Anime & Manga > My HiME - My Otome
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Autore: Atlantislux    17/01/2008    7 recensioni
Gli universi di Earl ed Earth collidono, mentre qualcosa di oscuro li minaccia entrambi.
Genere: Drammatico, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Earth' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Disclaimer e note

Ed ecco qui quello che stavo preparando da un po’ di tempo, il seguito di “Earth”. Ebbene sì, persisto nell’errore di buttare i personaggi di Mai Otome in un altro selvaggio AU dove niente è come appare, e dove gli abitanti di Earl e Earth finalmente si fronteggeranno. Da amici o da nemici?

Questa storia deve tantissimo a Solitaire, la mia consulente scientifica, nonché ispiratrice di trame bizzarre e di modi per conquistare mondi. Grazie a lei, e alla sua spettacolare storia Exuviae (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=127736) ho scoperto l’universo (gli universi?) di Kingdom Hearts. E, se pensate che la cosa non c’entri nulla con Mai Otome, spero con Versus di riuscire a farvi ricredere!

Essendo un seguito questa fan fiction dovrebbe essere letta dopo Earth, anche se ha uno sviluppo totalmente autonomo e i fatti accaduti là hanno un’influenza molto marginale. Inserisco di seguito, comunque, uno spoilerossimo glossario tanto per farvi capire dove siamo e “who’s who”.

Per il resto... beh, vi auguro buona lettura e ricordatevi che Mai HiME e Mai Otome sono di proprietà della Sunrise.


Lux, 17 gennaio 2008



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Earth: mondo alternativo rispetto ad Earl, di mia creazione. Su Earth non sono mai esistite le Otome, perché Fumi fu uccisa durante la Guerra dei Dodici Regni, prima di poter creare il sistema di materializzazione Shinso. I Dodici Regni invece si divisero in due potenti coalizioni, la Repubblica Occidentale e la Coalizione Est, che precipitarono il pianeta in uno stato di guerra permanente durato trecento anni.

Generale Mashiro Blan De Windbloom: corrispettivo su Earth della Regina Mashiro di Earl. Ammiraglio di Flotta della Repubblica Occidentale, nominata Generale durante gli eventi accaduti in Earth, Mashiro è il comandante in capo della Repubblica Occidentale, e a lei spettano tutte le decisioni strategiche. Il Generale è assistita da uno Stato Maggiore formato dai Colonnelli Haruka Armitage (Esercito), Sergay Wang (Aviazione) e Nagi De Artai (Intelligence).

Colonnello Nagi De Artai: nato su Earl, dove regnava sul montagnoso paese di Artai con il titolo di Arciduca, Nagi fuggì su Earth durante l’attacco dell’aliena Yuna, scalando rapidamente la scala gerarchica fino a diventare una delle principali cariche della Repubblica Occidentale. Nagi intrattiene una relazione sentimentale sia con il Colonnello Sergay Wang che con la moglie di lui, il Maggiore a riposo Nina Wang.

Generale Shizuru Viola: controparte su Earth dell’Incantevole Ametista Shizuru Viola. Precedente Capo di Stato Maggiore della Repubblica Occidentale. La sua storia è narrata in “Earth”.



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Intersezione



La notte precedente un temporale improvviso l'aveva tenuta sveglia per ore, ma quella mattina il sole era sorto in un cielo incredibilmente terso. Era un giorno perfetto, peccato che nulla avrebbe potuto sollevare il morale della Direttrice.
Stringendo i denti volse le spalle alla vetrata, irritata da quella magnifica giornata che lei non si sarebbe potuta godere.
“Vuoi una tazza di tè, Natsuki?” le chiese dolcemente Shizuru.
Lei scosse la testa, tornando a sedersi al suo posto e fissando, per l'ennesima volta, il cellulare che aveva riportato indietro da Earth.
Funzionava ancora, grazie ad una batteria fornita da Yokho, anche se ovviamente non era in grado di ricevere o inviare telefonate.
Quello era l'unica cosa che le era rimasta dall'avventura su Earth, l'oggetto che aveva tanto sorpreso sia Shizuru che Yokho quando gliel'aveva mostrato. A loro aveva raccontato tutto immediatamente, ancora prima di contattare Mashiro, o sarebbe esplosa. E dopo aveva sperato di poter dimenticare quei due giorni passati su quell'orribile pianeta. Ci era quasi riuscita, se escludeva gli incubi che ancora la perseguitavano, mentre aveva sperato che, con la scomparsa di Nagi e la sconfitta di Yuna, Earl avrebbe trovato un po' di pace. Ci aveva creduto davvero. Almeno fino al giorno prima.
Sovrappensiero accartocciò un foglio.
“Quello non ha nessuna colpa, Natsuki” le fece Shizuru, compostamente seduta al suo solito posto sul sofà.
“Lo so. È che se non scarico un po' la tensione mi verrà una terribile emicrania. E oggi non è proprio il giorno giusto per stare male.”
“Ti conviene lo stesso tranquillizzarti, mancano tre ore all'appuntamento.”
Natsuki gettò uno sguardo all'orologio. “Come vorrei che passassero in un lampo e tutto fosse già finito.”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
La Direttrice drizzò la schiena, mentre Shizuru si alzava per andare a posizionarsi dietro di lei. Anche se quelli che aspettavano erano amici, dovevano mantenere un appropriato contegno. Erano Otome, dopotutto.
Natsuki si sforzò di sorridere, mentre anche lei si alzava per ricevere la Regina di Windbloom.
“Entrate pure.”
Con Mashiro in testa, una piccola e colorata delegazione fece irruzione nel suo ufficio. La giovane Regina marciò fino alla scrivania di Natsuki, con il leggero cappotto bianco che le sventolava dietro le spalle. Alle sue calcagna veniva Arika, l'Otome della Regina, e un passo indietro Nina Wang, la più composta del terzetto. La giovane era entrata a far parte del seguito di Mashiro dopo che l'aveva aiutata a sconfiggere Yuna; era cambiata dai terribili giorni della guerra contro Artai, ma non aveva perso il contegno distaccato e la perenne aria di leggera disapprovazione.
Natsuki fissò lo sguardo sul volto tempestoso della Regina.
“Cosa sta succedendo?” le sibilò Mashiro. “Sono arrivata direttamente dal porto, senza neppure cambiarmi. Non faccio in tempo a tornare da un noiosissimo viaggio di rappresentanza ad Aries che subito qui mi aspetta un'altra grana da risolvere. È mai possibile che devo sempre fare tutto io?”
Malgrado la tensione Natsuki sorrise al pensiero di quanto Mashiro fosse cambiata dalla monella di pochi anni prima. Ora poteva quasi considerarla una vera regina.
La Direttrice non perse tempo.
“Stanotte ci è arrivato un messaggio da Artai. Quelli di Earth sono qui.”
Vide la Regina portarsi la mano alla bocca, mentre Arika la fissava perplessa.
“Cosa succede? Cos'è Earth?” chiese la ragazza.
Mashiro sprofondò pesantemente in una poltrona, guardando Natsuki con occhi vitrei.
“La prego, Direttrice, spieghi tutto alle ragazze.”
Natsuki annuì riluttante, volgendo lo sguardo sulle Otome di Mashiro.
“Sedetevi, c'è qualcosa che vi devo dire. Siete le prime a venirne a conoscenza dopo le Colonne del Garderobe e i Capi di Stato. Cercherò di essere il più breve possibile perché abbiamo veramente poco tempo.”

Gli raccontò tutto. Ingoiando il proprio orgoglio e non tacendo neppure il modo nel quale era stata giocata dal Generale Viola, o il fatto che Nagi fosse fuggito proprio su Earth. E ora Natsuki avrebbe potuto giurare di poter sentire i battiti del suo cuore, tanto era silenziosa la sala. Tutte le teste erano girate verso di lei, e dall'espressione nei loro occhi poteva vedere che erano a dir poco incredule.
'Ma dopotutto anch'io lo sarei se qualcuno mi fosse venuto a raccontare di aver visitato un universo parallelo. È la stessa reazione che ottenni da tutti gli altri.'
“Vorrei non crederle, Direttrice” fu tutto ciò che Nina riuscì a proferire.
“Ma io non capisco cos'ha tutto questo a che fare con noi. Cosa vuole questa gente?” la interruppe Arika.
In tutta risposta Natsuki riprese l’alieno telefono cellulare, rigirandoselo tra le dita.
“Non so niente altro, se non che hanno richiesto un incontro con noi.” Si guardò attorno, mentre gli sguardi delle sue ospiti si incupivano. “Con tutti noi.”
“Dove?” chiese Mashiro, pragmatica come aveva imparato ad essere.
“All'antico spazioporto.”
“E qual'è la ragione?”
Natsuki scosse la testa. “Vorrei saperlo. Il messaggio diceva solo che i leader di Earth volevano incontrare le massime cariche di Earl.”
Mashiro incrociò le braccia al petto, permettendosi un sorrisetto.
“È assurdo. È sicuramente un elaborato scherzo o un qualche giochetto di Nagi.”
“Ma nessuno avrebbe interesse a fare una cosa del genere, nemmeno lui. E perché poi?” si intromise Shizuru. “Senza contare che, escludendo Nagi, apparentemente Natsuki è stata l'unica ad aver viaggiato in entrambi i piani. Ad eccezione dei presenti nessuno su Earl è a conoscenza dei portali dimensionali.”
Natsuki si alzò, schiarendosi la voce. “Io comunque andrò all'appuntamento, ho voluto questo colloquio solo per informarvi della situazione.”
“Non ci deve neppure pensare di andare sola” le fece Mashiro, rizzandosi in piedi a sua volta.
A quelle parole Shizuru fece un passo avanti, sorridendo gravemente. “Non si preoccupi, Altezza, non andrà da nessuna parte senza di me.”
Mashiro annuì. “Non è esatto, Shizuru. Verrò anch’io. Dopotutto quelli vogliono vedere anche me.”
Arika la guardò preoccupata e lei le accennò un sorriso. “E lascia perdere le proteste.”
La Direttrice soppesò Mashiro, conscia che nulla al mondo avrebbe potuto distogliere la Regina di Windbloom dal fare quello che voleva.
“Non è sicuro, Altezza” fece Nina, mettendosi al fianco di Mashiro.
“Ridicolo. Ci sarete voi due, e la Meister Viola. Con una tale potenza di fuoco non vedo cosa potrebbe minacciarmi.”
'Hai ancora molto da imparare, Mashiro' pensò Natsuki con una smorfia.
“Cosa ne pensa di un missile armato con una testata nucleare?” le chiese.
Con amara soddisfazione vide i volti delle ragazze davanti a lei sbiancare.
'Sono solo bambine. Come posso buttarle in questa situazione?'
Corrugò le sopracciglia, consapevole dello sguardo severo di Shizuru su di lei.
'Lo so che mi avevi suggerito di non spaventarle, ma non voglio che confidino troppo nelle loro abilità. Devono sapere chi ci troveremo davanti.'
“Le persone che incontreremo hanno il nostro stesso aspetto, ma non lasciatevi ingannare. Il mondo dal quale provengono, e nel quale sono cresciuti, è molto diverso da questo. È un mondo spietato, dove solo i più furbi ed i più forti sopravvivono. E dove la fede nella tecnologia è totale.”
“Ma non hanno Otome” esordì Mashiro.
“Non ti ricordi più quello che ti raccontai al mio ritorno? Le Otome non gli servono. Sono stata in una delle loro basi, e ho letto i rapporti che riguardano il loro esercito. Mentre il loro livello tecnologico è simile, se non più avanzato, di quello di Earl ai tempi della guerra dei Dodici Regni, il numero di effettivi sfiora i due miliardi di persone. Che è molto di più dell'intera popolazione di Earl. E sto parlando solo di una delle due superpotenze.”
Natsuki indicò Arika e Nina. “Le nostre Otome sono armi potenti, è vero. Ma quanto a lungo saprebbero difenderci dall'attacco di centinaia di divisioni corazzate? E chi salverebbe le nostre città da bombardamenti a tappeto portati con missili a lunga gittata, o addirittura lanciati da basi orbitali? Tutte le nostre Otome non sarebbero mai sufficienti per difendere l'intero pianeta, non è questo lo scopo per il quale furono create.”
Arika abbassò lo sguardo. “E quelli hanno tutte queste cose?”
Natsuki annuì, seppur controvoglia. “E magari altro che io non ho visto. In più sono spietati, e preparati da trecento anni di guerra ininterrotta. Il loro, oltretutto, è un sistema gerarchico nel quale gli ordini superiori non vengono mai messi in discussione.”
“Proprio per questo non crede che l'incontro possa essere solo una trappola organizzata da Nagi?” le chiese Mashiro.
Natsuki represse un brivido. Il solo pensare al Colonnello albino la faceva stare male. “No. Per l'unica ragione che lui è un pezzo grosso su Earth e, se avesse veramente deciso di vendicarsi di noi, a quest'ora non saremmo qui a parlarne.”
Un pesante silenzio cadde sugli astanti, mentre Nina ed Arika si scambiavano uno sguardo desolato. Natsuki invece cercò il silenzioso conforto di Shizuru, che le regalò un pallido sorriso di intesa.
Alla fine, Mashiro abbassò la testa. “Cosa suggerisce, quindi, Direttrice?”
“Andrò sola. Non c'è ragione che lei metta a repentaglio la sua vita. E, se avranno qualcosa di veramente importante da dirci, organizzeremo un secondo incontro.”
Malgrado fosse chiaro che lo faceva di malavoglia, alla Regina di Windbloom non restò che dare ragione a Natsuki.
“L'aspetterò qui. Ma se non sarà di ritorno tra un paio d'ore...”
“Le Colonne hanno l'ordine di venirmi a cercare. Nao Zhang e Sara Gallagher sono in città, e informate della situazione, come Miss Maria e Yohko.”
Natsuki fissò Arika e Nina. “Voi due, proteggete la Regina, a qualunque costo.”
Vide Nina stringere le labbra, mentre annuiva convinta.
'Farò di tutto perché non dobbiate essere coinvolte in questo. Potrebbe essere che siano qui solo per me.'


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“Cos'è quell'affare?”
Svogliatamente lo sguardo di Nagi abbandonò lo schermo del computer per fissarsi sull’oggetto che Nina gli aveva indicato.
“È il mezzo di trasporto più comunemente usato su Earl, una nave della sabbia.”
Il gigantesco panfilo stava procedendo a fianco del flyer di Earth, il cui pilota aveva ridotto quota e velocità per permettere ai passeggeri di osservare da vicino lo strano mezzo. Protetto da un campo di stasi, il flyer era comunque invisibile agli occhi degli abitanti di Earl.
“Assurdo” fece Mashiro, il Generale De Windbloom, seduta davanti a loro. “Non hanno aerei e se ne vanno in giro su quei cosi? È uno spreco di carburante e risorse immenso. La tecnologia utilizzata per creare i giroscopi necessari per mantenere quell'aggeggio in equilibrio sulla sabbia, sarebbe stata meglio impiegata per far volare un aeroplano.”
Nagi scrollò le spalle. “È solo una delle tante contraddizioni di questo pianeta. Ne scoprirai altre, strada facendo.”
“Non sono ancora sicura che venire qui sia stata una buona idea, non quando avevamo la possibilità di chiudere la questione in modo veloce e pulito. E senza il loro aiuto.”
Nagi avvertì Nina irrigidirsi al suo fianco.
Aveva dovuto convincere Mashiro a cambiare un paio di leggi per dare la possibilità alla donna di rientrare in servizio attivo. Aveva contratto un bel debito verso il Generale ma ne era valsa la pena; nessuna guardia del corpo era efficiente come la sua amante. E poi era certo che, prima della fine, Nina gli sarebbe stata estremamente utile.
Toccò il bordo del portatile. “Tu ne sei troppo certa. Ti devo forse mostrare le proiezioni un'altra volta?” chiese al Generale. “Quella che abbiamo fatto è la scelta ideale per noi. Per tutto quello di cui abbiamo bisogno.”
Lei lo fissò. “Speralo, Nagi. O sarà solo una perdita di tempo, che incidentalmente è l'unica cosa che non abbiamo.”
Lui tornò a guardare fuori dal finestrino. Il flyer aveva ripreso quota e ora, all'orizzonte, sfilavano le spoglie catene montuose che circondavano Windbloom.
Nagi non poté fare a meno di sorridere. “Andrà bene. Conosco questa gente e non ci diranno mai di no. Dopotutto il Consiglio è solo un branco di litigiose teste calde, che ascoltano solo chi fa la voce grossa. È già successo una volta. Oltretutto, hanno a cuore il loro schifoso pianeta.”
Mashiro si rilassò contro lo schienale della poltroncina, pescando un documento dalla pila di fogli che giaceva davanti a lei. “Esagerato. Non è così brutto, dopotutto. Credo... che mi ci potrei abituare.”
Il sorriso di Nagi si fece più marcato.
  
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