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Autore: Beneath_Your_Beautiful_    05/07/2013    2 recensioni
Sono certo che tutto nasce dall’amore e dall’odio.. e ti sei mai chiesto perché l’uno non prenda mai il sopravvento sull’altro?
Perché anche loro non possono vivere l’uno senza l’altro, e non so bene come definire questa cosa, ma si attraggono a vicenda.
E adesso, non cercare di trovare una risposta per controbattere.
Perché sai che se io sono la luce, tu sarai il buio.
Se io sarò la vita, tu la morte.
Se io sarò l’amore, tu sarai l’odio.
Sai bene che io sono la luna, tu sarai il sole.
Siamo differenti, ma c’è qualcosa fra noi, e tutto ciò è inevitabile.
Sai che se io sarò polvere, tu sarai la mia stella.-
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehy piccolo, come stai?- chiese Louis al ragazzo che stava seduto su una sedia a sdraio, sopra la sua terrazza.

Si avvicinò pieno di euforia portando in mano due birre, e porgendone una ad Harry che la prese.

Non parlò, però. Continuò a scrutare il cielo sopra la sua testa, come incantato da tutto quello spettacolo.

-Mi lasceresti andare, se te lo chiedessi?- chiese Harry con lo sguardo rivolto ancora verso l’alto. Nel suo volto nessuna espressione, se non quella di un bimbo innocente che osserva per la prima volta quel manto blu che è il cielo e ne scopre tutti i segreti.

-Che vuoi dire, Haz?- chiese Louis con sguardo perplesso, mettendosi a sedere.

-Mi lasceresti andare, se te lo chiedessi?- ripetè.

-Non capisco..- fece il maggiore ancora più perplesso di prima.

Harry gli si avvicinò, senza staccare gli occhi dalla volta celeste, si mise accanto a lui e invitandolo ad alzare gli occhi, gli disse: -Hai mai pensato a quanto siamo piccoli in confronta all’immensità che il cielo rappresenta? Guarda quante stelle, Boo! Sembrano minuscole, ma sono molto più grandi di noi … e il cielo? Non riesci mai a vedere dove finisce, perché sai che anche se vedi l’orizzonte, oltre continua. Non hai mai paura di fronte a tutto questo?- chiese con un tono di meraviglia mista a paura nella voce. Poi indicò davanti a sé e Louis lo seguì con lo sguardo.

-Guarda il mare, per esempio … Hai idea di quale possa essere la sua forza distruttiva? Hai mai pensato che se il mare volesse, potrebbe spazzarci via da un momento all’altro? E inoltre, hai idea di quante forme di vita ci siano tra quelle acque così imprevedibili, Lou? Non hai mai paura guardandoti intorno?
Sai? Noi umani crediamo di sapere tutto, di poter riuscire a comprendere tutto, ma in fondo … non sappiamo nulla Lou, nulla! Cosa ne sappiamo noi di cosa succede realmente sotto quelle acque? Cosa ne sappiamo di quante vita hanno distrutto, di quante persone sono morte là sotto, o della paura che si può provare quando senti le ossa gelarti sotto quell’ammasso di acqua? E credo che non abbiamo neanche la minima idea di cosa succede là sopra- disse riportando lo sguardo al cielo. –Credi davvero che siamo capaci di tutto ciò? Sai cosa mi hanno detto una volta,Lou? Che noi siamo soltanto polvere, come le stelle. E allora … vale davvero la pena vivere e inquinare questo mondo quando c’è qualcosa di più bello e puro di noi? Quindi ti ripeto … se io te lo chiedessi, mi lasceresti andare?- concluse indicando con un gesto della mano tutto ciò che lo circondava. Infine si girò verso Louis, e punto quegli occhi così grandi e puri su quelli di lui che invece aveva dipinta sul volto un’espressione … incomprensibile.

Ma quando Louis guardò nell’immensità degli occhi di Harry, quando vide e comprese tutto ciò che lui voleva dirgli, solo allora il suo sguardo si intenerì e accennò un sorriso, come se lo volesse incoraggiare. Quando guardò gli occhi di quel ragazzo che aveva davanti, quegli occhi misteriosi quanto il cielo e il mare, ma che per lui erano come una porta per l’anima di Harry, allora lì seppe cosa rispondere.

Si sentiva piccolo a dover rispondere a tutte quelle domande così grandi e piene di un significato ancora più grande di quello che si poteva intuire. Ma guardare quegli occhi, gli bastava per trovare la risposta a qualsiasi domanda. Ogni volta che guardava quegli occhi ogni dubbio spariva.

-Si, Haz … siamo polvere come le stelle, ma fatti per cose grandi!- esclamò semplicemente prendendo Harry fra le braccia e avvicinandolo al suo petto. Stettero per qualche minuto in silenzio, Louis aspettò che il respiro di Harry si facesse regolare. Aspettò, così che potesse ascoltare il battito del suo cuore. E sussurrò all’orecchio del piccolo: - No, Harry,non ti lascerei andare. So cosa provi adesso. Capisco il tuo senso di vuoto in confronto a tutto quello che vedi ma non riesci a comprendere. So che ti senti smarrito, e l’unica cosa che vorresti sarebbe annullarti …- -… diventare una stella o una goccia dell’oceano, per poter possedere e non per sentirmi posseduto.- continuò Harry per poi alzarsi e guardarlo nuovamente e ancora più intensamente negli occhi. Ma Louis lo vide! Quegli occhi stavano cambiando le loro sfumature … aveva paura.

-So che devo pensare di meno,Lou. Te lo giuro che lo so, ma non ci riesco, davvero!! Ci ho provato, ci provo e continuerò a provarci, ma ho paura. Ho paura perché anche se mi sei vicino, cavolo, io ti sento distante. Ho paura perché la mia mente si affolla di pensieri che non riesco proprio a scacciare via, perché mi sento uno schifo e so che tutto quello che faccio è sbagliato. Io sono sbagliato.  E a volte vorrei darti ascolto, vorrei ascoltare quello che mi dici, vorrei aiutarti, vorrei renderti felice, vorrei esserci per te, ma l’unica cosa che riesco a fare è pensare. Pensieri assurdi e inutili, pensieri che non mi appartengono e di cui non dovrei preoccuparmi,Lou. Tu mi hai detto che la vita non aspetta, e io ti credo, ma non riesco a comportarmi diversamente,giuro Lou! E tutto questo mi fa paura .. per questo ti chiedo di lasciarmi andare, davvero! Sono pronto… non ho paura di questo! Io voglio che tu mi lasci andare,adesso. Perché sono stanco, troppo stanco. E perché so che non posso farcela. Non sono abbastanza forte. Io non sono te, Lou!- e quando ebbe finito di parlare, scoppiò in lacrime e si strinse al petto di Louis. Non parlarono. Harry non sapeva che dire e voleva solo una cosa. Louis era sconvolto davanti a quelle parole, e si sentiva davvero piccolo, perché il suo Hazza era davvero intelligente, più di quanto egli stesso potesse immaginare.

-Se vuoi, lo farò. Prometto che ti lascerò andare, Harry Edward Styles.- lo disse con un tono così agghiacciante, vuoto di ogni espressione, e così distaccato, che Harry si staccò da lui e lo fissò. Impaurito. Si, perché nello sguardo di Louis c’era tanta decisione o almeno era quello che Harry riusciva a vedere.

-C.. cosa?- gli chiese il riccio, come per paura di aver sentito male.

-Ho detto che ti lascio andare, Harry. Vai. Va dove vuoi. Io non sono nessuno per obbligarti a rimanere qui. Non sono nessuno per obbligarti a continuare a vivere.-

-Ma io.. Louis io…-

-Tu cosa, Harry? Cosa vuoi?-

Harry era spiazzato, spaesato, non sapeva che dire. Si aspettava che Louis gli impedisse ciò che voleva fare. Si era ripromesso che se Louis glielo avesse permesso, non si sarebbe tirato indietro. Ma adesso, lì, nulla stava andando come doveva andare.

-Io non lo so. Non lo so,Louis! Sono terribilmente confuso. Voglio smettere di pensare e credevo che l’unico modo fosse … fosse… - gli morirono le parole in gola.

-Cosa vuoi veramente,Harry?-

-Voglio guarire.- disse di getto.

-Ma tu non stai male.- rispose prontamente Louis, sciogliendo il suo sguardo fra quelle parole.

-Si invece. Perché penso, penso troppo. Perché mi faccio complessi che non hanno veramente importanza. Perché preferisco la morte alla vita, e l’odio all’amore. Si che sto male, perché non riesco mai a capire cosa mi vuoi dire. Sto male perché cerco sempre un modo per dimostrare che il mondo fa schifo, che la vita fa schifo e io faccio schifo, Boo! Aiutami, ti prego!-

-Ma io ti aiuto, Hazza. Ti aiuto sempre. Io sono qui. Non me ne sono andato e mai lo farò. Sai cos’è? Che tu non cerchi mai, veramente, una via d’uscita. Non ci provi abbastanza. O magari lo fai… ma non riesci a capire che non c’è soluzione. Hazza, la vita va così e basta, lo hai detto anche tu che non si può mai veramente cambiare. Non chiederti sempre il ‘perché’ di ogni cosa, prova a prendere tutto un po’ più alla leggera.
Tu non riesci a capire che l’amore e l’odio, la vita e la morte, non potranno mai sparire dal mondo. Vivranno sempre, entrambe, perché senza una non esiste l’altra.
Hai mai guardato il sole e la luna, dato che pensi sempre così tanto?
Si amavano, ma sono stati confinati in territori diversi. La luna non può esistere se c’è il sole, e neanche quest’ultimo se c’è la luna. L’amore non è così semplice… hai detto tu stesso che non potremo mai comprendere i misteri del cielo e dell’acqua.. perché dovremmo riuscire a comprendere quelli dell’amore e dell’odio o quelli della vita e della morte? Sono cose che non sono concesse a noi umani!
Hazza, io non so, veramente. Tu mi spiazzi e riesci sempre a meravigliarmi, ma vuoi sapere cosa penso?
Che le stelle continueranno sempre a nascere per poi autodistruggersi.
Che il mare continuerà sempre a spazzare via milioni di vite, perché ha fame, fame di giustizia, come ne hai tu.
So che il sole lascerà sempre il cielo per poter dare spazio alla sua amata, la luna. Il sole muore ogni volta per regalare un po’ di respiro a colei che ama.
So che quando ami qualcuno, potresti dare tutto per quella persona.
So che tutto ciò potrai comprenderlo solo quando ti innamorerai… perché a quel punto non riuscirai più ad odiare.
Sono certo che tutto nasce dall’amore e dall’odio.. e ti sei mai chiesto perché l’uno non prenda mai il sopravvento sull’altro?
Perché anche loro non possono vivere l’uno senza l’altro, e non so bene come definire questa cosa, ma si attraggono a vicenda.
E adesso, non cercare di trovare una risposta per controbattere.
Perché sai che se io sono la luce, tu sarai il buio.
Se io sarò la vita, tu la morte.
Se io sarò l’amore, tu sarai l’odio.
Sai bene che io sono la luna, tu sarai il sole.
Siamo differenti, ma c’è qualcosa fra noi, e tutto ciò è inevitabile.
Sai che se io sarò polvere, tu sarai la mia stella.-

Così Harry ritornò al suo posto, e Louis si distese.

Ritornarono a guardare le stelle, e il mare.

Perché era tutto un ciclo continuo.

Perché sarebbero potuti diventare stelle, ma si sarebbero autodistrutte per diventare polvere, per ritornare all’essenziale.

Perché se vuoi essere una stella, mentre vivi, devi brillare di tutta la tua luce, non puoi spegnerti prima del previsto. Andresti contro la tua natura, e questo non ti è concesso. 





Spazio Boo
:) Helloooooooooooooooo guys :D
Eccomi di nuovo qui a rompervi le scatole, ma non è colpa mia se quei due mi ispirano così tanto xD
e poi.. non è un bel periodo, e quindi ho deciso di scrivere in parte quello che sento... adattandolo a loro due..
Spero che tutto ciò possa essere di vostro gradimento ;)
Baci.. Boo xx

  
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