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Autore: xlouischoco    06/07/2013    5 recensioni
Sospirai. «Niente, lascia perdere» lo liquidai. «Piuttosto, che ci fai qui?» chiesi, mentre mi posizionavo in braccio al finocchio.
Harry guardò prima me e poi Mic e infine si decise a parlare. «Beh, Niall mi ha raccontato di come ti ha conosciuta e…» mi guardò con malizia. «Del bacio che gli hai chiesto» sorrise, io invece arrossii di botto, mentre Mic mi dava una gomitata.
«Ehm… è il mio idolo, ci credo che volevo baciarlo» feci spallucce, balbettando.
«E come mai a me non l’hai chiesto?». Touchè.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 

 
 
 
 
 
O mio dio, quanto piove.
Mi strinsi ancora di più nella mia giacca di jeans e controllai bene che il cappuccio riuscisse a tenere all’asciutto i miei ciuffi biondi.
Mi ritornò in mente il viso a cuore di mia madre. “Jamie, puoi andare a fare la spesa per piacere?” aveva chiesto, con quel sorriso innocente che le contornava ogni frase.
Arricciai il naso. Gliel’avevo detto che stava per arrivare un acquazzone.
Ovviamente non aveva ascoltato, aveva scosso la testa, mentre si risistemava quella cascata di capelli neri e lisci dietro le spalle e mi aveva incitata ad affrettarmi.
Avevo scosso le spalle, rassegnata e il tempo di fare un quarto della strada che separava il nostro appartamento dal supermercato che stava già diluviando.
Sbuffai, accelerando il passo, mentre mi guardavo intorno in cerca di un riparo. Niente, nemmeno una piccola sporgenza.
Che schifo di città.
Avevo i calzini completamente zuppi, gli jeans striati e il cappuccio della felpa verde umidiccio. I capelli, maledizione! Cercai di coprirmi il più possibile, utilizzando anche le braccia, ma niente. Era come se fossi appena uscita dalla doccia.
ad un tratto la pioggia cessò di colpirmi ripetutamente sulle spalle e sul capo. Sentii dei passi alla mia destra e notai delle scarpe bianche che camminavano in sincronia con me.
«Oh, grazie mille» dissi allo sconosciuto che mi camminava affianco, che reggeva l’ombrello in modo che nessuno dei due si bagnasse.
«Prego» rispose un tono maschile. Era una voce che avevo già sentito da qualche parte. Aggrottai le sopracciglia.
Alzai lo sguardo per vedere in viso il ragazzo che mi affiancava. Mi si mozzò il respiro.
Un visino tondo, dai tratti infantili, contornato da due pezzi di oceano al posto degli occhi e un sorriso da capogiro riempì il mio campo visivo. Si passò una mano tra le punte biondo cenere dei capelli spettinati, ma non in modo disordinato, e ricambiò lo sguardo.
«Sei bagnata fradicia» commentò. «Vieni con me, ti porto all’hotel così ti dai una ripulita».
Riuscii solo a fare un minuscolo cenno d’assenso.
Camminammo fianco a fianco, mentre l’odore della pioggia mi invadeva i sensi. Ho sempre amato quel profumo, ha sempre avuto un effetto rilassante su di me.
«Comunque io sono Niall, Niall James Horan» disse, tendendo una mano verso la mia direzione.
So chi sei, idiota di un’irlandese.Gliela strinsi, col cuore in gola. «Jamie, Jamie Louise Andrews» ripetei con un sorriso.
«Non sei una fan, vero?» chiese lui, mollando la presa e riportando il braccio dentro la tasca dei jeans blu chiaro.
Scossi la testa. «No Niall, non sono una fan» risposi, con un sorriso a mezzaluna. «Sono una Directioner».
Rise. «Sei strana, Jamie».
Chinai la testa di lato, guardando le sue iridi azzurre con sguardo interrogativo.
«Non hai avuto una normale reazione… mi hai colpito» concluse allargando il sorriso.
«Beh, non ho avuto un normale incontro» feci spallucce, rivolgendo lo sguardo al marciapiede davanti a noi. Ridemmo entrambi. La sua risata era spettacolare.
«Sono contento tu non mi sia saltata addosso e abbia cominciato ad urlare come una matta».
«Ti posso assicurare che se fosse successo in un altro modo avrei fatto di peggio» risi, facendo ridere anche lui.
«Ecco l’hotel» annunciò lui dopo poco, mostrandomi un enorme edificio con più di sessanta piani. L’insegna luminosa era affiancata da cinque stelle.
Strabuzzai gli occhi. «Oh… mio dio» boccheggiai, mentre lui mi guidava verso l’entrata. Da bravo gentiluomo mi aprì la porta e mi fece passare avanti.
La hall era abnorme. Televisori a schermi piatti dappertutto, un enorme lampadario in cristallo al centro della sala, tutta gente di classe, divani in pelle pregiata, cuscini ricamati a mano, vasi antichi, nessuna cosa era fuori posto.
Niall posò noncurante l’ombrello nell’apposito contenitore e mi condusse verso l’ascensore. Entrammo e premette il numero 34.
«Trentaquattresimo piano?» domandai boccheggiante.
Lui sorrise e annuì. «Soffri di vertigini?» mi guardò attraverso lo specchio dell’abitacolo.
«Un po’» sorrisi timidamente.
«Non preoccuparti, Jamie» mi strofinò la spalla per rassicurarmi. «Ci sono qua io!» mi fece l’occhiolino e ridemmo entrambi.
Un quarto d’ora dopo ero completamente asciutta, pulita e stavo facendo una partita alla playstation con Niall. Mi aveva gentilmente prestato una delle sue magliette con scritto “Crazy mofos” e dei pantaloni da tuta, mentre nel frattempo aveva lasciato asciugare i miei capi, così fradici che li aveva anche dovuti strizzare.
«Ho vinto!» esultai portando le braccia in aria e agitandole.
Lui fece una smorfia adorabile. «Tsk, solo fortuna» rispose con aria superiore.
«Ammettilo che ti ho battuto!» gli diedi una gomitata scherzosa sul fianco. «Anzi, ti ho stracciato!».
«E va bene, va bene» sbuffò lui, incrociando le braccia al petto con fare offeso.
Guardai quei pezzi di oceano che aveva al posto degli occhi. «Senti Niall…» cominciai a farfugliare, mentre le mie guancie prendevano fuoco.
«Mh?» chiese lui, voltandosi verso di me.
«Posso chiederti un favore?» sussurrai, sporgendomi verso il suo viso.
«Certo, una foto, no?» ipotizzò con un sorriso.
Mi morsi il labbro inferiore e scossi la testa. «Magari dopo». Presi un respiro e chiusi gli occhi. «Posso baciarti?» emisi velocemente mentre le mie guancie facevano invidia al pomodoro più rosso del mondo.
Rise. Di tutte le reazioni che poteva avere, tra cui la maggior parte negative, lui rise. La sua splendida risata mi invase le orecchie e riempì la stanza.
Aprii gli occhi e lo trovai che si teneva una mano sulla pancia per quanto ridesse.
Alzai un sopracciglio. Mi sta prendendo in giro? 
«B-baciarmi?» ripeté tra le risa.
Dondolai la testa, abbassandola. Sospirai. Credevo davvero che mi avesse accontentato? Insomma, è un bacio, non una foto o un semplice autografo. «Niall, scusa, non dovevo chiedertelo, è da matti, non preoccuparti, non…» cominciai a blaterare scuse su scuse, ma non riuscii a finire che lui mi zittì con un dito sulle labbra.
«Ssh!» si sistemò davanti a me e prese il mio viso tra le mani. Affogai nei suoi occhi. «È un’idea simpatica» mormorò, prima di chiudere gli occhi e posare le sue labbra sulle mie.
Rimasi immobile, non sapendo cosa fare e cosa stesse succedendo.
Il mio primo bacio. Il mio primo bacio con Niall James Horan, il mio idolo.
Il mio ultimo primo bacio con lui.
Chiusi gli occhi anche io e portai le braccia dietro il suo collo, accarezzando quei capelli dorati  che lo distinguevano dagli altri. Sentii le sue labbra rilassarsi in un sorriso, mentre cercavo, impacciata com’ero, di ricambiare il bacio.
Passò dolcemente una mano sulla mia schiena e dopo un po’ ci staccammo.
«Grazie» farfugliai allontanandomi.
Sorrise largamente. «Prego» rispose dolcemente, poi si alzò. «Baci bene, sai?» disse qualche secondo dopo, che aveva sprecato ad aiutarmi a rimettermi in piedi.
Avvampai. «A-anche tu» balbettai imbarazzata.
 
 
 

WEEELLAAA!

Oddio, che razza di presentazione… wella? Ma vi pare normale? OuO
No, ma che cacchio ho in testa? E poi avete visto a che orario sto pubblicando la storia? Oddio, sono le 3:33… sono una tipa normale io èwé
Eni uai, sono qui, con questo… prologo sbarra capitolo di questa long-fic che mi frullava in testa già da un po’ ehe.
Insomma, ho sempre voluto baciare l’angelo irlandese e… poi un giorno ho sognato che mi baciava dopo che avevamo giocato alla play e quindi… eccovi questa mierda de storia ahaha.
Lasciatemi una piccola recensione se volete che lo continui oppure lo faccia diventare una OS c:
Eni uai (ancora lol) se volete potete passare dalla mia altra FF? La trovate sul mio profilo, si chiama: ‘Are we friends or are we more?’ è un po’ interessante come trama, ve lo dico, e avrà dei contesti un po’ strani… insomma, passateci se volete.
Vi spoilero (?) che nell’altra FF non metto lo spazio autrice perché… boh, mi scoccia OuO ahahaha.
Eni uai (un’altra volta hahaha lol) mi trovate su twittah come @xnialloceans e domani farò una twitty dedicata soprattutto a questa long. Quindi se avete domande o altro potete anche rivolgermele lì c:
Vedete come sono buona e organizzata? Ahaha. No, okay ._.
Ios vadus, che sennos mios padres mes strappas les costoles cons unos mestolos pers les patates.
Spero abbiate capito OuO comunques (va bene, la smetto) ciaooo! E buongiorno, perché penso che la leggerete (se la leggerete) di mattina e non a quest’ora ahaha icsdì.

 
   
 
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