earth, anche se ha uno sviluppo totalmente autonomo e i fatti accaduti là hanno un’influenza molto marginale. Inserisco di seguito, comunque, uno spoilerossimo glossario tanto per farvi capire dove siamo e “who’s who”.
Per il resto... beh, vi auguro buona lettura e ricordatevi che Mai HiME e Mai Otome sono di proprietà della Sunrise.
Lux, 17 gennaio 2008
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Earth: mondo alternativo rispetto ad Earl, di mia creazione. Su Earth non sono mai esistite le Otome, perché Fumi fu uccisa durante la Guerra dei Dodici Regni, prima di poter creare il sistema di materializzazione Shinso. I Dodici Regni invece si divisero in due potenti coalizioni, la Repubblica Occidentale e la Coalizione Est, che precipitarono il pianeta in uno stato di guerra permanente durato trecento anni.
Generale Mashiro Blan De Windbloom: corrispettivo su Earth della Regina Mashiro di Earl. Ammiraglio di Flotta della Repubblica Occidentale, nominata Generale durante gli eventi accaduti in Earth, Mashiro è il comandante in capo della Repubblica Occidentale, e a lei spettano tutte le decisioni strategiche. Il Generale è assistita da uno Stato Maggiore formato dai Colonnelli Haruka Armitage (Esercito), Sergay Wang (Aviazione) e Nagi De Artai (Intelligence).
Colonnello Nagi De Artai: nato su Earl, dove regnava sul montagnoso paese di Artai con il titolo di Arciduca, Nagi fuggì su Earth durante l’attacco dell’aliena Yuna, scalando rapidamente la scala gerarchica fino a diventare una delle principali cariche della Repubblica Occidentale. Nagi intrattiene una relazione sentimentale sia con il Colonnello Sergay Wang che con la moglie di lui, il Maggiore a riposo Nina Wang.
Generale Shizuru Viola: controparte su Earth dell’Incantevole Ametista Shizuru Viola. Precedente Capo di Stato Maggiore della Repubblica Occidentale. La sua storia è narrata in “Earth”.
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Intersezione
La
notte precedente un temporale improvviso l'aveva tenuta sveglia per
ore, ma quella mattina il sole era sorto in un cielo incredibilmente
terso. Era un giorno perfetto, peccato che nulla avrebbe potuto
sollevare il morale della Direttrice.
Stringendo
i denti volse le spalle alla vetrata, irritata da quella magnifica
giornata che lei non si sarebbe potuta godere.
“Vuoi
una tazza di tè, Natsuki?” le chiese dolcemente Shizuru.
Lei
scosse la testa, tornando a sedersi al suo posto e fissando, per
l'ennesima volta, il cellulare che aveva riportato indietro da Earth.
Funzionava
ancora, grazie ad una batteria fornita da Yokho, anche se ovviamente
non era in grado di ricevere o inviare telefonate.
Quello
era l'unica cosa che le era rimasta dall'avventura su Earth,
l'oggetto che aveva tanto sorpreso sia Shizuru che Yokho quando
gliel'aveva mostrato. A loro aveva raccontato tutto immediatamente,
ancora prima di contattare Mashiro, o sarebbe esplosa. E dopo aveva
sperato di poter dimenticare quei due giorni passati su
quell'orribile pianeta. Ci era quasi riuscita, se escludeva gli
incubi che ancora la perseguitavano, mentre aveva sperato che, con la
scomparsa di Nagi e la sconfitta di Yuna, Earl avrebbe trovato un po'
di pace. Ci aveva creduto davvero. Almeno fino al giorno prima.
Sovrappensiero
accartocciò un foglio.
“Quello
non ha nessuna colpa, Natsuki” le fece Shizuru, compostamente
seduta al suo solito posto sul sofà.
“Lo
so. È che se non scarico un po' la tensione mi verrà
una terribile emicrania. E oggi non è proprio il giorno giusto
per stare male.”
“Ti
conviene lo stesso tranquillizzarti, mancano tre ore
all'appuntamento.”
Natsuki
gettò uno sguardo all'orologio. “Come vorrei che passassero
in un lampo e tutto fosse già finito.”
In
quel momento qualcuno bussò alla porta.
La
Direttrice drizzò la schiena, mentre Shizuru si alzava per
andare a posizionarsi dietro di lei. Anche se quelli che aspettavano
erano amici, dovevano mantenere un appropriato contegno. Erano Otome,
dopotutto.
Natsuki
si sforzò di sorridere, mentre anche lei si alzava per
ricevere la Regina di Windbloom.
“Entrate
pure.”
Con
Mashiro in testa, una piccola e colorata delegazione fece irruzione
nel suo ufficio. La giovane Regina marciò fino alla scrivania
di Natsuki, con il leggero cappotto bianco che le sventolava dietro
le spalle. Alle sue calcagna veniva Arika, l'Otome della Regina, e un
passo indietro Nina Wang, la più composta del terzetto. La
giovane era entrata a far parte del seguito di Mashiro dopo che
l'aveva aiutata a sconfiggere Yuna; era cambiata dai terribili giorni
della guerra contro Artai, ma non aveva perso il contegno distaccato
e la perenne aria di leggera disapprovazione.
Natsuki
fissò lo sguardo sul volto tempestoso della Regina.
“Cosa
sta succedendo?” le sibilò Mashiro. “Sono arrivata
direttamente dal porto, senza neppure cambiarmi. Non faccio in tempo
a tornare da un noiosissimo viaggio di rappresentanza ad Aries che
subito qui mi aspetta un'altra grana da risolvere. È mai
possibile che devo sempre fare tutto io?”
Malgrado
la tensione Natsuki sorrise al pensiero di quanto Mashiro fosse
cambiata dalla monella di pochi anni prima. Ora poteva quasi
considerarla una vera regina.
La
Direttrice non perse tempo.
“Stanotte
ci è arrivato un messaggio da Artai. Quelli di Earth sono
qui.”
Vide
la Regina portarsi la mano alla bocca, mentre Arika la fissava
perplessa.
“Cosa
succede? Cos'è Earth?” chiese la ragazza.
Mashiro
sprofondò pesantemente in una poltrona, guardando Natsuki con
occhi vitrei.
“La
prego, Direttrice, spieghi tutto alle ragazze.”
Natsuki
annuì riluttante, volgendo lo sguardo sulle Otome di Mashiro.
“Sedetevi,
c'è qualcosa che vi devo dire. Siete le prime a venirne a
conoscenza dopo le Colonne del Garderobe e i Capi di Stato. Cercherò
di essere il più breve possibile perché abbiamo
veramente poco tempo.”
Gli
raccontò tutto. Ingoiando il proprio orgoglio e non tacendo
neppure il modo nel quale era stata giocata dal Generale Viola, o il
fatto che Nagi fosse fuggito proprio su Earth. E ora Natsuki avrebbe
potuto giurare di poter sentire i battiti del suo cuore, tanto era
silenziosa la sala. Tutte le teste erano girate verso di lei, e
dall'espressione nei loro occhi poteva vedere che erano a dir poco
incredule.
'Ma
dopotutto anch'io lo sarei se qualcuno mi fosse venuto a raccontare di
aver visitato un universo parallelo. È la stessa reazione che
ottenni da tutti gli altri.'
“Vorrei
non crederle, Direttrice” fu tutto ciò che Nina riuscì
a proferire.
“Ma
io non capisco cos'ha tutto questo a che fare con noi. Cosa vuole
questa gente?” la interruppe Arika.
In
tutta risposta Natsuki riprese l’alieno telefono cellulare,
rigirandoselo tra le dita.
“Non
so niente altro, se non che hanno richiesto un incontro con noi.”
Si guardò attorno, mentre gli sguardi delle sue ospiti si
incupivano. “Con tutti noi.”
“Dove?”
chiese Mashiro, pragmatica come aveva imparato ad essere.
“All'antico
spazioporto.”
“E
qual'è la ragione?”
Natsuki
scosse la testa. “Vorrei saperlo. Il messaggio diceva solo che i
leader di Earth volevano incontrare le massime cariche di Earl.”
Mashiro
incrociò le braccia al petto, permettendosi un sorrisetto.
“È
assurdo. È sicuramente un elaborato scherzo o un qualche
giochetto di Nagi.”
“Ma
nessuno avrebbe interesse a fare una cosa del genere, nemmeno lui. E
perché poi?” si intromise Shizuru. “Senza contare che,
escludendo Nagi, apparentemente Natsuki è stata l'unica ad
aver viaggiato in entrambi i piani. Ad eccezione dei presenti nessuno
su Earl è a conoscenza dei portali dimensionali.”
Natsuki
si alzò, schiarendosi la voce. “Io comunque andrò
all'appuntamento, ho voluto questo colloquio solo per informarvi
della situazione.”
“Non
ci deve neppure pensare di andare sola” le fece Mashiro, rizzandosi
in piedi a sua volta.
A
quelle parole Shizuru fece un passo avanti, sorridendo gravemente.
“Non si preoccupi, Altezza, non andrà da nessuna parte
senza di me.”
Mashiro
annuì. “Non è esatto, Shizuru. Verrò anch’io.
Dopotutto quelli vogliono vedere anche me.”
Arika
la guardò preoccupata e lei le accennò un sorriso. “E
lascia perdere le proteste.”
La
Direttrice soppesò Mashiro, conscia che nulla al mondo avrebbe
potuto distogliere la Regina di Windbloom dal fare quello che voleva.
“Non
è sicuro, Altezza” fece Nina, mettendosi al fianco di
Mashiro.
“Ridicolo.
Ci sarete voi due, e la Meister Viola. Con una tale potenza di
fuoco non vedo cosa potrebbe minacciarmi.”
'Hai
ancora molto da imparare, Mashiro' pensò
Natsuki con una smorfia.
“Cosa
ne pensa di un missile armato con una testata nucleare?” le chiese.
Con
amara soddisfazione vide i volti delle ragazze davanti a lei
sbiancare.
'Sono
solo bambine. Come posso buttarle in questa situazione?'
Corrugò
le sopracciglia, consapevole dello sguardo severo di Shizuru su di
lei.
'Lo
so che mi avevi suggerito di non spaventarle, ma non voglio che
confidino troppo nelle loro abilità. Devono sapere chi ci
troveremo davanti.'
“Le
persone che incontreremo hanno il nostro stesso aspetto, ma non
lasciatevi ingannare. Il mondo dal quale provengono, e nel quale sono
cresciuti, è molto diverso da questo. È un mondo
spietato, dove solo i più furbi ed i più forti
sopravvivono. E dove la fede nella tecnologia è
totale.”
“Ma
non hanno Otome” esordì Mashiro.
“Non
ti ricordi più quello che ti raccontai al mio ritorno? Le
Otome non gli servono. Sono stata in una delle loro basi, e ho letto
i rapporti che riguardano il loro esercito. Mentre il loro livello
tecnologico è simile, se non più avanzato, di quello di
Earl ai tempi della guerra dei Dodici Regni, il numero di effettivi
sfiora i due miliardi di persone. Che è molto di più
dell'intera popolazione di Earl. E sto parlando solo di una delle due
superpotenze.”
Natsuki
indicò Arika e Nina. “Le nostre Otome sono armi potenti, è
vero. Ma quanto a lungo saprebbero difenderci dall'attacco di
centinaia di divisioni corazzate? E chi salverebbe le nostre città
da bombardamenti a tappeto portati con missili a lunga gittata, o
addirittura lanciati da basi orbitali? Tutte le nostre Otome non
sarebbero mai sufficienti per difendere l'intero pianeta, non è
questo lo scopo per il quale furono create.”
Arika
abbassò lo sguardo. “E quelli hanno tutte queste cose?”
Natsuki
annuì, seppur controvoglia. “E magari altro che io non ho
visto. In più sono spietati, e preparati da trecento anni di
guerra ininterrotta. Il loro, oltretutto, è un sistema
gerarchico nel quale gli ordini superiori non vengono mai messi in
discussione.”
“Proprio
per questo non crede che l'incontro possa essere solo una trappola
organizzata da Nagi?” le chiese Mashiro.
Natsuki
represse un brivido. Il solo pensare al Colonnello albino la faceva
stare male. “No. Per l'unica ragione che lui è un pezzo
grosso su Earth e, se avesse veramente deciso di vendicarsi di noi, a
quest'ora non saremmo qui a parlarne.”
Un
pesante silenzio cadde sugli astanti, mentre Nina ed Arika si
scambiavano uno sguardo desolato. Natsuki invece cercò il
silenzioso conforto di Shizuru, che le regalò un pallido
sorriso di intesa.
Alla
fine, Mashiro abbassò la testa. “Cosa suggerisce, quindi,
Direttrice?”
“Andrò
sola. Non c'è ragione che lei metta a repentaglio la sua vita.
E, se avranno qualcosa di veramente importante da dirci,
organizzeremo un secondo incontro.”
Malgrado
fosse chiaro che lo faceva di malavoglia, alla Regina di Windbloom
non restò che dare ragione a Natsuki.
“L'aspetterò
qui. Ma se non sarà di ritorno tra un paio d'ore...”
“Le
Colonne hanno l'ordine di venirmi a cercare. Nao Zhang e Sara
Gallagher sono in città, e informate della situazione, come
Miss Maria e Yohko.”
Natsuki
fissò Arika e Nina. “Voi due, proteggete la Regina, a
qualunque costo.”
Vide
Nina stringere le labbra, mentre annuiva convinta.
'Farò
di tutto perché non dobbiate essere coinvolte in questo.
Potrebbe essere che siano qui solo per me.'
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“Cos'è
quell'affare?”
Svogliatamente
lo sguardo di Nagi abbandonò lo schermo del computer per
fissarsi sull’oggetto che Nina gli aveva indicato.
“È
il mezzo di trasporto più comunemente usato su Earl, una nave
della sabbia.”
Il
gigantesco panfilo stava procedendo a fianco del flyer di Earth, il
cui pilota aveva ridotto quota e velocità per permettere ai
passeggeri di osservare da vicino lo strano mezzo. Protetto da un
campo di stasi, il flyer era comunque invisibile agli occhi degli
abitanti di Earl.
“Assurdo”
fece Mashiro, il Generale De Windbloom, seduta davanti a loro. “Non
hanno aerei e se ne vanno in giro su quei cosi? È uno spreco
di carburante e risorse immenso. La tecnologia utilizzata per creare
i giroscopi necessari per mantenere quell'aggeggio in equilibrio
sulla sabbia, sarebbe stata meglio impiegata per far volare un aeroplano.”
Nagi
scrollò le spalle. “È solo una delle tante
contraddizioni di questo pianeta. Ne scoprirai altre, strada
facendo.”
“Non
sono ancora sicura che venire qui sia stata una buona idea, non
quando avevamo la possibilità di chiudere la questione in modo
veloce e pulito. E senza il loro aiuto.”
Nagi
avvertì Nina irrigidirsi al suo fianco.
Aveva
dovuto convincere Mashiro a cambiare un paio di leggi per dare la
possibilità alla donna di rientrare in servizio attivo. Aveva
contratto un bel debito verso il Generale ma ne era valsa la pena;
nessuna guardia del corpo era efficiente come la sua amante. E poi
era certo che, prima della fine, Nina gli sarebbe stata estremamente
utile.
Toccò
il bordo del portatile. “Tu ne sei troppo certa. Ti devo forse
mostrare le proiezioni un'altra volta?” chiese al Generale. “Quella
che abbiamo fatto è la scelta ideale per noi. Per tutto quello
di cui abbiamo bisogno.”
Lei
lo fissò. “Speralo, Nagi. O sarà solo una perdita di
tempo, che incidentalmente è l'unica cosa che non abbiamo.”
Lui
tornò a guardare fuori dal finestrino. Il flyer aveva ripreso
quota e ora, all'orizzonte, sfilavano le spoglie catene montuose che
circondavano Windbloom.
Nagi
non poté fare a meno di sorridere. “Andrà bene.
Conosco questa gente e non ci diranno mai di no. Dopotutto il
Consiglio è solo un branco di litigiose teste calde, che
ascoltano solo chi fa la voce grossa. È già successo
una volta. Oltretutto, hanno a cuore il loro schifoso pianeta.”
Mashiro
si rilassò contro lo schienale della poltroncina, pescando un
documento dalla pila di fogli che giaceva davanti a lei. “Esagerato.
Non è così brutto, dopotutto. Credo... che mi ci potrei
abituare.”
Il
sorriso di Nagi si fece più marcato.