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Autore: xfallenangel    06/07/2013    2 recensioni
"Ma ora sono stanca... Seriamente stanca... Mi tengo questa storia dentro da anni e non posso raccontarla a nessuno. Sai per certa gente parlare di autolesionisto fa venire i brividi. Parlare di questo li fa ridere. Alcuni provano fino vergogna... Uno schifo."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Violenza
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06.07.2013 delle 03.30

 

Caro diario...

Mi conosci bene ormai, almeno da quello che ti ho raccontato qui, sai le lacrime che ho versato per il ragazzo della II D che neanche mi considerava, sai la rabbia che ho avuto per non aver avuto il coraggio di tirare i capelli a quelle ochette della mia scuola.

Ma sai la mia vera storia? Ti sei mai chiesto cosa facevo dopo aver scritto e bagnato le tue pagine? Ti sei mai chiesto perchè a volte non ti aprivo? Te lo sei mai chiesto perchè a volte scrivevo a lettere grandi "ODIO LA MIA VITA" Ovviamente no, sei solo uno stupido-senza offesa- diario senza un minimo di emozione.

 
Ma ora sono stanca... Seriamente stanca... Mi tengo questa storia dentro da anni e non posso raccontarla a nessuno. Sai per certa gente parlare di autolesionismo fa venire i brividi. Parlare di questo li fa ridere. Alcuni provano fino vergogna... Uno schifo.
 
 
Cominciamo dall'inizio? Bene....
Era il 2009 quando cominciò tutta questa storia, sai avevo appena cominciato a frequentare la seconda media, ero sola, triste, abbandonata.
Le mie amiche mi avevano lasciato da sola, avevo passata un estate di merda e tutto questo perché lei era "fidanzata" (scusa Diario, era una scusa non mi voleva più tra i piedi). In quella classe avevo solo lei, con gli altri non andavo abbastanza d'accordo.
Bando alle ciance... arrivata a scuola erano tutti amici e mi sedetti con una ragazza che conoscevo a mala pena. Bhè da li fu il versaglio di tutti. Ero grassa, brutta e non solo stavo anche in quella età dove viene il primo ciclo e si sa cosa vuol dire ciclo. Ciclo= ovulazione=adolescenza=brufoli. BRUFOLI! I MIEI PEGGIORI NEMICI. Ne avevo la faccia pena mi sentivo uno schifo... Insomma io già odiavo me stessa, odiavo l'adolescenza, odiavo il mio cambiamento di corpo, odiavo i brufoli e odiavo pure il ciclo.
Ma vabbè... Hanno cominciato con insultarmi, insulti da tutte le parti. Prima a parole, dopo con gli bigliettini che mi buttavano sulla testa, poi scrivevano da tutte le parti il mio nome e accanto un insulto peggiore. Mi sentivo uno schifo giorno dopo giorno finchè non sono arrivati alle mani...
Mi chiedevo cosa avevo fatto di male?
Perchè dovevo soffrire di bullismo?
Perchè dovevano picchiarmi?
Ero grassa? Bhè potevo anche dimagrire, no?
Ero brutta? Bene... Anzi no quello non potevo migliorare ma con un pò di trucco forse...
 

Arrivavo a casa piangendo, mi chiudevo in bagno lontano da tutti,facendo finta di andare in bagno, piangevo mentre mi lavavo la faccia per far fretta... Mi guardavo allo specchio e volevo tanto ucciderlo... Perchè a me questo?
Che ho fatto di male? Ditemelo?
Perchè mi odiate?  
Chissà come è iniziato, volevo solo farmi del male... Infondo ormai meritavo questo, ormai ero nata per soffrire...  Avevo presa la lametta e... avevo fatto il mio lavoro. 
Avevo fatto uscire il mio sangue, l'avevo visto scorrere nel braccio e poi finire a piangere buttandomi per terra.

Dove ero arrivata? Volevo suicidarmi? Volevo farmi del male? E per cosa? Per degli insulti? La mia risposta era si....



Mi ritirai della scuola... Non ci andavo più. Mi chiudevo in camera con le cuffie dell'orecchie. Mi piaceva molto un cantante in quei tempi...
Comunque era arrivato il 2010 non andai più a scuola mi sentivo troppo male... Troppo sangue, troppi lividi, troppi cicatrici...
Per non pensare che l'autolesionismo era diventata una droga. Volevo morire.
Non mangiavo, non comunicavo... Avevo il telefonino staccato. Non accendevo il pc da mesi.
Vivevo io, il mio ipod, le mie lacrime e il sangue che mi scorreva sui polsi perchè pensavo di non vivere... Avevo deciso di morire e basta.
Volevo suicidarmi con un paio di gocce tranquillanti che prese troppe potevano far saltare in cuore... Bugie mi sono addormentata in lungo sonno invece di morire. MALEDETTA MEDICINA.
 
A mia madre non gli piacque per niente quel gesto mi portò in un psicologo e il psicologo mi chiuse in una clinica... Sei mesi di clinica. Sei mesi di rehab. Sei mesi senza tagliarmi.
Sei mesi da sola... per fortuna mi avevo fatto tenere l'ipod.
 
Mi fecero uscire solo per tornare a casa. Nel settembre del 2010 questo significava... Scuola.
PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. PAURA. 
 
Ma mi feci avanti ed entrai a scuola... Sai questa volta incontrai compagni educati e pure professori gentilissimi.
Sa, Diario, qual è stata la mia fregatura questa volta? Il famoso ragazzo della II D. Si, lui, era il mio compagno di classe... mi ero innamorata di lui. Lo amavo da impazzire, gli avevo donato il cuore e puff.... con una frase mi fece crollare il mondo:"BRUTTA"
BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.BRUTTA.
 
Apposto di donagli il cuore cominciai a donagli il sangue... sapevo che l'unica soluzione era quella contro il mio stesso odio.
Sei mesi li dentro non erano serviti a un cazzo.
ERA DIFFICILE SMETTERE.

Niente passai altre visite dal psicologo e facevo sempre più male a me stessa con sigarette e alcol. VIVA LA VITA! 
La psicologa era già stufa dei miei problemi e mi rimandò nella clinica feci solo tre mesi ,durante l'estate,e capii che avevo sbagliato.
Avevo altro da pensare. Come per esempio alla voce del mio angelo.. che mi aiuta a non tagliarmi più.
 
Sai Diario non te lo voglio dire il nome del mio Angelo Custode ma ti posso solo dire che lui mi ha fatto sentire speciale scrivendomi "Io non sono niente senza di voi" "Le mie ragazze siete voi" o "Vi amo da impazzire".
Mi ha fatta sentire speciale con la sua voce, e ho capito di aver sbagliato. Non dovevo più farlo. Grazie.
 
 
 
Sai, Diario, a volte mi capita di sentirmi brutta e sola, ma sono guarita non ci penserei neanche morta a prendermi quella lametta tra le mani ne sono uscita con grande forza e soprattutto aiuto.
Vorrei tanto pubblicare al mondo questa lettera. Fanne un piccolo libro e far capire ai ragazzi che hanno il mio stesso problema che non sono soli. Ci sono io.
xxx
J.
 
 
 


Sono un ex autolesionista, non vergognarti di chiedere aiuto. Insieme possiamo farcela.
  
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