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Autore: fromthebottom    18/01/2008    7 recensioni
Probabilmente ti ho solo fatto soffrire più di quanto avrei dovuto.
Scusami.
Dovevo accorgermi che Hermione era stata l'unico sole della tua vita.
Genere: Triste, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canzone: E non mi dire che ho bevuto.
Artista: Nek
Tipo: Corta corta, una songfic one shot!
Creata da: Modestamente la sottoscritta XD
Dove? Ehm...ci credereste se dicessi....in autobus al ritorno da scuola?

Premessa: La mini-ff tratta dei pensieri di Blaise Zabini, il migliore amico di Draco, sulla relazione del giovane Malfoy con Hermione Granger.
Purtroppo, in questa ff, la loro storia è finita male e Blaise ricorda com'era ridotto Draco ^O^
Questa fanfiction è nata dalla MIA fantasia, non è un plagio.
I personaggi sono di proprietà di J.K. Rowling e la canzone del rispettivo autore (Nek). Il tutto non è a scopo di lucro.

Oggi il mondo
e' in guerra con me
ho tutti alla gola meno te


Continuavi ad addossarti la colpa di ciò che era successo, nemmeno ne fossi il responsabile.
Dicevi che ero l'unico in grado di capirti ormai, e che probabilmente ero anche l'unico che avesse mai pensato a te con vero affetto.
Ricordo che in quel momento desiderai fare del male alla Granger. Non sopportavo di vederti in quello stato. In fondo non era colpa tua se le cose erano finite così tra voi; tutt'altro.
Anche se forse non lo dimostravo ci soffrivo quanto te.
Ero felice quando lo eri tu, e allo stesso tempo, Draco, stavo male nel vederti così a terra. Non eri più tu.

La mia ragazza ormai
non so dove sia
e' un mese che se n'e'
andata via.


Il tuo carattere non era l'unica cosa che la Granger ti aveva portato via.
Certo, tutta la tua forza, la voglia di vivere e reagire era sparita con lei, tra le braccia di Potter, ma anche il tuo aspetto era il peggiore che avessi mai visto.
Ricordo che i tuoi occhi erano spenti, tristi e rispecchiavano il sentimento ferito che provavi, rendendoti simile come non mai ad un cucciolo abbandonato.
Per la prima volta, amico, mi facevi pena.

Frasi acide
ripetevi amico mio,
ti fidavi del rock,
ti ubriacavi e poi
sparavi al cielo cose cosi'..


Non ostante tutto, però, eri irremovibile sul tornare a Malfoy Manor o venire a vivere con me.
Testardaggine allo stato puro.
Quella, purtroppo, ti era rimasta.
Impuntato com'eri sul voler rimanere in quella casa babbana che avevi diviso con lei mi fece desistere.
Non capivo ciò che ti passasse per la mente allora, e sinceramente non lo capisco nemmeno ora.
Forse speravi che tornasse da te, oppure di svegliarti il mattino seguente con lei tra le braccia, come se quello fosse stato solo un bruttissimo incubo. E io, in segreto, lo speravo per te. Con te!
La musica era alzata al massimo, e mentre un suono dirompente e alla lunga fastidioso circondava quel posto ti ritrovavo sempre seduto sul divano con gli occhi fissi sulle foto davanti a te e diverse lattine di birra e alcolici aperte sul tavolino affianco.
Trovarti sobrio, ormai, era un miracolo.

E non mi dire che ho bevuto,
il mondo intero mi ha fottuto,
ora mi resti solo te,
l'unico che in me c'ha creduto.



Urlavi e ti dimenavi come un pazzo, alternando momenti di follia alla quiete prima della tempesta.
L'idea di farti rinchiudere al San Mungo mi aveva accarezzato la mente più volte, anche se me ne ero pentito subito dopo, pieno di rimorsi solo per aver pensato di poterti fare una cosa simile.
In fondo, io ero il tuo migliore amico, e in quel momento l'unica persona di cui ti fidavi ancora, e alla quale permettevi di vederti in quello stato veramente pietoso.

Vedi oramai sono fregato
e niente puo' cambiare piu'.
Non andartene,
tirami un po' su'.


Mi pregavi in questo modo tutte le volte, sbarrandomi la strada con la bacchetta e con una pericolosa luce negli occhi.
Sapevo benissimo che non mi avresti mai e poi mai fatto del male, e tutte le volte cedevo, rimanendo in quella topaia da feccia babbana solo per te. Solo per il mio migliore amico.
Anche se avevo appuntamenti importanti li rimandavo per te, comprese le cene con mia moglie Millicent.
Pensa, era arrivata al punto di pensare che avessi un'amante!
Beh, io e te amanti in un salotto babbano pieno di lattine e alcolici sarebbe stata una scenetta parecchio inquietante.

Mezza luna poi
spaccata su noi
si stava facendo i fatti suoi
al centro della piazza tirammo la zip
e pisciammo sul mondo
schiena a schiena cosi'.


Decisi di portarti fuori.
Avremmo passato un pò di tempo insieme a combinare bravate come ai vecchi tempi, come quando tu eri il fiero Principe dei Serpeverde.
Non uscivi più di casa da almeno un paio di mesi ormai, ed ero convinto che l'aria fresca e una serata di divertimento fosse la giusta dose di adrenalina per tirarti su.
Non avevo la minima idea di quanto mi sbagliassi.
Ci eravamo diretti nella piazzetta deserta della piccola zona in cui vivevate, anzi vivevi, e ridendo come pazzi dopo esserci scolati almeno una decina di birre a testa, una dietro l'altra, iniziammo a giocare a quello strano gioco simile al Quidditch, calcio, penso si chiami.
Fosti tu a spiegarmi le regole e ad incoraggiarmi, e devo ammetterlo, inizia a prenderci gusto.

Quando ti lasciai
barcollavi abbracciato ai tuoi guai
forse li' mi sbagliai
son certo che non lo rifarei,
gridavi...


Si era fatto tardi, tra un tiro e l'altro.
Se non fossi tornato a casa per almeno le 2 di notte sarei stato in grossi guai.
Ti vedevi sveglio e allegro come non eri più da molto tempo, quindi pensai che potevi cavartela da solo.
Dopotutto, casa tua, era solamente a un paio di isolati e le strade non erano affollate, senza contare che eri un mago.
Ci salutammo calorosamente, e con un piccolo "pop" mi smaterializzai con un pò di inquietudine nel cuore.

E non mi dire che ho bevuto,
il mondo intero mi ha fottuto,
ma se mi lasci pure te
io valgo meno di uno sputo.


Quelle parole mi giunsero nuovamente alle orecchie un paio di settimane più tardi.
Mi avevi teleponato, o come cavolo si dice, al lavoro, sapendo che possedevo uno di quegli aggeggi.
Solo in quel momento mi accorsi di quanto la Mezzosangue e il mondo babbano fossero ormai una parte indissolubile di te.
Prima, non me ne ero mai reso conto appieno.
E ora, ormai, era troppo tardi.

Tanto oramai sono fregato,
se lei mi vede cambia via,
io con gli altri ormai
non sto' in sintonia.


Sapevo meglio di te come stesse quella....quella sporca feccia babbana.
La vedevo spesso, al ministero, girare allegra con Potter e Weasley, sorridendo con felicità e nemmeno un'ombra di rimpianto per ciò che aveva fatto. Per quello che ti aveva fatto.
In parte ero grato al fatto che tu non ti presentassi più al lavoro, almeno non l'avresti avuta sotto gli occhi tutto il giorno, anche se ciò non sembrava aiutarti comunque.
Per quanto riguardava Pansy ormai era sposata con un'uomo che aveva si e no il doppio dei suoi anni, ma in fondo ce lo eravamo aspettato tutti. Per i soldi avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Tyger e Goyle, invece, avevano messo su entrambi famiglia, e con mio immenso stupore vivevano comunque agiatamente, non ostante la loro intelligenza fosse tranquillamente paragonabile con quella del Troll più scemo in circolazione.
Non avevi più contatti con loro, e in questo non potevo biasimarti.

Ma non mi dire che hai bevuto,
che il mondo intero ti ha fottuto
adesso io non ci sto' piu'.


Ad un certo punto, però, mi decisi a prendere in mano la situazione.
Non poteva andare avanti in questo modo, e almeno io, lo sapevo.
Ti stavi rovinando per colpa di una stupida Auror mezzosangue, e non potevo permetterti di farlo, tantomeno di continuare a lasciarti andare e ubriacarti a quel modo.
Ti avrei fermato, in tutti i modi.

Per questa sera ti ho cercato
si ricomincia da domani,
hai testa e mani anche tu
per decidere,
per tirarti su


Mi presentai a casa tua questa sera stessa, alle 17,30 in punto.
Dovevo parlarti, con decisione. Ero sicuro che mi avresti capito, con un pò di aiuto il vecchio Draco Malfoy sarebbe riemerso.
Bussai e non ottenni risposta.
Chiamai e fù come la volta precedente.
Qualcosa di gelido mi attanagliò il cuore e una morsa mi strinse lo stomaco.
Mandando al diavolo tutte le buone maniere del galateo che imponevano di non materializzarsi in casa degli altri comparii nel tuo soggiorno.
Fù una scena agghiacciante.
Ormai era tardi.
Ti trovai sdraiato sul tappeto, a pancia in sù, vagamente voltato sul fianco con un rivolo di sangue che ti scivolava sul viso e le labbra pallide.
L'unica cosa che guastava la tua splendida bellezza ed il tuo ghigno che mi era stato tanto familiare fino a poco tempo prima, un ghigno appena accennato che sarebbe stato eterno sul tuo viso.
Eri morto, Draco. Ti eri suicidato, non ostante tutti gli sforzi che avevo fatto per riportarti alla vita.
Probabilmente ti ho solo fatto soffrire più di quanto avrei dovuto.
Scusami.
Dovevo accorgermi che Hermione era stata l'unico sole della tua vita. E quando questi era tramontato tu l'avevi seguitò, per sempre però.
Nulla consola la perdita di un'amico talmente caro, se non il pensiero che resterà sempre vivo nel cuore e nella mente di coloro che lo hanno amato.
Perciò ora vi chiedo un'ultima cosa. Alzate i calici in ricordo e onore di Draco Lucius Malfoy.
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Che ne pensate?
Sinceramente mi aspettavo un risultato un pò diverso, ma comunque è una delle mie prime one shot basate sulle canzoni!
Spero vi sia piaciuta! Commenti ben accetti *O*

Baci 3llyna
  
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