Liam: “amore sbrigati!”
Io:” si! Sto finendo di sistemare  gli ultimi scatoloni.”
Liam  si avvicinò a me e mi lasciò un leggero bacio a stampo, prima di dirigersi fuori dalla nostra vecchia casa, ormai strapiena di ricordi.
Tirai fuori gli ultimi libri da quella polverosa libreria dove per anni lì, avevo riposto la maggior parte dei miei ricordi.
Per me ogni libro, rappresentava un periodo della mia vita.
Mentre li sistemavo nell’ultimo scatolone,ne cadde uno a terra.
Lo raccolsi e ricordai che quello era uno dei miei libri preferiti,perché ai quei tempi ero una 16enne ed era stato l’unico romanzo che avessi letto in quel periodo. 
Io amavo i fantasy, lo amo tutt’ora ma non come ai quei tempi.
Girai il libro per rimirare di nuovo la copertina,ormai tutta spiegazzata e incurvata a forza di toccarla.
Rilessi il titolo, quel titolo, quel libro.
“Joyland di Stephen King” dissi a bassa voce,mentre una marea di ricordi ritornarono a galla nella mia testa.
Sfogliai velocemente le pagine fino ad arrivare al 12 capitolo.
Nello spazio bianco sopra la pagina,c’era scritto a penna una data.
“6/04/13” lessi.
 
Flashback:
Ero seduta comodamente su una panchina, faceva davvero caldo per essere aprile.
 Quella mattina avevo deciso di leggere in uno spazio aperto, in un altro momento non mi sarebbe mai venuto in mente. Troppo caos mi ripetevo, ma avevo una voglia matta di uscire e poi era una bellissima giornata,mica potevo sprecarla.
Adoro questo libro, mi rispecchio in così tante cose …
Strano! Soprattutto perché era un romanzo, di solito io odiavo i romanzi.
Odiavo la realtà, la trovavo noiosa,per questo leggevo libri fantasy.
Per cercare di evadere dalla noiosa realtà che mi circondava ogni santo giorno. 12 capitolo, finalmente!
 Quel giorno mi sentivo osservata,ma mi dissi che ero solo la solita paranoica. Mi sbagliavo.
Dopo qualche minuto mi arrivò una palla in piena faccia,sentì il cuoio ruvido graffiarmi, ma trattenni un urlo, non volevo fare una piazzata.
E poi erano solo bambini! E qui che mi sbagliavo.
Un ragazzo moro con gli occhi color nocciola e dei capelli mossi con la frangia da surfista si avvicinò a me.
“Scusa! Ti senti bene?”
Io ancora un po’ tramortita feci una risatina nervosa:” sto benissimo!”
Lui scioccato dalla mia reazione, si sedette di fianco a me  sulla   panchina.
Una voce familiare mi distrasse dai miei pensieri.
Liam:” Amore!!!!! Sei ancora viva?” disse ridendo di gusto.
Io: “Certo che si! Io sono indistruttibile lo sai”. dissi annuendo
Io: “ti ricordi del nostro primo incontro?”
Liam: “mmmm … fammici pensare? “
Io:” sempre il solito deficiente!”
Liam:” ah si! Il famoso pallone! “
Io:” Quell’incontro lasciò proprio il segno! “dissi ridendo di gusto.
Liam: “già una pallonata in piena faccia così non capita tutti i giorni.”
Io: “ti ricordi che giorno era?”
Liam:” hey! Qui pretendiamo un po’ troppo!” Disse preoccupato dalla reazione che avrei potuto avere.
Io: “6 aprile 2013”
Liam: “si si me lo ricordavo! “ disse poco convinto.
Io: “è il nostro primo appuntamento? “
Liam: “non ne ho idea, sai che non ho una buona memoria.”
Sfogliai il libro fino ad arrivare al capitolo 20, un’altra data a penna,
Io: “9/04/13”.
Liam: “ma così non vale!” Mi prese di mano il libro, se lo rigirò fra le mani e poi disse:” promettimi che non lo perderai mai! sennò come farò a ricordarmi tutte le date! “ammise ridendo.
Io: “prometto! “ risi “Ora andiamo”, chiusi lo scatolone con lo scotch.
Liam si avvicinò a me toccandomi delicatamente il pancione e mi sussurrò all’orecchio:” ti amo Summer”.
Io: “Ti amo. “
Il nostro amore è nato grazie a quel libro.
Quel libro, così magico e memorabile.
Quando mio figlio/a nascerà sarà il primo libro che gli/le leggerò, in modo che potrà ricordare l’incontro memorabile che ebbi con suo padre.
Liam mi abbracciò e mi lasciò un dolce e delicato bacio a stampo sulla fronte.
Lasciammo quella casa la mattina dopo.
 
Dopo tanti anni ho ancora quel libro, lo tengo segretamente custodito nel cassetto del mio comodino.
 E quando i miei nipotini mi chiedono cose che ormai la mia  memoria fatica a ricordare, ritorno  a sfogliare  quel vecchio libro pieno di ricordi impressi in piccole date scritte a penna.