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Autore: EmmaStarr    05/07/2013    7 recensioni
In fondo, Regulus aveva solo sei anni. Sirius ne aveva già sette e mezzo, quindi era logico che fosse venuto a prenderlo. Era così felice che smise di piangere, anche se la gamba bruciava ancora.
“Si può sapere che ci fai qui per terra?” sussurrò Sirius, trattenendo uno sbadiglio.
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Regulus Black, un personaggio complicato e affascinante, alle prese con la Magia Nera e la decisione più difficile della sua vita. Verrà Sirius a salvarlo?
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PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST "UN ECCELLENTE IN MAGIA NERA" INDETTO DA BELLATRIX BLACK
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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SAVE ME





Regulus sentiva di potercela fare.

Avanzava a tentoni nella sua casa così spaventosa e pericolosa e sinistra, cercando di fare meno rumore possibile. La stanza di Sirius non era poi tanto lontana, no? Doveva solo...

Inciampò, e la gamba sinistra prese a bruciare in maniera insopportabile. Gli veniva da piangere: perché doveva andare tutto così male? Era piccolo, aveva freddo, paura, e anche male alla gamba. Aveva fatto un incubo e Sirius chissà dov'era...

Scoppiò a piangere sommessamente, cercando di non farsi sentire, perché se mamma e papà si svegliavano lo sgridavano di sicuro.

“Ehi, scemo. Ti sembra il caso di fare tutto 'sto fracasso?”

Era Sirius! Oh, era arrivato, era venuto a salvarlo!

In fondo, Regulus aveva solo sei anni. Sirius ne aveva già sette e mezzo, quindi era logico che fosse venuto a prenderlo. Era così felice che smise di piangere, anche se la gamba bruciava ancora.

“Si può sapere che ci fai qui per terra?” sussurrò Sirius, trattenendo uno sbadiglio.

Probabilmente, constatò Regulus, lo aveva appena svegliato. Si sentì un pochino in colpa.

“È che ho fatto un brutto sogno...” rispose, tremante.

“Sei un caso disperato.” proclamò Sirius, sospirando. “Quindi vorresti venire nel mio letto, vero?”

Regulus quasi non ci credeva. “Sì, grazie!” disse, con fin troppo entusiasmo.

“Dai, vieni. Io invece ho fatto un sogno strepitoso, te lo devo assolutamente raccontare.” cominciò Sirius eccitato, spingendolo verso la sua stanza.

E Regulus finalmente era tranquillo: Sirius c'era, e lo avrebbe sempre salvato. Non doveva preoccuparsi.

 

* * *

 

Avanzava nella Foresta Proibita, stringendosi addosso un freddo mantello nero.

Non capiva perché l'aria fosse così gelida, in fondo era appena Settembre... Più probabilmente le tenebre e il gelo erano dentro di lui, non fuori.

Faceva freddo, e Regulus non aveva mai avuto tanta paura in vita sua.

Strinse con ancora più forza il mantello, come se potesse fondersi con esso e semplicemente scomparire.

Sarebbe la cosa più semplice, pensò amareggiato. Se solo esistesse una magia tanto oscura da farlo diventare ombra, non si sarebbe dovuto più preoccupare di nulla.

Ma in fondo, perché avere paura? Aveva ragione, Merlino! Aveva ragione lui, quello che stava facendo era più che giusto!

Ripeté mentalmente tutte le regioni per cui aveva deciso che diventare Mangiamorte era la cosa giusta da fare, mentre Sirius aveva torto. Erano un bel po'. Si sentì leggermente rassicurato, e continuò ad inoltrarsi nella Foresta Proibita con più determinazione.

Il suo braccio era ancora vuoto, ma per poco, perché quel Marchio avrebbe suggellato per sempre la sua promessa: non sarò come Sirius. Era la cosa giusta da fare, era l'unica cosa da fare.

Raggiunse gli altri, un ghigno identico al loro dipinto sul volto.

Anche se non era più così buio faceva freddo lo stesso, e un pensiero tanto stupido quanto ingenuo e disperato gli balzò alla mente: Sirius, dove sei? Non dovevi venire a salvarmi?

Non quella volta. Ma in fondo, cosa pretendeva? Nemmeno Sirius poteva salvarlo da se stesso.

 

* * *

 

Era per quel Marchio, lo sapeva. Era quel Marchio che impediva alla luce di arrivare, laggiù, era per quel Marchio maledetto che Regulus era confinato in quella specie di limbo.

Era morto, già. Se lo ricordava: la pozione, il Medaglione, Kreacher, gli Inferi... Rabbrividì. Sì, era morto di sicuro.

Eppure non succedeva niente: era da quando era morto che continuava a vagare per quella landa così buia e fredda... Si sentiva immerso in una specie di melassa densa e scura, spaventosa e immensa.

Era per quel Marchio, era per le vite che aveva stroncato, era per le sue scelte di una volta. Tutte sbagliate, dalla prima all'ultima. Era soprattutto per la Magia Nera che aveva usato, magia orribile, sporca.

Come aveva potuto? Lui aveva sempre avuto paura delle cose buie, oscure. Del nero.

Non era il nero che lo aveva soffocato, sempre, e che continuava anche adesso?

Marchio Nero. Magia Nera. Decisioni sbagliate. Le sue colpe più grandi, inestinguibili.

Non avrebbe saputo dire da quanto tempo fosse là: un giorno, un anno, mille anni? Non importava. Era solo, e Sirius non c'era.

Era come quella volta nella foresta, là dove aveva perso sé stesso e in cambio aveva guadagnato quell'orribile Marchio incancellabile che portava sul braccio, quel sinistro tatuaggio che ormai odiava più di ogni altra cosa al mondo.

Se quand'era piccolo Sirius lo poteva salvare, quella volta nella foresta stava a lui. E aveva fallito.

Quindi ora si meritava quello che gli stava capitando... no?

Cedette. Si accasciò a terra – era terra, era un pavimento, che cos'era? – e pianse.

Sirius, dove sei?

Forse era sempre stato lì. Forse in qualche modo era riuscito a sentirlo. Forse qualcuno aveva deciso che la punizione di Regulus era sufficiente, o forse semplicemente doveva succedere.

Fatto sta che nel buio, per la prima volta da quando era lì, si accese una luce. Una luce prima lontana, poi sempre più vicina, finché Regulus distinse la figura di suo fratello all'interno dell'alone luminoso.

“Scemo. Perdere tutto questo tempo in un posto come questo.”

Regulus sarebbe potuto esplodere dalla felicità. “S-Sirius...” sussurrò, quasi senza crederci.

Era tutto così luminoso, così caldo...

“Su, vieni.” Sirius gli tese la mano, e quando Regulus la strinse sentì una scossa fortissima risalirgli il braccio sinistro. Scostò la manica del mantello, e constatò quello che aveva già capito dal momento in cui Sirius l'aveva sfiorato.

Il Marchio Nero era sparito.

“Andiamo.”






ANGOLO AUTRICE:

Ehm. Allora... Non so come sia potuta arrivare prima :3
Insomma, Regulus mi ha sempre affascinata, lui e il suo rapporto con Sirius. È un personaggio così misterioso, così affascinante...
Mah, mi piace scrivere di lui.
Ringrazio di cuore la giudicia per il suo splendido commento, lo trovate qui: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10565062&p=9
Se voleste lasciarmi un commento, ve ne sarei davvero grata!
A presto, un bacione, vostra
Emma ^^


 

  
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