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Autore: maxen    06/07/2013    0 recensioni
Questo breve racconto delimita il confine tra "amore" e "pazzia", il tutto raccontato attraverso una visione soprannaturale del conflitto interiore del protagonista in poco più di 500 parole.
Questo è la prima One Shot che scrivo, spero vi possa piacere.
TRAMA: Marie e Alexander sono all'apparenza una normale coppia di innamorati. Ma in verità non è così, Alexander nasconde un terribile segreto, un "potere" che solo lui possiede dall'età di sette anni, ma ciò cosa avrà a che fare con Marie?
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo in piedi sul “Pont des Arts”, intenti nell'ammirare la tranquilla Senna.
La stringevo a me e pensavo che doveva essere mia, quella bellissima ragazza di nome Marie doveva essere mia per tutta la vita.
Il nome è Alexander.
Dai tre fino ai sette anni di vita, non feci altro che suonare il pianoforte, quel pianoforte che ancora oggi possiedono, era ed è tutta la mia vita.
Ma per quanto mi esercitassi non riuscivo a suonare come avrei voluto, ero impacciato, lento nell'esecuzione e poco propenso a comporre magnifiche armonie.
Avevo solo sette anni quando la mia vita cambiò per sempre: era una calda notte, ancora oggi ricordo che era il 17 agosto, seduto nell'immensa sala ospiti della villa di famiglia mi misi a piangere, volevo migliorare a qualunque costo, ma non ci riuscivo, il pianoforte era tutto ciò che mi interessava, non avevo amici ma non mi interessava minimamente.
“Faresti qualunque cosa pur di diventare il miglior musicista e compositore di questo pianeta?” disse una tetra voce riecheggiante nell'oscurità della stanza.
“Chi sei? Chi ti ha fatto entrare?” risposi di scatto spaventato.
“Il mio nome è Aziel, demone della musica, io ti posso dare la tecnica necessaria per suonare qualsiasi composizione esistente e creare la sinfonia più bella mai creata!”
“So che sei solo frutto della mia immaginazione, ma comunque ti chiedo, se sei un demone, in cambio di un simile favore devi pur volere qualcosa!”.
“Ti interessano gli altri esseri umani?”
“A parte le femmine, no!” dissi candidamente, avevo solo sette anni, a quell'età si risponde dicendo la verità, per quanto ripensandoci in futuro possa sembrare imbarazzante.
“Perfetto, perfetto, se accetterai potrai avere molte femmine umane al tuo fianco, e averle accanto per sempre”.
Accettai il contratto demoniaco, e pochi minuti dopo composi “La Dolce Morte” con estrema facilità, la suonai con una tecnica incredibile, sovrannaturale.
Quindici anni dopo feci entrare Marie nella mia immensa maison.
“Che villa enorme, ma ci abiti solamente tu?” domandò Marie appena entrata nell'enorme atrio.
“I miei genitori sono morti entrambi quindici anni fa, e non vado molto d’accordo con il resto della famiglia, quindi preferisco vivere da solo”.
Ci dirigemmo nella sala ospiti ed esclamai:”Accomodati su quel divano mia cara, voglio suonare una canzone al pianoforte, solo per te!”.
Mi incamminai verso il pianoforte misi le dita sui tasti e incominciai a suonare quella magnifica melodia che avevo composto a soli sette anni.
Ogni tanto mi giravo verso Marie, era lì sull'immenso divano quasi senza fiato, era come se la musica che usciva dal pianoforte non le permettesse di respirare.
Pochi minuti dopo l’inizio della sinfonia, Marie morì.
“Scusa Marie, non passeremo la notte insieme, ma l’intera vita, tu mi sarai accanto per sempre!” dissi con tono calmo e pacato rivolgendomi a quel corpo senza vita.
Come sempre il “concerto” fu un successo, mi alzai in piedi davanti al pianoforte e chinai il capo in segno di rispetto verso Aziel, lui mi aveva cambiato la vita, lui mi aveva reso il miglior musicista mai esistito.
  
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