Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: AndyClax96    05/07/2013    0 recensioni
Alle volte, una canzone, può rivoluzionare una notte intera.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Questa è la canzone che mi ha ispirata mentre scrivevo, http://www.youtube.com/watch?v=6hzrDeceEKc, vi consiglio di ascoltarla mentre leggete :)*

Sono le due di notte. Ancora non dormo e sento chiaramente ogni particella del mio corpo. E' una sensazione nuova, non mi sono mai resa conto di avere un corpo unito ad un'anima. No, non sono pazza, quello che ho scritto ha senso. Percepirsi, ecco, questo è il verbo giusto. Mi percepisco, mi sento un io, non solo una sovrapposizione di ossa, muscoli e carne. Sento un continuo movimento nonostante non mi stia muovendo, non è volontario ma è naturale. Il sangue che scorre, il cuore che pompa, i polmoni che si riempiono d'aria e poi se ne liberano...

Sono sottoterra, in un letto che sembra essere troppo per una persona sola e troppo poco per due, in una stanza illuminata a fatica dai deboli raggi della luna che riescono a sfondare la grata di metallo sopra la sequenza di finestre che affacciano su un muro. Mi culla un forte odore di fresco che mi ghiaccia la mente, mi intorpidisce i sensi, mi porta pian piano all'assopimento.

A un tratto, accade una cosa strana. Il telefono lancia alle mie orecchie delle note, le note di una canzone conosciuta, vecchia, bella. Mi stupisco di come mi arrivi direttamente al petto, aprendosi un varco in esso e aggrappandosi alla residenza del sentimento. L'immagine è quella di un proiettile che trapassa una superficie e poi incontra un bicchiere...e lo manda in frantumi. Mi sento mandata in frantumi da una canzone che ha sfruttato il momento e ha oltrepassato le difese indebolite dal sonno. Rimango immobile, con la mente che sembra conoscere solo quelle note e quelle parole, incantata ad ascolta veramente una canzone, una voce e degli strumenti che armonizzano andando a creare un connubio che si avvicina alla perfezione.

Penso a chi potrei dedicarla, ma mi vengono in mente nomi di persone che, a quanto ne so, non esistono. Rido. La canzone continua ad artigliarmi il cuore che palpita incessantemente e non è intenzionata a lasciarmi in pace. Aspetto che finisca accennando un po' d'impazienza e intanto penso che è talmente tardi che tutti quelli che conosco, che conosco veramente, stanno forse dormendo. Questo mi fa sentire sola...come fossi l'unico lume acceso di una via buia. Dovrei andare a far loro compagnia in qualche sogno, capitando per caso in un campo di viole o sulla stessa strada buia di cui potrei essere il lume che fornisce speranza.

La canzone è finita, ma mi rendo conto che mi ha inquinato anche il sangue, e adesso ce l'ho in circolo. Fra poco raggiungerà anche gli occhi. Come sarebbe bello poter leggere negli sguardi della gente le parole delle canzoni che frullano loro in testa quando sono in nostra compagnia, capiremmo molte più cose di quante ne riusciamo a intendere tramite i discorsi.

Il sonno si fonde con le note, arriva agli arti, agli occhi, alla mente. Alle due e venti, finalmente, mi addormento.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: AndyClax96