You stole my heart, Christine.

Oggi compio diciotto anni e sono agitata come non mai. Deve essere il giorno più bello della mia vita, la festa di questa sera deve essere stupenda e io ho pensato proprio a tutto. So già cosa mettermi e anche come pettinarmi.
Sento il mio telefono vibrare, lo prendo e leggo il messaggio che mi è appena arrivato.

Questa sera quella vipera della Evans ha organizzato una festa, mi dispiace. Comunque io verrò!
Auguri vecchia!

Ketty xoxo

Perfetto! Sbuffo e butto il telefono sul letto. Ora verrà meno della metà delle persone che avevo invitato. Non poteva lasciarmi in pace almeno oggi? Evidentemente no.
Chi è Sarah Evans? Beh lei è la tipica ragazza viziata che fa l'oca con tutti i ragazzi che le capitano sott'occhio -proprio come quelle dei film- e, ciliegina sulla torta, ce l'ha con me per un motivo che solo lei sa.
Devo decisamente trovare qualcosa da fare per distrarmi altrimenti la mia testa scoppierà.

Alle undici e un quarto ancora nessuno si è presentato e io -sinceramente- comincio a pensare che nessuno verrà.
Riguardo per la milionesima volta il messaggio che mi ha inviato Ketty un'ora fa nel quale mi avvisava che sua mamma aveva cambiato idea all'ultimo momento e non la lasciava più venire alla mia festa. Chissà perché ma ho il presentimento che sia andata da Sarah.
Chiudo gli occhi e alzo la testa per cercare di mandare via le lacrime che vorrebbero scendermi e rovinarmi il trucco. Qualcuno verrà sono sicura.
Ma c'è qualcuno che mi vuole bene almeno? Non penso.
Undici e venti e la festa sarebbe dovuta iniziare da più di un'ora.
Sono sola, lo sono sempre stata. Da quando mamma è morta di tumore e papà è sempre a lavoro penso che tutto il mondo ce l'abbia con me. Cosa ho fatto di male?
Non penso di essermi mai comportata in modo maleducato con nessuno, tanto meno con Ketty che le sono sempre stata accanto e speravo che anche lei lo facesse con me per una volta.
Ed è proprio ora che mi rendo conto che non riesco più a trattenermi dentro quello che provo, devo sfogarmi e l'unica soluzione che trovo è quella di piangere. Mi lascio andare in un pianto liberatorio e stringo tra le mani la collana che apparteneva a mia mamma: me l'aveva donata pochi minuti prima di morire e mi aveva detto che mi voleva un bene immenso.
«Lo so mamma, anch'io te ne voglio.» sussurro tra i singhiozzi. Alzo gli occhi e osservo la discoteca che avevo prenotato, vuota: ci sono palloncini con scritto alcune frasi delle mie canzoni preferite, le luci sono soffuse e di tutti i colori e sul bancone ci sono alcune bibite già pronte con qualche ciottoletta di patatine. Sorrido -un sorriso amaro- quando mi accorgo che persino il dj se n'è andato, anche lui si è accorto che mi hanno lasciata sola.
Prendo il telefono e guardo il messaggio che avevo inoltrato a quelli che credevo miei amici per invitarli alla festa: il luogo, l'ora, il giorno.. era tutto giusto.
Sento un rumore e alzo lo sguardo.
«Che.. che ci fai qui?» chiedo al ragazzo che si sta avvicinando a me lentamente. Mi asciugo le lacrime, non voglio che mi veda in quello stato.
«Sono venuto alla tua festa, no? Mi hai invitato tu.»
«Harry, ho invitato anche altre persone ma non le vedo. Tu le vedi?» lui scuote la testa e mi fa una carezza sui capelli.
Harry Styles. Riccio, occhi verdi, alto e bellissimo. Siamo solo amici e non avrei mai creduto che sarebbe venuto, pensavo se ne sarebbe andato alla festa di Sarah, come avevano fatto tutti.
«Perché non sarei dovuto venire?» mi domanda guardandomi come se gli avessi chiesto se esistono veramente i vampiri.
«Perché a te piace Sarah, l'ho capito.»
«Sarah? Perché?» mi chiede con gli occhi spalancati e scuotendo impercettibilmente la testa lasciando che i suoi ricci gli sfiorassero le ciglia.
«Tu mi hai detto che la ragazza che ti piace è bellissima e lei lo è, che non ha amici veri e anche questo è vero perché tutti le vanno dietro solo per i soldi e poi mi hai detto che nessuno la capisce e forse anche questo è vero, perché anche io la giudico una troia senza conoscerla fino in fondo e molti altri la pensano così.» spiego guardandolo negli occhi.
«Ma lei è una troia.» esclama convinto.
Ora sono io a guardarlo a occhi spalancati. Cosa sta dicendo?
«A me non piace lei Christine.» sussurra sfiorandomi una guancia. «A me piaci tu.» aggiunge facendo perdere un battito al mio cuore. Apro leggermente la bocca per dire qualcosa ma la richiudo incapace di pronunciare sillaba.
«La ragazza bellissima sei tu, la ragazza che non ha amici veri sei tu perché nessuno ti comprende, perché sei così fragile e chiusa che nessuno prova ad esserti amico come meriteresti.» dice piano lasciando al mio cervello il tempo giusto per immagazzinare tutte quelle informazioni.
«E anche io ti piaccio.»
La sua non è una domanda, è un'affermazione e ha maledettamente ragione. Sono innamorata di lui dal primo anno di liceo e non riesco a credere che se ne sia accorto.
«Come.. lo sai?» chiedo senza negare.
«Tutti se ne accorgerebbero Chris. Il modo in cui ti incanti a guardare i miei occhi ogni volta che siamo troppo vicini, il modo in cui fissi le mie labbra e ti mordi contemporaneamente il labbro mi fanno capire che hai voglia di baciarmi.
«E poi.. e poi perché sento il tuo cuore battere forte fino a qui.» dice sorridendo lasciando che due splendide fossette si formassero ai lati delle sue labbra. Non riesco a resistere e -con l'indice sinistro- ne tocco una. Lui mi lascia fare e non smette di sorridere. Sorride, sorride e sorride finché non si stanca e incolla le mie labbra alle sue, chiudo gli occhi e mi lascio andare. Sento la sua lingua che mi bagna le labbra chiedendomi accesso. Apro leggermente la bocca e -finalmente- le nostre lingue si incontrano generando in me un uragano di emozioni nuove che non avevo mai provato prima di allora.
Stringo forte i suoi ricci tra le mie mani e sorrido nel bacio. Lui posa le sue morbide quanto forti sul mio bacino e mi avvicina a lui fino a farmi sedere sulle sue gambe. Ed è in quel momento che capisco che voglio solo lui, lui e nessun altro al mio fianco.
Quando ci stacchiamo restiamo a fissarci e ancora una volta mi perdo nelle sue iridi smeraldine in cui vedo tutto l'amore che prova per me e più in fondo vedo la felicità. Lui mi renderà felice, lo sento.
Senza staccare il contatto visivo prendo una sua mano e la appoggio sul mio cuore e lo stesso fa lui. Mi riesce quasi impossibile credere che il suo cuore batte forte solo perché ci sono io tra le sue braccia.
«Me lo hai rubato Christine. Non ridarmelo mai più perché amo amarti.»
E ancora una volta le sue parole mi fanno capire perché mi sono innamorata di lui: perché è l'unico che sa come prendermi.
«Ti amo anche io.» dico baciandolo a stampo.
Restiamo minuti in quella posizione, fermi senza dire nulla, perché non servono parole, perché sono i nostri cuori a parlare ed entrambi gridano ti amo.
Harry mi fa spostare e si alza tendendomi la mano. Io la prendo e mi porta verso l'uscita.
«Dove stiamo andando?» gli chiedo fermandomi. Lui si gira verso di me e per la milionesima volta nel giro di pochi minuti mi sorride.
«Andiamo a casa di Liam.»
«Mi fai conoscere i tuoi amici?» mi informo alzando un sopracciglio.
«Certo, gli ho detto che avrei portato la mia ragazza perché compiva diciotto anni e lui mi ha detto che saresti stata la benvenuta.» mi spiega alzando le spalle e con una punta di orgoglio nel dirmi quanto fossero gentili i suoi amici.
«E da quando in qua io sarei la tua ragazza? Non ho mica sentito una richiesta.» annuncio ghignando. Lui mi guarda nello stesso modo per poi inginocchiarsi di fronte a me e incatenare i nostri occhi.
«Io non intendevo così.» mormoro sorpresa.
«Io voglio farlo così.» dice deciso prendendomi le mani tra le sue. «Christine Kerr vuoi diventare la mia fidanzata?»
Il mio cuore -poveretto- credo non arriverà a fine serata se questo ragazzo continua a guardarmi così. Gli occhi gli brillano, le labbra sono socchiuse e sento il suo respiro farsi irregolare.
«Sì, lo voglio.» dico annuendo per poi trovarmi stretta tra le sue braccia e le sue labbra incollate alle mie.
Biascica un ti amo per poi lasciare le nostre lingue rincorrersi.
Quella sera avrei sicuramente conosciuto dei ragazzi stupendi con i quali avrei voluto stringere amicizia ma soprattutto essergli simpatica, avevo una paura tremenda che non gli sarei piaciuta e che avrebbero costretto Harry a lasciarmi e -forse- lui lo capì visto che prima di uscire da quella maledetta discoteca mi rassicurò -promettendomi- che sarebbe andato tutto bene perché se lui amava me era perché io ero una ragazza splendida e che anche i suoi amici lo avrebbero capito.

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Mrs Pettyfer's corner
ciao ragazzee. Eccomi qua con una nuova os e questa volta gialla -è la prima che scrivo con questo rating-, lo so non è nel mio stile visto che di solito li faccio scopare come criceti in calore(?)
Spero vi sia piaciuta anche perché io ci tengo molto visto che rispecchia un po' come mi sento io in questo periodo: sola con l'unica differenza che non ho un ragazzo come Harry anzi, non ho proprio un ragazzo ecco.
  Se vi va passate a leggere le mie os:
os rossa si Louis: Ho sposato il Dio del sesso;
os rossa su Niall, Louis e Harry: Absolut Vodka, che non consiglio ai deboli di stomaco;
os verde su Harry: Sei mia;
os verde romantico: 11 settembre 2001;
os verde su Niall: Were you not aware?;
os rossa su Zayn: A hot baby-sitter;
os rossa su Zayn: Scrubs;
os verde romantico: Ti amo ♥;
Long-shot rossa romantico: Intervallo in palestra;
os rossa su Justin: Brillavano per me;
os rossa su Louis: Panna e cioccolato? Combinazione fantastica.;
os rossa su Harry: Non abbiamo fatto sesso, abbiamo fatto l'amore;
os rossa su Harry: Il camerino;
os rossa su Zayn: Finalmente insieme.

Ci vediamo alla prossima os che credo di pubblicare molto presto visto che la sto già scrivendo e questa volta sarà rossa, ma molto rossa.

un bacio,
Mrs Pettyfer.