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Autore: 2Tinker_Bell    18/01/2008    0 recensioni
La mia prima ff a capitoli sulla mia coppia preferita di Harry Potter! Descrive tutto ciò che noi ragazze abbiamo sempre desiderato, un bellissimo amore impossibile e descrive quanto è difficile ammettere questo amore impossibile per i ragazzi! Leggete in tanti e fatemi sapere cosa ne pensate ;) Naturalmente è un pò OOC, ma solo perchè Draco e Hermione non staranno mai insieme per la Rowling (sigh)
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le cose cambiarono dopo quel pomeriggio. Draco era sempre solo, ma ora aveva l'appoggio morale di una persona inaspettata, proprio quella che indirettamente aveva causato la sua solitudine, Hermione Granger. In realtà, non avevano un vero e proprio dialogo, a Draco bastavano i suoi sorrisi durante le lezioni.

Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così radicalmente; in effetti, ora che ci penso, ha un non so che di simile ad un sogno che ho fatto un po' di tempo fa. Mah... Starò sviluppando l'occhio interiore, tanto caro alla professoressa Cooman... Magari riuscirò a guadagnarmi un eccellente anche con lei. Ecco, che bello quando si gira verso di me. Non posso fare
a meno di ricambiarle il sorriso. Ehi! La collana che ho visto l'altro giorno le starebbe bene però, l'ambra si abbina ai suoi occhi... Ma non posso regalargliela così spudoratamente! ... Idea!


La lezione terminò proprio in quel momento e mentre usciva dalla classe si beccò una forte spallata dal suo ex amico Tiger, che lo guardò con quello sguardo che Draco riconobbe come d'odio. In effetti poteva averlo visto mentre si scambiava sorrisi con la Granger, ma non gli importava più di tanto, loro lo avevano lasciato da solo e lei invece gli aveva offerto il suo aiuto, non doveva minimamente sentirsi in colpa.
Dopo cena Hermione salì nel dormitorio e appena varcò la soglia vide le sue compagne di stanza che circondavano il suo letto e ridevano.
“Ragazze? Che ci fate intorno al mio letto?” chiese un po' sconcertata.
“Vieni a vedere Hermione, corri!” le gridò Calì Patil eccitatissima.
Appena le fecero spazio vide che sul suo letto c'era una bellissima scatolina di velluto color verde con i bordi argentati e a fianco un bigliettino di pergamena bruciato ai lati. Rimase a bocca aperta e non si mosse sino a che Romilda Vane non le diede uno spintone per incitarla ad aprirlo. Prese il bigliettino e lesse a fior di labbra -Sono sicuro che questo oggetto si intonerà benissimo coi tuoi colori. Amore impossibile.-
“Questa è una cosa davvero emozionante! Su cosa aspetti Hermione, apri la scatola!” cinguettò Lavanda Brown che si sventolava il viso con una mano.
“Va bene, va bene”, anche Hermione era divertita da quella inaspettata sorpresa; prese la scatolina fra le mani e l'aprì. Al suo interno c'era una splendida collana con una pietra d'ambra fine a forma ellittica, che effettivamente le sarebbe stata benissimo, e le sue amiche non si fecero troppi problemi ad urlarlo a gran voce appena la indossò.
“Amore impossibile... Chi potrebbe essere?” disse Hermione, rileggendo il biglietto.
“Ma che ti importa, hai un ammiratore segreto! È così affascinante... Lo voglio anche io!” disse Romilda estasiata.
Poco dopo andarono tutte a dormire, sognando un ipotetico ammiratore segreto per ciascuna di loro.

*.*.*.*.*.*.*.*.

Passarono due settimane e Hermione ricevette una spilla, un fermaglio per i capelli, un libro, un lucida labbra, degli orecchini e un braccialetto abbinati alla collana ed una gonna, forse un po' troppo corta per gli standard della ragazza, ma era su di giri per queste inaspettate novità, e non aveva la minima idea di chi potesse essere il suo corteggiatore segreto.
Quella notte, in quanto Prefetto, doveva essere di guardia insieme a Ron e ai due Prefetti di Serpeverde Draco Malfoy e Pansy Parkinson; era una strana serata, perché col rapporto attuale che aveva con Draco non temeva di incontrarli nei corridoi e sentirsi offendere in continuazione, era abbastanza tranquilla e uscì dal dormitorio quasi allegra per come stavano andando le cose in quel periodo.
Non si poteva dire lo stesso di Draco, che era felice da una parte di vedere Hermione, ma dall'altra doveva stare in coppia con Pansy e la cosa non lo allettava minimamente.
Scese il buio e la coppia di Serpeverde cominciò la ronda, prima nei sotterranei e poi continuarono verso il secondo piano; non dissero una parola per tutto il tempo, ma forse era meglio così, i loro sguardi non promettevano nulla di buono.
Ad un certo punto Pansy si fermò davanti al bagno di Mirtilla Malcontenta, e bloccò Draco per un braccio.
“Devo andare in bagno”, disse freddamente.
“E vai allora”, rispose Draco con indifferenza.
“Aspettami qui.”
“Va bene, ma sbrigati”, e la guardò entrare.
...E pensare che una volta io e lei il bagno lo usavamo per qualcos'altro durante la ronda notturna. A proposito, è strano che Mirtilla non si sia fatta ancora vedere in giro. In genere mi sbava dietro senza ritegno.
Decise di andare a cercarla per i corridoi, aveva proprio voglia di sentire qualche malizioso complimento sul suo fisico e chissà, magari avrebbe incontrato Hermione.
Ma non fece in tempo a girare l'angolo che Mirtilla gli si presentò davanti.
“Oh, ciao Draco! Sei solo?” chiese emozionata e divertita.
“Ciao Mirtilla, sai ti cercavo, avevo voglia di parlare un po' con te!”
“Oh, tutto ciò mi lusinga, ma lì dietro c'è uno spettacolo che non voglio perdermi, vieni di là! Ti divertirai un sacco, ma non farti vedere.”
Draco si avvicinò e sporse appena la testa incuriosito, ma c'era qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere. Ron Weasley stava baciando Hermione Granger, che era appoggiata al muro e indossava la sua collana e i suoi orecchini. Rimase a bocca aperta e si mise schiena alla parete e ci mise alcuni secondi prima di realizzare.
Non.. Non posso crederci. Hermione e Weasley... Io pensavo che lei... Accidenti che stupido!
E si diresse velocemente verso il bagno dove era entrata Pansy che si stava chiedendo che fine avesse fatto i suo compagno.
“Ah eccoti! Ma dov'eri finito?”
“Lasciami in pace Pansy, non è il momento. Per favore.”
“Per favore? Draco, ma cosa ti prende?”
Lui non rispose, voleva solo stare in pace, ma sapeva che doveva sopportare Pansy ancora per qualche ora. Era in preda alla rabbia, gli occhi erano lucidi e i pugni stretti. Questa non se l'aspettava proprio.

*.*.*.*.*.*.*.*.

Il giorno dopo, all'ora di pranzo, Draco si diresse verso la Sala Grande di pessimo umore, non era riuscito a dormire dopo quella terribile notte e non aveva voglia di vedere i Grifondoro, ma la fame era troppa e non poteva nemmeno farsi portare qualcosa dai suoi amici... Lui non aveva più amici.
Mentre scendeva le scale gli si presentò davanti Gregory Goyle, che lo attendeva. Draco inizialmente fece finta di nulla, ma il ragazzo lo prese per un braccio.
“Devo parlarti.”
Draco non disse nulla e si mise in posizione d'ascolto.

“Senti, Pansy è venuta da noi stamattina e ci ha detto che sei un po' strano, e triste. Noi ti vorremmo chiedere una cosa... Ecco... Vuoi tornare ad essere nostro amico? In fondo sei uno di noi e Vincent è disposto a perdonarti, ad una condizione però.”
Draco era stupito da questa richiesta, ma era felice perché in effetti, ora che gli stava crollando il mondo addosso aveva bisogno dei suoi amici.
“Ti ascolto, Greg.”
“Abbiamo notato che in questo periodo sei molto amichevole con la Granger, forse troppo. Vorremmo che ci dimostrassi che sei sempre lo stesso e non sei cambiato, non so se capisci cosa intendo.”
Draco capiva benissimo, doveva dimostrare che non aveva nessun interesse verso Hermione, ma non era semplice dato che non era proprio così.
“Ho capito cosa intendi.”
“E quindi sei disposto a farlo?”
Come posso dimostrargli una cosa che non penso. Io ho interesse per lei... Ma lei non ha interesse per me, ha preferito quel poveraccio di Weasley, che umiliazione sarebbe per me. Devo fare qualcosa per rimettere a posto il mio orgoglio, così non va proprio bene.
Il sangue Malfoy ebbe il sopravvento sui sentimenti e si ritrovò ad accettare la proposta di Gregory.
Tornò ad essere quello di prima, anzi era diventato anche peggio, stava scatenando tutta la sua rabbia sulla povera Hermione che non comprendeva il cambiamento totale di Malfoy. Lei gli aveva offerto il suo aiuto e a lui era bastato far pace coi suoi amici per tornare ad essere un viscido serpente, più crudele di prima.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.

Una sera Draco e i suoi amici si divertivano a prendere in giro un ragazzino del secondo anno della casa di Grifondoro, che non riusciva per nulla a difendersi, quando arrivarono Ron e Hermione che si avvicinarono per difenderlo.
“Malfoy, lascialo in pace!” gli gridò Ron.
Draco appena sentì la sua voce venne pervaso da una gran rabbia e si voltò lentamente verso lui.
“Weasley, è meglio che ti faccia gli affari tuoi, sparisci.”
“No, Malfoy sei tu che devi sparire e lasciare in pace quel ragazzino!”
Un tuffo al cuore. Era la voce di Hermione e gli stava andando contro, come Weasley.
Ora stava per scoppiare, non riuscì più a trattenersi.
“È meglio che stia zitta Granger se non vuoi che dica la verità a tutti”, disse Draco con una voce quasi inquietante.
“E quale sarebbe la verità Malfoy?” chiese la Grifondoro con una nota di insicurezza.
“Vuoi davvero che lo sappiano tutti?” stavolta aveva un sorriso malizioso in volto e la voce si era fatta sensuale.
“Sentiamo cosa la tua mente contorta è capace di creare...”
“Vuoi davvero che tutti sappiano che prima ci hai provato con me e poi ti sei fatta quel traditore di sangue di Weasley? Sei solo una puttanella Mezzosangue che si nasconde dietro una pessima so-tutto-io. Cosa si prova ad essere umiliati davanti a tutti Granger?” ora era pieno di rabbia e intorno a loro si era formato un grande cerchio di ragazzi e ragazze che ascoltavano in silenzio, ma con grande sgomento.
“Ma che cosa stai...”
“Sta zitta! Non osare parlare con me!” e sputò.
“Draco, forse è meglio se ora ti dai una calmata, eh?” disse Tiger avvicinandosi all'amico.
“No Vincent, non mi do una calmata! E tu faresti meglio a non intrometterti in questo discorso.”
“Ora non prendertela anche con me, mi sa che ne abbiamo già parlato di queste cose”, anche la voce di Vincent si fece ferma e dura.
Draco era come impazzito, non sopportava di vedere Ron che sfiorava Hermione per supportarla e non sopportava che Tiger, proprio lui, gli si mettesse contro.
“No, non ne abbiamo parlato, e tu non hai mai avuto il coraggio di confessare alla Granger i tuoi sentimenti!”
“Questo-non-dovevi-dirlo!” e puntò la bacchetta contro Draco.
“Oh, ma come siamo suscettibili, bravo Vincent sei coraggioso”, disse Malfoy mentre lentamente cercava la bacchetta nella tasca.
Hermione era scioccata, aveva troppi pensieri per la testa, era tremendamente offesa dalle parole di Draco e allo stesso tempo si chiedeva se Vincent fosse il suo ammiratore segreto, cosa che era estremamente probabile a questo punto.
Draco aveva tirato fuori la bacchetta e ora la puntava verso Tiger.
“No, fermi!” gridò Hermione mentre correva verso loro.
“Expell...” cercò di dire Tiger, ma Draco fu più veloce.
“Stupeficium!”.
  
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