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Autore: zainsbaby    05/07/2013    12 recensioni
"So quel che faccio. E’ molto più sicuro restare qui, con te, piuttosto che incontrare i mostri che tengono prigioniere le persone là fuori. Finchè staremo insieme non ci succederà niente.” Pensavo di averlo rassicurato, ma mi sbagliavo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "e tu sei quel vento che ha spazzato via i miei piedi ."


“La vedi, Catherine?” i suoi occhi azzurri luccicavano, mentre guardavano la gioielleria. Avevano una luce strana, non erano della solita luce cristallina. Questa era una luce oscura. Una luce che conteneva adrenalina e paura. Nelle sue pupille, non avevo mai letto la paura. Non in una di queste situazioni.
Le rapine non erano una novità, per lui. Invece, per me, erano una nuova esperienza. Se così si possono definire.

Non era passato molto da quando avevamo iniziato ad uscire insieme, non come coppia. Prima di allora ero una brava ragazza, provenivo da una ricca famiglia. Poi, un giorno, rientrai a casa e i miei genitori non c’erano più. Non so nemmeno ora dove si trovino, tutto quello che trovai fu un biglietto con scritto: ‘Sii sempre te stessa. Ti vogliamo bene, tesoro.’ Nel mio paesino si vocifera molto sui miei genitori. Alcuni, per rassicurarmi, mi dicono che sono ancora vivi e che torneranno presto. Ma io non credo, sono due anni che non li vedo e va bene così. Non ne faccio una tragedia. All’inizio ho sofferto molto, ma non sono stata io ad abbandonarli. Sono loro che hanno abbandonato una ragazza allora diciassettenne. Non è stata una mia scelta e con il tempo l’ho accettata.
 

Poi è arrivato lui, Niall. Mi piace paragonare Niall ad un uragano. Un uragano arriva e stravolge tutto, prende con sé le cose che trova lungo il suo cammino e se ne appropria, modificandole a suo piacimento. Ci incontrammo per la prima volta in una discoteca, in una delle prime volte in cui cercavo di allontanarmi dall’etichetta ‘ragazza modello proveniente da una ricca famiglia’. Iniziammo a frequentarci, fino a quando mi rivelò come faceva a procurarsi da vivere. E anche quella volta, accettai la situazione e mi adattai.


La macchina era ferma sul marciapiede e noi scrutavamo i passanti da dentro, i finestrini scuri della Hummer impedivano di vedere all’interno. Controllai le mie dita, che erano spellate a causa del nervosismo. Iniziavano a bruciarmi ma non ci pensai e iniziai a mordermi l’interno della guancia.  Spostai lo sguardo su Niall e notai la sua mascella tesa e lo sguardo fisso davanti a sé.
“Niall, sei sicuro di volerlo fare?” io non volevo tirarmi indietro, non volevo apparire debole. Ero diventata più forte che mai da quando iniziai a costruire la mia vita. E questo non era di certo il momento per tirarsi indietro.


Ho imparato a combattere nel periodo in cui mi hanno trasferita in comunità, subito dopo la scomparsa dei miei genitori. Dovevo arrangiarmi, adattarmi e l’unico modo era reagire, combattere. Ci restai per un anno, fin quando raggiunsi i diciotto anni. Da lì iniziai a costruire la vita, la mia vita.

Now I’m a warrior, I’m stronger than I’ve ever been.

Niall si voltò verso di me.
“E’ un pezzo grosso. Se riusciamo ad entrare lì dentro senza essere scoperti, potremo rapinare qualsiasi cosa. Tutte le persone che hanno provato a rubare in quella gioielleria, sono finite in carcere.”

Aveva pronunciato l’ultima parola con insicurezza, sapevo che in fondo aveva timore anche lui. Avevamo solo diciannove anni, avevamo una vita davanti e il carcere sarebbe stato solo una perdita di tempo. Non potevamo permetterci di cadere in una simile.

“Quindi, Niall, cosa facciamo? E’ da un po’ che siamo qui senza agire.”  L’ansia iniziava ad aumentare. Sinceramente non avevo ancora ben chiara la situazione. Non sapevo cosa pensava Niall. Magari non saremmo entrati nella gioielleria, forse era solo un giro di controllo, per vedere se era abbastanza accessibile.
Probabilmente stava per rispondermi, ma sentii pichiettare sul mio finestrino.

Niall disse velocemente: “Catherine, infilati gli occhiali da sole e fa l’indifferente. Parlo io.” Obbedii e schiacciai il pulsante per attivare il meccanismo che fece abbassare il finestrino.
“Salve, patente e libretto.”
Niall si sporse verso di me per poter passare i documenti all’agente di polizia. Li controllò velocemente e ce li restituii.
“State aspettando qualcosa?” avrei volentieri rifiutato questa domanda. Ma sapevo che Niall aveva la risposta pronta, la bugia pronta.
“Stiamo aspettando i nostri amici, sono entrati in chiesa.” Accennò un sorriso indicando la chiesa dietro l’agente.
“Okay. Grazie per le vostre risposte.” Il poliziotto ci salutò e se ne andò con la sua moto.
Rischiacciai il pulsante in modo che il finestrino si chiuse.

“Che cazzo voleva?” Niall sembrò irritato.
“Penso che diamo nell’occhio. Abbiamo una macchina piuttosto grande e siamo fermi da un po’.” riflettei ad alta voce.
Niall si avvicinò e mi sollevò gli occhiali da sole, e così fece con i suoi. Ci guardavamo negli occhi. Mi ritrovai persa nelle sue iridi azzurre. Quando lo guardavo era come se affogassi nei suoi occhi. Una volta entrata non ne uscivo più, malgrado cercavo un modo per andarmene. Ma, tutte le volte, i suoi occhi vincevano e mi inghiottivano in un mondo non reale.

“Perché sei qui con me? Sei così bella. Ho paura che ti succeda qualcosa. Non c’entri niente con questa vita di merda.” Il suo tono era duro, rigido e ora capivo di che paura si trattava quella nei suoi occhi.
“Niall, so quel che faccio. E’ molto più sicuro restare qui, con te, piuttosto che incontrare i mostri che tengono prigioniere le persone là fuori. Finchè staremo insieme non ci succederà niente.”  Pensavo di averlo rassicurato, ma mi sbagliavo.
“Cath, è da molto che ci penso e devo smetterla. Devo trovare un altro modo per fare soldi. Ho trascinato persino la cosa più importante che ho in questa faccenda e non posso permettermelo.” Alludeva a me. Ero io, la cosa più importante che aveva. “Non posso permettermi che ti succeda qualcosa. Era okay finchè ero da solo, ma adesso non più. Non voglio che..”
Mi spinsi verso di lui e lo baciai. Non importava quello che sarebbe accaduto, non importavano le conseguenze. Mi importava solo di lui, non volevo perderlo e mi accorsi che aveva ragione. Anche io non potevo permettermi che gli accadesse qualcosa, non me lo sarei mai perdonata.
Le nostre fonti combaciavano e i nostri nasi si sfioravano dolcemente. Conoscevo Niall da un anno e questo era il nostro primo bacio. Non lo avevo mai visto sotto quest’aspetto. Per me era sempre stato un punto di riferimento, ero innamorata di lui, sì, ma lui non mi aveva mai dimostrato di ricambiare. Invece, oggi, mi aveva dato la dimostrazione che per lui contavo molto e non aveva rifiutato il mio bacio. 

“Capisci perché voglio smettere?” sussurrò.
“Ora penso di averlo capito..” mi allontanai, per poterlo guardare in faccia.
“Non capisci il sentimento che provo per te e che ti ho tenuto nascosto, questo non lo capisci, Catherine. E’ troppo da capire per chiunque, persino io non sono sicuro di averlo capito. Ho sempre bisogno di te, ho bisogno della tua presenza, delle tue parole. Ho bisogno di conoscere la tua personalità sotto un altro aspetto, ti desidero più di qualunque altra cosa al mondo e..” Per la seconda volta nell’arco di poco tempo presi l’iniziativa e lo baciai. Questo bacio era diverso, era più appassionante, aveva qualcosa che quello precedente non aveva. Sentivo una strana sensazione allo stomaco e, come se potessi leggere dentro l’anima di Niall, la stava sentendo anche lui.

“Penso di amarti, Catherine.”



spazio dedicato all'autrice:
ehilà gente, era da molto che non scrivevo qualcosa e questo penso sia un buon pezzo per ricominciare. Scusate se non è perfetta ma sono ancora un po' arrugginita lol.
Che dire, mi piacerebbe una vostra recensione, per sapere cosa ne pensate!
se volete seguirmi su twitter, sono @zainsbaby :)
kisseees :)
  
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