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Autore: Ade e Ares    05/07/2013    2 recensioni
Buffy compie trent'anni e intraprende il viale dei ricordi.
Ho riesumato Wesley per una piccola comparsata.
Spuffy.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, Dawn Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ti ucciderò

 

 

Buffy Ann Summers compiva 30 anni quella sera e da parecchio tempo era nel Guinness World Record per la categoria Cacciatrice Più Longeva nella Storia dell'Umanità. Molte cose erano cambiate dai suoi 16 anni eccetto la caducità della vita, specialmente quella vita umana che si opponeva al Male. Lei e Faith erano dei casi unici; certo, Faith aveva trascorso del tempo fra i cattivi, poi in coma e infine in carcere... insomma era rimasta indietro negli anni di servizio; a ben vedere poi, Buffy era morta un paio di volte: sei mesi di totale assenza dal lavoro e aveva posseduto una lapide, una bella lapide bianca incisa di belle parole, come quelle fra cui camminava ogni notte, anche quella notte. Preferiva spegnere qualche vampiro che trenta candeline: erano decisamente troppe!

Non che non ci avesse provato a vivere una vita normale, dopo aver girato in lungo in largo e spartito il mondo con due sosia era tornata in America si era stabilita a San Francisco, un sogno infantile che sia era rivelato catastrofico: San Francisco era peggio di Sunnydale e Cleveland messe insieme! E non aveva né Faith né Giles a supporto ma solo le Cacciatrici di Andrew! Un branco di modelle affamate in equilibrio su tacchi vertiginosi! Si era trovata comunque un buon lavoro, shampista in un salone indiano vicino al mare, e si era tenuta in forma correndo sue giù per il Golden Gate Bridge. Il matrimonio di Dawn e Xander però l'aveva destabilizzata e per la prima volta in un decennio aveva sentito la mancanza di Cordelia: lei avrebbe detto a Xander tutto quello che si meritava anche se scorretto e ingiusto! Buffy non ne era in grado. Come aveva detto a Giles? Che poteva abbattere demoni fino al canto del gallo e poi abbattere pure il gallo quello che però non era assolutamente in grado di fare era urlare in testa a Xander le peggio cose solo perchè si era innamorato della sua sorellina! Piccola, dolce, innocente sorellina! Così aveva fatto fagotto e si era trasferita, era tornata dove tutto aveva avuto origine: Los Angeles. Non era rimasto molto della vecchia Los Angeles, la città in cui era nata e in cui aveva affrontato il primo vampiro. L'Apocalisse ne aveva distrutta metà e anche se la ricostruzione procedeva a ritmi forsennati per Los Angeles il risanamento sembrava impossibile.

Così, eccola lì, a festeggiare il trentesimo compleanno nel cimitero della città degli angeli, ovviamente perduti. Se c'era una cosa che non mancava, nemmeno dopo un'apocalisse, erano i demoni. Aveva persino ritrovato Clem! che aveva davvero smesso di mangiare gattini e di giocare a poker. Ogni tanto si incontravano al cimitero per le proiezioni all'aperto di vecchi film sui mostri. Era divertente. Il suo attuale frequentante la pensava diversamente, però. Non apprezzava Bela Lugosi! Lo trovava di cattivo gusto... Era un bravo ragazzo, un democratico adepto di Apple, che se avesse conosciuto il 10% della sua vita sarebbe scappato urlando.

Finalmente sentì un rumore, qualcosa si muoveva.... scavava! Bene! Aveva proprio voglia di affondare Mr Punta in qualche cuore non ancora decomposto!

-Mitch?-

Il vampiro emise una specie di grugnito. Era un po' troppo costretto in quel completo blu scuro, forse in vita non ne aveva mai indossato uno...

-Ciao dolcezza- sembrava guardare una torta succulenta.

-Preferisco considerarmi un'amarezza per te! Oh non capisci vero, aspetta lascia che ti spieghi, tu sei appena risorto e io sono quella che ti rispedirà all'Inferno. La vita è breve a volte- strinse le spalle pronta a colpire.

-Io ti ucciderò!- ruggì.

-No, quello è compito mio, vedi non hai capito! Adesso te lo mostro- sorrise.

Un calcio, una parata e il paletto era nel cuore.

-Bravo Mr Punta!-

La nuvola di polvere si era dissolta in attimo.

-Questi vampiri di oggi sono una vera noia!- la battuta sarcastica era stata pronunciata da una voce fin troppo nota.

-Ciao Wesley-. Si voltò a guardarlo, tre file più lontano, tre volte più invecchiato dell'ultima volta in cui lo aveva visto. -Sono anche molto noiosi. Io ti ucciderò! Sai quante volte l'ho sentito? E poi tutti quei Grrr!-

Wesley sorrise. -Credo di averlo sentito dire anche ad Angel-.

Anche a Spike, aggiunse mentalmente la Cacciatrice Anziana. Ma all'inglese piaceva il mistero... e sapeva sostenere una conversazione brillante. -Come mai da queste parti?-

-Volevo offrirti una torta e augurarti buon compleanno-.

Buffy sorrise -speravo di evitare le candeline-.

-Oh nessuna candelina! Giuro!-

 

*

 

Io ti ucciderò. Le tenere paroline che Spike le rivolse al primo incontro, poi ripetute in molte altre occasioni. Fino a quella terribile sera: Ogni cacciatrice desidera la morte. Anche tu... Buffy non aveva desiderato la morte troppo spesso, ma era capitato. Capitan Perossido aveva avuto ragione come sempre. Presto o tardi vorrai morire. E in quel momento, in quel preciso momento in cui lo vorrai, io sarò lì per te. A tutti i costi. Da quella sera tutto era cambiato, e per salvare il mondo Spike si era sottratto a quella promessa: quando Buffy avrebbe desiderato farla finita lui non sarebbe stato lì per lei. Non ci sarebbe stato mai più per nessun motivo.

Sì, quel desiderio sarebbe affiorato di nuovo, presto o tardi. Buffy non sarebbe mai stata un biscotto ben cotto, ormai ne aveva la certezza. Sarebbe rimasta sempre un po' crudina. E non avrebbe mai, mai potuto vivere una vita davvero normale. Nè con Richard il Democratico che picchettava contro la pena di morte, né con nessun altro.

Il tuo unico problema è che sei così invincibile che hai cominciato a ritenerti immortale.

No, non era proprio così. Due visite nell'aldilà lo testimoniavano. Eppure... c'erano state parecchie occasioni in cui si era stupita di aver avuto la peggio o quasi. Per esempio quando quel vampiro fanatico del metal anni '80 l'aveva battuta, spingendola a indagare sulle cacciatrici passate, ricorrendo all'unico testimone ancora in vita, o quasi: William il Sanguinario.

Strinse la cinghia della vestaglia e strascinò i piedi verso il letto. Pensosa, recuperò il cellulare, ops iphon, per controllare i messaggi. 10. Gli ultimi 3 di Richard che sembrava preoccupato. Il mondo pareva non capacitarsi del fatto che lei non amava affatto quel genere di... strumenti, soprattutto quando andava a caccia.

Appoggiò il dito sulla cornetta verde. Tuu. Tuu.

L'amore non è un fatto di cervello, è passione, passione che ti squarcia da dentro e ti fa fare quello che vuole. Io sarò pure schiavo della passione, ma almeno sono tanto uomo da ammetterlo.

Chiuse gli occhi.

Non aveva mai, MAI, potuto ingannare Spike. Chissà perchè.

-Pronto? Buffy? È successo qualcosa?- eccolo, il suo amore fatto di cervello.

-Tutto bene, ho incontrato un vecchio amico e non ci siamo accorti che tra un ricordo e l'altro il tempo passava rapido...-

-Devi fare amicizia col tuo iphon Buffy! Nel 2011 devi poter essere raggiungibile!-

-Devi poter essere al guinzaglio!- ribatté scocciata.

-Stai sviluppando brutte tendenze complottistiche...-

-Fanno male alla pelle?-

Ti svegli ogni mattina con un interrogativo che ti ronza nel cervello: oggi sarà il giorno della mia morte? Altro che tendenze complottistiche! Ce n'era abbastanza per guadagnarsi l'infermità mentale!

-Buffy? Ehi...-

-Scusa, sono molto stanca. Ci vediamo domani in giornata, pas..-

-Buffy, domani è martedì- Nessuna risposta. -si lavora di martedì, sicura di star bene?-

Rubavi, è così? – Oh sì. Non posso certo lavorare come contabile...

-Sì. Hai ragione-. Chiuse la comunicazione.

Non sei una studentessa, non sei una commessa, sei una creatura dell'oscurità, come me. Vieni nel mio mondo, può darsi che ti piaccia.

Non aveva terminato gli studi, non aveva fatto carriera al Doublemeat, e non era nemmeno più una shampista! Quanto alla creatura dell'oscurità... faceva un sacco di bagni di luna, e guardava history channel con Clem. Patetica?

Sono capace di abbattere demoni fino al canto del gallo, e poi di abbattere pure il gallo, ma non so se mi piace l'effetto che ha su di me.

Angel.

Riley.

Spike.

Se n'erano andati tutti. E lei era rimasta sola, con la sua durezza, e il povero Richard ne pagava le conseguenze. Naturalmente non s'ingannava sul fatto che presto o tardi se ne sarebbe andato pure lui.

Scivolò sotto le coperte, avvolgendovisi stretta. C'era stato un tempo in cui l'eccessiva stanchezza,l l'insonnia, si curavano facilmente: visitando una cripta, arredata con eleganza. E comoda.

Ieri erano 147 giorni. Oggi 148. Però oggi non conta, vero?

Anche Buffy aveva tenuto il conto, e ogni anno quando arrivava Halloween, il giorno in cui aveva ricevuto l'orrida telefonata di Wesley, comprava un pacchetto di sigarette, del bourbon e accendeva il vecchio giradischi, che riposava tutto l'anno infondo a un baule. Ti piacciono i Ramones?

L'importante è creare e conservare una ritualità nella vita! Ne era convinta! Adorava il suo Giorno della Tristezza!

Ci siamo baciati, io e te. Tipo "Via col vento", con la musica che saliva e saliva... la musica, che cos'era secondo te, Buffy?

Quanto tempo aveva sprecato? Quanto affannandosi di essere normale? Di avere desideri normali? Di volere un amore... affidabile? Cosa che, per inciso, continuava a prendere di volere!

Lui rappresenta il mio peggior nemico. Tutto ciò... tutto ciò contro cui dovrei combattere. Ma le uniche volte in cui sento davvero qualcosa è quando... Come mi guarderebbero se sapessero... La sua grande preoccupazione, e al diavolo il resto! Era stata una stupida!

Il suo destino era Spike e lei si era rifiutata di accettarlo. Lo aveva insultato, respinto, infine usato. Tu sei solo... sei solo un ripiego. E calpestato. E lui era andato fuori di testa. Aveva cercato di violentarla nel bagno e poi era andato dall'altro capo del mondo perchè per la prima volta in 128 anni si era sentito mancante di qualche cosa.

Un uomo può cambiare. Lui lo aveva detto così tante volte e lei non ci aveva mai creduto, perchè lui non era un uomo! Fino a quando non era tornato con l'anima, un po' arrugginita per scarso utilizzo, e un filo di pazzia. Niente più giochi mentali. Niente più mente.

Forse su una cosa Spike aveva sbagliato: non erano i vampiri a eccitarla, non in generale. Angel era stato un amore adolescenziale, dei più tormentati, era stata la sua tragedia shakespeariana. Qual è stato il momento migliore della nostra storia? Quanto tu mi hai lasciata o quando io ti ho ucciso? E non era neanche solo una questione di eccitamento. Era tutta la faccenda della morte, del fato ineluttabile, la profezia sulla Prescelta e blablabla... Era quello il punto: nessun umano, nemmeno l'agente Riley Finn, poteva capire davvero ciò che le passasse per la testa, e per il cuore. Non l'aveva capito nemmeno Xander! E lei aveva dovuto spiegarglielo! Tu te la prendi con me perché mi taglio fuori, ma alla fine la cacciatrice è sempre tagliata fuori. Un manuale per orientarsi non c'è, io non ce l'ho in questo momento. Le regole umane non valgono. Ci sono solo io. Sono io la legge.

Se l'avesse detto a Richard gli sarebbe venuto un colpo apoplettico! Ma era perfetto così, era il suo legame con la realtà, per ora. Fino al giorno in cui avrebbe retto. O forse, a 30anni suonati, sarebbe stata in grado di tagliare il cordone ombelicale da sola al momento giusto. Tanto faceva già tutto il resto da sola.

Quanto a Spike... Sarebbe sceso all'Inferno pur di stare con lei ma poi la Cacciatrice lo aveva reso il proprio campione, dandogli il ciondolo. Doveva rifilarlo a Andrew! Era un assassino!

Sbuffò.

Odiava il periodo di Halloween, non dormiva più e le venivano le occhiaie!

Non era pronta al fatto che lui non ci fosse più nel 2003 e non lo era nemmeno in quel 2011. le mancava persino lo Spike pericoloso, lo Spike che ha cercato di uccidermi quando l’ho conosciuto. La pericolosità di Spike non era mai stata un problema. Si era persino fidata di lui come spalla per sconfiggere Angel, e quella volta non aveva né chip né anima. C'era qualcosa in quel pazzo sadico vampiro che le metteva fiducia, tanto che quando era stato il momento di decidere a chi affidare la vita di sua madre e di Dawn non aveva avuto un solo istante di esitazione! Persino dopo la scena horribilis nel bagno avrebbe lasciato Dawn con lui.

Spike le guardava le spalle, era il suo Campione. Ciò che Achille fu per i Greci.

Andiamo a fare gli eroi.

Sì, e qual è il destino degli eroi?

Noiosa e ripetitiva? Aha!

Morte, morte, morte.

Tu li hai battuti e io farò pulizia.

Sedette di scatto e afferrò il telefono. Iphon! Digitò sulla tastiera un numero che faceva sempre più di rado. -Ciao piccola, scusa ti ho svegliato?-

Una voce estremamente assonnata mugugnò una negazione patetica. -È successo qualcosa?-

-Ti ricordi quando i supercattivi erano dei tipacci tosti?-

-Dr Martins e giubbotti di pelle? Buffy mancano dei mesi ad Halloween... tanti mesi! Praticamente tutto l'anno-.

-Bè il Maestro aveva tutto un altro completo e quell'altro con gli zoccoli!-

-Buffy... questa volta ascoltami, dovresti mollare Richard e cercare uno come l'Immortale-.

-Dawn!-

-Non ho detto l'Immortale. Uno come. Cogli la differenza-.

-Richard è perfetto. Le ragazze della palestra mi invidiano molto-.

-Le ragazze della palestra non hanno mai conosciuto i tuoi ex. E Richard è la versione democratica di Riley. Mollalo e fila via da Los Angeles!-

-Sorellina non puoi farmi la ramanzina, quello è il mio compito, sono io la maggiore!-

Ridacchiò -e questo è proprio ciò che dovresti dire per dimostrarlo. Hai anche arricciato il labbro?-

-Chiamerò Giles-.

-Ti prego, no. Dormi, e goditi il prossimo Halloween. Infilati in un dannato costume e divertiti!-

-I Ramones sono perfetti!-

-Se vuoi essere sedata! Buffy, ho detto di divertirti. Ecco, potresti scavare le zucche-.

Sbuffò -torna a dormire, e scusami con Xander se l'ho svegliato- sorrise.

L'appostamento a tarda notte, i falsi sospetti, il bourbon... È un incontro galante? – Un..? ma fammi il piacere! Un incontro galante...! Ma cosa ti salta in mente? sei completamente fuori di testa...! Ma perché, vorresti che lo fosse?

Buffy si addormentò, nella sua testa uno Spike in camicia rossa cantava Let me rest in peace, let mi get some sleep, let me take my love and bury it in a hole six foot deep... la spingeva in una fossa e la baciava, schiacciandola contro il terriccio morbido e umido.

 

  
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