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Autore: MENTICIDE    06/07/2013    9 recensioni
Chanyeol non era il robot perfetto , ma a Baekhyun andava bene così, del resto neppure lui era un perfetto essere umano.
{TRADUZIONE ; BAEKYEOL , side!Taoris. Ispirata liberamente ad "Absolute Boyfriend"}
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Kris, Kris, Tao, Tao
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note: Questa fanfiction è la traduzione di "Absolute Chanyeol" di leadernim e non mi appartiene. L'autrice , a quanto pare , sembra non essere più presente in rete , quindi non è ancora disponibile un'autorizzazione da parte sua (se mai ci sarà...) Quindi, c'è la probabilità che la traduzione possa essere eliminata in futuro. Spero solo di essere all'altezza, (io ci ho provato, spero solo sia apprezzato il gesto, poi se mi fate la cortesia di segnarlarmi gli errori -educatamente pls , già mi sto cagando in manoxD - provvederò a cambiare) dal momento che questa fanfiction è una delle esponenti maggiori della Baekyeol. Ho deciso di dividerla in quattro capitoli perché oltre ad essere lunga, mi piacerebbe darle un po' di visibilità. Ah, inoltre è stata tradotta al passato, spero non possa creare problemi, e se qualcuno volesse aiutarmi, ne sarei ben felice!^___^ Ringrazio inoltre le mie beta Hika - quella bucchinara -, Kyu e Maru anche se quest'ultima non ha potuto partecipare perché a Parigi per il Japan expo' é_é
Ora a voi la lettura del capitolo. ^^





Absolute Chanyeol

And I'm so grateful to you
I'd have lived my whole life through
Empty as the sky
Never knowing why
Lost forever
If I never knew you


Pocahontas soundtrack - "If I Never Knew You"
 

Nella cucina del suo appartamento sperduto Byun Baekhyun, 19 anni, osservava impotente il catalogo appoggiato sul tavolo. Lo aveva trovato quella mattina, in mezzo ad un mare di bollette e lettere da casa all’interno della sua casella postale. La rivista era di dimensioni modeste, un po’sottile ai lati, con colori sgargianti che promuovevano i grandi effetti positivi e le fantastiche recensioni dei prodotti che offriva.

Baekhyun non si era ancora deciso ad acquistare qualcosa e questo era già un errore. Sapeva bene di doversi fidare del suo vicino, Huang Zi Tao. Il ragazzino era uno al passo coi tempi. A Byun Baekhyun però non importava nulla delle mode passeggere, quindi, che diavolo stava facendo con un catalogo di potenziali fidanzati robot?

Solo Tao avrebbe potuto passare quell’oggetto a Baekhyun. Avrebbe avuto senso dal momento che Tao ne aveva già uno di robot. Kris era alto e robusto, il tipo di robot che, secondo le persone, un giorno sarebbe riuscito conquistare il mondo con il suo potere. Baekhyun era leggermente intimidito da Kris, ma quella sensazione non era nulla in confronto alla sua elevata statura e la voce autoritaria. Kris, inoltre, era abbastanza realistico per essere semplicemente un robot e possedeva sufficiente intelletto umano da potersi facilmente confondere fra le altre persone non fosse stato per l’inquietante barlume artificiale nei suoi occhi.

Baekhyun si dimenticava costantemente del fatto che Kris non fosse umano come invece poteva sembrare. Considerando la situazione, Baekhyun non sapeva neppure perché stesse prendendo in considerazione l’idea di un robot come partner. Era vero che non aveva un gran successo a scuola ed il lavoro lo privava di buona parte della sua vita, ma sapeva che non c’era ragione alcuna per essere frettolosi. Se avesse voluto un ragazzo, ne avrebbe cercato uno attivamente senza prendere di sua iniziativa la decisione di comprarne uno.

Tuttavia, anche i robot avevano un certo fascino. E fu più per soddisfare la sua sete di curiosità che aprì il catalogo e cominciò a dargli un’occhiata.

Tenendosi ovviamente lontano dai “sexbots” dell’ultima pagina, Baekhyun lasciò che i suoi occhi vagassero sulle prime due, dove erano elencati un’infinita varietà di ragazzi “carini” disponibili all’acquisto. Acquisto. I suoi genitori non sarebbero mai venuti a conoscenza di tutto ciò. Ancora non sapeva che idea si fossero fatti su questa nuova moda sui “robot”, ma aveva visto gli articoli di giornale riguardanti le vecchie generazioni Coreane terribilmente confuse, spaventate e disgustate dalla convivenza dei loro giovani con delle lattine di metallo.

«È solo una questione di tempo prima che ci schiavizzino!» Aveva detto un giornalista irrequieto alla televisione la sera prima.

Baekhyun non si faceva abbindolare da certe castronerie. Aveva visto quei robot in azione e non pensava fossero capaci di intraprendere, di propria volontà, una rivolta quando non sapevano neppure distinguere la differenza tra cosa fosse il “caldo” o il “freddo”. Kris poteva dire a Tao quali temperature fossero considerate “calde” e quali “fredde”, ma quando gli si chiedeva le sensazioni che esse trasmettevano, diventava assente. Un’incantevole inespressività, per un volto da stella del cinema come il suo, ma che si traduceva in vuoto mentale.

Baekhyun non aveva mai vissuto con un’altra persona, tanto meno con un robot. Sfogliando il catalogo, notò che apparentemente non avevano bisogno di molto per sopravvivere: Solo qualche interazione umana, qualche stimolazione mentale ed “amore” -

Tutti i robot presenti erano catalogati come “fidanzati”, ma Baekhyun voleva solo un amico, una sorta di coinquilino. Davvero non sapeva come facesse Tao. Baciare un ragazzo robot, per quanto uno fosse “innamorato”, non era un po’ come baciare il proprio computer? O baciare una bambola? O baciare una bambola che avesse al suo interno un computer? Quanto poteva essere reale?

Baekhyun avrebbe potuto semplicemente chiudere il catalogo e dimenticarsi di tutti quei robot e di quelle assurdità. Era un ragazzo di bell’aspetto (…quasi), avrebbe trovato un vero fidanzato per conto suo.

Fu solo dopo quindici minuti a forza di sfogliare il libretto, approdando sempre sulla stessa pagina, che si rese conto di esser richiamato da un’unica immagine Il modello CH. Un metro e ottantadue centimetri (Alto): Castano, capelli ricci (carino) e aveva la capacità di…innamorarsi? Cosa diavolo significava? Era un computer; Come faceva sapere cosa fosse l’amore.

Andando contro tutti i suoi principi, Baekhyun si sentì attratto dal quel dolce viso. Era il modello più conveniente che ci fosse e Baekhyun sapeva che era da idioti esserne grati quando la parola “economico”, per uno studente universitario come lui, non significava praticamente nulla. Una volta laureatosi all’università di medicina, avrebbe navigato nei debiti, ma quel…quel giocattolo, non valeva forse la pena averlo?

Anche se Baekhyun ci avesse giocato solo per poco, voleva vivere in prima persona l’esperienza. Voleva giudicare da se stesso in che modo la sua vita sarebbe “cambiata” (secondo il catalogo) avendo un robot come fidanzato/compagno.

E, comunque, se la situazione gli fosse sfuggita di mano, avrebbe sempre potuto incolpare Tao di tutto.



Dopotutto era stato lui a fornirgli quel catalogo.





Qualche settimana più tardi, rincasando, Baekhyun trovò un’enorme scatola ad attenderlo di fronte casa. Il pacco era grande quanto la porta dell’appartamento e con aria perplessa scrutò l’enorme adesivo (“The Boyfriend Store”) brillante sul fronte della scatola. La vergogna fu l’unica cosa che lo indusse a spostare il pacco dentro casa, facendo attenzione ad appoggiarlo sul pavimento del salotto per poi indietreggiare.

Dopo aver speso ben due ore nel tentativo di aprire la scatola, il coperchio finalmente sì aprì con un sonoro sbuffo d’aria.

Baekhyun cadde all’indietro, impreparato di fronte all'improvvisa apertura del coperchio che si animò, e fissò l’uomo alto e nudo in piedi all’interno della scatola. Ebbe la sensazione che una parte del suo cervello fosse andata in corto circuito morendo, perché dal suo punto di vista, cominciò a sentirsi intimamente legato alla sua bambola, e quello non era il traguardo da raggiungere. Si sollevò, i palmi ricoperti di sudore.

La cosa mosse la testa e sbadigliò, stiracchiandosi verso l’alto. Baekhyun ricevette un’occhiata gelida, la pelle d’oca iniziò a prorompere sulla candida epidermide liscia del robot non appena l’aria condizionata lo colpì. Era normale che succedesse? Baekhyun aveva sempre pensato che non la potessero percepire. “C-Ciao?” La cosa allargò gli occhi, battendo pigramente le palpebre verso di lui. “Oh” Disse con una voce tanto profonda che Baekhyun non avrebbe mai associato ad un viso così grazioso. “Ciao.”

Quando rise la sua faccia ebbe un gran spasimo. Ora Baekhyun sapeva perché il modello era assai poco costoso rispetto agli altri. Era difettoso. Gli avevano inviato una bambola rotta. Tuttavia, l’aveva pagata quindi non si sarebbe fatto prendere troppo dal panico per una tale nonnulla.

Sparì all’interno della sua stanza, facendo ritorno con un paio di vestiti che ordinò alla cosa di indossare. Lo fece con naturalezza, sorridendo. “Il mio nome è – “

“Tu hai un nome?” La voce di Baekhyun sembrò stupida alle sue orecchie.

“Certo.” Sorrise. “Tu no?” Una piccola contrazione gli fece chiudere un occhio; Baekhyun pensava somigliasse ad un cucciolo sovreccitato.

“Sì, ma io sono—“ Baekhyun s’interruppe, gli occhi sgranati una volta che la cosa s’infilò la maglietta sulla testa, con i capelli che spuntavano tutto intorno al colletto, quando finalmente riemerse.

“Tu sei --?”

Sembrava vero. Baekhyun non riusciva a distogliere lo sguardo da quella sua pelle naturalmente candida e come, un velo di umidità fosse passato dalla sua lingua alla sua bocca nel momento in cui si leccò le labbra secche.

“Qual è il tuo nome?” Baekhyun cercò di vedere se fosse all’interno della scatola, ma al di sotto dell’adesivo, c’era solo un numero seriale.

“Chanyeol, “Disse la c-- … Chanyeol, sorridendo. Il suo occhio ebbe un altro tic. “E tu sei?”

“Baekhyun,” Rispose, rizzandosi in piedi. Era un po’ intimorito dall’altezza di Chanyeol, specie quando i pantaloni erano ancora nelle sue mani e non sul corpo dell’altro.

“Um” Mormorò goffamente Baekhyun avvertendo il suo sguardo. “I pantaloni, per favore.” “Pantaloni?” Domandò Chanyeol, sorreggendo come richiesto l’articolo d’abbigliamento. “Oh, oh, è vero! Devo indossarli, non è così? Agli umani non piace girare nudi, hehe. Scusa!” Baekhyun annuì, accettando le scuse. Sarebbe stato difficile arrabbiarsi con un robot come Chanyeol, il cui viso era in grado di accendersi per l’imbarazzo di un bel rosa a causa dei suoi errori. Spero che questo ragazzo non finisca per prendere il controllo della mia vita. Pensò Baekhyun costernato. Chanyeol inciampò non appena mise piede fuori dalla scatola e Baekhyun si agitò, preoccupato all’idea che il suo nuovo investimento potesse rompersi prima ancora che fosse in grado di interagirci.

«Mi dispiace!» Chanyeol diventò rosso, grattandosi la nuca. Sembrava più umano di quanto fosse Kris, forse perché Baekhyun non lo aveva mai visto esprimere emozioni negative. Era stupido, comunque, da parte di Baekhyun pensare che Chanyeol fosse intelligente solo perché era un robot.

Dopo esser inciampato su tutto. Dai suoi stessi piedi all’aria, Baekhyun fece sedere Chanyeol per il resto della serata. Era costoso e Baekhyun non aveva ancora controllato all’interno del libretto di garanzia del robot.



Chanyeol se la cavò fino a domenica pomeriggio e, il mattino successivo, quando Baekhyun si svegliò per andare a scuola, dischiuse le palpebre, ritrovandosi di fronte ad un paio di occhi che lo fissavano curiosi. Strillò e dibattendosi, colpì inconsciamente Chanyeol sulla guancia destra. Chanyeol gemette senza però provare dolore. La mano di Baekhyun continuò a tremare violentemente anche dopo, tanto da rendergli difficile il compito di infilarsi i vestiti. Chanyeol si scusò per averlo spaventato, cercando di spiegargli che non aveva mai vissuto con un vero essere umano prima di allora, che era semplicemente curioso e Baekhyun sembrava così sereno mentre dormiva che—"

“Mi hai fissato per tutta la notte o cosa? “Brontolò Baekhyun spazzolandosi i denti alla rinfusa con la sua mano buona. Era inoltre la mano con la quale aveva più coordinazione. “Non potevo?” Domandò Chanyeol. Baekhyun lo guardò attraverso lo specchio, con una vena pulsante sulla fronte; Chanyeol si rannicchiò contro l’entrata.

“Tu non …non hai bisogno di dormire anche tu?” Domandò non appena la vena si calmò. “Um, Io non dormo. Ricarico semplicemente le mie batterie ogni tre giorni.” Ammise Chanyeol, passando a Baekhyun un asciugamano con il quale asciugarsi la faccia.

Baekhyun lo prese, la faccia ancora madida. “Grazie…Io devo andare a scuola adesso quindi— “

“Posso venire? Non sono mai stato in una scuola per umani!” Baekhyun trasalì. “Non penso sia una buona idea.”

“Per favore?” Chanyeol sorrise esitante, le guance ancora macchiate di un tenue rossore. La luce inquietante nelle sue iridi– che tutti i robot possedevano - lo faceva apparire solo più impaziente agli occhi di Baekhyun, il quale incontrava già grosse difficoltà verso chi appariva così dolce e relativamente innocente.

Nonostante fosse ancora traumatizzato dal fatto che Chanyeol lo fissasse mentre dormiva, accettò che venisse assieme a lui, a patto che non parlasse con nessuno, neppure se fossero stati gli altri a rivolgergli la parola.

Dirigendosi verso l’università, Baekhyun notò che Chanyeol non era così intelligente come invece avrebbe dovuto essere. Non che reputasse Chanyeol un’idiota, ma dopo averlo afferrato per la terza volta per evitare che scappasse via, era ufficiale che Chanyeol fosse più che un’incosciente. Si scusava più e più volte, con il volto paonazzo, e Baekhyun iniziava ad odiare se stesso trovando il colore di Chanyeol così invitante.  

Chanyeol sembrava sinceramente pentito ogni volta che causava angoscia a Baekhyun, sebbene ciò non gli impedisse di resistere alla tentazione di attraversare la strada senza prima guardare ad entrambi i lati. Ma Chanyeol era carino e sorrideva a cose stupide come al volo di un’ape sopra la sua testa e così facendo riuscì a catturare l’attenzione di un piccolo gruppo di ragazze che in quello stesso momento avevano messo piede nel campus. Era letteralmente meravigliato da piccole cose e si piegava anche solo per osservare il passaggio delle formiche fra l’erba. “Che bello,” Disse Chanyeol tentando di acchiappare una mosca che ronzava vicino al suo orecchio , allungandosi verso l’alto e puntandola non appena volò via fuori dalla sua presa.

In quel momento , non seppe neppure il perché , Baekhyun perse una parte di se stesso quando lo vide mettere il broncio. “È volata via.” Spiegò Chanyeol quando notò l’espressione negli occhi di Baekhyun. “Volevo solo vederla da vicino! Forse pensava avessi intenzione di spiaccicarla o qualcosa del genere.”

Spiaccicarla.

Baekhyun presagì una dolce e deliziosa morte per se stesso. Quando Chanyeol gli sorrideva così , sentiva il presentimento che un giorno sarebbe stato lui a camminare in mezzo al traffico.

Chanyeol sorrideva così tanto che Baekhyun si accorgeva a malapena dei suoi tic. Chanyeol non era il robot perfetto , ma a lui andava bene così, del resto neppure Baekhyun era l’essere umano perfetto. Non era nella posizione adatta per pretendere la perfezione se per primo non era in grado di offrirla.

Imparò più da se stesso di quanto potesse immaginare in quella prima camminata con Chanyeol. Dal momento che non era in grado di affrontare il suo volto camminando, non poteva vedere il baluginio nei suoi occhi. Poteva dunque illudersi che stesse semplicemente girando con un…amico? Un compagno? Una persona, allora. Una persona dalla mentalità molto infantile. Ma Baekhyun era certo che la fuori ci fossero bambini di otto anni che non riuscivano a distrarsi da un insetto o da un’ombra come invece era capace di fare Chanyeol.



“Non ne hai mai visto uno?” “Oh, sì.” Sorrise Chanyeol allungando le mani per toccare l’albero dove era appoggiato. “Ma non nella vita reale. Ho visto molte immagini nella mia mente su ciò che avrei visto o sentito , ma questa è la prima volta, ma non posso percepirle in tutto per tutto , non come fai tu.

” Scosse le frasche dell’albero , facendo diventare Baekhyun preda delle gocce d’acqua residue della pioggia dei giorni prima. Baekhyun indietreggiò , pulendosi dalle spalle l’acqua. Chanyeol invece rimase dov’era “ansioso di sentire” , come Baekhyun avrebbe definito.

“Pensi sarò in grado un giorno di percepire le cose come fai tu?” Domandò Chanyeol quando Baekhyun ritornò dietro di lui.

“Non lo so, forse.” Il Baekhyun di ieri avrebbe detto di no senza alcun dubbio. Era un robot e non era stato progettato per provare sensazioni umane, ma dopo aver speso un po’ di tempo con lui, Baekhyun non sentiva la necessità di depredare Chanyeol del suo sorriso raggiante.

Per quanto ne sapesse, Chanyeol aveva il potenziale di percepire le sensazioni più di quanto avesse mai fatto lui, quindi Baekhyun era la persona meno adatta sulla quale non fare affidamento.



Baekhyun e Chanyeol incontrarono Tao e Kris a pranzo. Baekhyun si fece piccolo di fronte allo sguardo accusatorio di Kris e cercò di sfuggire dall’espressione soddisfatta di Tao mentre gli serviva i suoi udon.
“Che modello sei?” Chiese Kris a Chanyeol Con un sorriso accennato, Chanyeol si girò verso Baekhyun che lo fissò per un lungo minuto prima di capire. Oh, vero, l’ordine che aveva dato a Chanyeol quella mattina. “Rispondigli.” Disse Baekhyun. Tao alzò un sopracciglio, “ Lo tieni troppo sotto controllo, hyung. Rilassati.”
Baekhyun lo ignorò , prendendo un boccone dal suo piatto. Dopo che Chanyeol ebbe risposto a Kris, tutto sorrisi e tic all’occhio e tutto il resto, Kris disse qualcosa a Tao in Cinese che all’orecchio di Baekhyun sembrò alquanto…critico. Conosceva poco il cinese , ma era difficile nascondere certi toni altezzosi, non importava che lingua fosse.
Baekhyun ignorò al meglio l’intera questione , pensando che forse fosse lui ad essere troppo prevenuto e protettivo nei confronti di quello stupido e sorridente Chanyeol la cui attenzione si era ora spostata verso una finestra aperta.
“Non hai pagato molto per uno come lui , huh?” Domandò Tao nel momento in cui Baekhyun si assicurò che Chanyeol fosse distratto. Baekhyun fece spallucce. “Cosa importa?” “Stai attento, hyung.” Disse Tao, facendosi improvvisamente serio. “Kris mi ha detto che i robot costruiti come il tuo non durano a lungo. Non vorrai legarti troppo a lui , mi auguro” “Costruiti come il mio? Perché” Baekhyun appoggiò le sue bacchette, le mani unite appoggiate sul grembo. “Che cos’ha che non va?

“Non dirmi che non l’hai notato” Cantilenò Kris. Osservò apaticamente Baekhyun, gli occhi luminosi che trasmettevano qualcosa di molto simile alla pietà: Baekhyun la odiava. “Il modo in cui si muovono i suoi occhi , la sua mancanza di attenzione , i tic facciali…Io gli do al massimo 100 giorni. È meglio se lo restituisci alla compagni fin da subito e richiedi un aggiornament—“ “No,” Baekhyun scosse la testa. “Non posso. Non ho soldi. O lui o niente.” “Sceglierei il niente se fossi in te. “ Disse Tao cautamente. “ I soldi non sono nulla––“ “Per te è facile parlare.” Baekhyun si morse un labbro.

Tao ebbe almeno la decenza di mostrarsi offeso. “ E questo cosa significa?” Tao non era esattamente a corto di soldi come Baekhyun. Era meschino dunque da parte sua dirgli qualcosa del genere in faccia. Tao non sbandierava i suoi soldi ai quattro venti come invece avrebbe potuto fare, ma il rancore continuava a riempire la bocca di Baekhyun. Non era ancora legato a Chanyeol, ma il pensiero di rispedirlo indietro...già lo turbava. Non gli importava che Chanyeol fosse perfetto come Kris, senza tic facciali o tutte quelle altre robe. Chanyeol era colui che era stato inviato a Baekhyun. E sebbene non credesse al destino e a tutte quelle chiacchiere senza senso, ci doveva essere una ragione per la quale Chanyeol , fra tutti gli altri modelli CH, gli era stato inviato.

Mentre rifletteva, sentiva lo sguardo severo di Kris da una parte. Mentre dall’altra, Chanyeol emise un debole “oh~” osservando il mondo e ridendo per conto suo. “ Mi ricorderò di ciò che hai detto” Disse Baekhyun educatamente. “ Ma non penso avrò qualche problema.”

“Come preferisci.” Affermò semplicemente Kris sebbene i suoi occhi dicessero ben altro “ Te ne pentirai.”


Baekhyun si augurava di no.


   
 
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