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Autore: LazyBonesz_    06/07/2013    1 recensioni
-Ma mi odi così tanto?- sputa fuori il castano liscio.
Harry ridacchia e scuote la testa. Non lo sopportava perché era uno stupido grinfondoro convinto ma era simpatico. Si, non era così male, togliendo la casa di appartenenza.
-Nah, sei ok- risponde il riccio con un sorriso sincero.
-Mi piacciono le tue fossette- commenta Louis mentre con un dito ne sfiora una avvicinando il viso a quello di Harry.
-E anche i tuoi ricci, i tuoi occhi verdi, la tua voce roca e... vorrei tanto baciarti-
Styles sgrana gli occhi e si allontana di scatto: ma che gli prende!?
Si allontana arrossendo.
Ma sopratutto perché si sta emozionando!? Perché tutte quelle strane sensazioni?
-A domani- dice Harry prima di scappare via.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sei il MIO stupido grifondoro convinto.


Harry afferrò il libro di Difesa contro le arti oscure. Era l'unica materia che adorava, le altre erano interessanti ma mai come quella. La bellezza delle tenebre lo eccitava. Forse dovrebbe essere preoccupante la sua strana passione ma non gli importava. Lui è un serpeverde e fa parte della sua natura essere cattivo, è questo l'aggettivo? Il ragazzo scuote la testa per togliersi questi strani pensieri.
Stringe il libro al petto mentre Silente gli passa davanti.
Il preside gli incute un certo timore, forse per via dei casini che combinava con i compagni serpeverde.
L'uomo lo prende per una spalla.
-Ciao Harry, qualcosa non va?- chiede con la sua voce sempre un po' divertita e gentile.
Styles deglutisce.
-Tutto perfetto, perché?- chiede timoroso. Ultimamente non ha combinato nulla. Una settimana fa aveva fatto volare con levicorpus uno di grifondoro, ma l'aveva minnacciato di non dire nulla.
-Avevo pensato che potresti aiutare Louis Tomlinson con Difesa contro le arti oscure. Ha molti problemi e tu sei bravo-
Non era una rischiesta.
Il ragazzo annuì, il preside sorrise e continuò per la sua strada.
Ma diamine! Tra tutti gli studenti proprio lui doveva far da tutor a un grifondoro convinto come Tomlinson?
Si, era proprio sfortuna.
Ora doveva cercarlo ma a quanto pare l'aveva già trovato.
Louis se ne stava immobile mentre fissava le scarpe. Harry tossicchiò per catturare la sua attenzione.
Tomlinson puntò i suoi occhi azzurri in quelli verdi di Styles, accidenti erano proprio belli.
-Quindi devo aiutarti?- chiede Harry mordendosi un labbro.
-A quanto pare- risponde l'altro.

Una settimana dopo Harry e Louis continuano a vedersi ogni sera in un luogo diverso. Ogni santo giorno per più di due ore. Erano entrambi all'ultimo anno ma Tomlinson non sapeva nemmeno fare una fattura orcovolante.
Quella sera di Gennaio erano seduti su un banco di un'aula in disuso.
Harry aveva fame e così avevano rubato del cibo dalle cucine.
-Dai, l'ultima volta, devi solo dire ridiculus, è una cosa del terzo anno- brontolò Styles mentre mangiava un muffin al cioccolato.
-Ridiculus!- esclamò l'altro mentre puntava la bacchetta contro un manichino di legno.
Lo ripetè un paio di volte ma alla fine riuscì a combinare qualcosa.
-Bene, per oggi può bastare- annuncia il riccio mentre si stiracchia.
Vuole solo andare a letto.
-Ti volevo chiedere una cosa...- mormora l'altro con un lieve rossore sulle gote.
-Uh, cosa?- 
-Ma mi odi così tanto?- sputa fuori il castano liscio.
Harry ridacchia e scuote la testa. Non lo sopportava perché era uno stupido grinfondoro convinto ma era simpatico. Si, non era così male, togliendo la casa di appartenenza.
-Nah, sei ok- risponde il riccio con un sorriso sincero.
-Mi piacciono le tue fossette- commenta Louis mentre con un dito ne sfiora una avvicinando il viso a quello di Harry.
-E anche i tuoi ricci, i tuoi occhi verdi, la tua voce roca e... vorrei tanto baciarti- 
Styles sgrana gli occhi e si allontana di scatto: ma che gli prende!?
Si allontana arrossendo.
Ma sopratutto perché si sta emozionando!? Perché tutte quelle strane sensazioni?
-A domani- dice Harry prima di scappare via.

Ormai un mese è passato e sono a Febbraio. Non hanno più parlato del desiderio di Louis di baciarlo. E' il compleanno di Harry eppure deve ancora fare da tutor a quell'idiota che non sa fare nulla.
Ma come li ha passati i GUFO? 
Sono seduti a terra direttamente nell'aula di Difesa. Louis sembra volergli dire qualcosa di molto importante ma sta zitto.
-Senti, non ti vedo molto interessato. Cos'hai?- chiede il riccio fissandolo negli occhi.
-Auguri, Haz- sussurra prima di baciarlo.
Harry sgrana gli occhi e non sa che fare. Perché diavolo non si stacca?
Deve ammettere che bacia piuttosto bene.
Quando si staccano Louis sorride soddisfatto.
Styles si passa una mano tra i capelli. Sente le guance andare a fuoco e un grande desiderio: baciarlo ancora.
Gli prende la cravatta scarlatta e lo attira al suo viso prima di poggiare la bocca sulla sua.
Da un bacio a stampo diventa più passionale.
Vuole rimanere così per sempre ma non possono. Harry deve capirci qualcosa su tutte quelle emozioni.
-Non capisco come tu faccia a piacermi- mormora arrossendo.
-Ti devo confessare una cosa...- ammette l'altro.
-Dimmi tutto, Boo- Styles non avrebbe mai pensato di chiamarlo a quel modo, in realtà non ha mai pensato di baciare un ragazzo.
-Ti ho chiesto aiuto tramite Silente solo per passare del tempo con te. Mi piaci da molto e in realtà vado molto bene in Difesa contro le arti oscure. L'ho fatto perché sono innamorato- confessa abbassando lo sguardo.
Harry stringe le labbra.
-Mi hai mentito facendomi perdere tempo... - sussurra arrabbiato. Si alza di scatto e corre via dall'aula.
Idiota, è solo uno stupido grinfondoro convinto.

Louis deve delle scuse al ragazzo di cui è innamorato. Lo ha ferito, gli ha mentito. Era riuscito a baciarlo, a stare con lui ma aveva combinato un vero casino.
Da più di una settimana si avviava silenzioso per i corridoi tra una classe e l'altra. A volte incontrava quegli occhi verdi che gli facevano mancare il fiato. Si fissavano per molto tempo, ma mentre lui provava amore Harry lo scherniva davanti ai suoi compagni.
Faceva bene, lo aveva trattato male.
Anche quella mattina se ne stava da solo in un cortile di Hogwarts.
Fa freddo ma non gli importa.
Si guarda attorno con il suo solito sguardo triste e malinconico. Nota Harry Styles seduto in una panchina, da solo. Stringe le labbra e immerge gli occhi in quei pozzi verdi.
-Ti amo- mormora con un movimento veloce delle labbra.
-Scusami tanto- continua.
Il riccio scuote la testa e si limita a un sorriso per nulla felice ma molto ferito.
Non c'erano speranze per una possibile relazione.
Louis deve andare da lui, devono chiarirsi. Purtroppo non può perché Harry va a parlare con un suo amico.
Fantastico, è davvero la fine.

Gli esami per i MAGO sono finiti. Louis esulta vedendo i voti stupendi davanti a sé. Eleanor gli bacia una guancia entusiasta.
-Bravo, tesoro- si congratula la ragazza prima di abbracciarlo e baciarlo.
No, è completamente diverso da un bacio di Harry e vuole solo che ci sia lui tra le sue braccia.
El lo lascia lì pensieroso e va a parlare con una sua amica.
Lou prende la sua valigia e si avvia verso il treno. Addio Hogwarts e addio a tutti i bellissimi 7 anni. Avrebbe voluto essere il ragazzo di Harry ma non era destino.
Sceglie un reparto vuoto.
Si siede e prende qualcosa da mangiare. Ora tornerà a casa, ha 17 anni e può fare già degli incantesimi. Ha intenzione di diventare un Auror ma non n'è ancora molto convinto.
Qualcuno entra nello scompartimento.
Lou si volta e diamine, si perde sempre in quelle due iridi verdi.
Harry si siede e sospira.
-Scusami- sussurra il liscio veramente dispiaciuto.
-Per cosa?- domanda l'altro.
-Avrei dovuto chiederti di uscire magari saresti il mio ragazzo è per questo che mi scuso-
-Io devo chiederti scusa. Prima non capivo ma quando ci sono riuscito mi vergognavo di dirtelo. Se mi avessi chiesto di uscire ti avrei detto di no e mi sarei perso un ragazzo stupendo come te quindi hai fatto bene. So di avere un carattere orribile- mormora arrossendo.
Louis sorride.
Un ragazzo stupendo, eh? Mai come Hazza.
-Mi puoi baciare?- chiede speranzoso.
Styles non se lo fa ripetere due volte e si avvicina al suo viso. Si baciano come due innamorati, in effetti è quello che sono.
Lou apre le sue gambe e il riccio si siede tra di esse. Le mani del liscio accarezzano i ricci dell'altro.
-Ho sempre pensato che tu fossi uno stupido grifondoro convinto- sussurra beato dalle carrezze.
-Il MIO stupidi grifondoro convinto. Ti amo, LouLou- ammette con un leggero rossore.
Come si sente in paradiso? I due ragazzi lo sanno bene. Il paradiso è quando stanno assieme.
E quando la loro vita ad Hogwarts finisce ne inizia un'altra che sarà bella e perfetta come quella appena passata.
L'importante è stare assieme e tutto andrà per il meglio.



   
 
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