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Autore: BreezyLeveret    04/07/2013    3 recensioni
Come di consueto, James e Sirius fanno danni. E stavolta non scampano a una bella punizione, gioia di Gazza. Ma, in fondo, non sarà questo a fermarli dal fare cazzate, perchè queste, si sa, sono come le ciliegie... una tira l'altra!
One-shot in risposta alla sfida #5 di #UDFFSfida di Yvaine0
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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One shot decisamente demenziale e piuttosto bruttina, in risposta alla sfida di Yvaine0.

Prompt: “Vorrei tornare alla prima cazzata, perché le cazzate, si sa, sono come le ciliegie… una tira l’altra” (cit. da Immaturi – Il viaggio) preso dalla pagina Facebook: https://www.facebook.com/#!/UnaDirezioneFanfiction

 

È la prima ff che scrivo per una sfida, ergo, non ho idea di come sia venuta. Eeee… basta, ecco, fine.

 

 

<< Bene, genio del male, e ora che si fa? >>

<< Ehy, non vorrai dare a me la colpa! >>

<< E’ stata una tua idea! >>

<< Ma tu mi sei venuto dietro, abbiamo uguale colpa della cosa >>

<< Be’, in questo caso allora non si parla di colpa, ma di merito >>

Un ennesimo battibecco si stava svolgendo tra James Potter e Sirius Black in quella gelida mattinata di Marzo nel castello di Hogwarts. In particolare, nella Torre di Astronomia.

No, anzi, non nella Torre di Astronomia, sulla Torre di Astronomia. Sì, perché quel giorno nemmeno la clemenza di Silente aveva potuto fermare Gazza dall’impartire una punizione esemplare ai due studenti.

<< Ma dovevi proprio legare Mrs. Purr alla cima della torre? >> chiese Sirius, guardando l’amico con occhi feroci.

<< Oh, mi scusi, signor Black. Qual è stata la sua proposta? Ah, sì: “Infiliamola nel Lago Nero e vediamo se attira la Piovra” >> rispose James, acido, cercando di imitare la voce dell’altro, senza peraltro riuscirci.

<< Non parlo così! >> rispose infatti Sirius, scuotendo lievemente la testa.

<< Be’, ora però come scendiamo? >>

Gazza, infatti, appena ottenuto il permesso del preside di dare una lezione ai due scavezzacollo di Hogwarts, a patto di evitare mutilazioni o ferite di qualsiasi genere, non aveva esitato a dar spazio al suo sadismo.

<< Ora vi accorgerete di quello che avete fatto provare al mio tesoro. >> aveva sentenziato malignamente, accarezzando piano la pelliccia di Mrs. Purr, ancora traumatizzata per l’accaduto.

Ed ecco perché i due si trovavano ora aggrappati sulla cima della suddetta Torre.

 

<< Continuo a pensare che sia colpa tua, James. Silente non avrebbe permesso a Gazza di appenderci qui se tu non avessi infilato due Doxy nel suo cappello. >>

<< Oh, se è per questo tu hai appeso uno dei tuoi poster di ragazze Babbane alla porta del suo ingresso con un incantesimo di Adesione Permanente. >> replicò James

<< Oh, me l’ha fatto togliere, però. E poi penso che quello gli abbia fatto piacere. Dai, l’hai visto anche tu quel poster! >> Sirius guardò James e alzò un sopracciglio, sorridendo con aria di sfida.

<< Infatti mi dà fastidio che poi te l’abbia sequestrato. Potevi riprendertelo quando l’hai staccato! Accidenti…  >> disse James, fingendosi esasperato.

Sirius scoppiò a ridere. Si allungò per dare una pacca sulla spalla al compagno, ma rinunciò quando rischiò di perdere l’equilibrio e di fare un volo di decine di metri.

<< Certo che siamo proprio tremendi. Un po’ lo capisco, Gazza. Anche io vorrei punire due come noi >> continuò, tornando alla sua scomoda posizione, abbarbicato attorno alla punta di ferro posta al culmine della costruzione.

<< Forse sì… >> rise James << …forse, a volte, esageriamo. A volte. >>

<< Nah. Non penso proprio, perché lo dici? >> replicò Sirius, con una faccia ironicamente sconvolta.

James ridacchiò e colpì l’amico sul braccio destro, senza, però,  perdere l’equilibrio, da esperto giocatore di Quidditch.

<< Ogni tanto vorrei tornare alla prima cazzata, a quando al primo anno sul treno abbiamo sparato miriadi di Gelatine Tuttigusti + 1 nei pantaloni di Peter. Quando ci siamo scambiati uno sguardo d’intesa e abbiamo capito che nessuno ci avrebbe mai fermato. E poi, si sa, le cazzate sono come le ciliegie… una tira l’altra! >>

Sirius, che stava ascoltando il discorso altisonante dell’amico con aria seria e un po’ malinconica, ripensando ai primi scherzi e alle prime risate fatte con lui, si riscosse sentendo le ultime parole.

<< E le ciliegie che c’entrano, scusa? >>

<< Oh..ehm… niente. Era così per dire. Sai, le ciliegie…una tira l’altra… >> rispose James, un po’ imbarazzato.

<< E questa da dove l’hai tirata fuori? >>

<< Oh, è un modo di dire Babbano. Lily lo ripete sempre per giustificare la sua serie di E in Pozioni e Trasfigurazione. >> sorrise James.

I due amici ritornarono a ridere, a urlare e a fare gli stupidi, incuranti di trovarsi a metri d’altezza e di non avere modo di tornare nel castello.

 

<< Vedo che “ragionate su quello che avete fatto” con voi due non funziona >> una voce pacata interruppe lo sghignazzare dei due. Remus Lupin volteggiava sul suo vecchio manico di scopa a qualche metro di distanza dagli amici.

<< Oh, Remus, che bello vederti! >> esclamò James con un sorriso sornione.

<< Incantevole >> aggiunse Sirius con voce mielosa. << Suppongo tu sia qui per portarci in salvo. Questo sarebbe davvero gentile da parte tua. >>  continuò.

<< Questa era effettivamente la mia intenzione, fino a dieci minuti fa. Ma ora non credo che lo farò più. >> rispose lui, deciso.

<< Tu… non ci dai una mano? >> boccheggiò James.

<< Vedi, Ramoso, al momento sono propenso a lasciarvi qui, visto che ho subito io le conseguenze delle vostre azioni. >>

<< Non capisco. >>

<< Devi sapere che circa un quarto d’ora fa Alice è uscita furiosa dal dormitorio delle ragazze, sostenendo che nella stanza volteggiava senza sosta la biancheria intima di almeno dieci di loro. >>

Ci fu una pausa, in cui i tre si squadrarono. Poi James guardò Sirius con espressione ammirata.

<< Felpato, sei un fottuto genio. >>

<< Lo so, grazie. >> rispose Sirius, alzando le spalle. << Però non capisco ancora perché Remus non voglia salvarci. >>

<< Forse perché… >> continuò Remus, irritato dal fatto che nemmeno si rivolgessero a lui personalmente, << mi sono ritrovato sommerso da una ventina di streghe inferocite che mi accusavano di essere vostro complice. O, in generale, si sfogavano su di me, non trovando voi. La tua adorabile ragazza, James, mi è letteralmente saltata addosso dalla collera. Quindi, scusate, proprio non sono in condizione emotiva di aiutarvi. Buona serata. >>

E senza attendere risposta, il ragazzo girò la scopa e ritornò verso terra.

<< REMUS! Non puoi farci questo! >> gli urlò dietro Sirius.

<< Già! Remus, credevo fossi un amico! >> rincarò James.

Remus, arrivato a terra, salutò con la mano e rientrò nel castello.

<< James, non ci credo, ci ha davvero lasciati qui. >>

<< No, ma soprattutto… ha permesso a Lily di saltargli addosso! Lily può saltare addosso solo a me! >> urlò l’altro, esasperato, suscitando solo un’ennesima risata da parte del compagno.

  
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