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Autore: tror_i_thou_doom    05/07/2013    0 recensioni
Una ragazza italiana, e il suo gruppo di amici sono inconsapevoli di quello che gli sta per accadere.
La storia è concentrata sul gioco Plague inc., un batterio entra nella partita iniziata, creando così un impatto tra lui e quello del gioco, questo impatto provoca l'esplosione del batterio nel mondo reale.
Il mondo verrà sterminato, rimmarrano in vita solo sei ragazzi , un giapponese, la protagonista , un australiano , un'americana , un altro americano , e un'africana, essi lotteranno contro la morte, per potere fermare il batterio, ma non sarà facile.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 PLAGUE INC.

                                                 IN REAL LIFE


                                                      Capitolo 1 : L'inizio di un incubo



 - Non soppravviverai nemmeno tu ragazzina! Arrenditi! Ormai siete rimasti in pochi , pochissimi! Arrenditi
 e lascia che io infetti anche te come gli altri sei miliardi e mezzo di persone!- 
Un nodo mi si strinse alla gola , mentre una voce proveniente da non so chi , continuava il suo discorso, - Tanto ormai sono tutti morti! -  la voce continua a gridarmi contro imperterrita - E presto morirai anche tu!- No, non può uccidermi se ancora non mi ha infettata, non può! - Tu non puoi farmi niente!- continuo io - Io sono ancora sana, e finchè ci saranno persone sane nel mondo, tu non potrai vincere! Non potrai portare la razza umana all'estinzione, te lo impedisco!- La voce emette una fragorosa risata - Ahahah! Ma che cosa credi di potere fare da sola?- No! Non può finire così - Io non sono sola! - la voce riprende a parlare - Ne sei proprio sicura? Sai, dovresti tenerti aggiornata su quello che succede nel mondo , ragazzina! Eranate rimasti in sei, tu , il tuo migliore amico giapponese, il tuo amico australiano, la tua carissima amica americana, un altro americano e infine la tua amica africana; ma tu sai come stanno loro ora?-
Il nodo alla gola si stringe ancora di più - No, non lo so- rispondo io, e lui continua - Beh, io lo so bene! Sono tutti morti! Ne è rimasto solo uno oltre a te!-  il nodo alla gola si stringe sempre di più , e io mi sento quasi soffocare, mi giro indietro, e un urlo soffocato rimane nella mia gola, il mio migliore amico, è li , disteso a terra, in fin di vita - Harukiii!!! - Senza pensarci mi getto da lui  mentre le lacrime mi scendono copiose e lo abbraccio, intenzionata a non lasciarlo mai , intenzionata ad abbracciarlo per sempre, solo che... per lui è diverso dato che mia accarezza una guancia, per poi dirmi con una voce sofferente strozzata e soffocata dal dolore che la malattia mortale gli procura -Watashi wa anata o aishite, kore made ni ... sore o wasurete wa ikenai. ( Io ti amo,non scordarlo.. mai . ) -  
Piango ancora di più, sento che l'aria mi si è bloccata in gola, ma comunque riesco a dire qualcosa -Watashi mo anata o aishite! ( Anche io ti amo! ), lui continua a parlare, con le ultime foze  che gli sono rimaste - Watashi wa itsumo anatanokokoroni, anata to issho ni koko ni irudaroukara , watashi wa anata o wasureru koto wa kesshite naidarou , no anata wa imamade watashi o wasurenaide kudasai... Itoshi teru... Miku...  ( Io non ti scorderò mai, e tu non ti dimenticherai mai di me , perchè io sarò sempre qui con te ,  nel tuo cuore..  ti amo...  Miku ... ) - Detto questo appoggia la testa a terra, e si abbandona al crudele destino.  Una morsa mi strige lo stomaco, intanto la voce mi lascia una risata malefica come sottofondo, vedo Haruki morire , sotto ai miei occhi, e l'unica cosa che riesco a dire.. E' un grido agghiacciante - Nooooooooooooooooooooooo!!!!-

- Noooooooo!!- Mi sveglio di colpo... mi guardo attorno... ero nella mia stanza, con la fioca luce del mattina che illuminava il  mio letto lasciando solo alcuni lati della mia camera in penombra, meno male, era solo un sogno, un orribile sogno, ed era anche piuttosto strano, io non ho amici giapponesi, e nemmeno amici americani, australiani o africani.. Vabbè , lasciome perdere questa stupida storia e pensiamo a preparare la colazione, sono iniziate le vacanze, e mamma non c'è , lei è a lavoro , quindi sono sola in casa, si , sola a godermi la libertà. Tiro fuori del succo di pesca e due pancake, adoro i pancake.
- Mi chiamo Miku , ho quasi quindici anni, e sono la regina dello sciroppo d'acero- scherzo prendendo in mano lo sciroppo d'acero come fosse uno scettro; sinceramente, nella mia zona ho notato pochissimi fare colazione con i pancake e lo sciroppo d'acero, ma che ci volete fare, a me piace così.
Mi sbrano i pancake, bevo velocemente il succo e mi getto sul mio cellulare, mi è venuto in mente un gioco che mi ha consigliato una mia amica.. come si chiama? Ah già! Ora ricordo, Plague inc. , consiste nel creare una malattia ed evolverla , in modo di sterminare l'umanità estinguendo la razza umana, ci sono vari tipi di malattia, allora... ci sono : il batterio, il virus, il fungo ...e poi non lo so perchè la mia amica è arrivata solo fino a li , all' inizio si possiede solo il batterio, se si riesce a sterminare l'uanità con il livello             " normale " ,  si sblocca la malattia virus , con il virus stessa cosa, e si ottiene il fungo, da quello che mi dice l mia amica il virus è il più facile.
Ecco, il download è completato, inizio subito la partita.

UN ORA DOPO

 - Si, si si !! Sono un genio del male mancano solo poche centinaia di persone, e la cura non è ancora stata completata! Vincerò vincerò vicerò!!- * din-don * - Mh? Uff ma proprio ora!? - Fermo la partita è vado ad aprire la porta, e appena faccio questo , rischio di svenire pe quel che vedo davanti a me - Zia! Ma che piacere vederti qui, allora... Perchè sei qui? Hai bisogno di qualcosa?- La mia zia snaturata, egoista, rompiscatole, esaurita , sclerata, e tant'altro mi risponde - No cara, tua madre mi ha telefonata riferendomi che sei sola a casa- Io continuo - Si.. E allora?- lei va avanti - Mi ha detto di venire a farti compagnia, ed era preoccupata, pechè ultimamente in questa zona si aggirano persone poco affidabili e sono già state svaligiate dodici case, quindi eccomi qua , tutta per te, pronta a tenerti compagnia fino a stanotte! Non sei felice?- O-MIO-DIO !! No no no!! Perchè proprio a  me? Che cosa ho fatto per eritarmi tutto questo? - Ok zia... Comunque, io stasera esco con degli amici , mamma lo sa già, quindi alle otto esco!- La zia mi guarda sorridendo - Ma certo, sono felice che tu abbia degli amici cara mia- E detto questo mi prende in un abbraccio dalla stretta mortale, io cerco di ricambiare l'abbraccio , e poi lo cerco di sciogliere con tutte le mie forze, la zia ha una presa davvero forte...
Senza ulteriore indugio, prendo mia zia , la butto a sedere sul divano le lascio in mano una rivista e le accendo la televisione, è il mio giorno fortunato, c'è Beautyfull , quindi non si staccherà un secondo da quella tv, e io potrò stare in pace.
Vorrei continuare a giocare a quel gioco, solo che quella lunghissima partita mi ha reso così stanca, credo che far una doemitina, me ne vado in camera  mia e mi addormento.

TANTE ORE DOPO

Ecco, sono pronta per uscire prendo la mia borsa e mi precipito in piazza - Zia io esco!-  , - Si, ci si vede, a presto! - .
Quando sono ormai arrivata in piazza mi accorgo di avere lasciato il cellulare a casa, vabè, se  ne avrò bisogno me ne farò prestare uno dalle mie  amiche, al momento sto aspettando i miei amici, prima o poi arriveranno, dal tronde abbiamo deciso di incontrarci qui... Infatti vedo arrivare in lontananza una delle invitate all'uscita, Rebecca, che mi fa un cenno di saluto con la mano da lontano, e in poco tempo mi raggiunge , porgendomi subito una doanda - Ciao Miku! Gli altri non sono ancora arrivati?- ,io  le rispondo con un grande sorriso - No, ancora no, sai come sono... arrivano sempre dieci minuti dopo l'ora indicata! - Lei ride - Eheheh! Giusto , hai ragione!-

20 MINUTI DOPO

Ed ecco arrivato anche Jaick, colui che arriva sempre per ultimo... E questa volta con venti minuti di ritardo, dopo essere passati in una gelateria, ci siamo diretti al mare, per fare una passeggiata, e ora siamo quasi arrivati sulla spiaggia, siamo di fianco ai WC pubblici quando Jeick ci ferma tutti - Emh, scusate, potrei fare una piccola sosta al bagno? Ne ho un leggero bisogno.. Perfavoreee! -  gli risponde Linda,  la meno paziente del gruppo - Bah.. Vai! Fai veloce, dopodichè non interrompere piu perfavore!- Lui  sorride - C-certo! Sissignora!- E scappa in bagno.
Ovviamente, Jeick sta facendo in fretta a " modo suo " , infatti è già un po' che lo aspettiamo, siccome mi sto annoiando decido di fare due passi, e vedo che Rebecca e Jason, che mi sta più simpatico rispetto agli altri membri maschi del nostro gruppo, mi seguono, Jason, che non è mai troppo sicuro,  mi chiede - Possiamo fare due passi con te?- Magari ha paura di disturbarmi, gli rispondo subito  - Ma certo! C'è bisogno di chiedere? - Lui mi sorride - Hehe, beh, non si sa mai , magari volevi stare da sola e ti avremmo disturbata, capisci perchè te l'ho chiesto? - Io ricambio il sorriso - Ok, ma non preoccupatevi, non mi dispiace stare in vostra compagnia!- Ci sorridiamo tutti è tre a vicenda, fino a quando Rebecca non dice qualcosa inicando un gruppo di persone lontano - Ragazzi.. Quello non è Billy, il bullo della scuola?- Jason le risponde - Si, si è lui , e c'è anche il suo gruppo...-

A CASA DI MIKU

- Perfetto! La zia se ne è andata, non ci resta che entrare e rubare tutto quello che è di valore. Eyh mezza cartuccia!  Forza la porta! Anzi no! Forza la finestra! Muoviti!- L'altro uomo forza la finestra - Ecco fatto signore! E' stsato un gioco da raggazzi. - Il capo entra -Bene, ora dammi un aiuto quando ti passo la roba, e rimani fuori a controllare che non ci sia nessuno.- L'altro uomo risponde            - Sissignore! Ai suoi ordini!- .

1O MINUTI DOPO A CASA DI MIKU

- Eih mezza calzetta! Ho fatto, non c'era molto là dentro - L'altro uomo annuisce - Certo, ok, ma...  Guardi il lato positivo capo, ha trovato un cellulare bellissimo!- Il capo lo guarda stranito, però poi sorride - Già hai ragione! - L'altro uomo inizia a preoccuparsi, e il capo lo guarda strano - Eih mezza calzetta che ti succede? - L'altro uomo non esitò a rispondere - Ma..  Ora che abbiamo fatto tredici furti siamo in pericolo di essere ricercati! Come faremo? - Il capo fa una risata amara - Tranquillo, domani prendiamo il primo aereo per l'Arabia Saudita, e saremo a posto.- L'altro uomo sorride - Perfetto.-  


  ALLA SPIAGGIA

Ma che sta facendo quello stupido bulletto da quattro soldi con il suo gruppo di stupidi amici? Beh, sembra che Rebecca si sia fatta la stessa domanda , infatti guarda Jason preoccupata chiedendogli - Jason... Che cosa credi stia facendo?- Jason la guarda con un sguardo rassicurante e le risponde - Tranquilla, starà di nuovo tormentando qualche " secchioncino" come li chiama lui , niente di grave comunque.- Rebecca gli sorride leggermente, mentre io , icuriosita mi avvicino, anche se Jason prova a fermarmi - Eih Miku ma che ti salta in testa? Perchè vai lì?Oiih! Terra chiama Miku! Rispondi prego rispondi!! Niente... è andata, vabbè, Rebecca, seguiamola che è meglio, sappiamo che si caccia facilmente nei pasticci, e sempre per colpa della sua curiosità..- Rebecca annuisce e procede esitando , Jason le si avvicina - Hei, non devi avere paura, c sono io con te, stai tranquilla - E detto questo la prende per mano, noto tutto quello che succede con la coda dell'occhio, noto anche che Rebecca è leggermente arrossita.
Intanto, guardando i due piccioncini, mi sono distrantta, e mi accorgo solo ora di essere vicinissima a Billy e i suoi simili.
Cerco di capire che stanno facendo, ma è inutile, quel grassone di Johnny mi copre la visuale, almeno, fino al momento in cui Billy non gli dice di tenere fermo qualcuno, appena "GrassoJo" ( così sopprannominato da tutti noi) si sposta , riesco a vedere un ragazzo, piuttosto magro e abbastanza alto, GrassoJo afferra quel poveretto, che a confronto sembrano uno stuzzicadente e un grasso grattacielo, mi avvicino ancora riscendo così a sentire cosa dicono e a vedere cosa fanno.
- Hei ragazzetto! Avevi bisogno di venire a rompere le palle anche tu ? Non potevi rimanere nel tuo paese? Sai, dall'unica volta che ho letto un libro di scuola ho capito che nel tuo paese si sta come dei, perchè non sei rimasto li? E'? Perchè non rispondi?
Ma che gli salta in testa quel cretino di Billy?
Il ragazzo tiene la testa bassa e non risponde, Billy continua il suo discorso - Sei un peso! A che ti serve venire in Italia, che è tanto piccola? Perchè non te ne vai in Francia!? O in Germania !? E  invece vieni qui , a rompere le scatole! Dovreti solo vergognarti! Perchè sei qui? Rispondi! Il ragazzo esita, ma dice qualcosa - Anata wa hajirubeki... Watashi wa arimasen ( Tu dovresti vergognarti... non io ) - Billy va su tutte le furie - Ma si può sapere che stai dicendo? Almeno parla l'Italiano e non questa stupida lingua!-
Il ragazzo tiene ancora lo sguardo basso, e gli risponde con una voce bassa, che quasi fatico a sentire - Orok ade wanai  ( Non è stupida) - Billy non riesce a trattenersi più - Ora basta mi hai stufato! Ora ti faccio vedere io com funzioneno le cose qui, GrassoJo! Tienilo fermo!- Detto questo sferra un gancio fortissimo nello stomaco a quel ragazzo, che però non reagisce, rimane fermo, immobile, con la testa bassa, senza rivolgere lo sguardo a Billy, che ormai non ci vede più dalla rabbia - Insomma perchè non rispondi , perchè non reagisci?- Il ragazzo non si sposta di una virgola e Billy gli tira un pugno in faccia da farlo rivoltare dall'altra parte - Allora questa l'hai sentita, cretino? Vedo Jason dietro di me che sta andando su tutte le furie, e Rebecca arrabbiata e spaventata allo stesso tempo, Rebecca appunto , l'unica che riesce a dire qualcosa - M-ma che cosa gli è saltato in mente? Quel ragazzo non gli ha fatto niente di male!- Intanto butto l'occhio su Billy , per vedere cosa succede, forse è meglio fare qualcosa, intanto Billy si mette a dare ordini - Su ragazzi! Pestiamolo, questo tipo mi ha stufato!- E subito quei mainiaci senza cuore si sono messi a picchiare quel poveretto senza dargli tregua, Jason perde  del tutto la panzienza, scatta di corsa verso il gruppo, e io lo seguo a ruota tirandomi dietro Rebecca che cerca di fermarmi, ma non ci riesce.
Jason si butta in mezzo al gruppo dei bulli gridando - Bastaaa!! Si può sapere che cosa sta succedendo qui? - Billy va verso di lui        - Non venire a rompere le scatole anche tu Jason! - Jason è impassibile - Non mi fai paura bulletto da quattro soldi!-
Billy lo guarda con aria di sfida - Ah no? Vogliamo vedere?- Jason  sorride - ok - E prima che Billy possa fare qualcosa,gli tira giù i pantaloni, e poi gli ride in faccia - Ahahahah, ora fai ancora meno paura! - Mentre anche gli altri bulletti da quattro soldi ridono, e Billy si tira su i pantaloni, Jason  mi lancia uno sguardo di intesa, e io capisco subito , quindi aiuto quel ragazzo ad alzarsi e poi lo porto dal resto del nostro gruppo, che iniziava a spazientirsi, Jeick, quando arrivo mi guarda strano ma io non faccio in tempo a dare spiegazioni - Jeick tenetelo qui con voi! Ora non ho tempo per spiegare!- Poi prendo per mano quello che è il più forte del nostro gruppo, Matthew - Tu vieni con me -  , solo che quando arrivo a destinazione, trovo solamente Jason che si spellica dalle risate e Rebecca molto più tranquilla di prima, e il gruppo dei bulli che se ne va via indignato...
Ok, ora non ci capisco definitivamente più  niente , mi rivolgo a Jason - Scusate, che è successo qui nell'arco di tre minuti?- Jason cerca di smettere di ridere, ma non ci riesce, passando così la parola  a Rebecca, che inizia a parlare con un grande sorriso stampato sulla faccia - Ecco, eheh, è successo, che eheheh, cioè, è arrivata la mamma di Billy! Ahahahh! Che gli ha ordinato di andare a mettere a posto le mutande che aveva lasciato in giro per casa! Ahahahah! E' stato troppo divertente!- Io mi metto a ridere come un oca - Eeheheheh! Scusa Matthew! Falso allarme! Ahahahahahah!- Lui ci guarda stranita, diciendo solo un semplice - Ok - E ridendo come cretini ce ne torniamo dal resto del gruppo, quando però arriviamo davanti alla " vittima " Di Billy, smettiamo di ridere all'istante.
Quel ragazzo è seduto sul muretto del parco vicino alla spiaggia, sta ancora con la testa bassa, e non parla, però io noto che non sta bene,  Jeick interviene - Non ha aperto bocca per tutto il tempo...- Che sia perchè forse non capisce la lingua? O forse che si vergogni? Mi metto in ginocchio davanti a lui, scostandogli un po' dei capelli che gli coprivano il viso  e provo a parlargli - Anata wa Nihon noda ( Tu sei giapponese) ? - Risponde, anche se la sua voce quasi non si sente - Hai ( Si ) -  Continuo - Anata wa osorete iru?  ( Hai paura? ) Risponde di nuovo, anche questa volta faccio fatica a  capire bene cosa dice, dopotutto io non so benissimo il giapponese, e se lui parla pure così piano! - Hai...Watashi wa anata no saisho no gorupu no yo ni watashi o atsukau koto o osorete iru...( Si... ho  paura  che mi trattate come quel gruppo di prima... ) - Cerco di rassicurarlo - Anata wa watashitachi o shinrai suru koto ga deki, karera wa anata no monode wa i jime o iu koto o kiite inai, watashitachi wa anata o tasukerudeshou, soshite, watashitachi ga imamade anata o kizutsukeru koto wa arimasen aete , anata wa totemo kanpekidashi, anata ga darenimo futan wa arimasen, daijobu? ( Puoi fidarti di noi , ti aiuteremo, e non oseremmo mai farti del male , non ascoltare quello che ti dicono quei bulletti, tu sei perfetto così , e non sei un peso per nessuno, ok ? ) - Lui annuisce, poi io continuo a parlargli - Anata ga Itaria-go o hanasu? ( Sai parlare l'italiano? ) , lui risponde subito - Hai! Certo... solo che... Mi  piaceva parlare la mia lingua .. Con un'italiana... Non mi aspettavo che sapessi parlare il giapponese, molti non la considerano molto come lingua.... - Gli sorrido - A me piace! - Lui, finalmente, mi degna di uno sguardo e mi rivolge anche la parola    - Che strano... - Io gli sorrido di nuovo - Si , lo so, me lo dicono tutti, ma che ci si può fare? Io sono fatta così! - E gli sorrido  ancora  - con noi puoi stare tranquillo, verò ragazzi? - Tutti annuiscono all'unisono e sorridono a questo ragazzo piuttosto sconosciuto, questa volta è Rebecca a fargli una domanda - Sei qui da poco? - Lui annuisce e lei continua - Come ti chiami? - Lui le risponde con fare molto calmo -  Mi chiamo Haruki - Appena pronuncia quelle parole, io mi irrigidisco, ho come un flesh-back del sogno che ho fatto stanotte.. Quella voce che mi diceva che sarei rimasta solo io, perchè anche il mio migliore amico stava morendo, e in quel sogno, quell'incubo.... Il mio migliore amico era giapponese, e si chiamava esattamente così... Forse è solo una coincidenza... Vabbè ora è meglio pensare a questo nuovo ragazzo, dobbiamo essere suoi amici, e stargli vicino, quindi non esito a dire subito qualcosa - Eih Haruki! Che ne dici di venire con noi? Facciamo una passeggiata tutti insieme, sulla spiaggia? - Lui esita, ma poi annuisce, e si alza, barcollando, così io corro in suo aiuto , Rebecca gli rivolge uno sguardo preoccupato - V-va tutto bene? -  Il ragazzo le sorride - Non sto alla perfezione, ma non devi preoccuparti, non sto poi così male...- Lei gli sorride - Ok - Guardo Huruki e noto che ha un labbro spaccato, mi chiedo per  quale motivo quello stupido di Billy debba fare questo ad una persona, insomma non gli ha fatto niente! Bah, lasciamo per un momento perdere quel bulletto del cavolo , ho notato qualcosa di meglio eheh, Jason e Rebecca si sono dati la mano, e non si sono ancora lasciati a partire dall'inizio del viaggio, che ci sia qualcosa tra quei due? Beh, questo si scoprirà più avanti, ora che ci penso, ho lasciato a casa il cellulare e non so che ora è , ma secondo me, è tardissimo, e siccome voglio evitare che mamma si arrabbi, è meglio filare subito a casa , intanto chiedo a Rebecca che ora è - Eih Rebe! Che ore sono?- Lei guarda sul cellulare -  Le dieci e un quarto! Forse è meglio se andiamo a casa - Si direi proprio di si, dopotutto siamo a piedi, e avevo promesso alla mamma che sarei tornata per le dieci e tre quarti - Si, per me è ok - dico io, dopodichè ci salutiamo, e io Rebecca, Jason e il giapponese andiamo insieme per la via che porta al mio paesino, Rebecca, inizia subito un discorso, giusto per non stare zitti per un quarto d'ora - Eih Haruki, abiti anche tu da queste parti?- lei lo guarda, per fargli capire che vuole una risposta, e lui le risponde - Certo, mi sono appena trasferito, anche voi state qui?- Rebecca sorride - Si, noi ci conosciamo tutti e tre fin da bambini, e abbiamo sempre giocato assieme, e poi  Miku abita nella casa a sinistra della  mia, vedi, la sua è quella gialla e rosa, la mia è quella verde e bianca, e Jason abita nella casa azzurra di fronte alla mia, tu in quale casa abiti?- Lui fa un grande sorriso e risponde - Beh, ecco, avete presente la casa, affianco a quella di Miku sulla destra?- Io spalanco gli occhi e senza volerlo esclamo - Cooosa? - Hruki mi guarda stranito - C'è... Qualcosa .. di male? - Io mi affretto subito a rispondere - No no, anzi , sono molto felice, è.. che non lo sapevo, scusa ma.. Quand'è che sei arrivato? Stamattina non c'era nessuno!- Lui mi risponde con un sorriso  - Beh, io sono arrivato oggi pomeriggio, però è probabile che tu non mi abbia sentito, perchè.. - E io lo interrompo , senza motivo poi - Perchè? - E lui sorride ancora di più - Ecco, percaso c'è qualcuno con problemi di udito in casa tua? - Io rispondo subito - Mia zia, ma che c'entra ?  - Lui ride   - Perchè si sentiva la sigla di Beautyfull fino a di fuori! - Io mi metto a ridere - Eheheh! Mia zia sicuramente teneva la tv con il volume altissimo! Infatti non so come ho fatto ad addormentarmi! Ahahah! - Interviene Jason - Allora è per questo che non hai visto arrivare nessuno! Eheh, pigrona! - Ridiamo tutti, e io non esito a rispondergli - Mmmh, e che mi dici di te e Rebecca? - Vedo Jason che arrossisce di colpo  e poi scoppia - Cooosa? Ma sei impazzita? - Io e Haruki ci mettiamo a ridere come cretini, mentre rebecca e Jason erano entranbi rossi e imbarazzati, beh, ecco che siamo arrivati, ci salutiamo, faccio l'ultimo pezzo di strada con Haruki e lo saluto - Ci si vede domani!- Lui mi sorride e mi saluta anche lui - Si, a domani - E se ne va a casa sua, anche io mi dirigo verso la porta, apro, e rimango pietrificata.
E'  tutto sottosopra, la cassaforte aperta , e vuota soprattutto, la televisione della sala è scomparsa, salgo le scale, la televisione  in camera mia è ancora lì , camera mia è ancora a posto, e anche tutto il piano superiore , mi viene subito in mente il mio cellulare, lo avevo dimenticato in sala , quindi scendo al piano di sotto, e cerco.

5 MINUTI DOPO

Niente da fare, il mio cellulare non c'è , e straamente mamma non è ancora tornata, forse è dalla nonna a tenerle compagnia, vabbè, intanto è meglio se riordino la casa.

40 MINUTI DOPO

Ecco fatto, ora la casa è presentabile, decido di andarmene a dormire, sono stanchissima, salgo al piano superiore e mi butto sul letto, domattina racconterò tutto  ai miei amici.

LA MATTINA DOPO IN AEREO

- Hey mezza calzetta! Tra poco siamo arrivati! Quello di ieri è stato l'ultimo colpo, ora possiamo stare in pace per tutto il tempo che vogliamo- L'uomo che la sera prima aveva derubato la casa di Miku, se ne sta ora seduto tranquillo, insieme al suo complice, che ora sta dormendo come un ghiro facendo finta di ascolatare il suo capo.

A CASA DI MIKU

Mi sveglio , mi vesto di fretta e corro in strada, intanto che mi dirigo da Rebecca penso al fatto che la mamma non sia ancora tornata, questo inizia a preoccuparmi tanto, suono il campanello, la porta si apre quasi subito, lasciando davanti ai miei occhi l'immagine di una Rebecca stanca e ancora in piagiama , che sembra anche leggermente sorpresa trovandosi me davanti casa alle sei di mattina e durante le vacanze per giunta - Miku! Che succede - mi affretto a risponderle - Devo parlarti!- Lei mi fa entrare, ci sediamo sul divano e lei inizia il discorso - Prego, parla - Io inizio a raccontare tutta la faccenda di ieri sera, e lei alla fin del discorso sembra dispiaciuta  - Oh Miku, mi dispiace, sicuramente saranno gli stessi ladri che sono andati da Jason e da mia zia -  io annuisco - Si , è molto probabile - Lei mi sorride - Dai, fai colazione da me, dopo lo diremo anche a Jason e a quello nuovo , Haruki - Io annuisco, e mi dirigo con lei a tavola.
Mezz'ora dopo siamo gia a casa di Jason, Rebecca e io gli stiamo raccontando di quello che è successo, anche lui come Rebecca ci rimane male.
Decidiamo di andare subito da Haruki, e raccontare tutto anche a lui.

10 MINUTI DOPO

Ora anche Haruki sa che è successo, e ci è rimasto di cacca.
Passiamo due minuti  guardarci negli occhi tutti e quattro, poi Jason propone di andare a fare una passeggiata al parco più vicino, giusto per fare qualcosa, tutti acconsentono, così, ci dirigiamo tutti verso quel parco, e cerchiamo di divertirci.
In effetti, stare con loro mi ha tirato un po' su di morale, e anche il nuovo ragazzo, è una buona compagnia.

IN ARABIA-SAUDITA

Il ladro e il suo capo sono arrivati da circa un'ora nella loro nuova abitazione, il capo sente squillare qualcosa, il cellulare che aveva rubato a Miku, guarda la chiamata, e butta giù , poi consegna il cellulare al suo amico - Ecco, non mi interessa, giocaci pure se vuoi, io prendo quello migliore che abbiamo rubato nell'abitazione davanti a dove abbiamo rubato quel telefono. L'amico e anche suo complice, afferra il teleono, e lo osserva entusiasta, apre l'icona di " Plague inc. " vede che può continuare una partita iniziata e inizia a parlare da solo - Siiii!! Qui mancano solo pochi milioni di persone! E ormai è chiaro che vincerò! - Solo che il suo capo lo chiama - Mezza calzetta!! Aiutami a sistemare la roba che abbiamo rubato!, l'altro uomo protesta, ma poi esegue ugualmente gli ordini del capo  - Uuuffa... Arrivo! - L'uomo corre ad aiutare il capo , lasciando la partita  procedere da sola, mancano solo pochissimi milioni di persone, e l'umanità sarà sterminata, quando un batterrio, entra dentro al cellulare, impossessandosi dell'intero sistema, il batterio della malattia di Plague inc. ha un impatto con il vero batterio appena entrato dentro al cellulare , l'impatto , provoca un esplosione di batteri, contenenti i geni che si erano sviluppati nella partita del gioco, i batteri, iniziano a spargersi per la zona, e tutta la popolazione , ne era inconsapevole.

IL GIORNO DOPO
ARABIA-SAUDITA

Il batterio si trova in qualunque cosa di quella città araba , persino nel cibo.
Un signore compra del cibo , e poi va a fare una passeggiata al mercato.
Una signora è con i figli al mercato , sfortunatamente urta con una spalla il signore che poco prima era andato a prendere del cibo , e che ora si era già mangiato, il signore tossisce nel momento in cui viene urtato, così contagiando anche la signora, che dopo poco , inizia a tossire a sua volta, e con lei , anche i figli , e presto , tutta la piccola città.
E  questo , è solo l'inizio, l'inizio di un incubo.
   
 
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